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Gestione delle risorse umane: verso il miglioramento continuo

Gestione delle risorse umane: verso il miglioramento continuo

La Commissione “Responsabilità sociale delle organizzazioni” ha curato la pubblicazione in italiano della UNI ISO 30408Gestione delle risorse umane - Linee guida per la governance umana”.
La norma fornisce linee guida sugli strumenti, sui processi e le prassi da mettere in atto per stabilire, mantenere e migliorare in continuo una efficace governance umana all'interno delle organizzazioni. La norma si applica alle organizzazioni di tutte le dimensioni e settori, sia pubbliche, sia private, con o senza scopo di lucro. Non tratta invece le relazioni con i sindacati o altri organismi rappresentativi.
Con una pianificazione strategica della governance umana un’organizzazione può diventare competitiva sotto molteplici aspetti. Ad esempio potrà rispondere a esigenze organizzative, regolamentari e operative; prevedere e gestire i rischi legati alle risorse umane; assicurare che siano gestiti i costi correlati e che sia misurato il valore di tali investimenti; sviluppare una cultura organizzativa che rifletta i propri valori organizzativi; promuovere una maggior gestione, una comunicazione efficace e la collaborazione tra stakeholder; ottimizzare la prestazione generale.

mb

Fonte: UNI

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Fondo nazionale per gli interventi di efficienza energetica

Fondo nazionale per gli interventi di efficienza energetica

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (Serie Generale n.54 del 06-03-2018) il decreto interministeriale 22 dicembre 2017 attuativo del Fondo Nazionale per l’efficienza energetica. Già disponibili 150 mln di euro.

Il Fondo sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su immobili, impianti e processi produttivi. Nello specifico:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali
  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche ulteriori 100 milioni di euro nel triennio 2018-2020.

Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Con i 150 milioni già disponibili si stima una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza di oltre 800 milioni di euro.

AdA

Scarica il Decreto interministeriale 22 dicembre 2017

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Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

Ambiente, dal Cnappc il bando RI.U.SO. 06

È online la sesta edizione di RI.U.SO, il Concorso per la selezione di progetti e realizzazioni per la rigenerazione urbana sostenibile che il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori bandisce, in collaborazione con ANCE e Legambiente e con il patrocinio di iFEL Fondazione ANCI, ENEA e MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo.

Come nelle precedenti edizioni, RI.U.SO. 06 ha il fine di identificare quelle politiche di rigenerazione urbana che possano promuovere la cultura architettonica migliorando la qualità dell’habitat e usando le risorse private e pubbliche in un contesto di regole definite.

Architettura, Progetti di Ricerca e Sociali, Video, Fotografia sono le quattro sezioni nella quale è articolato il Concorso - che è organizzato dal Dipartimento Ambiente, Energia e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti - alle quali possono partecipare Architetti, Designer, Registi, Fotografi, Studiosi, Pubbliche Amministrazioni, Enti Pubblici, Fondazioni, Associazioni e Università presentando progetti e realizzazioni innovative nel campo della Rigenerazione Urbana Sostenibile.

Il termine per la partecipazione a RI.U.SO. 06 è fissato alle ore 12 del 15 maggio prossimo; entro la metà di luglio saranno pubblicati i risultati.

AdA

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“Imparare lavorando”: via al bando della Regione Campania da 7,5 milioni di euro

“Imparare lavorando”: via al bando della Regione Campania da 7,5 milioni di euro

Favorire l’occupabilità giovanile, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e contrastando la dispersione scolastica, attraverso progetti formativi ad hoc, è l’obiettivo dell’Avviso "formazione duale - imparare lavorando", pubblicato dalla Regione Campania con una dotazione di 7,5 milioni di euro  rivolto alle Agenzie Formative accreditate per costituire percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per il triennio 2018 – 2021, dedicati a giovani campani in età di obbligo scolastico dai 14 ai 18 anni e comunque fino ai 24 anni.

"Entra nel vivo un modello formativo integrato tra scuola e lavoro che ha le sue radici nella cultura tedesca – commenta l’Assessore alla Formazione Chiara Marciani - che permette per la prima volta in Regione Campania ai giovani che hanno maggiori difficoltà a rimanere a scuola, in particolare tra i 14 ed i 18 anni, di ottemperare l’obbligo scolastico conseguendo una qualifica professionale. I giovani, infatti, dovranno acquisire competenze non solo teoriche ma principalmente pratiche, e soprattutto imparare mestieri e professioni attraverso stage, tirocini e percorsi di apprendistato direttamente nelle aziende, dove potranno mostrare attitudini e crearsi opportunità reali di inserimento lavorativo".

"L’obiettivo – continua Chiara Marciani - è di creare una cerniera tra mondi che, fino ad oggi, si sono parlati poco: il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale e il mercato del lavoro. Un ponte, quindi, che vede gli enti formativi e i datori di lavoro, fianco a fianco, per costruire figure professionali adeguate alle esigenze delle aziende, e che favorisce il ricambio generazionale, sconfigge la dispersione scolastica, accoglie e include anche i più fragili e i disabili. La formazione finalizzata, infatti, è l'unica via per ridurre la disoccupazione giovanile, rispondendo alle esigenze emerse sul mercato".

L’offerta formativa, in particolare, dovrà garantire a tutti i partecipanti il conseguimento di una qualifica professionale spendibile nel contesto economico territoriale.

Le Agenzie Formative dovranno candidarsi per percorsi professionali che riguardano un totale di 21 qualifiche, ricadenti principalmente nelle filiere dell’Agroalimentare, Aerospazio, Automotive e cantieristica, Abbigliamento e moda, Artigianato di qualità e Energia rinnovabile, individuate dalla Giunta regionale quali Linee direttive di sviluppo regionale. Si va dall’operatore di abbigliamento o calzature a quello della ristorazione o benessere, da quello meccanico, edile o elettronico al settore agricolo o agroalimentare, dall’operatore dei servizi di vendita a quello amministrativo, dalle lavorazioni artistiche alla riparazione dei veicoli a motore.

I percorsi formativi dovranno avere una durata annuale minima di 990 ore per complessive 2.970 ore nel periodo 2018-2021.

Saranno finanziati 17 percorsi triennali IeFP destinati a giovani dai 14 ai 18 anni, per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione professionale, e cinque annuali, replicabili nei tre anni, per il reinserimento dei giovani dai 18 ai 24 anni. Ogni Agenzia intenzionata a partecipare può candidarsi ad un massimo di due percorsi formativi.

AdA

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Postura, dal Ministero della Salute le Linee guida nazionali

Postura, dal Ministero della Salute le Linee guida nazionali

Il Ministero della Salute ha promosso l’elaborazione del documento “Linee guida nazionali sulla classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni”, per fornire alle diverse professionalità sanitarie coinvolte nella prevenzione, diagnosi e cura del disturbo posturale, indicazioni univoche, condivise e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili.

In considerazione dello stato dell’arte, si e deciso, in prima istanza, di procedere ad un inquadramento generale della tematica, sulla base dei dati ad oggi disponibili in letteratura, con particolare attenzione a quali sono le modalità anamnestiche e obiettivo-cliniche da adottare per identificare un individuo con sospetta disfunzione posturale.

Il documento è stato prodotto da un apposito Gruppo di lavoro, composto da figure scientifiche, accademiche e laiche coinvolte nei processi di prevenzione, diagnosi, assistenza e cura delle problematiche oggetto delle presenti Linee Guida.

Il documento prodotto è stato sottoposto al vaglio del Consiglio Superiore di Sanità che ha espresso parere favorevole in merito ai contenuti tecnici ed alla qualità metodologica utilizzata per la stesura dello stesso.

AdA

Scarica le Linee guida

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UNI ISO 45001:2018, appena pubblicato il nuovo standard internazionale per la sicurezza sul lavoro

UNI ISO 45001:2018, appena pubblicato il nuovo standard internazionale per la sicurezza sul lavoro

Pubblicata la nuova norma UNI ISO 45001:2018 “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l'uso”, la prima norma ISO certificabile sui Sistemi di Gestione per la salute e sicurezza sul lavoro.

La ISO 45001 sostituirà la norma OHSAS 18001, il precedente riferimento mondiale per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Le organizzazioni già certificate OHSAS 18001 avranno tre anni per conformarsi alla nuova norma ISO 45001, sebbene la certificazione di conformità alla ISO 45001 non sia un requisito della norma.

Il Forum internazionale di accreditamento (IAF) ha sviluppato i requisiti di migrazione per aiutare le organizzazioni certificate, gli organismi di certificazione, gli organismi di accreditamento e le altre parti interessate a prepararsi.

La norma internazionale specifica i requisiti per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e fornisce una guida per il suo utilizzo, al fine di consentire alle organizzazioni di predisporre luoghi di lavoro sicuri e salubri, prevenendo lesioni e malattie correlate al lavoro, nonché migliorando proattivamente le proprie prestazioni relative alla SSL.

La norma è applicabile a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, tipo e attività, che desideri istituire, attuare e mantenere un sistema di gestione per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, eliminare i pericoli e minimizzare i rischi per la SSL (incluse carenze del sistema), cogliere le opportunità per la SSL e prendere in carico le non conformità del sistema di gestione per la SSL associate alle proprie attività.

È stato inoltre approvato il nuovo standard ISO/IEC TS 17021-10, che specifica i requisiti di competenza per le attività di audit e la certificazione dei sistemi di gestione salute e sicurezza sul lavoro, che verrà pubblicato subito dopo la pubblicazione della ISO 45001.

AdA

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Interpello in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Obblighi del datore di lavoro

Interpello in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Obblighi del datore di lavoro

Disponibile la risposta a un nuovo interpello in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

In particolare, l’ANIP, su segnalazione di una propria Associata che, erogando servizi a soggetti committenti, “si trova nella condizione di non avere la disponibilità giuridica ed esclusiva dei luoghi in cui si svolge l’appalto, ma utilizza locali della Committenza (spogliatoi, magazzini, uffici) e soprattutto eroga i servizi in tutti gli ambienti (reparti, hall, corridoi, stanze, spazi esterni, uffici, ambulatori, laboratori, officine, ecc.)”, ha richiesto alla Commissione un parere formale sui tre quesiti che seguono:

  • “1) Per un DL che svolge le proprie attività esclusivamente presso unità produttive del DL Committente, l’obbligo imposto dall’art.18, comma 1, lettera b), del D.lgs. 81/2008 può ritenersi assolto attraverso la presa d’atto che il DL committente ha predisposto un PGE che coinvolge anche eventuali lavoratori di Aziende terze?
  • 2) Le sue squadre di emergenza e primo soccorso possono considerarsi sufficienti per tutelare tutti i Soggetti, anche Appaltatori, presenti nei suoi luoghi di lavoro?
  • 3) La presa d’atto che il DL committente ha predisposto un PGE che coinvolge anche eventuali lavoratori di Aziende terze, e ha nominato le squadre di emergenza e primo soccorso, potrebbe avvenire nell’ambito delle misure di cooperazione e coordinamento già previste all’art. 26 del T.U. Sicurezza: questa presa d’atto, formalizzata attraverso un verbale di condivisione del PGE stesso, è sufficiente per ritenere soddisfatto l’obbligo per l’Appaltatore di cui all’art. 18, comma 1, lettera b), D.lgs. 81/2008?”

La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva, precisa che le indicazioni fornite costituiscono criteri interpretativi e direttivi per l’esercizio delle attività di vigilanza.

AdA

Scarica l’interpello n.1/2018

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Lavorazioni gravose, in Gazzetta le categorie lavorative

Lavorazioni gravose, in Gazzetta le categorie lavorative

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2018 il Decreto 5 febbraio 2018 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze - emanato ai sensi dell'art. 1, comma 153, della Legge di bilancio 2018 - che provvede a specificare le professioni di cui all'allegato B della suddetta legge, esentate dall'incremento di 5 mesi dei requisiti pensionistici previsto a decorrere nell'anno 2019 a causa dell'incremento della speranza di vita, a condizione che i lavoratori interessati svolgano tali attività da almeno sette anni nei dieci precedenti il pensionamento e siano in possesso di un'anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni.

Le categorie di lavoratori, inserite nell'allegato A del decreto, costituiscono una specificazione di quelle già individuate dalla Legge di bilancio 2017 ai fini dell'accesso all'Ape sociale e al pensionamento anticipato per i lavoratori "precoci" e delle seguenti quattro categorie professionali, inserite nell'allegato B della Legge di bilancio 2018:

- operatori dell'agricoltura, zootecnia e pesca;

- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;

- siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi tra i lavori usuranti di cui al Decreto legislativo 67/2011;

- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne.

Le specificazioni delle categorie lavorative "gravose" effettuate dal Decreto interministeriale del 5 febbraio 2018 valgono, comunque, anche ai fini dell'accesso all'Ape sociale, nonché al pensionamento anticipato previsto per i lavoratori "precoci".

AdA

Scarica il Decreto 5 febbraio 2018

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