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Norme CEI per la domotica e la building automation.

Norme CEI per la domotica e la building automation.

Il Comitato Tecnico 205 “Sistemi bus per edifici” del CEI si occupa di building automation e domotica e di preparare norme che riguardano tutti gli aspetti dei sistemi elettronici per gli ambienti domestici e gli edifici, in relazione alla società dell’informazione.
Tali norme permettono l’integrazione di un vasto campo di applicazioni di comando/controllo, nonché l’integrazione degli aspetti di controllo e gestione di altre applicazioni, presenti all’interno o nelle immediate vicinanze degli ambienti domestici e degli edifici, comprese le interfacce verso differenti supporti trasmissivi e le reti pubbliche: tutto ciò tenendo conto dei requisiti di sicurezza funzionale, sicurezza elettrica e compatibilità elettromagnetica.

Non si tratta di norme di prodotto, ma di norme che trattano i requisiti di prestazione, le interfacce logiche e fisiche necessarie, specificandone le prove di conformità.
Il CT 205 opera in stretta collaborazione con il TC 205 CENELEC ed altri Comitati Tecnici CENELEC, del CEN e dell’ETSI coinvolti in questi argomenti.

Il principale riferimento normativo inerente al tema in oggetto è costituito dalle serie di Norme CEI EN 50090.

  • La CEI EN 50090-3-1 fornisce una panoramica del processo utente collegato all’applicazione come definito nella Norma EN 50090-3-2  e del livello di applicazione congruente a quanto riportato nella Norma EN 50090-3-3.
  • La CEI EN 50090-2-2 definisce i requisiti tecnici generali per un sistema elettronico per edifici e abitazioni (HBES) basato sui sistemi SELV o PELV, riportando requisiti riferiti al cablaggio e alla topologia, alla sicurezza elettrica e funzionale, alle condizioni ambientali, al comportamento in caso di malfunzionamento e alle regole di installazione.
  • La CEI EN 50090-8 definisce i requisiti generali per la valutazione della conformità dei protocolli di comunicazione. La Norma si applica a tutti i prodotti e sistemi elettronici (incluso il software) che abbiano funzionalità di controllo di case e/o edifici. Non è limitata ai prodotti conformi alle Norme HBES. Non sono comprese le parti dei dispositivi e delle apparecchiature che non forniscono funzionalità HBES.
  • La CEI EN 50090 3-2 specifica la struttura ed il funzionamento dei server per gli oggetti che costituiscono l’interfaccia tra il livello applicazione e l’applicazione e la gestione.
  • La CEI EN 50090-5-1 definisce le prescrizioni obbligatorie ed opzionali applicabili ai livelli fisico e di collegamento dati specifici del mezzo per la comunicazione su linee di alimentazione di classe 1 nelle due varianti PL110 e PL132.
  • La CEI EN 50090-4-2 specifica i servizi ed i protocolli secondo una modalità indipendente dal livello fisico per il livello collegamento dati, il livello rete ed il livello trasporto da usarsi nei sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES).
  • La CEI EN 50090-7-1 definisce i principi generali per le procedure di gestione. I requisiti specificano la sequenza di messaggi che devono essere scambiati tra client e server, il contenuto e l’interpretazione dei dati trasportati, le azioni da intraprendere sulla base di tali dati, le modalità di trattamento degli errori e delle eccezioni.
  • La CEI EN 50090-9-1 contiene le prescrizioni per la coesistenza della coppia ritorta di sistemi HBES di classe 1 con altre reti, per quanto riguarda la sicurezza elettrica e la compatibilità elettromagnetica.
  • La CEI EN 50090-5-2 stabilisce le prescrizioni obbligatorie e facoltative per il livello fisico specifico del mezzo trasmissivo e per il livello connessione dati per la coppia ritorta di un siste- ma HBES di Classe 1, nelle due varianti indicate come TP0 e TP1. L’interfaccia del livello di connessione dati e le definizioni generali indipendenti dal mezzo trasmissivo sono fornite nella Norma EN 50090-4-2.
  • La CEI EN 50090-4-1 specifica i servizi  e i protocolli del livello applicazione da usarsi nei sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Essa fornisce i servizi e le interfacce verso il processo utente così come definito nella Norma EN 50090-3-2. Questa procedura è basata sui servizi ed il protocollo è fornito dal livello di trasporto, dal livello di rete e dal livello di collegamento dati come specificati nella Norma EN 50090-4-2.
  • La CEI EN 50090-5-3 definisce le prescrizioni obbligatorie e quelle opzionali relative a prodotti e sistemi HBES che utilizzano la radio frequenza come supporto di comunicazione.
  • La CEI EN 50090-4-3 definisce le prescrizioni mandatorie ed opzionali relative alla comunicazione basata su protocollo IP per prodotti e sistemi HBES.

mb
Fonte CEI

Sicurezza delle macchine. Falciatrici rotative

Sicurezza delle macchine. Falciatrici rotative

Pubblicata in italiano, a cura della Commissione Sicurezza, la norma  UNI EN ISO 4254-12:2018Macchine agricole - Sicurezza - Parte 12: Falciatrici rotative a disco e a tamburo e trinciatrici
Questo documento, usato insieme alla UNI EN ISO 4254-1, specifica i requisiti di sicurezza e la loro verifica per la progettazione e la costruzione di falciatrici rotative a disco, falciatrici rotative a tamburo, usate per soli usi agricoli di raccolta del foraggio, e di trinciatrici ad asse orizzontale per soli usi agricoli, portate, semiportate, trainate o semoventi.
Descrive metodi per l’eliminazione o la riduzione dei pericoli derivanti dall’uso previsto e dall’uso scorretto ragionevolmente prevedibile di queste macchine da parte di una persona (l’operatore) nel corso delle normali operazioni di uso e manutenzione. Inoltre, specifica il tipo di informazioni sulle modalità di lavoro in sicurezza che devono essere fornite dal costruttore.
Sono incluse le trinciatrici ad asse orizzontale che possono essere aperte nella parte posteriore solo per scopi di manutenzione. La norma si applica anche alle falciatrici dotate di organi di condizionamento (falciacondizionatrici).
Non è applicabile a trinciatrici che hanno la parte posteriore che può essere aperta per particolari usi in campo, trinciatrici con braccio articolato, falciatrici con uno o più assi verticali progettate per sminuzzare il materiale falciato, motofalciatrici e trinciatrici controllate da un operatore a piedi, falciatrici da prato, gruppi falcianti scavallatori, macchine progettate specificamente per la manutenzione del bordo stradale e autostradale.

mb
Fonte UNI

Sicurezza delle macchine. Una norma sulle seghe circolari

Sicurezza delle macchine. Una norma sulle seghe circolari

La commissione Sicurezza dell’UNI ha recentemente recepito la norma UNI EN ISO 19085-2:2017 “Macchine per la lavorazione del legno - Sicurezza - Parte 2: Sezionatrici orizzontali per pannelli con sega circolare”
Il documento fornisce tutti i requisiti e le misure di sicurezza per le sezionatrici orizzontali per pannelli con barra di pressione, con l'unità a segare della linea di taglio anteriore montata sotto il supporto del pezzo, a carico e/o scarico manuale o meccanizzato. La norma tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni e gli eventi pericolosi come ad esempio pericoli di natura meccanica, elettrica, da rumore, da radiazione, dall’inosservanza di principi ergonomici, dalle combinazioni di pericoli, ecc. inoltre sono state prese in considerazione le fasi di trasporto assemblaggio smontaggio disattivazione e rottamazione delle macchine. Le sezionatrici orizzontali, descritte nella norma, sono progettate per il taglio di pannelli costituiti da:

  1. legno massiccio;
  2. materiale con caratteristiche simili al legno;
  3. pannelli di gesso, pannelli di fibre legati con gesso;
  4. pannelli compositi realizzati con i materiali elencati sopra, e materiali compositi con nucleo costituito da, per esempio, poliuretano o materiale minerale laminato con lega leggera.


Per concludere nella UNI EN ISO 19085-2 vengono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO 7960 Airborne noise emitted by machine tools - Operating conditions for woodworking machines;
  • ISO 12100 Safety of machinery - General principles for design - Risk assessment and risk reduction;
  • ISO 13849-1 Safety of machinery - Safety-related parts of control systems - Part 1: General principles for design;
  • ISO 13857 Safety of machinery - Safety distances to prevent hazard zones being reached by upper and lower limbs;
  • ISO 14118 Safety of machinery - Prevention of unexpected start-up;
  • ISO 19085-1 Woodworking machines - Safety - Part-1: common requirements;
  • EN 847-1 Tools for woodworking - Safety requirements - Part 1: Milling tools, circular saw blades;
  • IEC 60204-1 Safety of machinery - Electrical equipment of machines - Part 1: General requirements.

La norma è disponibile sia in formato elettronico, sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Gestione della fidatezza. Pubblicata una guida CEI

Gestione della fidatezza. Pubblicata una guida CEI

Pubblicata la norma CEI EN 60300-1 Gestione della fidatezza Parte 1: Guida per la gestione e le applicazioni
La norma fornisce le linee guida per la gestione della fidatezza dei prodotti, dei sistemi, dei processi o dei servizi che coinvolgono hardware, software, aspetti umani o una qualsiasi combinazione e integrazione di tali elementi.
La norma guida alla pianificazione e all'implementazione di attività di fidatezza e di processi tecnici nelle varie fasi del ciclo di vita del prodotto, tenendo conto, tra gli altri, di requisiti quali la sicurezza e l'ambiente.
Le linee guida contenute nella Norma sono principalmente indirizzate al management ed al personale tecnico, al fine di ottimizzare la fidatezza.
Non è possibile utilizzare la Norma per la certificazione.

Rispetto alla precedente edizione di cui costituisce revisione tecnica, sono state introdotte, tra le altre, le seguenti modifiche principali:

  • aggiornamento delle definizioni per allinearsi alla IEC 60050-191:2014;
  • miglioramento della descrizione della fidatezza e delle sue proprietà;
  • definizione di un approccio meno specifico alla gestione della fidatezza;
  • revisione delle linee guida per l'applicazione della gestione della fidatezza;
  • definizione di un approccio meno specifico al ciclo di vita;
  • definizione di una configurazione strutturata per le norme di fidatezza.

La Norma sostituisce completamente le Norme CEI EN 60300-1:2004-04 e CEI EN 60300-2:2009-01. .

mb

Fonte CEI

Ecolabel:  nuova edizione per la UNI EN ISO 14024

Ecolabel: nuova edizione per la UNI EN ISO 14024

Pubblicata la nuova versione della UNI EN ISO 14024:2018Etichette e dichiarazioni ambientali - Etichettatura ambientale di Tipo I - Principi e procedure”, messa a punto dall’ISO/TC 207/SC 3 "Environmental labelling".
Ecolabel è il marchio di qualità ecologica dell’UE che contraddistingue prodotti e servizi che, pur garantendo elevati standard prestazionali, sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita.
La UNI EN ISO 14024:2018, stabilisce i principi e le procedure per lo sviluppo di programmi di etichettatura ambientale di tipo I, volontari, che possono essere gestiti da organismi pubblici o privati o avere carattere nazionale, regionale o internazionale e per la valutazione e la dimostrazione di conformità.
La norma include la selezione delle categorie di prodotto, dei criteri ambientali di prodotto e delle caratteristiche funzionali di prodotto, stabilendo inoltre le procedure di certificazione per l’assegnazione dell’etichettatura.
La revisione rafforza le indicazioni sugli elementi e sulla documentazione utilizzata per assegnare il marchio ecologico e definisce le competenze dei verificatori, allineandoli con i requisiti di altre tipologie di etichette ambientali menzionate nella UNI EN ISO 14020.
Le descrizioni e i principi base contenuti nella precedente edizione (1999) sono invece rimasti invariati, in quanto descrivono pienamente il lavoro che gli Ecolabel di tipo I svolgono con successo nel mondo”.
 La nuova edizione della norma stabilisce un quadro rigoroso e una guida performante per i marchi ecologici di tipo I, rafforzando il loro posizionamento in diversi mercati per una grande varietà di prodotti. Il suo obiettivo è quello di garantire la trasparenza e la credibilità dei programmi di etichettatura ambientale di tipo I e di armonizzare i principi e le procedure ad essi applicabili. Si tratta, semplicemente, di garantire sul mercato l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni ambientali.

mb

Fonte UNI

Regolamento prodotti da costruzione: tre nuove varianti CEI sui cavi

Regolamento prodotti da costruzione: tre nuove varianti CEI sui cavi

Ogni anno una vasta tipologia di edifici sono colpiti da incendi, causa di infortuni per persone, animali e strutture. Proprio per evitare o ridurre al minimo questi pericoli, il 1 luglio 2017 è entrato in vigore il Regolamento Prodotti da Costruzione n. 305/2011 (CPR), che disciplina l’immissione e la libera circolazione sul mercato europeo e introduce un linguaggio tecnico armonizzato per le prestazioni e le caratteristiche essenziali di tutti i prodotti da costruzione, compresi i cavi.
Nel quadro di un costante aggiornamento delle norme sui cavi seguente il Regolamento CPR, nel mese di marzo 2018 il CEI, grazie al lavoro del Comitato Tecnico 20 “Cavi per energia”, ha pubblicato tre nuove Varianti.

  • La Norma CEI 20-40/1-1;V1 “Allegato nazionale alla Norma CEI EN 50565-1 – Cavi elettrici – Guida all’uso dei cavi con tensione nominale non superiore a 450/750 V (U0/U) – Parte 1: Criteri generali” introduce alcuni aggiornamenti normativi relativi ai criteri generali descritti nel Regolamento CPR, dedicati ai riferimenti normativi e alla sicurezza, e in particolare: generalità, scelta e installazione, portata di corrente, effetti termici e caratteristiche al fuoco.
  • La Norma CEI 20-40/2-1;V1 “Allegato nazionale alla Norma CEI EN 50565-2 – Cavi elettrici – Guida all’uso dei cavi con tensione nominale non superiore a 450/750 V (U0/U) – Parte 2: Criteri specifici relativi ai tipi di cavo specificati nella Norma EN 50525” riporta considerazioni aggiuntive relative ad altri cavi di comune impiego previsti da Norme CEI o Tabelle CEI-UNEL diverse da quelle indicate nella Norma EN 50525. In particolare, sono presenti nuove tabelle dedicate ai cavi con particolari caratteristiche di reazione al fuoco.
  • La Norma CEI 20-67;V3 “Guida per l’uso dei cavi 0,6/1 KV” aggiunge nuove prescrizioni, dedicate ai seguenti oggetti: esposizione in ambienti a bassa temperatura, temperatura di posa, comportamento al fuoco, cavi non classificati secondo il Regolamento CPR, in particolare focalizzati su generalità, aspetti connessi all’incendio (cavi non propaganti l’incendio, cavi resistenti al fuoco) e allo sviluppo di fumi, gas tossici e corrosivi.

mb

Fonte CEI

Requisiti energetici per illuminazione di edifici

Requisiti energetici per illuminazione di edifici

Quanta energia è necessaria per illuminare un edificio? È questo il concetto che sta alla base della ricerca sul fronte risparmio energetico degli edifici anche in ambito illuminotecnico.

Al riguardo la Commissione UNI  “Luce e illuminazione” ha recepito il Rapporto tecnico UNI CEN/TR 15193-2  “Prestazione energetica degli edifici - Requisiti energetici per illuminazione - Parte 2: Spiegazione e giustificazione della EN 15193-1, modulo M9”

La norma affianca la UNI EN 15193-1 e fornisce informazioni per supportare la corretta comprensione, l'utilizzo e l'implementazione nazionale della norma di illuminazione.

Il rapporto tecnico fornisce:

  • il commento ai punti della norma;
  • la spiegazione sulle procedure e fornisce informazioni di fondo;
  • la giustificazione delle scelte che sono state fatte;
  • la descrizione dei processi;
  • un foglio di calcolo per il processo di calcolo;
  • esempi svolti e valori di riferimento;
  • consigli sui sistemi di controllo dell'illuminazione;
  • guida sul progetto di illuminazione per edifici domestici.

Nel documento vengono citati i seguenti riferimenti normativi:

  • EN 12665 Light and lighting - Basic terms and criteria for specifying lighting requirements;
  • EN 15193-1 Energy performance of buildings - Energy requirements for lighting - Part 1: Specifications, Module M9;
  • EN ISO 52000-1 Energy performance of buildings - Overarching EPB assessment - Part 1: General framework and procedures (ISO 52000-1 :2017).

Le norme UNI sono disponibili sia in formato cartaceo sia in formato elettronico.

mb
Fonte UNI

Sicurezza impianti ed attrezzi sportivi. Dall’UNI due nuove norme

Sicurezza impianti ed attrezzi sportivi. Dall’UNI due nuove norme

Pubblicate dalla Commissione “Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi” la norma UNI EN 1069-1 Acquascivoli - Parte 1: Requisiti di sicurezza e metodi di prova e UNI EN 1069-2 Acquascivoli - Parte 2: Istruzioni
La prima parte di questo documento si applica a tutti gli acquascivoli installati nelle piscine per uso pubblico. La UNI EN 1069-1 specifica i requisiti generali di sicurezza per gli acquascivoli di piscine per uso pubblico e specifica i requisiti per definire i tipi di acquascivoli. Tali requisiti riguardano la sicurezza e le regole tecniche per la progettazione, il calcolo e le prove.
La seconda parte della norma si applica agli acquascivoli definiti nella parte 1 e stabilisce le istruzioni per l'uso, il funzionamento e la manutenzione, così come la documentazione e la messa in servizio degli acquascivoli.
Nelle norme sono richiamati i seguenti riferimenti normativi:

  • EN 1990 Eurocode – Basis of structural design
  • EN 1991-1-1/3/4 – Eurocode 1 – part 1-1; part 1-3; part 1-4
  • EN 10088-1 e 2 – Stainless steels part 1; part 2
  • EN 10204 Metallic products – Types of inspection documents
  • EN 13451-1/2/3 Swimming pool equipment part 1; part 2; part 3
  • EN 15288-1 e 2 - Swimming pools part 1; part 2
  • EN 22768-1 General tolerances – part 1
  • EN ISO 9606-1 Qualification testing of welders – part 1
  • EN ISO 13857 Safety of machinery
  • EN ISO/IEC 17025 General requirements for the competence of testing and calibration laboratories
  • EN ISO 3834 (all parts) Quality requirements for fusion welding of metallic materials
  • EN ISO 15607 Specification and qualification of welding procedures for metallic materials
  • ISO 7001 Graphical symbols – Public information symbols
  • ISO 7010 Graphical symbols
  • ISO 20712-1 e 3 – Water safety signs and beach safety flags
  • ISO 22727 Graphical symbols – Creation and design of public information symbols

mb
Fonte UNI

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