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Prove non distruttive: in italiano le tre parti della UNI EN 16714

PNDLa Commissione Tecnica "Prove non distruttive" dell'UNI ha pubblicato in lingua italiana le norme UNI EN 16714-1, UNI EN 16714-2 e UNI EN 16714-3 sui principi generali, la strumentazione e i termini e definizioni relativi alle prove termografiche.
La norma UNI EN 16714-1 descrive i principi generali per l'applicazione della termografia nelle prove non distruttive. La termografia è utilizzata per il rilevamento e la localizzazione di discontinuità (per esempio cricche, incrinature, distacchi e inclusioni) in materiali diversi (per esempio compositi, metalli e rivestimenti). Solitamente è richiesta stimolazione termica. La scelta del tipo di stimolazione termica dipende dall'applicazione (per esempio il tipo di materiale, la geometria dell' oggetto campione, il tipo di difetto da rilevare). La norma non definisce criteri di accettazione.
La norma UNI EN 16714-2 descrive le proprietà e i requisiti delle telecamere a infrarossi utilizzate per le prove termografiche non distruttive. La norma fornisce anche esempi di fonti di eccitazione, le caratteristiche e i requisiti sono descritti nelle norme di applicazione per la termografia
La norma UNI EN 16714-3, infine, stabilisce i termini e le definizioni per le prove termografiche.

mb

Fonte UNI

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Prove non distruttive. Due nuovi progetti di norma

 

logo uniSono due i progetti di competenza della commissione "Prove non distruttive" che sono sottoposti in questi giorni alla fondamentale fase di inchiesta pubblica preliminare.

Il primo tratta la metodologia per la qualificazione delle prove non distruttive, definendone i principi fondamentali e individuandone i metodi per la qualificazione. Il documento che si vuole elaborare individua i metodi per la qualificazione delle prove non distruttive con la finalità di accertare la loro idoneità all’impiego. Esso si applicherebbe alle diverse condizioni che influenzano l’efficacia delle prove non distruttive. La qualificazione potrebbe essere necessaria quando vi è una scostamento dalle regole definite da una norma europea, oppure quando nuove tecniche o metodi devono essere implementati e non esistono norme europee di riferimento. Qualora esista una norma tecnica applicabile, la qualificazione non è ovviamente necessaria.

Il secondo progetto riguarda il controllo automatizzato mediante ultrasuoni (selezione e applicazione dei sistemi). Il rapporto tecnico che si intende sviluppare copre tutte le prove ed i controlli effettuati su parti di componente o su interi sistemi per accertarne sia la correttezza geometrica, le proprietà dei materiali (qualità o difetti) sia la metodologia di fabbricazione (per esempio le saldature).

In entrambi i casi lo spunto è dato da un rapporto tecnico CEN elaborato su mandato dell'Unione europea a supporto della Direttiva 97/23 (PED), per cui si ritiene opportuno ed utile per gli operatori del settore a livello nazionale avviare l'adozione nazionale di queste norme per un più esauriente inquadramento della tematica.

I progetti resteranno in inchiesta pubblica preliminare sino al 31 marzo.

Fonte UNI

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