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Bando investimenti innovativi (macchinari): adempimenti per i beneficiari delle agevolazioni

innovazioneSono oltre 200 i decreti di concessione delle agevolazioni previste dal D.M. 29 luglio 2013 che sono stati emanati dalla Direzione generale per gli incentivi alle imprese in favore delle imprese che hanno presentato il 4 marzo 2013 domanda di agevolazioni per la realizzazione di investimenti innovativi nelle aree delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria,Campania, Puglia e Sicilia).

Per tali programmi di investimento e per quelli che saranno agevolati a seguito del completamento delle attività istruttorie, sono rese disponibili le modalità per la definizione da parte delle imprese beneficiarie degli adempimenti, previsti dalla normativa di riferimento, successivi alla concessione delle agevolazioni.

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Fonte: MiSE

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Investimenti innovativi ("Macchinari") – Modalità di accesso alle risorse per le imprese localizzate nei SIN Napoli Orientale e Bagnoli

investimenti innovativi macchinariCon decreto direttoriale 7 febbraio 2014 è stata integrata la procedura di presentazione delle domande relative al bando “Investimenti innovativi nelle regioni Convergenza – (“Macchinari”)”, al fine di consentire l’accesso alle ulteriori risorse finanziarie (90 milioni di euro) destinate al sostegno degli investimenti da realizzare nei seguenti Siti di Interesse Nazionale (SIN):

  • Taranto
  • Napoli Orientale (€ 22.560.000)
  • Napoli Bagnoli (€ 960.000)
  • Crotone
  • Gela
  • Priolo
  • Milazzo

I SIN sono aree del territorio nazionale definite in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti, all’impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico e di pregiudizio per i beni culturali e ambientali. I SIN sono individuati e perimetrati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con le Regioni interessate.
Condizioni di ammissibilità

Sono le stesse del bando “Investimenti innovativi nelle regioni Convergenza – (“Macchinari”)”, cui si aggiungono le seguenti condizioni:

  1. il programma di investimento è realizzato in unità produttive localizzate in uno dei SIN sopra elencati;
  2. l’impresa richiedente deve aver avviato le attività di bonifica e presentato almeno i risultati della fase di “caratterizzazione ambientale”;
  3. il programma di investimento determina effettivi miglioramenti ambientali con riferimento a:  
  • emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti, per le quali è fatto obbligo alle imprese beneficiarie di installare specifiche centraline di misurazione, ove non presenti;
  • efficientamento dei consumi energetici;
  • efficientamento dei consumi idrici.

Il mancato rispetto delle specifiche condizioni di ammissibilità non preclude l’accesso alle risorse già previste dal decreto 29 luglio 2013 (150 milioni di euro).

Le risorse sono ripartite tra i diversi SIN in base:

  • all’attribuzione di 30 milioni di euro al SIN di Taranto già prevista dal Protocollo d’intesa del 26 luglio 2012, finalizzato alla riqualificazione dell’area;
  • per i restanti SIN, al numero delle imprese che, sulla base dei dati comunicati dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, hanno avviato le attività di bonifica e già presentato i risultati della fase di caratterizzazione ambientale.

Termini e procedura per la presentazione delle domande

I termini sono gli stessi del bando “Investimenti innovativi nelle regioni Convergenza – (Macchinari)”.

Pertanto, il  termine iniziale di presentazione delle domande, precedentemente fissato alle ore 10 del 27 febbraio 2014, è stato posticipato con decreto direttoriale 26 febbraio 2014. La domanda di agevolazione e la documentazione indicata, firmate digitalmente, devono essere presentate, pena l’invalidità, a partire dalle ore 10.00 del 4 marzo 2014.

Fatta salva la chiusura anticipata dello sportello in caso di esaurimento delle risorse, sarà successivamente stabilito un termine finale specifico per le domande relative ai SIN, tenuto conto dei tempi d’istruttoria e delle scadenze connesse al regime comunitario degli aiuti a finalità regionale.

La procedura di presentazione delle domande si differenzia da quella prevista dal bando per un unico aspetto: entro 15 giorni dalla data di invio della domanda tramite la procedura informatica predetta, l’impresa è tenuta a presentare, via PEC, due documenti aggiuntivi (riportati negli allegati 1 e 2 al decreto 7 febbraio 2014):

  • una dichiarazione comprovante la sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • una relazione tecnica integrativa, illustrativa dei miglioramenti ambientali previsti.

Scarica gli Allegati e il decreto direttoriale

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Fonte: MiSE

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Bando MISE. Investimenti innovativi

ministero-sviluppo-economicoÈ stato recentemente pubblicato in G.U. n. 236 del 08/10/2013 il Decreto del MISE 29/07/2013 che disciplina i termini, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore dei programmi di investimento nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Le risorse finanziarie disponibili ammontano a euro 150.000.000. Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto le piccole, medie e grandi imprese.

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, ossia l’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, aumento della capacità produttiva, introduzione di nuovi prodotti e/o servizi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Sono considerati innovativi gli investimenti relativi a:

  1. sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico destinate a svolgere una o più delle seguenti funzioni legate al ciclo produttivo: lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, trasporto, magazzinaggio;
  2. sistemi di automazione industriale che tramite l’interazione, attraverso specifici algoritmi, tra parti meccaniche e dispositivi elettronici, quali computer dedicati, come i PLC (programmable logic controller), mezzi robotizzati, sensori, trasduttori, sistemi di visione artificiale, micro controller o altro, permettono il governo e il controllo di una o più fasi del ciclo produttivo;
  3. computer dedicati per il disegno industriale dei prodotti, la progettazione tecnica dei processi produttivi, la produzione della documentazione tecnica, la gestione delle operazioni legate al ciclo produttivo o alla fornitura di servizi, il controllo e il collaudo dei prodotti o dei servizi lavorati nonché per il sistema gestionale, organizzativo e commerciale;
  4. apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi avanzati;
  5. programmi informatici per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi di cui alle lettere precedenti non incorporati nelle apparecchiature e nei sistemi stessi;
  6. apparecchiature scientifiche destinate a laboratori ed uffici di progettazione aziendale;
  7. sistemi e macchinari, gestiti da apparecchiature elettroniche, finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali oltre i livelli stabiliti dalle norme nazionali e comunitarie in materia o in grado di innalzare il livello di tutela ambientale in assenza di norme definite;
  8. sistemi, macchinari e programmi, gestiti da apparecchiature elettroniche, finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza in conformità alle normative europee, nazionali e regionali in materia.

Possono beneficiare degli aiuti le imprese operanti nel settore manifatturiero (sezione C della classificazione ATECO 2007), nel settore della produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore e nelle attività di servizi. In quest’ultima categoria rientrano, tra gli altri:
-    attività degli studi di architettura, ingegneria e altri studi tecnici;
-    design e styling relativo a tessili, mobili e altri beni per la casa;
-    attività dei disegnatori tecnici;
-    attività dei disegnatori grafici di pagine web;
-    consulenza in materia di sicurezza;
-    produzione di software, consulenza informatica;
-    attività di consulenza gestionale.

Sono esclusi i settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

Gli investimenti devono:
-    riguardare un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza;
-    prevedere spese ammissibili non inferiori a € 200.000 e non superiori a € 3.000.000;
-    essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
-    prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione;

Non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi costituiti da investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature. Non sono, altresì, ammissibili i programmi realizzati, in tutto o in parte, con la modalità del cosiddetto “contratto chiavi in mano”.

Nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite è concessa una sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%.

La sovvenzione rimborsabile deve essere parzialmente restituita dall’impresa beneficiaria per una percentuale articolata, in relazione alla dimensione dell’impresa beneficiaria, come segue:
a) per le imprese di piccola dimensione 70% della sovvenzione;
b) per le imprese di media dimensione 80% della sovvenzione;
c) per le imprese di grande dimensione 90% della sovvenzione.

La parte della sovvenzione da restituire è rimborsata, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti della durata di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo della sovvenzione stessa. La parte della sovvenzione che non deve essere restituita dall’impresa beneficiaria è concessa a titolo di contributo in conto impianti.

I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari al 25 per cento delle spese ammissibili complessive.

Gazzetta Ufficiale n. 236 del 08/10/2013

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