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Abolizione registro infortuni. Per la vigilanza ispettiva Inail apre «l’anagrafe» infortuni. In evidenza

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registro infortuniVia libera dell’Inail alla realizzazione di un cruscotto infortuni in cui sarà possibile consultare gli eventi occorsi e denunciati dallo scorso 23 dicembre, data a partire dalla quale è venuto meno l’obbligo di tenuta del registro infortuni.

La decisione è stata resa nota dall’istituto assicurativo con la circolare 92/2015, emanata il giorno stesso in cui è stato definitivamente archiviato il registro previsto dall’articolo 403 del Dpr 547/1955, soppresso dall’articolo 21, comma 4, del Dlgs 151/2015 a partire dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto stesso, il 24 settembre scorso (si legga anche il Sole 24 Ore del 18 dicembre 2015).

L’abolizione della tenuta del registro infortuni, se non ha fatto (logicamente) venir meno l’obbligo del datore di lavoro di denunciare all’Inail gli infortuni occorsi ai dipendenti che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni (indipendentemente da ogni valutazione circa la ricorrenza degli estremi di legge per l’indennizzabilità) ha complicato, tuttavia, l’attività di controllo del personale ispettivo, per agevolare la quale l’Istituto ha provveduto a realizzare il nuovo cruscotto. Restando inteso, invece, che per gli infortuni avvenuti in data precedente a quella del 23 dicembre 2015 resterà consultabile il registro abolito dal Dlgs 151/2015.

Il cruscotto infortuni - fa sapere la circolare - sarà accessibile agli organi di vigilanza nell’area dei servizi online del sito Inail tramite l’inserimento delle proprie credenziali e utilizzerà il criterio della competenza territoriale regionale come parametro fondamentale per la ricerca dei dati infortunistici.

Su queste basi sarà possibile consultare il cruscotto per singolo soggetto infortunato, tramite l’inserimento del relativo codice fiscale, o per tipologia di singolo settore: nel primo caso l’utente riceverà un report con l’indicazione di tutti i casi di infortunio relativi al lavoratore, nel secondo verrà elaborato un report che riporterà in ogni pagina gli eventi infortunistici e le relative conseguenze per ogni singolo anno.

Si evidenzia, infine, che il cruscotto è destinato almeno per il momento a colmare solo parzialmente il vuoto lasciato dal venir meno del registro infortuni: quest’ultimo, infatti, nella formulazione corretta dal decreto del ministero del Lavoro 5 dicembre 1996, raccoglieva cronologicamente gli infortuni che comportavano l’assenza di almeno un giorno, escluso quello dell’evento, e fotografava a fini di prevenzione cause e circostanze dell’evento.

La circolare si riferisce invece, ora come ora, solo agli infortuni “occorsi” e denunciati dal datore di lavoro all’Inail, che per legge devono comportare l’assenza dal lavoro per almeno tre giorni. Il dato oggettivo posto in consultazione, dunque, non è immediatamente corrispondente a quello oggetto dell’originario registro.

AdA

fonte Sole24Ore 358/15 M.P.