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Consumi da fonti rinnovabili con certificazione uniforme

30 Maggio 2012 |

 

efficienza energetica tecEmanata, all'indomani del deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia europea, l'ultima parte della norma tecnica UNI-TS 11300 che uniforma sul piano nazionale le regole in tema di calcolo per la certificazione energetica degli edifici. La UNI-TS 11300-4 era attesa da anni: il 10 maggio è entrata a far parte del corpo normativo nazionale.
E' necessaria per il calcolo del consumo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda e riscaldamento nelle abitazioni, diventa indispensabile per ricomporre il mosaico di norme, regole, classi e sistemi di calcolo vari che ha prodotto il nostro paese.

Questo dedalo normativo è stato fotografato dal rapporto 2012 sulla certificazione energetica coordinato dal CTI (Comitato termotecnico italiano) dal quale risulta ad esempio che la Lombardia e la Provincia autonoma di Bolzano non utilizzano le norme tecniche nazionali del pacchetto UNI/TS 11300 (l'indagine si riferisce alla situazione entro dicembre 2011) e che la maggior parte delle regioni accetta l'autodichiarazione in classe G del proprietario; questo è uno dei punti per i quali la Commissione europea ha messo in mora lo Stato italiano.
Sono proprio gli edifici, infatti, all'origine del 40% circa del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nella Ue. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa questo consumo, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica della UE.

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Reg. 244/2012

Reg. 244/2012 (Orientamenti)