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Green Economy. La normativa tecnica e la legge 221/2015 In evidenza

29 Gennaio 2016 |

greenIl 18 gennaio scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (GU n.13 del 18-1-2016) la Legge 28 dicembre 2015, n. 221  che tratta le "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali". Il tema, di per sé importante per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, assume un significato ancora più rilevante in quanto il provvedimento legislativo fa ampio riferimento alle norme tecniche, in un’ottica di concreta incentivazione al loro utilizzo.
Vediamo il dettaglio.

  • L’articolo 10 (Capo III "Disposizioni in materia di emissioni di gas a effetto serra e di impianti per la produzione di energia") apporta modifiche al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30 e prevede che parte dei proventi dell'asta delle quote di emissione dei gas serra sia destinato anche ai costi di acquisto in settori sottoposti a concorrenza extra-UE, dando priorità alle organizzazioni certificate UNI CEI EN ISO 50001.
  • L'articolo 16 (Capo IV "Disposizioni relative al Green public procurement") prevede che nel codice dei contratti pubblici sia garantita una riduzione del 20% della garanzia o del suo rinnovo a fornitori certificati UNI EN ISO 14001 e del 15% se gestiscono l'inventario dei gas serra secondo la UNI EN 14064-1 o la carbon footprint secondo la UNI CEN ISO/TS 14067 (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, articolo 75, comma 7).
  • L'articolo 17 ("Disposizioni per promuovere l'adozione dei sistemi EMAS ed Ecolabel UE") prevede che nel campo del green public procurement la certificazione UNI EN ISO 14001 e UNI CEI EN ISO 50001 costituiscano "elemento di preferenza" nelle graduatorie per l'assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale.
  • L’articolo 23 (Capo V "Disposizioni incentivanti per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi") prevede che negli accordi e nei contratti di programma a favore di questo genere di prodotti siano premiate le attività di impresa e commercializzazione, nonché i prodotti marcati CE conformi alle norme UNI EN 13242, UNI EN 12620 e UNI 10667-13 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 206-ter). I bandi per la progettazione di interventi e l'uso di materiali per l'efficienza acustica delle scuole devono inoltre essere conformi alle norme UNI 11367 e UNI 11532 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 206-sexies).
  • L'articolo 25 ("Modifica all'allegato 2 al decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75, in materia di fertilizzanti") comprende tra i fertilizzanti ammessi provenienti dal processo di compostaggio anche i rifiuti in plastica certificati UNI EN 13432.
  • Infine l'articolo 73 ("Disposizioni in materia di impianti termici civili alimentati da gas combustibili"). Esso esclude dal campo di applicazione dei requisiti tecnici e costruttivi degli impianti termici civili quelli conformi alla norma UNI 11528 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Parte V - Allegato IX - Parte II), eccezion fatta per le disposizioni di cui al numero 5 ("Apparecchi indicatori").

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI