Disponibile il nuovo Dossier dell'UNI sui Combustibili per autotrazione.
I prodotti petroliferi, e più nello specifico i combustibili autotrazione, sono senza dubbio un ottimo “case study” per descrivere la nascita e l’evoluzione dell’attività di normazione tecnica in ambito nazionale,europeo ed internazionale. In generale è possibile differenziare l’attività normativa sui prodotti petroliferi in base al loro impiego. Per il petrolio avio (jet fuel) le norme tecniche e i relativi metodi di prova sono sviluppate dall’ASTM negli Stati Uniti e dal Ministero della Difesa in UK, e sono valide a livello internazionale. Per quanto riguarda i combustibili per uso marino (bunker fuel), le norme tecniche vengono sviluppate dall’ISO. Infine per i combustibili autotrazione, oggetto di questo dossier, la competenza ricade su organizzazioni su base “regionale” o nazionale (ASTM per gli Stati Uniti, CEN per l’Unione Europea). I prodotti petroliferi sono inoltre adatti per evidenziare come la normazione tecnica, agli occhi dei più, materia oscura e apparentemente di “nicchia”, sia in realtà necessaria e consenta molte delle attività di tutti i giorni che diamo per scontate e che necessitano, appunto, di regole certe e condivise.
Nel caso dei combustibili autotrazione è in gioco, come appare ovvio, la possibilità di spostarsi e di trasferire le merci. Trattandosi di una prerogativa fondamentale allo sviluppo di una società, non è un caso se i comitati tecnici dei diversi enti di normazione che operano in questo settore siano tra i più longevi, oltre che molto attivi. Non va dimenticato che la qualità dei combustibili, che la normazione tecnica provvede a definire e ad aggiornare costantemente, è fortemente legata alla tecnologia motoristica adottata. I benefici maggiori, in termini di prestazioni, consumi e impatto ambientale, possono essere ottenuti attraverso un mutuo adattamento tra il combustibile e il motore.
Per ridurre le emissioni inquinanti derivanti dal traffico automobilistico occorre perfezionare i motori, sviluppare nuove tecnologie di post trattamento dei gas di scarico e, contestualmente, revisionare periodicamente la qualità dei combustibili. Nel settore petrolifero gli sforzi economici e tecnologici degli ultimi anni hanno portato nel corso degli anni a migliorare in modo significativo la qualità di benzina e gasolio (e a seguire di tutti gli altri combustibili che verranno trattati nel dossier) e sono stati guidati da due driver principali: il contenimento dei consumi e un miglioramento continuo delle emissioni inquinanti. Il primo ente di normazione ad essersi occupato di questo tema è stato l’ASTM - American Society for Testing and Materials. Il comitato D2 - “Petroleum Products, Liquid Fuels, and Lubricants”- è stato fondato infatti più di 100 anni fa e precisamente nel 1904; da sottolineare come l’ASTM sia nata pochi anni prima, nel 1898. Ad oggi il comitato D2 si riunisce due volte all’anno, è costituito da circa 1000 membri ed è responsabile di più di 800 norme tecniche.
Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).
mb
Fonte UNI