Guidare in stato di ebbrezza – oltre ad essere pericoloso per noi e per gli altri – è un reato che viene sanzionato dal Codice della Strada. Il tasso alcolemico massimo consentito per legge a chi si mette alla guida di un qualsiasi mezzo motorizzato è attualmente pari a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Dopo questo limite le sanzioni sono molto pesanti con ammende che vanno dai 500 euro in su sino ad arrivare al fermo del veicolo, al ritiro della patente e – in alcuni casi – anche all'arresto del conducente. Condizioni più severe sono previste per neopatentati e conducenti di professione.Dopo una serata passata in compagnia di amici – coi quali abbiamo magari bevuto una birra o un bicchiere di vino – capita di avere dei dubbi sulla possibilità o meno di poter guidare senza correre il rischio di essere sanzionati in caso di controlli. Per far fronte a queste situazioni, fermo restando che è fortemente sconsigliato bere prima di mettersi al volante, esiste uno strumento che può aiutare i conducenti di autoveicoli a capire se sono in grado o meno di guidare: l'etilometro.Per definire le caratteristiche di questi prodotti è stata appena pubblicata la nuova norma UNI EN 16280 "Etilometri per il pubblico – Requisiti e metodi di prova" che si applica a quei dispositivi che misurano la concentrazione di alcol contenuta in un campione di respiro esalato, progettati e destinati ad essere utilizzati come test di autocontrollo da parte del pubblico e che forniscono un'indicazione attendibile della concentrazione alcolemica al momento della prova.
La norma specifica le esigenze fondamentali di sicurezza e le prestazioni, i metodi di prova e i requisiti per la marcatura e l'etichettatura di questi prodotti, così come le istruzioni per un loro corretto utilizzo.
La norma non prevede che i risultati ottenuti da tali dispositivi possano sostituire i risultati ottenuti dagli analizzatori per l'analisi del tasso alcolemico nel respiro coperti dalla International Organization of Legal Metrology OIML R 126:1998 o dagli etilometri utilizzati in applicazioni professionali trattati dalla UNI EN 15964 o da regolamenti nazionali.I due obiettivi principali di questi dispositivi consistono, da una parte, nel contribuire alla prevenzione di incidenti collegati al consumo di alcol, in particolare incidenti stradali e, dall'altra, nell'educare e rendere i consumatori consapevoli delle loro responsabilità mettendoli in grado di misurare direttamente il loro tasso alcolemico.
Lo scopo di questa norma è quello di definire i requisiti di un dispositivo che sia in grado di fornire misure che trattengano una persona che ha consumato alcool dal mettersi alla guida di un automezzo o comunque da intraprendere qualsiasi altra attività "rischiosa". I requisiti di questa norma sono applicabili esclusivamente ai dispositivi di tipo elettronico.
Il documento è stato sviluppato in sede europea dal comitato tecnico CEN/TC 367 "Breath-alcohol testers" (segreteria francesce). A livello UNI la norma è stata trattata sotto la competenza della Commissione tecnica Tecnologie biomediche e diagnostiche.
Fonte UNI