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Beni culturali, dal CIPE 133 milioni

BENI CULTURALI 133E’ stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n.293, del 16 Dicembre 2016 la delibera del CIPE 45/2016  recante “Approvazione del programma complementare al PON «cultura e sviluppo» (FESR) 2014-2020 – Ministero dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo”. La delibera mette a disposizione 133,623 milioni di euro per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Il programma del Cipe è diviso in tre assi di intervento.
Specificatamente : il primo asse è di 108,278 milioni per il rafforzamento delle dotazioni culturali; il secondo asse è di 20 milioni di euro e riguarda l’attivazione dei potenziali territoriali legati allo sviluppo; il terzo asse riguarda l’assistenza tecnica per un valore di 5,345 milioni di euro.
Il piano pubblicato dal Cipe contiene un programma finanziario suddiviso anno per anno e un cronoprogramma di spesa per il quinquennio 2016 – 2020. Si evidenzia che l’attuazione del Programma prevede che il MIBACT dovrà garantire:

  • “che le operazioni siano selezionate coerentemente alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l’intero periodo di attuazione”;
  • “la messa in opera di un sistema di gestione e controllo efficace ed idoneo a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite nell’ambito del PAC”;
  • “il corretto caricamento dei dati relativi all’avanzamento procedurale, finanziario e fisico delle iniziative finanziate con risorse a valere sul PAC”.

Delibera CIPE 45/2016

mb

Fonte MISE

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Cipe: al via piano operativo per 400 mln per settore agricolo e agroalimentare

AGRO SOLDIIl Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il CIPE ha approvato il piano operativo per il settore agricolo e agroalimentare, consentendo l'avvio di investimenti per 400 milioni di euro.
"Aggiungiamo un altro tassello importante - ha commentato il Ministro Martina - per gli investimenti nel comparto. I 400 milioni del CIPE di oggi sono la conferma della centralità dell'agricoltura nelle scelte economiche del governo e rappresentano un punto importante per la crescita.
Puntiamo su infrastrutture irrigue più efficienti, sulla semplificazione burocratica e su un nuovo modello di gestione sostenibile del patrimonio boschivo. I 60 milioni per i contratti di filiera, poi, saranno utili a proseguire il lavoro fatto in questi anni per rafforzare i rapporti tra chi produce e chi trasforma."
I fondi sono ripartiti:

  • 295 milioni per le infrastrutture irrigue. Tali interventi, destinati all'irrigazione collettiva, si inquadrano nell'ambito di una strategia rivolta alla riduzione/contenimento dei processi di desertificazione e salvaguardia degli ecosistemi, adeguamento ai cambiamenti climatici nelle zone agricole a rischio esondazione, di miglioramento della qualità e quantità dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Gli interventi sono complementari con quelli previsti Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN), cofinanziato con risorse europee per un importo di 300 milioni di euro.
  • 60 mln per contratti di filiera e di distretto. Questi sono uno strumento agevolativo dedicato al sostegno di investimenti di rilevanza nazionale nel settore agroalimentare e delle agroenergie. Si prevede di finanziare 25-30 contratti di filiera/distretto, 150 imprese agricole e agroalimentari. Il finanziamento si associa a 200 milioni di euro del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) della Cassa depositi e prestiti per attivare un totale di 300 milioni di investimenti.
  • 5 milione per "Multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali". Si tratta di azioni volte a promuovere una corretta gestione delle aree silvo-pastorali di montagna, allo scopo di assicurare la residenzialità in territori altrimenti destinati all'abbandono. Le azioni prevedono la promozione di nuove strutture per la gestione associata delle proprietà forestali e il rafforzamento delle reti di imprese operanti nella filiera forestale.
  • 40 milioni per "Piano Agricoltura 2.0" che comprende un programma di interventi di semplificazione ed innovazione finalizzato all'incremento della capacità amministrativa in agricoltura, compresi nella Strategia per la crescita digitale 2014-2020 - Agenda digitale.

Gli ambiti di intervento sono: innovazione del Sistema informatico agricolo nazionale (SIAN) e configurazione di servizi di innovazione per l'amministrazione e per le imprese.

mb

Fonte MIPAAF

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