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Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-6). Gusci di Acciaio

SILOSPubblicato in italiano il documento UNI EN 1993-1-6 Resistenza e stabilità delle strutture a guscio costituisce la parte dell'Eurocodice 3 espressamente volta a fornire regole di calcolo e di verifica per le strutture in parete piena a semplice o doppia curvatura. Essa è da intendersi come parte generale di riferimento da adoperarsi in maniera congiunta alle UNI EN 1993-3-1: Torri, pali e ciminiere, UNI EN 1993-4-1: Silos, UNI EN 1993-4-2: Serbatoi e UNI EN 1993-4-3: Condotte, che trattano invece in maniera prevalente gli aspetti legati alla progettazione e all'esecuzione delle corrispondenti categorie strutturali.
La UNI EN 1993-1-6 sui gusci di acciaio è omologa alla UNI EN 1999-1-5: Strutture a guscio, dedicata ai gusci in alluminio.
Gli esempi applicativi più importanti delle strutture a guscio nell'ingegneria civile sono rappresentati da serbatoi, silos, cupole, condotte, tubazioni. In tutte queste tipologie strutturali, visto il regime di sforzi prevalentemente membranale, è possibile di regola adottare spessori della parete del guscio piuttosto sottili. Ciò rende la struttura particolarmente esposta ai problemi di instabilità locale, soprattutto nei casi in cui si riscontrano elevati valori della sollecitazione di compressione.
La necessità di disporre di valide regole per la previsione della risposta delle strutture a guscio nelle diverse situazioni operative, ed in speciale modo per la valutazione dell'effetto delle imperfezioni di forma iniziali sulla resistenza all'instabilità, ha fortemente influito anche sui provvedimenti della normativa, che si è evoluta di recente con l'introduzione di regole specifiche atte a portare in conto in maniera accurata tutti gli aspetti comportamentali dei gusci.

mb

Fonte UNI

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Disponibile in italiano l'Eurocodice 3 per i ponti d'acciaio

ponti acciaioPubblicata in lingua italiana, la UNI EN 1993-2 "Eurocodice 3 – Progettazione delle strutture di acciaio – Parte 2: Ponti di acciaio",  focalizzato sulla progettazione e costruzione dei ponti di acciaio; la norma dedica particolare attenzione alla lastra ortotropa di impalcato che è l'elemento strutturale caratterizzante della loro carpenteria.
La lastra ortotropa di impalcato è soggetta a fenomeni di fatica, analizzati in dettaglio dal punto di vista costruttivo ed esecutivo, della sollecitazione esterna, dell'analisi strutturale, della resistenza a fatica.
Nel capitolo 3, che riguarda i materiali, attenzione particolare è posta sulla tenacità dell'acciaio impiegato. Il capitolo 5 riguarda l'analisi strutturale: su questo tema la UNI EN 1993-2 dà indicazioni molto più restrittive rispetto a quelle delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
Il capitolo 7 riguarda gli stati limite di servizio ed è strettamente focalizzato sui requisiti dei ponti: metodi di calcolo degli spostamenti e deformazioni; limitazioni degli sforzi in servizio; limiti della snellezza delle anime delle travi; rispetto delle sagome; contromonte; requisiti prestazionali specifici per ponti ferroviari, stradali e pedonali; prestazioni sotto vento; accessibilità per manutenzione e sostituzioni; smaltimento acque meteoriche.
Il capitolo 9 e l'annesso C sono dedicati a questo tema, poiché il problema delle lastre ortotrope è oggetto attuale di studi e ricerche teorici e sperimentali.
Il punto di vista delle Norme Tecniche per le Costruzioni è, sull'argomento ponti, diverso da quello degli Eurocodici. Nelle Norme Tecniche per le Costruzioni il capitolo 5 "Ponti" è focalizzato, sia per i ponti stradali sia per i ponti ferroviari, sulle azioni da considerare nel calcolo, mentre non vengono fornite indicazioni specifiche per le varie tipologie costruttive; queste sono invece ben distinte negli Eurocodici (ponti di calcestruzzo armato e  precompresso in UNI EN 1992-2, ponti di acciaio UNI EN 1993-2, ponti composti acciaio-calcestruzzo UNI EN 1994-2, ponti di legno UNI EN 1995-2) mentre le azioni sono discusse nelle varie parti della UNI EN 1991.
La pubblicazione della traduzione in italiano della UNI EN 1993-2 potrà dare un contributo positivo alla realizzazione dei ponti nel nostro paese, in quanto gli enti preposti alla costruzione e alla gestione trovano in questo documento indicazioni utili al miglioramento dei capitolati di costruzione e delle procedure di manutenzione.

mb

Fonte UNI

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