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Stress e rischi psicosociali sul luogo di lavoro: guida per la gestione in azienda

eu-osha-stressEU-OSHA pubblica una guida per la gestione dello stress e dei rischi psicosociali sul luogo di lavoro.

Come parte della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri per la gestione dello stress”, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pubblicato quest’oggi la sua guida sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali. Lo stress è un importante fattore di preoccupazione per la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) per l’80% circa delle aziende europee e costituisce una delle ragioni principali della perdita di giorni lavorativi in Europa. Tuttavia, meno di un terzo delle imprese europee è dotato di procedure attive per contrastare lo stress lavoro-correlato. La guida costituisce uno strumento pratico per aiutare sia i datori di lavoro che i lavoratori, in particolar modo quelli delle piccole imprese, a comprendere e a gestire meglio lo stress e i rischi psicosociali.

Lo stress è una delle ragioni principali della perdita di giorni lavorativi in Europa: si ripercuote sulla salute dei lavoratori e può portare ad un incremento dei costi del personale e ad una riduzione della produttività.

Come pratico strumento, la guida fornisce chiarimenti, consigli ed esempi, diretti in particolar modo ai datori di lavoro e ai lavoratori delle piccole imprese.

Questa guida è stata sviluppata come parte della campagna dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro. Il contenuto fornisce ai datori di lavoro, in particolare a quelli che impiegano meno di 50 addetti, una fonte di informazioni sui seguenti argomenti:
• Cos'è e cosa può causare lo stress
• Come gestire lo stress
• La situazione giuridica
• Gli effetti sulle aziende e sui lavoratoriù

Oltre a queste sezioni, la guida fornisce anche un glossario e una pagina di risorse. Le risorse fornite comprendono i PDF citati nel corpo di questa guida, link esterni che richiedono una connessione a Internet.

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14 maggio 2014. Stress Lavoro-Correlato. Seminario presso la Camera di Commercio di Napoli

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Mercoledì 14 maggio 2014, presso la Camera di Commercio di Napoli è stata presentata la Campagna europea “Insieme per la prevenzione e la gestione dello Stress lavoro-correlato”.

Oltre 120 partecipanti di imprese, Organismi, Enti ed Istituzioni, hanno partecipato alla Giornata Seminariale in tema di Stress Lavoro-Correlato dal titolo: “Dalla valutazione del rischio agli interventi correttivi” - "Testo Unico" sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro - D.Lgs. 81/08 organizzata dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Consorzio Promos Ricerche.

L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività che lo Sportello RSIResponsabilità Sociale d’Impresa – della Camera di Commercio di Napoli realizza in collaborazione con Enti ed Istituzioni, al fine di promuovere una maggiore cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il miglioramento dell’ambiente di lavoro ed il conseguente benessere del lavoratore, temi di enorme attualità per Medici Competenti, RSPP, RSL, Datori di lavoro, Dirigenti, preposti di vari comparti lavorativi, pubblici e privati ed Organi di vigilanza.

Dopo i saluti istituzionali di MariaTriassi, Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Napoli Federico II e di Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche e le presentazioni di Giovanni Lama, Coordinatore dell’Osservatorio SaluteLavoro e di Attilio Montefusco, Direttore del Consorzio Promos Ricerche, si è dato inizio alla nuova collaborazione attivata tra il Consorzio e l’Osservatorio, presentando le possibilità offerte alle imprese dalla Comunità Europea, per ridurre i rischi collegati alla sicurezza dei lavoratori.

Si è entrato nello specifico del tema con Antonia Ballottin, psicologa del Lavoro di Verona e Referente tavolo tecnico “Stress Lavoro-Correlato” coordinamento delle Regioni, trattando la normativa di riferimento, la metodologia, i rischi e le valutazioni, gli eventi sentinella e le caratteristiche stressanti del lavoro.

Le conclusione sono state affidate a Umberto Carbone, Presidente Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione Ambiente e Luoghi di Lavoro.

Oltre ai temi approfonditi, sono stati proiettati filmati e slide sulle risorse della Campagna europea.

Il seminario ha costituito un modulo di aggiornamento teso ad approfondire e fornire utili informazioni sugli adempimenti obbligatori e derivanti dalla corretta valutazione del rischio, in conformità al Testo Unico sulla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81).

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A. BALLOTTIN - Stress Lavoro Correlato

 

 

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Sicurezza sul lavoro. Lo stress lavoro-correlato al centro della nuova campagna dell’Eu-Osha

slc euoshaGestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro. È questo il tema al centro della nuova campagna biennale Ambienti di lavoro sani e sicuri 2014-2015 dell’Eu-Osha, che prenderà ufficialmente il via il prossimo 7 aprile con l’obiettivo di promuovere in tutti i Paesi europei una maggiore conoscenza di questi fenomeni e contrastare le loro ricadute negative sulla salute dei lavoratori e sul benessere delle aziende. Nel continente, infatti, lo stress è la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati e si stima che sia, insieme ad altri rischi psicosociali, il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia.

Un fenomeno da non sottovalutare. Come sottolineato nella guida già disponibile sul sito della campagna, una gestione efficace della salute e della sicurezza sul lavoro offre dunque potenziali benefici sia per i lavoratori, sia per le aziende e anche per la società nel suo insieme. Tanto più in un periodo di incertezza economica come quello attuale, in cui l’esigenza di mantenere un elevato livello di produttività spinge spesso a lavorare sotto pressione per rispettare le scadenze. Liquidare queste questioni come un mero obbligo amministrativo invece di affrontarle, sottolinea l’Agenzia di Bilbao, è controproducente. Ridurre i rischi psicosociali sul posto di lavoro, infatti, significa anche contribuire al miglioramento delle performance aziendali. Di qui la decisione di fornire nel prossimo biennio un sostegno a imprese e lavoratori per riconoscerli e gestirli in modo efficace, promuovendo l’uso di strumenti pratici.

Ne soffre fino a una persona su sei. La necessità di un sostegno di questo tipo emerge anche dai risultati della European survey of enterprises on new and emerging risks (Esener), che ha rilevato che più del 40% dei datori di lavoro considera i rischi psicosociali più complessi da gestire rispetto a quelli tradizionali, sia a causa della delicatezza della materia, che tocca una sfera molto personale, sia per mancanza di esperienza. Da un’altra indagine condotta tra i senior manager di alcune imprese, emerge inoltre la tendenza a sottovalutare la questione. Quasi la metà degli intervistati, infatti, ritiene che nessuno dei propri lavoratori soffrirà mai di disturbi mentali, mentre in realtà fino a uno su sei avrà problemi di questo tipo nel corso della sua vita lavorativa.

Tante le cause, dalla mancanza di tempo alle molestie. Lo stress lavoro-correlato, si legge nella guida dell’Eu-Osha, si verifica solitamente quando il lavoratore si trova nella condizione di non riuscire a gestire un carico di lavoro eccessivo e può trasformarsi, se prolungato nel tempo, in seri problemi di salute a livello fisico e psichico. Le cause all’origine dei rischi psicosociali sono molteplici e includono la mancanza di tempo, richieste sproporzionate o contraddittorie, la distribuzione iniqua di premi, promozioni e opportunità professionali, le molestie psicologiche e sessuali, la poca chiarezza rispetto al ruolo del lavoratore in ambito aziendale, così come la discrepanza tra il lavoro che è chiamato a svolgere e le sue effettive competenze. Anche una persona molto qualificata, infatti, può finire vittima dello stress se le sue capacità non sono adeguatamente valorizzate dalle mansioni che le sono affidate.

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Fonte: INAIL

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Dossier INAIL sullo Stress Lavoro Correlato

 

computer stressIl concetto di stress è stato introdotto per la prima volta da Hans Selye per indicare "una risposta aspecifica dell'organismo per ogni richiesta effettuata su di esso dall'ambiente esterno" (Selye, 1956). Si tratta di una parola ormai abbastanza diffusa nel nostro linguaggio comune e, probabilmente, non sempre utilizzata in modo appropriato. Secondo l'Accordo Interconfederale per il recepimento dell'Accordo Quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato concluso l'8 ottobre 2004, "lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro". Quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa si parla di stress lavoro-correlato che può determinare un cattivo stato di salute dei lavoratori inficiandone l'efficienza lavorativa.

Lo stress lavoro-correlato può essere causato da fattori diversi (Cox & Griffiths, 1995) riconducibili sia al contenuto del lavoro (ad es. mansioni monotone, eccessivo carico di lavoro, carenza di varietà, alti livelli di pressione temporale, carenza di controllo sui tempi ecc.) che al contesto del lavoro (ad es. ambiguità di ruolo, scarsa partecipazione ai processi decisionali, conflitti interpersonali, scarso supporto dai colleghi e dal superiore, assenza di sviluppo di carriera ecc.).

La rilevanza di questa tematica è ulteriormente evidenziata dall'adozione,  nella normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro,  della definizione di "salute" mutuata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed intesa quale "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità", premessa per una garanzia di tutela dei lavoratori anche attraverso un'adeguata valutazione del rischio da stress lavoro - correlato.

Vai al Dossier sul sito INAIL

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