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Strutture di acciaio e alluminio. Pubblicata la Linea guida per l’applicazione della norma EN 1090

Strutture acciaioPubblicata da CONFORMA - Associazione Organismi Certificazione Ispezione Prove Taratura, la Linea Guida sull’applicazione delle norme della serie EN 1090 "Esecuzione delle strutture di acciaio e d'alluminio" redatta da un tavolo tecnico al quale ha partecipato personale esperto degli Organismi di Certificazione. La Linea Guida vuole essere uno strumento operativo per gli addetti ai lavori.

Le norme EN 1090 costituiscono un riferimento di base per la fornitura di componenti per strutture metalliche, dalla loro progettazione alla loro installazione. Attualmente la serie è costruita da 3 Parti.

La Parte 1 (EN 1090-1) definisce i requisiti da applicare per assicurare che i componenti strutturali sono fabbricati in modo sistematico a “regola d’arte”.

La Parte 2 (EN 1090-2) e la Parte 3 (EN 1090-3) stabiliscono i criteri e le modalità operative di dettaglio da applicare nella costruzione di tali componenti rispettivamente in acciaio e in alluminio, a partire dai materiali, dalla loro lavorazione (taglio, sagomatura foratura, saldatura, ecc.), fino all’installazione.

Le norme della serie EN 1090 hanno carattere volontario, cioè costituiscono le “best practices” cioè le regole di buona prassi e quindi un utile riferimento per chi opera nel campo delle costruzioni metalliche.

La norma EN 1090 parte 1 è diventata “norma armonizzata” secondo il Regolamento europeo 305/2011 pertanto a partire dal 1 luglio 2014 nei casi previsti si deve applicare l’allegato ZA della norma stessa che stabilisce l’obbligatorietà del rispetto di una parte dei requisiti della norma stessa per consentire, con ciò di soddisfare i requisiti del Regolamento 305.

AdA

Scarica la Linea Guida 1090 "Esecuzione delle strutture di acciaio e d'alluminio"

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Eurocodice 3 (UNI EN 1993-1-6). Gusci di Acciaio

SILOSPubblicato in italiano il documento UNI EN 1993-1-6 Resistenza e stabilità delle strutture a guscio costituisce la parte dell'Eurocodice 3 espressamente volta a fornire regole di calcolo e di verifica per le strutture in parete piena a semplice o doppia curvatura. Essa è da intendersi come parte generale di riferimento da adoperarsi in maniera congiunta alle UNI EN 1993-3-1: Torri, pali e ciminiere, UNI EN 1993-4-1: Silos, UNI EN 1993-4-2: Serbatoi e UNI EN 1993-4-3: Condotte, che trattano invece in maniera prevalente gli aspetti legati alla progettazione e all'esecuzione delle corrispondenti categorie strutturali.
La UNI EN 1993-1-6 sui gusci di acciaio è omologa alla UNI EN 1999-1-5: Strutture a guscio, dedicata ai gusci in alluminio.
Gli esempi applicativi più importanti delle strutture a guscio nell'ingegneria civile sono rappresentati da serbatoi, silos, cupole, condotte, tubazioni. In tutte queste tipologie strutturali, visto il regime di sforzi prevalentemente membranale, è possibile di regola adottare spessori della parete del guscio piuttosto sottili. Ciò rende la struttura particolarmente esposta ai problemi di instabilità locale, soprattutto nei casi in cui si riscontrano elevati valori della sollecitazione di compressione.
La necessità di disporre di valide regole per la previsione della risposta delle strutture a guscio nelle diverse situazioni operative, ed in speciale modo per la valutazione dell'effetto delle imperfezioni di forma iniziali sulla resistenza all'instabilità, ha fortemente influito anche sui provvedimenti della normativa, che si è evoluta di recente con l'introduzione di regole specifiche atte a portare in conto in maniera accurata tutti gli aspetti comportamentali dei gusci.

mb

Fonte UNI

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