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Terzo Settore, approvata la Legge Delega che riordina l'ambito della solidarietà e del volontariato

terzo settoreLa riforma del Terzo Settore trova il suo compimento. Con l'approvazione in via definitiva alla Camera della legge Delega si costruisce un tassello essenziale delle nuove politiche sociali italiane. Finora quelle sul terzo settore erano leggi di derivazione fiscale che non tutelavano in modo universale quelle fasce più deboli della popolazione.

"Il social act fa un altro importante passo in avanti: con la riforma -sottolinea il Ministro Poletti- si definiscono misure per favorire la partecipazione attiva e responsabile delle persone, con importanti elementi di novità per tutto il mondo dell'associazionismo, compresa l'impresa sociale; senza dimenticare l'introduzione del Servizio civile universale, cioè aperto a tutti e su base volontaria, per offrire ai giovani tra i 18 ed i 28 anni l'opportunità di realizzare esperienze di solidarietà, inclusione sociale, cittadinanza attiva il cui valore formativo possa essere riconosciuto in ambito universitario e nel lavoro".

"La riforma –sottolinea il Sottosegretario On. Luigi Bobba- è un'altra sfida vinta. Un percorso ad ostacoli durato circa due anni e fatto di dialogo, audizioni, coinvolgimento, ma che credo raccolga le istanze che le associazioni, le cooperative, le imprese sociali, gli enti e i giovani ci hanno trasmesso. Le novità sono davvero tante, penso alla riforma dei Centri di Servizio per il Volontariato, oppure all'introduzione di misure agevolative volte a favorire gli investimenti delle imprese e delle cooperative sociali, all'istituzione del Servizio Civile Universale, alla revisione dei criteri di accesso all'istituto del 5 per mille, alla nascita della Fondazione Italia Sociale".

Anche il nostro Paese predispone uno strumento universalistico capace di coinvolgere e far agire insieme istituzioni e organizzazioni sociali che guarda a tutti i cittadini per la lotta alla povertà. "Con questo intervento - aggiunge il Ministro Poletti - si dà un importante sostegno alla costruzione di un buon futuro dell'Italia fondato su una società inclusiva".

AdA

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Nuove opportunità per le imprese del sociale. Pubblicato il decreto che «inaugura» la nuova misura. Prestiti e contributi a Coop e volontariato

noprofitIn arrivo nuove opportunità per le imprese del sociale. Il ministero dello Sviluppo economico ha approvato con decreto del 3 luglio 2015 (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n.224 dello scorso 26 settembre), il regime di aiuto diretto a sostenere la nascita e la crescita delle realtà che operano nel comparto no profit dell’intero territorio nazionale.

A poter beneficiare delle agevolazioni, consistenti in un finanziamento a tasso agevolato e eventuale contributo a fondo perduto, sono le imprese sociali (di cui al Dlgs n. 155/2006) costituite in forma di società, le cooperative sociali anche non aventi qualifica di imprese sociali e relativi consorzi, nonché le società cooperative aventi qualifica di Onlus. I programmi di investimento ammissibili, che devono essere compatibili con le finalità statutarie del soggetto proponente, dovranno essere di importo non inferiore a 200mila euro. La soglia massima di spesa ammissibile è fissata, invece, in 10 milioni di euro.

Rientrano tra le spese agevolabili, il suolo aziendale, le opere murarie e assimilate (compreso l’acquisto di fabbricati e le ristrutturazioni), macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, spese per progettazioni, studi e consulenze e, infine, anche la formazione specialistica dei soci e dipendenti dell’impresa.

Il prestito agevolato avrà una durata massima di 15 anni, comprensivo del periodo di preammortamento (fino a 4 anni). Il tasso applicato non potrà essere, in ogni caso, inferiore allo 0,50 per cento. Nulla è stabilito con riguardo alla percentuale di copertura dell’investimento. Il decreto rinvia a un ulteriore provvedimento la definizione dei relativi dettagli, così come delle condizioni per la concessione dell’eventuale contributo a fondo perduto. In ogni caso, le agevolazioni saranno attribuite nel rispetto della normativa «de minimis».

La procedura di accesso agli aiuti è valutativa a sportello. Non è ancora possibile presentare domanda. Bisognerà attendere, infatti, la pubblicazione dell’avviso da parte della direzione generale incentivi, che avverrà a seguito dell’assegnazione delle risorse allo strumento (a valere sul Fri– il Fondo rotativo per il sostegno alle imprese - previa determinazione delle somme da parte del Cipe).

AdA

Vai al Decreto 3 luglio 2015 "Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell'economia sociale" (permalink)

fonte Sole24Ore 278/15 G.L.e A.S.

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