REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2107 DELLA COMMISSIONE del 1o dicembre 2016 che modifica l'allegato I del regolamento (CE) n. 669/2009 per quanto riguarda l'elenco dei mangimi e degli alimenti di origine non animale soggetti a un livello...
REGOLAMENTO (UE) 2016/2031 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 ottobre 2016 relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014...
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE 2016/C 278/01. Edizione in lingua italiana Comunicazioni e informazioni 59° anno 30 luglio 2016 Comunicazione della Commissione relativa all’attuazione dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare riguardanti...
Legge regionale 13 giugno 2016, n. 864 REGIONE EMILIA ROMAGNA. Recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 30/7/2015. Repertorio atti n. 145/CSR...
Ordinanza 8 giugno 2017, n. 96 REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Divieto di somministrazione, nelle strutture ospitanti categorie a rischio, di prodotti alimentari contenenti uova crude ed insaccati crudi a base di carne suina ed avicola non sottoposti...
LEGGE REGIONALE 30 settembre 2016, n. 17. Modifiche alla legge regionale 2 settembre 1991, n. 24 «Disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale...
Dal Ministero, le linee guida per la gestione degli stoccaggi negli impianti di rifiuti
Pubblicata dal Ministero dell’Ambiente la Circolare Ministeriale “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”.
Il territorio nazionale è stato recentemente interessato da diffusi e frequenti episodi di incendi in impianti di trattamento di rifiuti, di maggiore o minore gravità.
Tale fenomeno, nel destare forte preoccupazione in tutta la popolazione direttamente ed indirettamente interessata dai predetti episodi, ha reso necessario un confronto tra il Dicastero unitamente al Dipartimento dei vigili del fuoco, alle amministrazioni regionali ed alle agenzie ambientali maggiormente interessate, per individuare in sinergia le più opportune iniziative atte a prevenire, o quanto meno a ridurre, i rischi connessi allo sviluppo di incendi presso impianti che gestiscono rifiuti.
Lo stoccaggio di rifiuti, inteso sia come operazioni di smaltimento sia come operazioni di recupero, può essere eseguito da un impianto autorizzato attraverso l’autorizzazione integrata ambientale, attraverso la procedura ordinaria ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 152/06, ovvero, per la sola operazione di recupero, attraverso la procedura semplificata di cui all’art. 216 del d.lgs. 152/06.
La pluralità delle procedure amministrative previste dal legislatore nazionale, cui conseguono provvedimenti amministrativi espressi o taciti da parte delle differenti autorità competenti, può comportare una disomogenea applicazione, da parte dei gestori degli impianti, delle modalità operative e delle buone pratiche comportamentali per una gestione ottimale e in sicurezza degli impianti ove vengono effettuati stoccaggi di rifiuti.
Circolare Ministeriale e Check list
Fonte Ministero dell’Ambiente
Conservazione in atmosfera controllata. Allo studio una nuova norma
Allo studio una nuova norma su “Frutta e ortaggi - Conservazione in atmosfera controllata - Requisiti tecnici” che definirà i requisiti per la progettazione, l'installazione e l'esercizio dei sistemi di conservazione in atmosfera controllata. Si applica a diverse specie vegetali ma non a prodotti conservati in atmosfera modificata o protettiva.
Il progetto, di interesse della Commissione Agroalimentare, si trova nella fase dell’inchiesta preliminare, fase fondamentale per vagliare l’interesse del mercato relativamente a nuovi temi che la normazione tecnica intende sviluppare.
La futura norma, andrà a sostituire la UNI 10193 del 1993 e tiene in considerazione sia i numerosi studi effettuati nel settore della conservazione degli ortofrutticoli freschi sia l'evoluzione tecnologica degli impianti e delle attrezzature, compresi i sistemi di monitoraggio e controllo.
L’aggiornamento interessa sia le diverse componenti della filiera degli ortofrutticoli freschi (produttori agricoli, distributori, consumatori e utenti finali) sia il mercato nazionale e internazionale, poiché la qualità e il valore merceologico e nutrizionale degli ortofrutticoli freschi dipendono dalle condizioni di coltivazione, di raccolta, ma anche di conservazione. Puntando sempre più sulla qualità, tutti i componenti della filiera ortofrutticola devono assicurarsi della corretta conservazione dei prodotti dopo la raccolta.
Da ciò deriva l'opportunità di individuare le caratteristiche tecnologiche di un sistema di impianti e attrezzature in grado di mantenere i più alti livelli possibili di qualità per permettere ai prodotti di concorrere sul mercato nazionale ed estero.
La norma nazionale potrebbe successivamente essere estesa all'area comunitaria europea.
L’inchiesta pubblica preliminare terminerà in data 30 marzo 2018. Sino a quella data sarà possibile inviare eventuali commenti.
mb
Fonte UNI