Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015 la legge n. 68 del 22 maggio 2015 che contiene novità in materia di delitti contro l'ambiente. Vengono introdotti nel libro II del Codice penale cinque nuovi delitti contro l’ambiente:
1) inquinamento ambientale;
2) disastro ambientale;
3) delitti colposi contro l’ambiente;
4) traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale a radiazioni ionizzanti;
5) impedimento del controllo.
Tali fattispecie entrano in un intero nuovo Titolo, il VI-bis tutto dedicato agli ecoreati. Solo due delle nuove fattispecie delittuose possono essere commesse per colpa: il delitto di inquinamento ambientale (nuovo art. 452-bis del c.p.) e il delitto di disastro ambientale (nuovo art. 452-quater del c.p.). In tali casi, in base al nuovo articolo 452-quinquies, le pene sono diminuite da un terzo a due terzi. Una ulteriore diminuzione di un terzo della pena è prevista per il delitto colposo di pericolo ovverosia quando dai comportamenti di cui agli articoli 452-bis e 452-quater derivi il pericolo di inquinamento ambientale e disastro ambientale.
Sinteticamente, il provvedimento, nel confermare le contravvenzioni previste dal Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/06):
- introduce nel codice penale un nuovo, autonomo Titolo, dedicato ai delitti contro l'ambiente, prevedendo disposizioni di coordinamento nello stesso codice e in leggi speciali;
- modifica il Codice dell'ambiente (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152), in particolare introducendo una specifica disciplina per l'estinzione degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale;
- inasprisce le sanzioni irrogabili per alcuni illeciti previsti dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via d'estinzione.
AdA