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Rilievo degli incidenti stradali. Pubblicata la norma UNI 11472

rilievi incidentiLo scorso gennaio l’UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione - ha pubblicato la norma UNI 11472 “Rilievo degli incidenti stradali - Modalità di esecuzione”, che si occupa di individuare cosa e come rilevare in un incidente stradale.
L’attività del rilievo costituisce la prima fase per l’analisi e la ricostruzione dell’incidente, finalizzata ad una maggiore comprensione dei fenomeni che stanno alla base del loro verificarsi, per un  miglioramento della sicurezza stradale e, in ambito giudiziario, per fornire un insostituibile elemento di giudizio, da cui spesso dipendono gli esiti dei procedimenti, con conseguenze dirette a livello penale, civile ed economico.
Effettuare una buona ricostruzione dell’incidente implica la necessità di disporre di dati quanto più precisi ed affidabili, ovvero di avere dei rilievi effettuati “a regola d’arte”.
Per svolgere l’attività di rilievo degli incidenti stradali la formazione e l’aggiornamento professionale sono fondamentali. In particolare è importante che gli operatori che effettuano i rilievi abbiano una conoscenza almeno di base dei metodi di analisi e ricostruzione degli incidenti: tale conoscenza, infatti, orienta la rilevazione e consente di porre la giusta attenzione su tutti quei particolari che serviranno per l’analisi dell’incidente e di utilizzare i metodi più opportuni di rilievo al fine di minimizzare l’incertezza dei dati.
La norma UNI 11472 può essere consultata gratuitamente presso il Consorzio Promos Ricerche, Punto UNI di Napoli.

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Sicurezza stradale. In revisione la serie EN 1317

barriereIl Regolamento Europeo 305/2011 (CPR) entrerà in vigore il 1° luglio 2013 rendendo definitivamente obbligatorio per i prodotti da costruzione l'uso delle norme armonizzate.
Queste definiscono le caratteristiche essenziali in base alle quali il produttore, responsabile per la conformità del prodotto, dovrà redigere la Dichiarazione di Prestazione, indispensabile per la messa sul mercato Europeo del suo prodotto con il marchio CE. Nel caso le stesse norme siano precedenti e non adeguate alle nuove richieste dettate dal CPR, i produttori e gli enti certificatori potranno avere qualche difficoltà a redigere la documentazione sulla base di informazioni probabilmente carenti e quindi il Produttore non sarà in grado di presentare la Dichiarazione di Prestazione ed apporre il marchio CE.
Ciò ha dunque accelerato anche la revisione della EN 1317-5, norma armonizzata sui sistemi di ritenuta stradali (barriere di sicurezza, attenuatori, terminali, ecc.), che è stata quasi completamente ridisegnata e comprende ora i requisiti, i metodi di valutazione, i criteri di accettazione e l'Allegato ZA in cui sono definite le indicazioni per la Dichiarazione di Prestazione e la marcatura CE.
Questa norma fa parte di un "pacchetto" comprendente anche le parti di supporto su Generalità (Parte 1), Barriere (Parte 2), Attenuatori (Parte 3), Transizioni (Parte 4), Terminali (Parte 7), Protezioni motociclisti (TS-Parte 8).
Il progetto di norma è stato presentato al TC 226/WG 1 nel dicembre 2012 per una prima lettura: in tale sede si è discusso anche di quanto il WG dovrà fare in parallelo per la modifica, attraverso emendamenti, delle parti di supporto (1-2-3-4-7) dove rimarranno unicamente i metodi di prova, per creare un pacchetto omogeneo e completo da mandare in votazione unica.
Se la votazione sarà positiva, l'entrata in vigore della nuova norma, che avverrà dopo pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, può essere prevista per giugno/dicembre 2014.

Fonte: UNI

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Etilometri. Pubblicata la UNI EN 16280

etilometroGuidare in stato di ebbrezza – oltre ad essere pericoloso per noi e per gli altri – è un reato che viene sanzionato dal Codice della Strada. Il tasso alcolemico massimo consentito per legge a chi si mette alla guida di un qualsiasi mezzo motorizzato è attualmente pari a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Dopo questo limite le sanzioni sono molto pesanti con ammende che vanno dai 500 euro in su sino ad arrivare al fermo del veicolo, al ritiro della patente e – in alcuni casi – anche all'arresto del conducente. Condizioni più severe sono previste per neopatentati e conducenti di professione.Dopo una serata passata in compagnia di amici – coi quali abbiamo magari bevuto una birra o un bicchiere di vino – capita di avere dei dubbi sulla possibilità o meno di poter guidare senza correre il rischio di essere sanzionati in caso di controlli. Per far fronte a queste situazioni, fermo restando che è fortemente sconsigliato bere prima di mettersi al volante, esiste uno strumento che può aiutare i conducenti di autoveicoli a capire se sono in grado o meno di guidare: l'etilometro.Per definire le caratteristiche di questi prodotti è stata appena pubblicata la nuova norma UNI EN 16280 "Etilometri per il pubblico – Requisiti e metodi di prova" che si applica a quei dispositivi che misurano la concentrazione di alcol contenuta in un campione di respiro esalato, progettati e destinati ad essere utilizzati come test di autocontrollo da parte del pubblico e che forniscono un'indicazione attendibile della concentrazione alcolemica al momento della prova.
La norma specifica le esigenze fondamentali di sicurezza e le prestazioni, i metodi di prova e i requisiti per la marcatura e l'etichettatura di questi prodotti, così come le istruzioni per un loro corretto utilizzo.
La norma non prevede che i risultati ottenuti da tali dispositivi possano sostituire i risultati ottenuti dagli analizzatori per l'analisi del tasso alcolemico nel respiro coperti dalla International Organization of Legal Metrology OIML R 126:1998 o dagli etilometri utilizzati in applicazioni professionali trattati dalla UNI EN 15964 o da regolamenti nazionali.I due obiettivi principali di questi dispositivi consistono, da una parte, nel contribuire alla prevenzione di incidenti collegati al consumo di alcol, in particolare incidenti stradali e, dall'altra, nell'educare e rendere i consumatori consapevoli delle loro responsabilità mettendoli in grado di misurare direttamente il loro tasso alcolemico.
Lo scopo di questa norma è quello di definire i requisiti di un dispositivo che sia in grado di fornire misure che trattengano una persona che ha consumato alcool dal mettersi alla guida di un automezzo o comunque da intraprendere qualsiasi altra attività "rischiosa". I requisiti di questa norma sono applicabili esclusivamente ai dispositivi di tipo elettronico.
Il documento è stato sviluppato in sede europea dal comitato tecnico CEN/TC 367 "Breath-alcohol testers" (segreteria francesce). A livello UNI la norma è stata trattata sotto la competenza della Commissione tecnica Tecnologie biomediche e diagnostiche.

Fonte UNI

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