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La prassi di riferimento sulla Dieta Mediterranea anche in versione inglese

DIETA PRASSIA sei mesi dalla sua pubblicazione in italiano, viene pubblicata oggi l’edizione in inglese della UNI/PdR 25:2016Mediterranean diet UNESCO intangible cultural heritage of humanity - Guidelines for promoting a lifestyle and cultural approach for sustainable development".
Il documento - frutto della collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche - individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.
L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, ma fondato su dimensioni cognitive e della consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.
Tenendo in considerazione tutto questo, la UNI/PdR si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni e attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.

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Fonte UNI

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Dieta Mediterranea patrimonio UNESCO. Pubblicata la UNI/PdR 25

DIETA PRASSIAppena pubblicata la Prassi di Riferimento dal titolo “Dieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile
Il documento - frutto della collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche - individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.
L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, fondato su dimensioni cognitive e sulla consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.
Tenendo in considerazione tutto questo, la prassi si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni ed attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

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Dieta Mediterranea: in consultazione pubblica la nuova prassi di riferimento

DM UNESCONel corso della riunione del Tavolo “Dieta mediterranea”, svoltasi a Napoli il 27 giugno scorso, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Dieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile”.
Il documento - frutto della collaborazione con il Consorzio Promos Ricerche - individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea.
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti del Consorzio Promos Ricerche e del sistema UNI. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 28 agosto 2016, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, ma fondato su dimensioni cognitive e della consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna. Per questo motivo l’UNESCO nel 2010 l’ha riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
La prassi si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni ed attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

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Fonte UNI

 

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22 ottobre 2015. Convegno ad EXPO 2015 "La Dieta Mediterranea nella realtà"

expo 2015Il Consorzio Promos Ricerche, di concerto con l'Osservatorio per la Dieta Mediterranea e l'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, hanno organizzato il 22 ottobre presso il Cluster Bio-Mediterraneo di EXPO 2015 - Padiglione Serbia, una serie di tavoli di competenze interdisciplinari per codificare una normativa che tuteli la dieta mediterranea da un utilizzo che non ne tradisca i principi fondanti.

La Dieta Mediterranea riconosciuta dall'UNESCO come Bene Immateriale dell'Umanità, si presenta all'Expo rappresentando la necessità di essere tutelata attraverso la redazione delle "prassi di riferimento", una regolamentazione capace di indicare la via affinché la immaterialità riconosciuta dall'UNESCO possa essere universalmente fruita nella sua specifica concretezza.

Tale prezioso dono dell'UNESCO, riconosciuto dalla FAO e dall'OMS, come migliore stile di vita al mondo, si esplicita attraverso gli esempi oggi rappresentati all'interno del cluster Bio-Mediterraneo - dichiara Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio Dieta Mediterranea. Il “piatto mediterraneo”, le app relative allo stile di vita, la Carta per l'infanzia, il rilancio enogastronomico di Caserta vecchia, la proposta di un nuovo approccio allo svezzamento del neonato, sono esempi reali e virtuosi di come questo modello alimentare possa migliorare la qualità della vita delle popolazioni.

Il convegno si è aperto con “Emozioni UNESCO”, una suggestiva videonarrazione della Dieta Mediterranea a cura della Regista Barbara Rossi Prudente. Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della manifestazione hanno confermato la necessità di modificare l'approccio al cibo, aumentando i livelli di consapevolezza. Ferdinando Flagiello - AD di Promos Ricerche - e Giuseppe Luberto - Risorse e Futuro - con il contributo del Presidente Maurizio Di Stefano - ICOMOS Italia (Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti), hanno evidenziato il ruolo fondamentale delle istituzioni in una partita così importante.

La presenza del maestro di cucina Peppe Daddio e del mondo scientifico della pediatria, rappresentato da Fulvio Turra, hanno avvalorato la funzione determinante che può svolgere il sodalizio tra la cucina e la scienza per raggiungere i livelli di consapevolezza necessari a sconfiggere i rischi causati dalla cattiva nutrizione.

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Dal 26 al 28 febbraio 2015, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, le “Emozioni Unesco”, mostra culturale sulla dieta mediterranea.

emozioni unesco padulaTre giorni per imparare ad amare la dieta mediterranea. Tre giorni per confrontarsi sul futuro del mezzogiorno partendo dalle eccellenze di un sud che troppo spesso dimentica la straordinaria bellezza della sua terra. A Padula (Sa) al via l’iniziativa “Emozioni Unescomostra culturale sulla dieta mediterranea.

Sarà la splendida Certosa di San Lorenzo, il complesso monastico più grande d’Europa, ad ospitare per tre giorni un’iniziativa che vuole rilanciare il buon vivere ridando un ruolo alle eccellenze enogastronomiche e culturali del mezzogiorno. Certo non si poteva immaginare location migliore nel salernitano.

Si parte giovedì 26 febbraio con i saluti di Paolo Imparato, Sindaco di Padula. A beneficio dei giovani e del mondo della scuola, con l’ausilio di famosi nutrizionisti e docenti del mondo accademico, nonché in presenza di dirigenti scolastici dell’intera Regione Campania, saranno sviluppate le connessioni tra alimentazione, stili di vita, longevità e patologie mediche (obesità, diabete e patologie cardiovascolari) con precise indicazioni dei principi attivi e dei benefici di olio, frutta, verdure, legumi, vino, formaggi prodotti eccellenti del territorio. Sarà questo il filo conduttore del primo workshop dal titolo “Nutrizione, salute e benessere nelle evidenze scientifiche della dieta mediterranea”. Nel pomeriggio poi attenzione riservata alla promozione delle aziende campane con incontri tecnici cui parteciperanno le aziende selezionate, gli addetti commerciali dei Paesi del Mediterraneo, che hanno visto riconosciuto la Dieta Mediterranea quale Patrimonio immateriale dell’Umanità e buyers delle piccole e medie catene della distribuzione organizzata.

Venerdì 27 febbraio, dopo i saluti di Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche, focus sulle Prassi di Riferimento della Dieta Mediterranea con la presenza di Ruggero Lensi, Direttore Relazioni Esterne Sviluppo ed Innovazione dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), dove sarà definita la metodologia per costruire i modelli applicativi di norme volontarie alle quali, istituzioni ed aziende, possono adeguarsi per rispondere agli impegni richiesti dall’UNESCO. Nel pomeriggio poi focus sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità delle produzioni. L’importante presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è sinonimo di elevato spessore nell’incontro dedicato alle innovazioni di processo e di prodotto nelle aziende agroalimentari che saranno poi illustrati all’EXPO2015. Obiettivi, strumenti e risultati attesi dall’innovazione tecnologica per dare al cibo la sicurezza e la funzionalità dei principi attivi ispirati alle fondamenta della Dieta Mediterranea. Un focus sulla competitività e l’innovazione nelle piccole e medie imprese agroalimentari al fine di migliorare la qualità dei prodotti tipici e la conquista di mercati nuovi con le politiche e le strategie dei marchi territoriali. Parteciperanno il mondo accademico e le aziende campane delle produzioni agroalimentari eccellenti.

Sabato 28 febbraio poi il giorno del taglio del nastro della Mostra Emozioni Unesco con la presentazione delle eccellenze agroalimentari campane della Dieta Mediterranea. Un appuntamento unico nel suo genere con la presenza di autorità diplomatiche in Italia di Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Marocco, Cipro, ICOMOS, del Ministero per le Politiche Agricole, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente Italiano di Normazione, Regione Campania, Provincia di Salerno, Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, Comuni del Parco del Cilento e Vallo di Diano, Camera di Commercio di Salerno, Consorzio Promos Ricerche, Gruppi di Azione Locale, Associazioni Culturali della Dieta Mediterranea.

Insomma Padula ritorna ad essere luogo di confronto, di cultura, d’arte e di eccellenza. Sarà anche l’occasione per fare un salto nel tempo, tornando ai fasti che furono quando la Certosa era viva e vita. Con la presenza di cuochi di spessore internazionale, attraverso la cucina dimostrativa, a stretto contato con il pubblico e gli ospiti, la mostra diventa evento artistico live durante il quale i cuochi preparano ricette della cultura e della tradizione del territorio con prodotti poveri della dieta mediterranea ispirati alla rigida alimentazione dei Frati Certosini. Una formula interattiva coinvolgente ed emozionale, che sta riscuotendo consensi crescenti nelle politiche di promozione dell’immagine aziendale e del territorio. Infine, nel pomeriggio, con la partecipazione di tutte le Istituzioni locali, a livello Regionale, Nazionale e Internazionale, la chiusura delle varie sessioni di lavoro, la formulazione di un documento conclusivo che illustri i nuovi modelli applicativi e le linee strategiche per un marchio d’area sulla dieta mediterranea anche in vista dei Fondi strutturali 2014/2020. Conclusioni che saranno affidate al Presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea Vito Amendolara con la relazione dell’Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali Pasquale Sommese e le conclusioni affidate al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Indiscussa padrona di casa, l’assessore al Turismo – Cultura-Spettacolo- Centro storico, l’architetto Tiziana Bove Ferrigno, ideatrice dell’evento.

AdA

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Dal 26 al 28 febbraio 2015, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, le “Emozioni Unesco”, mostra culturale sulla dieta mediterranea.

emozioni unesco padulaTre giorni per imparare ad amare la dieta mediterranea. Tre giorni per confrontarsi sul futuro del mezzogiorno partendo dalle eccellenze di un sud che troppo spesso dimentica la straordinaria bellezza della sua terra. A Padula (Sa) al via l’iniziativa “Emozioni Unescomostra culturale sulla dieta mediterranea.

Sarà la splendida Certosa di San Lorenzo, il complesso monastico più grande d’Europa, ad ospitare per tre giorni un’iniziativa che vuole rilanciare il buon vivere ridando un ruolo alle eccellenze enogastronomiche e culturali del mezzogiorno. Certo non si poteva immaginare location migliore nel salernitano.

Si parte giovedì 26 febbraio con i saluti di Paolo Imparato, Sindaco di Padula. A beneficio dei giovani e del mondo della scuola, con l’ausilio di famosi nutrizionisti e docenti del mondo accademico, nonché in presenza di dirigenti scolastici dell’intera Regione Campania, saranno sviluppate le connessioni tra alimentazione, stili di vita, longevità e patologie mediche (obesità, diabete e patologie cardiovascolari) con precise indicazioni dei principi attivi e dei benefici di olio, frutta, verdure, legumi, vino, formaggi prodotti eccellenti del territorio. Sarà questo il filo conduttore del primo workshop dal titolo “Nutrizione, salute e benessere nelle evidenze scientifiche della dieta mediterranea”. Nel pomeriggio poi attenzione riservata alla promozione delle aziende campane con incontri tecnici cui parteciperanno le aziende selezionate, gli addetti commerciali dei Paesi del Mediterraneo, che hanno visto riconosciuto la Dieta Mediterranea quale Patrimonio immateriale dell’Umanità e buyers delle piccole e medie catene della distribuzione organizzata.

Venerdì 27 febbraio, dopo i saluti di Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche, focus sulle Prassi di Riferimento della Dieta Mediterranea con la presenza di Ruggero Lensi, Direttore Relazioni Esterne Sviluppo ed Innovazione dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), dove sarà definita la metodologia per costruire i modelli applicativi di norme volontarie alle quali, istituzioni ed aziende, possono adeguarsi per rispondere agli impegni richiesti dall’UNESCO. Nel pomeriggio poi focus sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità delle produzioni. L’importante presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è sinonimo di elevato spessore nell’incontro dedicato alle innovazioni di processo e di prodotto nelle aziende agroalimentari che saranno poi illustrati all’EXPO2015. Obiettivi, strumenti e risultati attesi dall’innovazione tecnologica per dare al cibo la sicurezza e la funzionalità dei principi attivi ispirati alle fondamenta della Dieta Mediterranea. Un focus sulla competitività e l’innovazione nelle piccole e medie imprese agroalimentari al fine di migliorare la qualità dei prodotti tipici e la conquista di mercati nuovi con le politiche e le strategie dei marchi territoriali. Parteciperanno il mondo accademico e le aziende campane delle produzioni agroalimentari eccellenti.

Sabato 28 febbraio poi il giorno del taglio del nastro della Mostra Emozioni Unesco con la presentazione delle eccellenze agroalimentari campane della Dieta Mediterranea. Un appuntamento unico nel suo genere con la presenza di autorità diplomatiche in Italia di Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Marocco, Cipro, ICOMOS, del Ministero per le Politiche Agricole, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente Italiano di Normazione, Regione Campania, Provincia di Salerno, Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, Comuni del Parco del Cilento e Vallo di Diano, Camera di Commercio di Salerno, Consorzio Promos Ricerche, Gruppi di Azione Locale, Associazioni Culturali della Dieta Mediterranea.

Insomma Padula ritorna ad essere luogo di confronto, di cultura, d’arte e di eccellenza. Sarà anche l’occasione per fare un salto nel tempo, tornando ai fasti che furono quando la Certosa era viva e vita. Con la presenza di cuochi di spessore internazionale, attraverso la cucina dimostrativa, a stretto contato con il pubblico e gli ospiti, la mostra diventa evento artistico live durante il quale i cuochi preparano ricette della cultura e della tradizione del territorio con prodotti poveri della dieta mediterranea ispirati alla rigida alimentazione dei Frati Certosini. Una formula interattiva coinvolgente ed emozionale, che sta riscuotendo consensi crescenti nelle politiche di promozione dell’immagine aziendale e del territorio. Infine, nel pomeriggio, con la partecipazione di tutte le Istituzioni locali, a livello Regionale, Nazionale e Internazionale, la chiusura delle varie sessioni di lavoro, la formulazione di un documento conclusivo che illustri i nuovi modelli applicativi e le linee strategiche per un marchio d’area sulla dieta mediterranea anche in vista dei Fondi strutturali 2014/2020. Conclusioni che saranno affidate al Presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea Vito Amendolara con la relazione dell’Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali Pasquale Sommese e le conclusioni affidate al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Indiscussa padrona di casa, l’assessore al Turismo – Cultura-Spettacolo- Centro storico, l’architetto Tiziana Bove Ferrigno, ideatrice dell’evento.

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Prassi di riferimento sulla Dieta Mediterranea (UNI/PdR 25:2016) - (2016)

DIETA PrassiLa Prassi di Riferimento (UNI/PdR 25:2016) dal titolo “Dieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile”, frutto della collaborazione del Consorzio Promos Ricerche con l'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è un documento che individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.

L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, fondato su dimensioni cognitive e sulla consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.

Tenendo in considerazione tutto questo, la prassi si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni ed attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.

Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

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"Advances in nutrition and Cancer 3". Convegno internazionale dal 21 al 25 maggio.

 

NC3 1La Salute vien mangiando e la prevenzione comincia a tavola: scienziati di tutto il mondo a Napoli per parlare di chemioprevenzione del cancro attraverso la chimica degli alimenti. E la Dieta Mediterranea conferma le proprie caratteristiche di toccasana anche quando si parla di prevenzione e contrasto alle patologie neoplastiche. La prima novità che emerge dalla conferenza di presentazione del convegno in programma stamani a Palazzo San Giacomo è che bandire completamente la frittura dalla tavola non è sempre una scelta in linea con una sana alimentazione. Qual è l’olio migliore per mantenersi in forma? E ancora: quali sono i benefici effetti sulla nostra salute del celebre ragù napoletano? A queste domande non rispondono chef stellari ma scienziati provenienti da tutto il mondo da lunedì 21 a venerdì 25 maggio saranno prima a Napoli e poi a Mercogliano per il convegno internazionale “Advances in nutrition and Cancer 3” presieduto da Vincenzo Zappia docente della Sun e promosso dall’Arfacid onlus, dall’Istituto nazionale dei tumori di Napoli Fondazione Pascale, dal Cnr, da diversi dipartimenti universitari della Sun e della Federico II e dall’Istituto per gli studi filosofici con il patrocinio dell’Accademia nazionale dei Lincei, del Consiglio nazionale delle ricerche, della Regione Campania, della Provincia e del Comune di Napoli. I lavori si apriranno il 21 maggio alle 15.30 presso l’Aula Magna della Federico II in via Partenope, alla presenza del presidente del Cnr, Luigi Nicolais, con una conferenza introduttiva di Elio Riboli, direttore della School of Public health dell’Imperial college di Londra. Le sessioni scientifiche proseguiranno nei giorni 22, 23 e 24 maggio presso l’aula Romolo Cerra del Pascale. Il 22 nei viali dell’Istituto dei tumori verrà allestito il mercatino dei prodotti tipici a cura della Coldiretti. Il 25 maggio la chiusura presso il Centro Crom di Mercogliano con una giornata interamente dedicata agli effetti benefici sulla salute dell’olio extravergine d’oliva.

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