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Apparecchi di sollevamento. Il punto in un nuovo Dossier dell'UNI

Mezzi-di-SollevamentoQuesto dossier sugli “Apparecchi di sollevamento” è stato creato e voluto appositamente per approfondire tutto il lavoro che c’e dietro la progettazione, la costruzione e la manutenzione di una gru e dei suoi accessori per garantirne la sicurezza degli operatori e di chi le sta attorno durante la sua attività e nel suo ciclo di vita tenendo conto della funzionalità e considerando i rischi dovuti alle intemperie e all’efficienza dei suoi componenti col passare del tempo.
Non tutti sono a conoscenza di quanto importante sia il collegamento che c’e tra gli apparecchi di sollevamento e la normativa tecnica per fare in modo che grazie all’applicazione delle norme, i prodotti che costituiscono gli apparecchi di sollevamento possano essere più sicuri e garantire nel tempo la qualità dei loro componenti.
La Commissione Tecnica UNI/CT 5 Apparecchi di sollevamento è stata appositamente costituita per seguire l’attività normativa a livello Nazionale Italiano UNI, Europeo CEN e Mondiale ISO.
La UNI/CT 5 è composta da più di 50 esperti che sono i rappresentanti di società produttrici e utilizzatrici di gru, di apparecchi di sollevamento e dei loro accessori, ma composta anche da rappresentanti di INAIL, ASL, Associazione di categoria, Liberi professionisti, Organismi notificati,
CUNA, e altri organismi interessati e competenti nell’argomento, riuniti in UNI con lo scopo di votare, recepire, adottare, pubblicare, le norme UNI, CEN, ISO. La Commissione, seguendo le regole del CEN, ha il compito di recepire in inglese come da regolamento tutte le norme EN e valutare di volta in volta quali far tradurre in italiano. In riferimento al fatto che le macchine afferenti alla CT 5 risultano soggette a verifiche obbligatorie in relazione al comma 11 Art. 71 del D.Lgs 81/2008 tutte le norme CEN armonizzate sono tradotte in italiano. Inoltre, sempre seguendo le regole del CEN, la CT 5 adotta le norme ISO se non c’è una norma europea corrispondente.

mb

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Responsabilità Sociale. Disponibile il nuovo Dossier UNI

RESPPubblicato il dossier, che ha per titolo “Dalla responsabilità sociale delle organizzazioni all’integrità degli individui”, che propone una riflessione su uno dei grandi e più attuali temi della normazione tecnica: lo sviluppo della cultura dell’integrità e della competenza etica degli individui e delle organizzazioni, in un contesto generale di responsabilità e sostenibilità della società.
Il punto di partenza è ovviamente la pubblicazione nel 2010 della norma internazionale UNI ISO 26000 che definisce una guida alla responsabilità sociale. Da qui il discorso si è sviluppato per fornire nuovi e ulteriori strumenti utili a implementare una governance etica, a individuare le priorità materiali, a coinvolgere realmente gli stakeholder e a impostare un fattivo sistema di accountability. Il tema dell’etica, o meglio, della “integrità” degli individui è stato oggetto di studi e sperimentazioni nel mondo dei professionisti-ingegneri.
Sulla responsabilità sociale delle organizzazioni e lo sviluppo dell’integrità etica degli individui la normazione fornisce per la prima volta degli strumenti volontari per la crescita dei valori, ovvero quella dimensione verso la quale l’OCSE (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) suggerisce di concentrare l'attenzione.
Il dossier traccia un quadro esaustivo dell’attuale stato dell’arte.

mb

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Siderurgia. Nuovo dossier dall'UNI

Dossier apr2015Pubblicato, a cura di UNSIDER - ente federato UNI -  un Dossier dedicato alle norme tecniche nel settore della siderurgia.
L'industria siderurgica è una componente strategica fondamentale per lo sviluppo economico dei Paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo. L'acciaio è infatti presente in tutti i settori della vita sociale per la sua eccezionale versatilità nonché per la sua elevata e agevole riciclabilità. Non è pertanto una sorpresa che la normazione tecnica abbia un ruolo di primo piano nella siderurgia. Si trovano norme che si occupano di acciaio per impieghi strutturali, acciaio per cemento armato e cemento armato precompresso, acciai da trattamento termico e inossidabili, acciai per impieghi a pressione, acciai per forgiatura e fonderia, vergella e fili, prodotti piani, tubi di acciaio, tubi di ghisa, prodotti refrattari.
Cuore normativo del settore siderurgico sono una serie di Comitati Tecnici CEN, ECISS e ISO. Il Dossier ne traccia un quadro esaustivo.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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mb

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Nuovo approccio per progettare e costruire. Nuovo dossier dall'UNI

BIMIl dossier vuole mettere in luce il nuovo approccio per progettare e costruire conosciuto con l'acronimo BIM. Il concetto di Building Information Modeling (BIM) risale agli anni ’70 ma deve la propria popolarità a due pubblicazioni del 1992 e del 2003. Si tratta di un processo che comprende rappresentazioni digitali delle caratteristiche fisiche e di funzionamento di un’opera, che genera modelli a supporto degli operatori della filiera delle costruzioni nella gestione di tutte le fasi del ciclo di vita dell’opera stessa.
Una rivoluzione culturale che vede UNI in prima linea fin dagli albori di tale cambiamento, fin dalla pubblicazione della norma UNI 11337 nel 2009, all'elaborazione delle sue specifiche tecniche attualmente in atto.
E' prevista altresì l'elaborazione di una specifica tecnica sui criteri applicativi di denominazione dei prodotti da costruzione, nonché la revisione della UNI 11337 sui criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse - Identificazione, descrizione e interoperabilità.
Il BIM non è solo presente e futuro, ha un passato che risale all'immediato Dopoguerra, che basandosi sull'aspirazione di coniugare Architettura e Industria, ha coinciso con una idea processuale del Costruire.
La sua storia normativa, invece, risale alla seconda metà degli anni ’80 nel comitato di formazione internazionale per l’automazione industriale, in particolare nel settore dello scambio dei dati fra diversi sistemi CAD per la progettazione di parti e prodotti meccanici. Nonostante le prime difficoltà, il percorso normativo è proseguito a ondate fino ai giorni nostri, quando praticamente l’intero mondo manifatturiero adotta la norma ISO 10303 per la comunicazione delle informazioni di progetto.
Problemi simili a quelli riscontrati nei settori manifatturieri più avanzati hanno spinto a fondare un consorzio al quale hanno aderito da subito dodici aziende gravitanti nel settore delle costruzioni con il mandato di sviluppare un product model, simile a quello sviluppato dall'ISO/TC 184, specifico per il settore delle costruzioni, utile per gli operatori in tutto il ciclo di vita delle costruzioni dall’ideazione alla costruzione, dalla gestione alla ristrutturazione e/o dismissione.
Il protocollo nato è diventato nel 2013 la norma tecnica ISO 16739 Industry Foundation Classes (IFC) for data sharing in the construction and facility management industries.
E' a fronte del quadro normativo esistente sopra descritto che si sono sviluppati l'ISO/TC 59/SC13 e il nuovo CEN/BT/WG 215.
Al fine di mettere a regime il metodo di gestione dell’informazione nel settore è stata redatta la specifica norma UNI 11337:2009 Edilizia e opere di ingegneria civile. Criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse. Identificazione, descrizione e interoperabilità, che può essere considerata in ambito nazionale il primo tentativo di uniformare le regole e i criteri da adottare per l’identificazione e la descrizione di soggetti, oggetti e azioni impiegati nella realizzazione di un’opera.

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mb

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Linee Politiche dell'UNI. Disponibile il nuovo Dossier

copertina lugago2014Pubblicato il numero di Luglio/Agosto della rivista U&C
Il Dossier è dedicato alle Linee Politiche UNI dell'ultimo triennio e traccia un quadro esaustivo dei progetti operativi realizzati e in via di realizzazione che si inseriscono in una logica di continuità e insieme di innovazione. La linea rossa è stata il rafforzamento del rapporto con il mondo economico-produttivo, in particolare le PMI, le micro-imprese ed i professionisti, la promozione del ruolo delle norme tecniche volontarie presso le rappresentanze dei consumatori, e lo stimolo alla cooperazione tra il sistema pubblico e la società civile. Tra le principali azioni sviluppate nel triennio 2011-2013 è senz'altro da annoverare il progetto di sviluppo della nuova politica associativa, entrata a regime nel 2014, di cui in queste pagine si illustrano caratteristiche e servizi.
Tra gli altri temi trattati in questo numero: le norme per i beni culturali ("Si può prelevare un campione da un’opera d'arte?"); i lavori per la figura professionale dell'operatore forestale ("Legno, materia prima sostenibile e riproducibile") e la Cybersecurity ("Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni: UNI CEI ISO/IEC 27001").
L'editoriale, a firma di Giampiero Giovannetti, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti industriali e dei Periti industriali laureati, è insieme un programma ed un auspicio per il prossimo futuro: consolidare la normazione e renderla più accessibile.

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mb

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Responsabilità Sociale. Dall'UNI un dossier sull'utilizzo della ISO 26000

26000 rsiA poco più di tre anni dalla pubblicazione della norma tecnica UNI ISO 26000Guida alla responsabilità sociale” l’UNI intende fare il punto della situazione per verificare la strada percorsa e anticipare le aspettative e le esigenze per il futuro.
La norma internazionale ambisce a svolgere due diverse funzioni: in primis chiarire una volta per tutte cosa debba intendersi per responsabilità sociale e quali siano i vantaggi che può apportare alle organizzazioni che la implementano al proprio interno; in secondo luogo, fornire delle indicazioni pratiche, utili ad applicare effettivamente ed efficacemente i concetti e i principi espressi all’interno dell’organizzazione.
Non deve stupire, dunque, la struttura della guida che prevede una prima parte teorica interamente dedicata alla definizione del concetto di responsabilità sociale tramite la descrizione delle sue premesse storiche, tendenze, caratteristiche, principi e pratiche e, soprattutto, tramite l’identificazione dei suoi temi fondamentali e aspetti specifici, e una seconda parte, in cui sono forniti consigli pratici ed una guida all’integrazione, attuazione e promozione di comportamenti socialmente responsabili nell’ambito dell’organizzazione, nonché alcuni consigli su come individuare e coinvolgere i propri stakeholder in tutto il processo di implementazione della responsabilità sociale.
In sostanza, la UNI ISO 26000 introduce un nuovo approccio culturale, un modello di business e di economia diverso, nonché un innovativo modo di vedere e gestire i rapporti tra imprese, amministrazioni pubbliche, consumatori, lavoratori, ONG, mercato finanziario, ambiente e sviluppo, fornendo una chiave di lettura olistica volta a porre le basi per un futuro sostenibile.
Oggi, infatti, alle organizzazioni, siano esse private o pubbliche, viene chiesto di esprimere un profilo sostenibile globale, cioè riconoscibile in tutti i mercati in cui sono presenti, e multistakeholder, vale a dire riferito a tutte le parti interessate.
Ed è proprio l'individuazione delle parti interessate e la condivisione con loro delle strategie delle organizzazioni una delle maggiori difficoltà, ma anche il punto di forza della UNI ISO 26000, per la quale è stato avviato il processo di revisione a livello mondiale con l’obiettivo di confermarla, modificarla o cancellarla. I risultati verranno discussi in un apposito Comitato internazionale per decidere i passi futuri.

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Prassi di riferimento. Nuovo dossier dall'UNI

prassi rifAffinare nuovi strumenti per rispondere alle sollecitazioni di un mercato che richiede, in settori innovativi e in rapida evoluzione tecnologica, soluzioni puntuali e tempestive: è da questa specifica esigenza che si è partiti quando gli organi direttivi UNI nel 2011 hanno definito l’utilità di regolamentare delle nuove forme di pubblicazioni para-normative.
Nascono le Prassi di Riferimento, una nuova categoria di documenti emanati da UNI che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI. L'idea si ispira a tipologie di documenti molto simili già ampiamente sperimentati da altri enti di formazione nazionali - per esempio dall'ente di normazione francese AFNOR, o da quello inglese BSI dall’ISO e dal CEN/CENELEC, che come UNI hanno riscontrato la necessità di poter disporre di una modalità di condivisione e formalizzazione di contenuti tecnici innovativi, nella quale la limitazione del coinvolgimento delle parti interessate sia funzionale alla rapidità dell’iter di elaborazione dei documenti e quindi al ruolo di trasferimento della conoscenza richiesto al mondo della normazione.
Ma c'è di più. Le UNI/PdR hanno aperto la via al coinvolgimento di soggetti che fino ad ora non si erano mai avvicinati al mondo della normazione tecnica: l'innovazione sta anche in questo. Caratterizzate dunque da un rapido processo di elaborazione -complessivamente tra gli 8 ed i 9 mesi dalla data di avvio dei lavori - le UNI/PdR sono sviluppate da Tavoli costituiti da un numero contenuto di esperti nominati dall'organizzazione che le commissiona e da esperti del "Sistema UNI".

mb

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