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Salute e Sicurezza sul lavoro. Sarà rivista la OHSAS 18001.

OHSAS 18001L'ISO ha recentemente approvato la creazione del nuovo Project committee ISO/PC 283 "Occupational health and safety management systems - Requirements" per elaborare una norma internazionale relativa alla salute e alla sicurezza sul lavoro, che fornirà delle linee guida efficaci e concrete per migliorare la sicurezza dei lavoratori a livello mondiale.Secondo le statistiche ILO (International Labour Organization), 6.300 persone perdono la vita ogni giorno a causa di un incidente sul lavoro o di una malattia legata all'attività professionale. Sono più di 2,3 milioni i decessi in un anno e sono 317 milioni gli incidenti che si verificano e che comportano una assenza prolungata dal lavoro. Molti di questi incidenti possono essere evitati: la futura norma ISO si propone di stabilire – per la prima volta – un quadro internazionale di riferimento per le migliori pratiche in materia di OH&S (Occupational Health & Safety) e, così facendo, ridurre il numero degli incidenti, infortuni e malattie legati all'attività lavorativa nel mondo. Il Project Committee 283 avrà il compito di trasformare lo standard OHSAS 18001, che definisce i requisiti di un sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori, in una norma internazionale ISO. Allo scopo di monitorare i lavori parteciperanno ai tavoli anche alcuni esperti nazionali nominati dalla Commissione Sicurezza dell'UNI.
La segreteria dell'ISO/PC 283 è stata assegnata all'ente britannico di normazione BSI-British Standards Institution.Il segretario dell'ISO/PC 283 Charles Corrie precisa che "secondo i dati ILO, l'onere economico di cattive pratiche legate alla sicurezza e alla salute sul lavoro rappresenta, ogni anno, il 4% del PIL. I datori di lavoro devono affrontare costi elevati per pensionamenti anticipati, perdita di personale qualificato, assenteismo e premi assicurativi dovuti a infortuni e malattie professionali. La futura norma ISO ha il potenziale per migliorare la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro a livello globale".Riunendo esperti e stakeholders in OH&S management, il comitato ha il compito di elaborare una norma generica sul sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro seguendo l'approccio inaugurato da norme come la ISO 9001 per la gestione per la qualità e la ISO 14001 per la gestione ambientale.

mb

Fonte UNI

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Cosa fare in caso di avvelenamenti. Disponibile un'utile app

AVVELENAMENTOJanssen Italia rilascia su App Store l’applicazione “Cosa fare in caso di avvelenamenti”, un servizio che fornisce informazioni ed indicazioni in caso di esposizione o ingestione accidentale di agenti pericolosi: principali agenti tossici, piante e classi di farmaci.
Elaborata da un board scientifico di farmacisti e da T&C srl, con la consulenza del Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Niguarda Ca’ Granda” di Milano, l’applicazione si propone come strumento di facile ed immediata consultazione. Suddivisa in sezioni, suggerisce le principali domande relative a “Cosa chiedere se ti chiamano per un consiglio” e permette la ricerca di informazioni per causa di avvelenamento e relativi antidoti disponibili.
“Cosa fare in caso di avvelenamenti” è la seconda di una collana di applicazioni, dopo “STRAVASI e CONTAMINAZIONI”, sviluppata da Segno&Forma per Janssen Italia; è disponibile gratuitamente, per gli operatori sanitari, su App Store (sia per iPhone che per iPad) ed è accessibile tramite password che può essere richiesta via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

mb

Fonte: Il Sole 24 Ore

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"Farmamenù". Guida su cosa non mangiare quando si assumono farmaci

FARMAMENUSi chiama ''FarmaMenu'' la guida on line che permette di scoprire circa cinquantamila interazioni tra farmaci, alimenti e piante medicinali, ovvero di scoprire cosa non mangiare quando si assume un farmaco. FarmaMenù è uno strumento innovativo attraverso il quale, consultando un semplice motore di ricerca e digitando il nome di un farmaco, o del suo principio attivo, si riesce a scoprire quali alimenti o piante non e' opportuno associare ad un determinato farmaco al fine di non rischiare di ridurne l'efficacia o aumentarne la tossicità.
A realizzare la guida, dopo circa cinque anni di continue ed assidue ricerche, è stato Diego Di Novella, giovane farmacista di Sala Consilina, in provincia di Salerno, il quale propone in un database tutti i farmaci in commercio in Italia (oltre tremila) ed oltre cinquantamila interazioni. 'FarmaMenu' e' stata valutata ed approvata dal Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali dell'Universita' di Napoli Federico II. E così', soltanto per fare qualche esempio, ''Farma Menu'' evidenzia che la cipolla potenzia l'effetto dei farmaci utilizzati per il diabete esponendo a rischiose crisi ipoglicemiche, l'ananas aggrava il rischio di emorragie dei farmaci antiinfiammatori, il pompelmo potenzia gli effetti collaterali dei farmaci contro il colesterolo, il latte diminuisce l'efficacia di alcuni antibiotici, la lattuga rende pericolosi i farmaci anticoagulanti. ''FarmaMenu'', patrocinato dalla Provincia di Salerno, dall'Ordine dei Farmacisti e dall'Ordine dei Medici di Salerno, è consultabile gratuitamente sul sito www.farmamenu.it

Fonte ANSA

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Rilascio di nichel: nuovo riferimento normativo

nichelChi vende oggetti di oreficeria e bigiotteria da lunedì 1° aprile ha ufficialmente una nuova norma di riferimento per quanto riguarda i metodi di prova per la misurazione del rilascio di nichel.

Dal 1° aprile 2013 è entrata infatti in vigore la UNI EN 1811:2011 come norma armonizzata ai sensi del Regolamento REACH, il provvedimento comunitario che disciplina la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.

Pensato con l'obiettivo di ridurre al minimo gli effetti nocivi sulla salute umana e sull'ambiente derivanti dall'utilizzo delle sostanze chimiche, il Regolamento (CE) N. 1907/2006, meglio conosciuto come REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), ha riordinato la normativa comunitaria prevendendo, tra l'altro, precisi limiti di rilascio per diverse tipologie di sostanze.

In particolare l’allegato XVII, punto 27, fa riferimento al nichel (e ai suoi composti), prevedendone precise restrizioni nell’utilizzo. Esso non può infatti essere adoperato “in tutti gli oggetti metallici che vengono inseriti negli orecchi perforati e in altre parti perforate del corpo umano, a meno che il tasso di cessione” – il cosiddetto limite di migrazione – “sia inferiore a 0,2 ?g/cm2/settimana”. Inoltre non può essere utilizzato "in articoli destinati ad entrare in contatto diretto e prolungato con la pelle" (quali ad esempio orecchini, collane, bracciali e catenelle, braccialetti da caviglia, anelli, orologi da polso, cinturini, bottoni automatici ecc...) se il tasso di cessione è superiore a 0,5 ?/cm2/settimana.

La norma UNI EN 1811 pubblicata nell'aprile 2011, che è andata a sostituire - restringendone il campo di applicazione – la precedente edizione del 2008, specifica un metodo per simulare il rilascio di nichel, proprio al fine di determinare se gli articoli sottoposti al test sono conformi al sopra citato allegato XVII, punto 27 del regolamento REACH.

Citata come norma armonizzata, la norma UNI EN 1811:2011 entra ora ufficialmente in vigore.

A far data quindi dal 1° aprile 2013 - data in cui ai sensi del regolamento europeo la UNI EN 1811:2008 esce di scena per far posto alla nuova UNI EN 1811:2011 – tutti gli oggetti di oreficeria e bigiotteria che hanno “limiti di migrazione” superiori a quelli previsti non potranno più essere posti in vendita.

Queste restrizioni valgono non solo per gli oggetti prodotti dal 1° aprile, ma anche per le giacenze attualmente esistenti tanto presso i produttori quanto presso i commercianti.

 

Fonte: UNI

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"Advances in nutrition and Cancer 3". Convegno internazionale dal 21 al 25 maggio.

 

NC3 1La Salute vien mangiando e la prevenzione comincia a tavola: scienziati di tutto il mondo a Napoli per parlare di chemioprevenzione del cancro attraverso la chimica degli alimenti. E la Dieta Mediterranea conferma le proprie caratteristiche di toccasana anche quando si parla di prevenzione e contrasto alle patologie neoplastiche. La prima novità che emerge dalla conferenza di presentazione del convegno in programma stamani a Palazzo San Giacomo è che bandire completamente la frittura dalla tavola non è sempre una scelta in linea con una sana alimentazione. Qual è l’olio migliore per mantenersi in forma? E ancora: quali sono i benefici effetti sulla nostra salute del celebre ragù napoletano? A queste domande non rispondono chef stellari ma scienziati provenienti da tutto il mondo da lunedì 21 a venerdì 25 maggio saranno prima a Napoli e poi a Mercogliano per il convegno internazionale “Advances in nutrition and Cancer 3” presieduto da Vincenzo Zappia docente della Sun e promosso dall’Arfacid onlus, dall’Istituto nazionale dei tumori di Napoli Fondazione Pascale, dal Cnr, da diversi dipartimenti universitari della Sun e della Federico II e dall’Istituto per gli studi filosofici con il patrocinio dell’Accademia nazionale dei Lincei, del Consiglio nazionale delle ricerche, della Regione Campania, della Provincia e del Comune di Napoli. I lavori si apriranno il 21 maggio alle 15.30 presso l’Aula Magna della Federico II in via Partenope, alla presenza del presidente del Cnr, Luigi Nicolais, con una conferenza introduttiva di Elio Riboli, direttore della School of Public health dell’Imperial college di Londra. Le sessioni scientifiche proseguiranno nei giorni 22, 23 e 24 maggio presso l’aula Romolo Cerra del Pascale. Il 22 nei viali dell’Istituto dei tumori verrà allestito il mercatino dei prodotti tipici a cura della Coldiretti. Il 25 maggio la chiusura presso il Centro Crom di Mercogliano con una giornata interamente dedicata agli effetti benefici sulla salute dell’olio extravergine d’oliva.

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