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DPI: pubblicato il Decreto di adeguamento

DPI: pubblicato il Decreto di adeguamento

In Gazzetta il Decreto legislativo 19 febbraio 2019, n. 17 di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo sui DPI (regolamento (UE) n. 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016), in vigore dal 12 marzo 2019.

Il D.Lgs. 17/2019 apporta modifiche sostanziali al decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 che attuava la direttiva europea sui DPI, ora abrogata dal Regolamento europeo sui DPI n. 2016/425, abroga il decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10 (Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale) e apporta modifiche al D.Lgs. 81/2008 (art.74 e 76).

Il nuovo comma 2 dell'art.74 specifica che, ai fini del testo unico di Sicurezza non costituiscono DPI i dispositivi ivi citati. Anche in art. 76 (Requisiti dei DPI) si sostituisce da un lato il riferimento al D.Lgs. 475/1992 con il richiamo al Regolamento (UE) n. 2016/425, e si contestualizzano i requisiti dei DPI previsti al comma 2 alle finalità del solo D.Lgs. 81/2008.

AdA

Scarica il Decreto Legislativo 19 febbraio 2019, n. 17

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Bonus alberghi 2019: entro il 21 marzo la compilazione delle domande

Bonus alberghi 2019: entro il 21 marzo la compilazione delle domande

Il Ministero ha pubblicato una guida per la compilazione e l’invio delle domande per il riconoscimento del Credito d’Imposta a determinati soggetti del settore turismo.

La tax credit per la riqualificazione di strutture alberghiere è stata introdotta all’art. 10 del dl 83/2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 106/2014. Nel 2017 sono entrate inoltre in vigore le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta, a favore di strutture alberghiere ed agrituristiche, ai sensi anche della legge n. 232/2016 (legge di Bilancio 2017).

La norma individua le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito di imposta con riferimento in particolare:

  • alle tipologie di strutture alberghiere ammesse al credito d’imposta, alle tipologie di interventi ammessi al beneficio, alle soglie massime di spesa eleggibile, nonché ai criteri di verifica e accertamento dell’effettività delle spese sostenute;
  • alle procedure per l’ammissione delle spese al credito d’imposta, e per il suo riconoscimento e utilizzo;
  • alle procedure di recupero nei casi di utilizzo illegittimo del credito d’imposta medesimo;
  • alle modalità per garantire il rispetto del limite massimo di spesa.

L’istanza va presentata esclusivamente online, insieme all’attestazione di effettività delle spese sostenute, attraverso il Portale dei Procedimenti, dove ci si potrà registrare o accedere.

La procedura per la richiesta di agevolazione si sviluppa in 3 passaggi:

  1. registrazione: il legale rappresentante dell’impresa che non si è ancora iscritto deve registrarsi sul Portale dei Procedimenti
  2. compilazione: si può effettuare esclusivamente dalle ore 10:00 del 21 febbraio – alle ore 16:00 del 21 marzo 2019
  3. INVIO Click day: le domande si possono inviare esclusivamente dalle ore 10:00 del 3 aprile – alle ore 16:00 del 4 aprile 2019

La procedura consente l’inserimento di una o più domande da parte di un singolo rappresentante legale, di cui devono essere specificate le generalità.

Il periodo di verifica da parte del MiPAAFT – Direzione Generale Turismo degli elementi soggettivi, oggettivi e formali riportati nelle istanze, nonché la pubblicazione dell’elenco delle istanze ammesse nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione verrà pubblicato alla fine del periodo di compilazione, il giorno 21 marzo 2019.

AdA

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Attrezzature di lavoro: aggiornamento delle tariffe per le verifiche periodiche

Attrezzature di lavoro: aggiornamento delle tariffe per le verifiche periodiche

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con nota prot. 4393 del 4 marzo 2019, informa che le tariffe adottate con Decreto interdirettoriale del 23 novembre 2012 - per le attività di verifica periodica delle attrezzature di lavoro di cui all'allegato VII al Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii. - sono aggiornate ai sensi dell'art. 1, comma 2, del medesimo Decreto, sulla base dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati rilevati al mese di novembre 2018 (pari a + 1,024%).

Scarica le nuove tariffe

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Bando per la “Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo”

Bando per la “Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo”

Pubblicato congiuntamente dal Ministero del Lavoro e dal ministero dell’Interno il bando per la “Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo” che stanzia 23 milioni di euro per finanziamenti e a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e sul Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020.
Il bando rende disponibili 15 milioni per il lotto 1 Fami che interessa le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Veneto, PA di Trento e PA di Bolzano; e 8 milioni per il lotto 2 Fse per Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per entrambi i lotti i soggetti ammessi a presentare domanda sono Regioni/Province; Enti locali; Enti del Terzo settore operanti nel settore dell’Avviso; associazioni enti fondazioni cooperative sociali onlus; Camere di Commercio; enti ecclesiastici; associazioni di categoria; patronati ed enti bilaterali; società cooperative e società consortili; operatori pubblici e privati accreditati; organismi accreditati da Regioni e Province; università, istituti di ricerca, istituti scolastici superiori, CPIA e CFP; organismi e organizzazioni internazionali; altri Enti pubblici.
I progetti dovranno riguardare attività come supporto all’emersione; orientamento formativo e occupazionale; integrazione lavorativa; intermediazione; inclusione attiva. Destinatari i cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio italiano, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Il Budget per singola proposta non dovrà essere inferiore a 1 milione.
La scadenza per entrambi i lotti è il 15 aprile 2019.alle ore 16.

Scarica l’avviso

Mb
Fonte: Ministero del Lavoro

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Dall’OCSE La Guida sul Dovere di Diligenza per la Condotta d’Impresa Responsabile

Dall’OCSE La Guida sul Dovere di Diligenza per la Condotta d’Impresa Responsabile

Disponibile anche in italiano la Guida dell’OCSE sul Dovere di Diligenza per la Condotta d’Impresa Responsabile.
L’obiettivo della Guida OCSE è quello di offrire alle imprese un supporto pratico volto all’implementazione delle Linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali, usando un linguaggio semplice per spiegare le raccomandazioni sul dovere di diligenza e le relative disposizioni. Attuare queste raccomandazioni aiuta le imprese ad evitare e ad affrontare gli impatti negativi sui lavoratori, sui diritti umani, sull’ambiente, sulla corruzione, sui consumatori e sul governo societario, che possono essere ricondotti alle loro attività, alla loro catena di fornitura e ad altre relazioni commerciali dell’impresa. L’Appendice alla Guida contiene ulteriori spiegazioni, consigli ed esempi di applicazione del dovere di diligenza.
La Guida intende altresì promuovere una visione comune presso i Governi e le parti interessate (stakeholders) circa il dovere di diligenza per la condotta d’impresa responsabile. I Principi guida delle Nazioni Unite sulle Imprese e i Diritti umani, nonché la Dichiarazione tripartita dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale, contengono altresì raccomandazioni sul dovere di diligenza e questa Guida può aiutare le imprese ad attuarle.
La preparazione di questo testo è stata curata dal Gruppo di lavoro dell’OCSE sulla condotta d’impresa responsabile (WPRBC) ed ha comportato un processo condiviso con più portatori di interesse, con i Paesi membri e non membri dell’OCSE, nonché con rappresentanti del mondo delle imprese, dei sindacati e della società civile.

Scarica la Guida OCSE

mb

Fonte MISE - Punto Contatto Nazionale

 

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Ismea, 100 milioni per gli investimenti nell'agroalimentare

Ismea, 100 milioni per gli investimenti nell'agroalimentare

Fino al 20 maggio 2019 sarà possibile presentare progetti a valere sul nuovo bando a sportello di Ismea per il finanziamento di investimenti in ambito agroalimentare.
L'obiettivo dell'intervento è quello di rafforzare la competitività del settore favorendo la modernizzazione delle imprese attraverso l'innovazione tecnologica, lo sviluppo e la creazione di nuove strutture produttive, l'internazionalizzazione e la crescita delle esportazioni con lo sviluppo di piattaforme logistiche e distributive.
I finanziamenti potranno essere richiesti da società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione, nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari, nella distribuzione e nella logistica, per progetti di investimento compresi tra i 2 e i 20 milioni di euro - presentati sulla base dei criteri, delle modalità e delle procedure definiti dal dm 12 ottobre 2017 del Mipaaf - che potranno usufruire di finanziamenti a tasso agevolato (pari al 30% del tasso di mercato).

Scarica il Bando

Chiarimenti Imsea

mb

Fonte ISMEA

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Locali tecnici per impianti antincendio. Dall’UNI una nuova norma

Locali tecnici per impianti antincendio. Dall’UNI una nuova norma

Pubblicata, a cura della Commissione UNI “Protezione attiva contro gli incendi”, ha da poco realizzato la norma UNI 11292:2019Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteristiche costruttive e funzionali
Affrontare l’argomento antincendio non significa solo parlare di estintori o sistemi estinguenti. La sicurezza antincendio si costruisce anche creando le condizioni e le aree idonee alla protezione.
Questo documento specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per l'alimentazione idrica di impianti antincendio. La norma, inoltre, integra le prescrizioni delle normative applicabili all'argomento ed in particolare della UNI EN 12845 e UNI 10779.
I locali devono essere progettati, realizzati e gestiti con l'obiettivo di conseguire lo stesso livello di affidabilità funzionale dell'alimentazione idrica nel rispetto delle disposizioni normative vigenti in materia.
Tali locali devono mantenere, rispetto ai danni causati dall'incendio nell'edificio protetto dall’impianto antincendio e da ogni altro evento avverso ragionevolmente prevedibile (ad esempio inondazioni, allagamenti, terremoto, ecc.), la propria integrità strutturale e la fruibilità, in sicurezza, da parte delle persone interessate, per tutta la durata di funzionamento dell'impianto antincendio servito.
La UNI 11292 si applica ai locali di nuova costruzione, realizzati in opera o prefabbricati, siano essi di tipo separato, adiacente o entro l'edificio protetto dall'impianto antincendio.
Può essere altresì applicata ai locali esistenti in caso di modifiche sostanziali del locale e/o dell'unità di pompaggio.
All’interno del documento sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  •  UNI 10779 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio;
  •  UNI 10803 Scale prefabbricate - Terminologia e classificazione;
  •  UNI 10804 Scale prefabbricate - Rampe di scale a giorno - Dimensioni e prestazioni meccaniche;
  •  UNI EN 1838 Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza;
  •  UNI EN 12464-1 Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni;
  •  UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione, installazione ed esercizio;
  •  CEI EN 60309-1 Spine e prese per uso industriale Parte 1: Prescrizioni generali;
  •  CEI EN 60309-2 Spine e prese per uso industriale Parte 2: Prescrizioni di intercambiabilità dimensionale per spine e prese con spinotti ed alveoli cilindrici.

mb
Fonte UNI

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Formazione per la sicurezza, chi non partecipa è licenziabile

Formazione per la sicurezza, chi non partecipa è licenziabile

La Corte di Cassazione, con la sentenza 7 gennaio 2019, n. 138, ha stabilito che chi non partecipa alla formazione per la sicurezza è licenziabile.

Il ricorso di un lavoratore, messo alla porta per non aver partecipato a un corso aziendale (obbligatorio) in materia di prevenzione, è stato respinto. Per questo motivo, la lettera di licenziamento è stata ritenuta legittima. Si tratta di una sentenza che sottolinea due concetti chiave.

Il primo: la tutela della propria incolumità è un dovere, così come è stato sancito dal testo unico della sicurezza (D.Lgs. 81/2008). Il secondo: non aderire alla formazione in materia sicurezza fa venir meno il rapporto di fiducia fra datore di lavoro e lavoratore. Se vengono meno questi due presupposti può scattare il licenziamento per giusta causa. Cosa che è puntualmente avvenuta. E la suprema Corte ha messo il timbro dopo tutti i gradi di giudizio.

L’orientamento seguito dai giudici di legittimità si pone in sintonia con il D.Lgs. n. 81/2008, con il quale, per altro, è stato definitivamente consacrato l’abbandono del cosiddetto modello “iperprotettivo” del lavoratore.

L’art. 20, comma 2, lett. a), del D.Lgs. n. 81/2008, stabilisce l’obbligo da parte del lavoratore di «osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale»; queste disposizioni sono espressione tipica del potere direttivo-organizzativo del datore di lavoro, funzionali all’assolvimento dell’obbligazione di sicurezza (art. 2087 del codice civile).

L’inosservanza, quindi, della disposizione aziendale di partecipare a un corso di formazione in materia di sicurezza costituisce, secondo l’art. 2119 del codice civile, una causa che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro.

AdA

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Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

Servizio Geologico d'Italia, online il nuovo portale

È disponibile alla navigazione il nuovo Portale ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – Servizio Geologico, completamente rinnovato ed ampliato nei contenuti.

Il Portale è stato realizzato con l'intento di consentire la condivisione, integrazione e consultazione dell’enorme patrimonio delle banche dati del Servizio Geologico d’Italia, rese disponibili in maniera semplice attraverso strumenti di visualizzazione cartografico on-line.

Il Portale del Servizio Geologico d’Italia è stato costruito per consentire di accedere ai dati geologici anche al cittadino comune che pur non avendo esperienza specifica in geologia potrà visualizzare in maniera semplice e intuitiva i prodotti riguardanti la cartografia geologica e geotematica del nostro territorio e di conoscere le attività del Servizio Geologico d’Italia in ambito nazionale ed internazionale.

Gli utenti esperti possono ricercare i dati attraverso il catalogo dei metadati, accedendo ad informazioni utili per la ricerca e strumenti di supporto fondamentali per la pianificazione, il controllo, la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri naturali.

La possibilità di sovrapporre diversi strati cartografici consente, inoltre, all’utente più esperto di consultare elaborati complessi, integrando le informazioni presenti con quelle prodotte e validate da altre amministrazioni pubbliche.

Nel portale sono disponibili i seguenti dati tematici:

  • Carte geologiche
  • Patrimonio geologico
  • Carte geo tematiche
  • Sondaggi
  • Geo risorse
  • Geo fisica
  • Rischi naturali
  • Uso del suolo
  • Siti contaminati

Attraverso il Geoviewer è possibile consultare tutti i servizi relativi alle banche dati del Servizio Geologico d’Italia insieme ad altri strati informativi di base.

AdA

Vai al portale ISPRA servizio geologico

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Impermeabilizzazioni: la nuova norma UNI 8178-2

Impermeabilizzazioni: la nuova norma UNI 8178-2

Pubblicata la norma UNI 8178-2, in vigore dal 17 gennaio 2019, per le coperture continue realizzate con membrane flessibili prefabbricate bituminose e/o sintetiche.

La nuova norma, che sostituisce la precedente versione del 2012, “Edilizia – Coperture – Parte 2: Analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture continue e indicazioni progettuali per la definizione di soluzioni tecnologiche.”, indica le regole per la progettazione e la corretta sequenza degli elementi e strati, utilizzabili in un sistema di copertura continua, realizzata con membrane flessibili prefabbricate (bituminose e sintetiche).

L’UNI ha pubblicato inoltre la norma UNI 8178-1 “Edilizia – Coperture – Parte 1: Analisi degli elementi e strati funzionali delle coperture discontinue” che fornisce istruzioni per la progettazione e la scelta di elementi e strati dei sistemi di copertura discontinua, cioè una copertura in cui l’elemento di tenuta assicura la tenuta all’acqua solo per valori della pendenza della superficie di copertura maggiore di un minimo, prevalentemente in funzione del prodotto impiegato e della tipologia adottata.

AdA

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