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Ristrutturazioni edilizie: nuovo portale ENEA

Ristrutturazioni edilizie: nuovo portale ENEA

È stato presentato ufficialmente il portale ENEA dedicato esclusivamente agli interventi edilizi e tecnologici, che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili di energia (Interventi diversi dall’eco- bonus) ammessi alle detrazioni fiscali del 50% ai sensi dell'art.16.bis del DPR 917/86 (tuir) e successive modificazioni.

La Legge di Bilancio 2018, per consentire il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico ottenuto grazie alla realizzazione degli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio  energetico e/o l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e che accedono alle detrazioni fiscali  perviste  per  le  ristrutturazioni  edilizie,  ha  introdotto  l’obbligo  di  trasmettere  all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per le detrazioni fiscali  per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus).

A tal fine l’ENEA, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e con l’Agenzia delle Entrate, ha realizzato un sito web dedicato, rivolto agli utenti per la trasmissione dei dati relativi agli interventi soggetti all’obbligo.

Il sito, realizzato in attuazione del comma 2 bis dell’art.16 del D.L. n.63/2013 convertito con la legge 90/2013, come modificato dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, è online dal 21/11/2018.

Il suddetto comma 2.bis dispone infatti: “Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico conseguito a seguito della realizzazione degli interventi di cui al presente articolo, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all'ENE A le informazioni sugli interventi effettuati”.

Il sito è destinato alla trasmissione dei dati degli interventi la cui fine dei lavori ricade nell’anno solare 2018. La trasmissione dei dati dovrà avvenire entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo. Per gli interventi la cui data di fine lavori (come da collaudo delle opere, dal certificato di fine dei lavori o da dichiarazione di conformità) è compresa tra il 01/01/2018 e il 21/11/2018 (data di apertura del sito) il termine dei 90 giorni decorre dal 21/11/2018.

AdA

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Bando MISE “Fabbrica intelligente” e “Agrifood”: aperta la procedura valutativa a sportello

Bando MISE “Fabbrica intelligente” e “Agrifood”: aperta la procedura valutativa a sportello

Con decreto direttoriale 20 novembre 2018 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione negli ambiti “Fabrica intelligente” e “Agriffod”.

Dal 22 gennaio 2019 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale d’importo non inferiore a 800 mila e non superiore ai 5 milioni di euro.

I progetti dovranno essere realizzati, dai soggetti proponenti, nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nelle Regioni meno sviluppate e/o nelle Regioni in transizione.

AdA

Scarica il decreto direttoriale 20 novembre 2018

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Agricoltura, incentivi da 70 milioni per il ricambio

Agricoltura, incentivi da 70 milioni per il ricambio

Settanta milioni in tre anni, con domande “a sportello”, per sostenere progetti di sviluppo nell’agroalimentare. Ismea, per contrastare il cronico problema dell’invecchiamento della nostra agricoltura, mette a disposizione dei fondi agevolati per favorire, da un lato, il ricambio generazionale attraverso la misura definita subentro e, dall’altro, stimolare lo sviluppo di aziende agricole esistenti condotte da giovani.

A questo proposito giova ricordare come per giovani si intendano gli imprenditori che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, sia in forma singola che associata: in questo caso la società deve essere composta di oltre il 50% di soci giovani, che detengano almeno il 50% delle quote societarie.

Le norme su cui si fondano queste agevolazioni sono da riscontrarsi nel Dm 18 gennaio 2016 e nel Dm 28 febbraio 2018, più noto come decreto «Resto al Sud». L’aiuto deve quindi essere ben inquadrato, a seconda che si tratti di richieste per il subentro aziendale, ossia quello in cui un giovane o una società intende sostituirsi nella conduzione di un’azienda agricola esistente da almeno due anni, oppure di ampliamento di aziende agricole esistenti, sempre condotte da giovani.

Per quanto attiene alle agevolazioni, queste possono essere solo con mutui agevolati a tasso d’interesse zero o come contributi a fondo perduto e mutuo agevolato. Qui la differenza la fa il territorio: infatti, per regioni indicate nel decreto Resto al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), il giovane ha a disposizione un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento e un mutuo agevolato a tasso zero che copra il 60% del progetto. Restano quindi a suo carico in autofinanziamento solamente il 5% delle spese dell’intero progetto. Nelle restanti regioni del centro-nord del Paese, invece, è possibile richiedere solamente il mutuo agevolato, sempre a tasso zero, ma fino al 75% della spesa prevista.

L’investimento massimo ammissibile è, per tutto il territorio, pari a 1,5 milioni per progetto, Iva esclusa. I mutui possono avere una durata compresa tra 5 e 10 anni, elevabile fino a 15 per i soli investimenti della produzione primaria. Di tutto interesse anche i fondi messi a disposizione per il prossimo triennio, che ammontano a 70 milioni di euro complessivi, di cui 50 destinati alle regioni del Resto al Sud.

Gli investimenti ammissibili sono diretti a:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni d’igiene o del benessere degli animali;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.

In buona sostanza, si possono richiedere le agevolazioni per l’intero progetto d’investimento, seppure con limiti percentuali sulle varie tipologie: dalle spese tecniche e di fattibilità, all’acquisto macchinari che può essere anche il 100% della spesa, opere agronomiche, ristrutturazioni per agriturismo, opere edili per miglioramento o realizzazione di edifici produttivi, allacciamenti, macchinari e attrezzature (per il dettaglio delle percentuali si veda lo schema in pagina).

Le domande sono con procedura «a sportello» ed esclusivamente, oramai come per la maggior parte dei finanziamenti, con sistema telematico su un portale dedicato accessibile dal sito Ismea. Non ci sono punteggi o priorità quindi, ma è necessaria comunque un’accurata descrizione del progetto con un «agri-business plan», che ne dimostri la concreta fattibilità e soprattutto la sostenibilità economica e finanziaria.

Per essere ammessi al finanziamento ci sono requisiti differenti secondo il tipo d’intervento: nel subentro occorre essere imprese agricole regolarmente costituite da non più di sei mesi, con sede operativa sul territorio nazionale e con azienda cedente, attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana; per l’ampliamento invece le imprese agricole devono essere attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.

L’intento del ministero è quindi chiaro: non finanziare imprese in difficoltà (come da normativa Ue), ma solamente progetti di sviluppo validi presentati da giovani che continuano a credere nell’agroalimentare. Infine ad oggi, stando a fonti Ismea, risultano in lavorazione sul portale oltre cinquanta progetti per entrambe le tipologie di finanziamento, segno del forte interesse suscitato nonostante si sia ancora in piena programmazione dei Psr regionali.

AdA

fonte Sole24Ore 316/18 RZ

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Bonus ristrutturazioni 2018: nuova guida dell’Agenzia delle Entrate

Bonus ristrutturazioni 2018: nuova guida dell’Agenzia delle Entrate

Alla luce delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2018, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali”, aggiornata al 23 novembre 2018, sulle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie su singole unità abitative o parti condominiali, box auto o immobili già ristrutturati.

Le novità di rilievo analizzate nella guida sono relative alla proroga della maggiore detrazione Irpef, ai beneficiari del diritto alle detrazioni ed alle comunicazioni all’Enea dei lavori effettuati.

La legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 27 dicembre 2017) ha rinviato al 31 dicembre 2018 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Inoltre, ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, realizzati nel 2018 (come già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici), al fine di monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi di recupero edilizio.

La guida intende fornire utili chiarimenti su come funziona la detrazione Irpef del 50% sui lavori di riqualificazione edilizia e le indicazioni utili per richiedere correttamente tutti i benefici fiscali, illustrando modalità e adempimenti.

Nella guida, inoltre, un elenco esemplificativo degli interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef; è corredata di apposite tabelle riassuntive dei lavori agevolabili, un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef, suddivisi in interventi sulle singole unità abitative e interventi sulle parti condominiali.

AdA

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Trasporto di GPL: nuova norma per i recipienti a pressione

Trasporto di GPL: nuova norma per i recipienti a pressione

Recentemente recepita anche in lingua italiana dalla commissione “Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti” la norma UNI EN 12493:2018 “Attrezzature e accessori per GPL - Recipienti a pressione di acciaio saldato per cisterne per trasporto su strada di GPL - Progettazione e fabbricazione”

La norma specifica i requisiti minimi dei materiali, la progettazione, la fabbricazione, i procedimenti di lavorazione e le prove per recipienti a pressione di acciaio saldato al carbonio, carbonio/manganese e microlegati per gas di petrolio liquefatto - GPL - per cisterne per trasporto su strada.

Nel contesto della norma, il termine "cisterna per il trasporto su strada" è da intendersi riferito a serbatoi fissi e serbatoi smontabili secondo la definizione dell'ADR - Accord Dangereuse Routiers. La UNI EN 12493 non tratta i recipienti a pressione per casse mobili ed è prevista specificatamente per il GPL.

Il tipo di progettazione della cisterna deve essere sottoposto ad approvazione da parte dell'autorità competente, come richiesto dall'ADR. Inoltre, l’equipaggiamento dei recipienti a pressione nonché l'ispezione e il collaudo dopo l'assemblaggio sono trattati rispettivamente nella EN 12252 e nella EN 14334.

Per concludere, la norma riguarda l'impiego di sostanze e di procedure che possono essere nocive per la salute e/o l'ambiente qualora non siano adottate adeguate precauzioni; Si riferisce unicamente all'idoneità tecnica e non libera l'utente dagli obblighi di legge.

mb

Fonte UNI

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Agricoltura Bio, bando Mipaaf da 3 milioni di euro per la ricerca

Agricoltura Bio, bando Mipaaf da 3 milioni di euro per la ricerca

Il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo ha pubblicato un bando che mette a disposizione 3 milioni di euro per la concessione di contributi finalizzati allo sviluppo del settore dell’agricoltura biologica attraverso la selezione di progetti di ricerca.

I progetti devono essere orientati al miglioramento delle produzioni biologiche, all’innovazione dei processi produttivi delle imprese, al trasferimento tecnologico e alla fruizione e diffusione dei risultati.

Entro le ore 14.00 del prossimo 29 dicembre, enti di ricerca pubblici o privati - con il coinvolgimento obbligatorio di almeno un'azienda biologica - potranno presentare progetti orientati al miglioramento delle produzioni biologiche, all'innovazione dei processi produttivi delle imprese, al trasferimento tecnologico ed alla fruizione e diffusione dei risultati della ricerca, che avranno la possibilità di essere finanziati in misura non superiore all'80% del costo ritenuto ammissibile, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

AdA

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Foratrici e fresatrici per il legno, nuova norma UNI

Foratrici e fresatrici per il legno, nuova norma UNI

Il legno materiale estremamente duttile nella sua lavorazione trova spesso riferimenti di sicurezza e qualità nella normazione tecnica. È il caso del recente recepimento della norma EN ISO 19085-3 da parte della commissione Legno.

Questo documento fornisce i requisiti di sicurezza e le misure per le macchine foratrici, fresatrici e macchine combinate foratrici/fresatrici a controllo numerico.

La norma tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni e gli eventi pericolosi pertinenti alle macchine quando esse sono azionate, regolate e mantenute come previsto e nelle condizioni previste dal fabbricante compreso l'utilizzo scorretto ragionevolmente prevedibile. Interessa quindi i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli importatori delle macchine descritte nello scopo e campo di applicazione; inoltre, comprende un elenco di informazioni che il fabbricante deve fornire all'utilizzatore.

Le macchine trattate nella norma sono progettate per pezzi costituiti da legno massiccio; materiale con caratteristiche fisiche simili al legno; pannelli di gesso, pannelli di fibre rivestiti di gesso; materiali compositi con anima in poliuretano o in materiale minerale laminato con lega leggera; materiali compositi a matrice polimerica e materiali termoplastici thermoset elastomerici rinforzati, e pannelli compositi realizzati con i materiali sopra elencati.

Per concludere la UNI EN ISO 19085-3 non tratta pericoli specifici relativi ad attrezzature per la bordatura montate sulle macchine; all’utilizzo di mole; alla eiezione da utensili di fresatura e/o segatura attraverso aperture protette mediante cortine su macchine in cui la distanza tra la superficie di appoggio del pezzo e il bordo inferiore della chiusura parziale è maggiore di 600 mm; alla eiezione dovuta al guasto di utensili di fresatura con un diametro del cerchio di taglio maggiore o uguale a 16 mm e di utensili da taglio non conformi alle EN 847-1 ed EN 847-2; alla combinazione di un'unica macchina utilizzata con altre macchine (come parte di una linea); alla necessità di calpestare il corpo della macchina o di entrarvi a causa delle sue grandi dimensioni, per esempio per regolare gli elementi di serraggio delle macchine per pareti di legno, e ai sistemi integrati di carico/scarico dei pezzi per esempio robot.

AdA

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Radiazioni ottiche emesse nella saldatura, nuovo calcolatore per la valutazione del rischio

Radiazioni ottiche emesse nella saldatura, nuovo calcolatore per la valutazione del rischio

Disponibile on line sul Portale Agenti Fisici (PAF) la nuova versione dell’applicativo “Calcolo Dispositivi di Protezione per saldature in funzione di tipologia e corrente di saldatura” che consente di stimare il rischio da esposizione a radiazioni ottiche artificiali dei lavoratori che operano in prossimità delle aree ove si effettuano saldature ad arco in relazione alla tipologia di saldatura effettuata (es. MIG, TIG etc.) e alla corrente di saldatura utilizzata.

Il calcolatore consente inoltre di valutare l’efficienza dei di DPI oculari da fornire ai lavoratori che operino in prossimità dell’area di saldatura in funzione delle caratteristiche dei DPI scelti e delle distanze dall’area di saldatura selezionati dall’utente.

AdA

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Microbiologia degli alimenti. Pubblicata una nuova norma UNI

Microbiologia degli alimenti. Pubblicata una nuova norma UNI

Pubblicata a cura della Commissione Agroalimentare la norma UNI EN ISO 6888-1:2018 “Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Metodo orizzontale per la conta di stafilococchi coagulasi-positivi (Staphylococcus aureus e altre specie) - Parte 1: Tecnica che utilizza il terreno agar Baird-Parker”
Questo documento specifica un metodo orizzontale per la conta degli stafilococchi coagulasi-positivi nei prodotti destinati al consumo umano o all’alimentazione animale, mediante conta delle colonie ottenute su un terreno solido (terreno Baird-Parker) in seguito ad incubazione in aerobiosi a 35 °C o a 37 °C. Nello specifico riguarda principalmente lo Staphylococcus aureus, ma anche lo Staphylococcus intermedius ed alcuni ceppi di Staphylococcus hyicus.
Il procedimento descritto è utilizzato per quei prodotti alimentari - quali ad esempio i formaggi prodotti a partire da latte crudo e certi prodotti derivati dalla lavorazione di carni crude - che più facilmente possono essere contaminati da:

  • stafilococchi che formano colonie atipiche sul terreno di Baird-Parker;
  • flora batterica competitiva, in grado di mascherare le colonie di cui si ricerca la presenza.

Inoltre, all’interno della norma sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO 6887-1 Microbiology of food and animal feeding stuffs - Preparation of test samples, initial suspension and decimal dilutions for microbiological examination - General rules for the preparation of the initial suspension and decimal dilutions;
  • ISO 7218 Microbiology of food and animal feeding stuffs - General rules for microbiological examinations;
  • ISO 11133 Microbiology of food, animal feed and water - Preparation, production, storage and performance testing of culture media.


    mb
    Fonte UNI
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Gdpr, valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Gdpr, valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.

La valutazione di impatto è obbligatoria quando il trattamento dei dati - per l’uso di nuove tecnologie, considerati la natura, l’oggetto, il contesto o le finalità - può presentare un  rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone.  Nell’elenco il Garante ha indicato, tra gli altri,  trattamenti valutativi o di scoring su larga scala, trattamenti automatizzati volti ad assumere decisioni che producono effetti giuridici o incidono in modo significativo sulla persona, trattamenti sistematici di dati biometrici e di dati genetici, trattamenti effettuati con l’uso di tecnologie innovative (IoT, intelligenza artificiale, monitoraggi effettuati da dispositivi indossabili). L’elenco, in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, non è esaustivo ed è stato adottato applicando il “meccanismo di coerenza”, uno strumento volto ad assicurare un’applicazione coerente ed uniforme del Regolamento generale sulla protezione dei dati in tutta l’Unione Europea.

Oltre che per i trattamenti indicati nell’elenco, occorre ricordare che Pa e aziende hanno  l’obbligo di adottare una valutazione di impatto sulla protezione dei dati anche quando ricorrano due o più criteri individuati dal Gruppo di lavoro articolo 29 nelle Linee guida in materia di valutazione di impatto nel 2017 (WP 248, rev. 01) e fatte proprie dal Comitato europeo per la protezione dei dati il 25 maggio 2018, oppure quando un titolare ritenga che un trattamento che soddisfa anche solo uno dei criteri richieda una valutazione di impatto. Tra i criteri individuati nelle Linee guida figurano, ad esempio, la valutazione (comprensiva di profilazione) sul rendimento professionale, la salute, le preferenze personali; il monitoraggio sistematico delle persone; il trattamento che impedisce agli interessati di esercitare un diritto o di avvalersi di un servizio o di un  contratto.

AdA

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