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Sostanze chimiche: disponibile il Bollettino d'informazione di maggio 2018 del Ministero dell’Ambiente

Sostanze chimiche: disponibile il Bollettino d'informazione di maggio 2018 del Ministero dell’Ambiente

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha reso disponibile il "Bollettino d'informazione Sostanze Chimiche - Ambiente e Salute (maggio 2018 n. 2)" dedicato a "I cittadini europei e la sicurezza delle sostanze chimiche".

Il bollettino di informazione, curato dalla Divisione V – Certificazione ambientale, prodotti chimici e acquisti verdi della Direzione per le Valutazioni Ambientali, fornisce con cadenza periodica aggiornamenti e informazioni sulle principali attività e normative concernenti le sostanze chimiche, in attuazione del Regolamento (CE) N.1907/2006, "Regolamento REACH".

Lo scopo è quello di svolgere, attraverso un linguaggio semplice ed efficace, un’adeguata informazione al pubblico sui rischi e sull’uso sicuro delle sostanze chimiche.

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Scarica il Bollettino d'informazione Sostanze n. 2/2018

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Gestione della fidatezza. Pubblicata una guida CEI

Gestione della fidatezza. Pubblicata una guida CEI

Pubblicata la norma CEI EN 60300-1 Gestione della fidatezza Parte 1: Guida per la gestione e le applicazioni
La norma fornisce le linee guida per la gestione della fidatezza dei prodotti, dei sistemi, dei processi o dei servizi che coinvolgono hardware, software, aspetti umani o una qualsiasi combinazione e integrazione di tali elementi.
La norma guida alla pianificazione e all'implementazione di attività di fidatezza e di processi tecnici nelle varie fasi del ciclo di vita del prodotto, tenendo conto, tra gli altri, di requisiti quali la sicurezza e l'ambiente.
Le linee guida contenute nella Norma sono principalmente indirizzate al management ed al personale tecnico, al fine di ottimizzare la fidatezza.
Non è possibile utilizzare la Norma per la certificazione.

Rispetto alla precedente edizione di cui costituisce revisione tecnica, sono state introdotte, tra le altre, le seguenti modifiche principali:

  • aggiornamento delle definizioni per allinearsi alla IEC 60050-191:2014;
  • miglioramento della descrizione della fidatezza e delle sue proprietà;
  • definizione di un approccio meno specifico alla gestione della fidatezza;
  • revisione delle linee guida per l'applicazione della gestione della fidatezza;
  • definizione di un approccio meno specifico al ciclo di vita;
  • definizione di una configurazione strutturata per le norme di fidatezza.

La Norma sostituisce completamente le Norme CEI EN 60300-1:2004-04 e CEI EN 60300-2:2009-01. .

mb

Fonte CEI

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Stazioni di rifornimento gas: due norme UNI per la progettazione e la manutenzione

Stazioni di rifornimento gas: due norme UNI per la progettazione e la manutenzione

Sono in vigore dal 24 maggio 2018 due nuove norme tecniche, la UNI EN ISO 16924:2018 e la UNI EN ISO 16923:2018 in materia di progettazione, costruzione, esercizio, ispezione e manutenzione delle stazioni per il rifornimento di veicoli con, rispettivamente, gas naturale liquefatto (GNL) e gas naturale compresso (CNG), incluse le attrezzature e i dispositivi di sicurezza e controllo.

La UNI EN ISO 16924:2018 si applica anche alla progettazione, alla costruzione, all'esercizio, all'ispezione e alla manutenzione delle stazioni di rifornimento che utilizzano il GNL come fonte di approvvigionamento per il rifornimento di GNC (stazioni di rifornimento L-GNC), inclusi i dispositivi di sicurezza e controllo della stazione e le attrezzature specifiche della stazione L-GNC.

La UNI EN ISO 16923:2018 si applica anche a quelle parti di stazioni di rifornimento in cui il gas naturale è in fase gassosa, che riforniscono GNC da gas naturale liquefatto (L-GNC), secondo la UNI EN ISO 16924.

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Regolamento GDPR. Aggiornato il software per la valutazione di impatto

Regolamento GDPR. Aggiornato il software per la valutazione di impatto

Disponibile sul sito del Garante Privacy l'aggiornamento, alla versione 1.6.3 con nuove funzionalità, del software per la valutazione di impatto sulla protezione dei dati.

Il software offre un percorso guidato alla realizzazione della DPIA, secondo una sequenza conforme alle indicazioni fornite dal WP29 nelle Linee-guida sulla DPIA.

Il software qui presentato non costituisce un modello al quale fare riferimento in ogni situazione di trattamento, essendo stato concepito soprattutto come ausilio metodologico per le PMI. Offre in ogni caso un focus sugli elementi principali di cui si compone la procedura di valutazione d'impatto sulla protezione dei dati. Potrebbe costituire quindi un utile supporto di orientamento allo svolgimento di una DPIA, ma non va inteso come schema predefinito per ogni valutazione d'impatto che va integrata in ragione delle tipologie di trattamento esaminate.

È inoltre bene ricordare che la valutazione d'impatto sulla protezione dei dati deve tenere conto del rischio complessivo che il trattamento previsto può comportare per i diritti e le libertà degli interessati, alla luce dello specifico contesto. Pertanto, il concetto di rischio non si esaurisce nella considerazione delle possibili violazioni o minacce della sicurezza dei dati.

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Scarica la nuova versione del software

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Bando per università e centri di ricerca per trainare le Pmi su marchi e brevetti

Bando per università e centri di ricerca per trainare le Pmi su marchi e brevetti

Sono tre i milioni messi in campo dal ministero dello Sviluppo economico (Ufficio italiano brevetti e marchi) finalizzati al potenziamento degli Uffici di trasferimento tecnologico (Utt) di università ed enti pubblici di ricerca nazionali (Epr).

Il target finale è, ovviamente, quello delle imprese italiane, dal momento che sono loro le destinatarie dei progetti sul trasferimento di nuove idee e tecnologie attraverso la valorizzazione e la protezione dei titoli di proprietà industriale. L’esperienza passata, spiega il ministero dello Sviluppo economico, è stata positiva e ha visto l’inserimento negli Utt di 70 nuove figure professionali altamente specializzate. Il nuovo bando, quindi, servirà a «non disperdere questo patrimonio di nuove risorse professionali che possono contribuire ad incrementare la capacità innovativa delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie, agevolando lo sviluppo di conoscenza scientifico-tecnologica in specifici settori produttivi e contesti locali». Lo scopo è quindi quello di dare continuità ai progetti già finanziati con il bando del 23 luglio 2015 e di sostenerne di nuovi.

Il nuovo avviso si articola su alcuni focus specifici:
finanziare, assicurando continuità operativa, oltre la scadenza del finanziamento già accordato con il bando del 23 luglio 2015, per una durata massima fino al 30 giugno 2020, i progetti delle università italiane e degli enti pubblici di ricerca italiani, per consolidare il processo di rafforzamento degli Utt in corso, in modo da massimizzare l’incremento dell’intensità e la qualità dei processi di trasferimento tecnologico verso le imprese (risorse disponibili 2,5 milioni di euro);
finanziare la realizzazione di nuovi progetti che abbiano l’obiettivo di aumentare l’intensità e la qualità dei processi di trasferimento tecnologico dalle università e dagli Epr alle imprese attraverso il potenziamento dello staff ed il rafforzamento delle competenze degli Utt per aumentare la capacità innovativa delle imprese, in particolare le piccole e medie, agevolando l’assorbimento e lo sviluppo di conoscenza scientifico-tecnologica in specifici settori produttivi e contesti locali (risorse disponibili 500mila euro).

Il bando evidenzia come i progetti di rafforzamento degli Utt devono, per forza di cose, essere una naturale continuazione di quelli già avviati e finanziati con il precedente bando. Vi accedono, quindi, le sole università e gli Epr che hanno ottenuto il finanziamento di progetti sulla linea 1 e 2 del bando del 23 luglio 2015.

A questo scopo, gli stessi dovranno concentrarsi sul potenziamento degli uffici di trasferimento tecnologico individuando, tra le altre cose, un piano che contenga obbligatoriamente il numero di visite nelle Pmi. Gli obiettivi sono :
la maggiore focalizzazione sulla protezione e trasferimento dei titoli di proprietà industriale relativi a specifici settori produttivi;
il sostegno alle attività di valorizzazione di titoli di proprietà industriale, aumentando le occasioni di contatto e promozione verso il mondo industriale, nonché le attività e le iniziative focalizzate nel favorire il trasferimento tecnologico di questi titoli.

Per i nuovi progetti, sono ammissibili le iniziative di potenziamento degli Utt per una loro maggiore focalizzazione sulla protezione e trasferimento dei titoli di proprietà industriale. In questo caso possono presentare una proposta di progetto solo le università e gli Epr che non abbiano presentato e attuato progetti a valere sul bando del 23 luglio 2015, dotati di Utt o di analoga struttura specificamente dedicata al trasferimento tecnologico, formalmente costituiti alla data di presentazione della proposta.

Il bando è aperto: le domande possono essere presentate entro il 22 giugno 2018.

AdA

Fonte Sole24Ore 149/18 AS

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Offerta più vantaggiosa, in Gazzetta le linee guida Anac n. 2 aggiornate al Correttivo

Offerta più vantaggiosa, in Gazzetta le linee guida Anac n. 2 aggiornate al Correttivo

Dopo l'approvazione definitiva da parte dell'Anac, sono state pubblicate anche nella Gazzetta Ufficiale n. 120 del 25 maggio le linee guida n.2 sull'offerta economicamente più vantaggiosa, riviste alla luce del decreto Correttivo della riforma appalti. Il documento punta a dare nuove indicazioni a stazioni appaltanti e imprese sui casi in cui core l'obbligo ricorrere alla valutazione delle offerte senza tenere conto solo del prezzo e l'elenco delle situazioni che invece autorizzano la stazione appaltante ad aggiudicare al massimo ribasso.

Nel documento, utile ma non vincolante per le amministrazioni, l'Autorità recepisce e anche le altre novità normative introdotte dal Dlgs 57/2017: a partire dal tetto massimo del trenta per cento ai punti riservati alla componente economica, fino al divieto di attribuzione - in caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa - di un punteggio per l'offerta di opere aggiuntive rispetto a quanto previsto nel progetto esecutivo posto a base d'asta.

AdA

Scarica le linee guida Anac n. 2

Fonte Edilizia e Territorio MS

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Prevenzione incendi, online la nuova modulistica

Prevenzione incendi, online la nuova modulistica

Con decreto del Direttore Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, DCPST n° 72 del 16/05/2018, è stata definita la nuova modulistica relativa alla presentazione delle istanze, delle segnalazioni e delle dichiarazioni concernenti i procedimenti di prevenzione incendi.

I nuovi modelli, pubblicati sul sito dei Vigili del fuoco, entreranno in vigore il prossimo 11 giugno 2018 sostituendo, contestualmente, la corrispondente modulistica attualmente in uso.

La modifica della modulistica è prevista dall'articolo 11, comma 2, del decreto del Ministro dell'interno 7 agosto 2012.

La Modulistica oggetto di aggiornamento è la seguente:
• Pin 1-2018 Valutazione Progetto: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2-2018 S.C.I.A. : (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.1-2018 Asseverazione: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.2-2018 - Cert. REI: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.3-2018 - Dich. Prod.: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.4-2018 - Dich. Imp.: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.5-2018 - Cert. Imp.: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.6-2018 Dichiarazione non aggravio rischio: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2 gpl- 2018 S.C.I.A.: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 2.1-gpl-2018 Attestazione: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 3-2018 Rinnovo periodico: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 3-gpl-2018 Attestazione di rinnovo periodico gpl: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 3.1-gpl-2018 Dichiarazione per rinnovo: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 4-2018 Deroga: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 5-2018 Richiesta N.O.F.: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 6-2018 Richiesta Verifica in corso d'opera: (in vigore dall'11 giugno 2018)
• Pin 7-2018 Voltura: (in vigore dall'11 giugno 2018)

AdA

Scarica la nuova modulistica di Prevenzione Incendi

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Asseverazione dei MOG della salute e sicurezza sul lavoro: in vigore la UNI/TR 11709:2018

Asseverazione dei MOG della salute e sicurezza sul lavoro: in vigore la UNI/TR 11709:2018

UNI ha adottato il rapporto tecnico UNI/TR 11709:2018 che fornisce gli indirizzi operativi validi per tutti i comparti lavorativi, utili al rilascio dell'asseverazione dei Modelli di Organizzazione e Gestione (MOG) della salute e sicurezza sul lavoro adottati ed efficacemente attuati.

Il rapporto tecnico "Adozione ed efficace attuazione dei Modelli di Organizzazione e Gestione della salute e sicurezza - Modalità di asseverazione da parte di Organismi Paritetici" fornisce altresì il testo valido per l'elaborazione delle norme tecniche che trattino le modalità di asseverazione da parte degli Organismi Paritetici (OP) di specifici settori.

L'Asseverazione è un processo particolare mediante il quale si garantisce che i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza siano effettivamente attuati e applicati dall'azienda stessa. In ambito edile, il processo di asseverazione, che prende avvio con la richiesta da parte dell'impresa edile al CPT, prevede sostanzialmente tre fasi: una fase Istruttoria, caratterizzata dalla richiesta di asseverazione e dalla verifica dei pre-requisiti di accesso al servizio di asseverazione dell'impresa richiedente, una fase di Verifica durante la quale si effettua appunto la verifica e l'analisi di tutti gli obblighi documentali e un‘ultima fase, Valutativa, caratterizzata dalla valutazione del rapporto di verifica e dal rilascio dell'asseverazione. La prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 "Indirizzi operativi per l'asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile" è disponibile e liberamente scaricabile dal sito bibliotema.it.

L'art. 2 del D.Lgs. n. 81/2008 definisce come organismi paritetici quelli costituiti ad iniziativa di "una o più associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale". Con la Circolare del 29 luglio 2011 il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito la sua interpretazione sui requisiti necessari agli Enti per poter essere identificati come "organismi paritetici.

Oltre a svolgere e promuovere le attività di formazione, gli organismi paritetici devono anche: - asseverare l'adozione ed efficace attuazione dei modelli organizzativi e gestionali di cui all'art. 30 del D.Lgs. 81/08 e di cui al D.Lgs. n. 231/2001; - designare e comunicare alle aziende che non hanno nominato il proprio Rls aziendale il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale; - comunicare all'INAIL i nominativi delle imprese che hanno aderito al sistema degli organismi paritetici e gli Rlst correlati.

AdA

Scarica la prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013

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Sicurezza sul lavoro negli uffici: il Ministero Lavoro adotta OiRA

Sicurezza sul lavoro negli uffici: il Ministero Lavoro adotta OiRA

Il Ministero del Lavoro, con Decreto del 23 maggio 2018, n. 61, adotta lo strumento OiRA (Online interactive Risk Assessment) per la valutazione dei rischi del settore "Uffici” al fine di dotare le micro, piccole e medie imprese di uno strumento online di valutazione interattiva dei rischi, che semplifichi tale adempimento e consenta un aggiornamento dinamico della valutazione dei rischi e del relativo documento.

Lo strumento si applica alle attività di ufficio dei settori privati e pubblici in cui siano presenti lavoratori rispondenti alla definizione di cui all'articolo 2 del D.Lgs. n.81/08, (con le limitazioni previste nell'articolo 3 del TUS). L'applicativo sarà reso disponibile gratuitamente attraverso il sito internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell'INAIL.

OiRA è un software ideato e messo gratuitamente a disposizione degli Stati membri dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) per aiutare, soprattutto le piccole e medie imprese, nel processo di valutazione dei rischi e nell’individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.

È attualmente in uso in molti paesi dell’Unione Europea con gli adattamenti richiesti dai singoli stati membri e approvati dall’Agenzia europea e dalla Community internazionale di OiRA.

Lo strumento è stato sviluppato nell’ambito di un apposito gruppo di lavoro cui hanno aderito i rappresentanti di amministrazioni pubbliche centrali e territoriali, delle parti sociali nonché esperti di enti pubblici di ricerca quali l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’INAIL.

AdA

Scarica il Decreto Ministeriale 23/05/2018 n. 61

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