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Ascensori e montacarichi. Estese agli impianti pubblici le norme di sicurezza che riguardavano solo quelli in servizio privato

ascensori montacarichiPubblicato in Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 2015, il Decreto del Presidente della Repubblica 19 gennaio 2015, n. 8 che modifica il campo di applicazione delle norme che regolano la messa in esercizio di ascensori e montacarichi, contenute nel DPR 162/1999, estendendole anche a quelli di servizio pubblico.

Il provvedimento apporta delle integrazioni al Decreto 162 del 1999 (modificato da decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 214) al fine di adeguarne l’applicazione della Direttiva 1995, 95/16/CE – Ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori e rispondere alla costituzione in mora emessa dalla Commissione europea il 21 novembre 20111.

Il DPR 162/1999  infatti si riferiva ai soli ascensori in servizio privato, mentre nelle direttive non si rinviene tale distinzione.

Inoltre la Commissione UE ha contestato anche il decreto che introduce, per gli ascensori e montacarichi in servizio pubblico, alcune prescrizioni troppo restrittive a carico delle imprese costruttrici non previste dalla direttiva europea.

Conseguentemente è stato adottato un nuovo schema di regolamento con il quale si modifica il precedente (DPR 162/1999) al fine di estenderne le disposizioni agli ascensori in servizio pubblico.
 
Nel DPR 8/2015, infatti, le disposizioni previste per la messa in esercizio degli ascensori e dei montacarichi vengono estese a tutti gli ascensori, mentre prima tali norme riguardavano solo quelli in servizio privato.
 
Inoltre, con la modifica dell’art. 13, viene allargata la platea dei soggetti competenti a svolgere le verifiche periodiche prescritte per il mantenimento in esercizio degli ascensori anche alla direzione generale del trasporto pubblico locale del Ministero delle infrastrutture uno dei soggetti competenti.
 
Viene consentito agli organismi ispettivi accreditati di erogare servizi di verifica per la generalità degli ascensori senza dover sostenere oneri aggiuntivi per conseguire accreditamenti ulteriori e viene introdotto un nuovo articolo, il 17-bis, che semplifica la concessione di autorizzazioni all'istallazione di ascensori in deroga a determinati requisiti di sicurezza.

L'articolo 2 rinvia ad apposito decreto le procedure inerenti alle verifiche e alle prove periodiche per il funzionamento in sicurezza degli ascensori in servizio pubblico.

AdA

Scarica il DPR 19 gennaio 2015, n. 8

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Sorveglianza sanitaria. Entro il 31 marzo trasmissione dati da parte del medico competente

dati sanitariCome ogni anno, a partire dal 2014, dall'1 gennaio ed entro il 31 marzo i medici competenti devono effettuare le comunicazioni relative all’allegato 3B attinenti la sorveglianza sanitaria dell’anno precedente soltanto in modalità informatica.

Il medico competente ha l’obbligo di trasmettere i dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria (in base all’articolo 40 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), entro il primo trimestre di ogni anno successivo a quello di riferimento, esclusivamente in via telematica. Per coloro che hanno effettuato la comunicazione per l’anno 2013, la procedura permette facoltativamente l’importazione automatica dei dati per trasmetterli, aggiornati, per l’anno 2014.

La procedura telematica per l’invio consiste nella registrazione, da parte del medico competente, al portale Inail, attraverso la quale accede all’applicativo. Successivamente il medico procede all’associazione con l’unità produttiva di riferimento. Se questa non fosse già presente nell’archivio Inail, il medico può effettuarne l’inserimento. Al termine di queste operazioni, il medico competente compila la comunicazione e la trasmette ai servizi competenti per territorio.

AdA

Scarica:
Manuale operativo
Manuale registrazione medico competente
D.M. 9 luglio 2012 del Ministero della Salute
D.M. 6 agosto 2013 del Ministero della Salute e del Ministero del lavoro
La scheda informativa su inail.it

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Riduzione contributiva INAIL: presentazione dell'OT24 entro il 28 febbraio

ot24Scade il 28 febbraio il termine ultimo per le aziende che vogliano presentare all'INAIL domanda di riduzione del tasso medio di tariffa, qualora abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro.

La riduzione contributiva, prevista dall'art. 24 del D.M. 12.12.2000, come modificato dal Decreto Ministeriale del 3 dicembre 2010, può essere richiesta per via telematica dalle aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro.

Possono effettuare le domande tutte le aziende in regola con gli obblighi contributivi, assicurativi e con le disposizioni obbligatorie in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro. Oltre a questi prerequisiti è necessario che l’impresa interessata abbia effettuato, nell’anno precedente a quello in cui chiede la riduzione, interventi di miglioramento nella prevenzione degli infortuni e nell’igiene del lavoro individuati nel modello autocertificato.

Per quanto concerne le percentuali di sconto sul premio, il Dm 3 dicembre 2010 stabilisce che per le aziende con alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori/anno la riduzione sarà del 30%, da 11 a 50 del 23%, da 51 a 100 del 18%, da 101 a 200 del 15%, da 201 a 500 del 12% e oltre 500 del 7 per cento.

È disponibile una Guida alla compilazione del modulo OT24 che fornisce tutte le necessarie indicazioni.

AdA

Scarica la Guida

Scarica il Mod. OT/24 per l'anno 2015

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5 marzo 2015. “Giornata cittadina per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro”

tneG 5 marzoGiovedì 5 marzo 2015 alle ore 10.00, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, si celebrerà, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, "La Giornata cittadina per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro", per diffondere la cultura della Sicurezza sul Lavoro.

La Giornata è organizzata dall'Osservatorio per la sicurezza sui luoghi di lavoroNapoli Città Sicura”, presieduto da Antonio Crocetta, Presidente della Commissione Consiliare Permanente lavoro sviluppo attività produttive e commercio, e vedrà la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e di tutti i partners istituzionali dell'organismo consiliare.

AdA

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25 febbraio 2015. Riunione di consultazione offerta didattica 2014-2015 Università Parthenope

Mercoledì 25 febbraio 2015, alle ore 14:30, presso la Sala Consiliare dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, sita in Napoli alla Via Acton n. 38, si è tenuta una riunione di consultazione delle organizzazioni rappresentative a livello locale, per l'offerta didattica A.A. 2015/2016 dell’Università "Parthenope".

Oggetto dell’incontro è stato l’illustrazione delle lievi modifiche apportate all’offerta didattica attuale di cui all’elenco di seguito riportato e che può essere visionata dal sito di Ateneo

Scarica l'elenco corsi di studio

AdA

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"Verso il 2016, strategie e azioni del Sistema della normazione". Nuovo Dossier UNI

Negli ultimi anni l’UNI si è dovuto confrontare con il momento di profonda trasformazione della società e di inevitabile innovazione dell’economia.
Nella ragionevole certezza che il futuro dell’Ente si sarebbe dovuto inquadrare nella capacità di gestire il bilanciamento di aspetti economici e sociali, veniva riconosciuto che la sua missione si esplicitava nel contribuire al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema Paese.
Un motto che ha sintetizzato il programma di lavoro e la strategia di sviluppo delle ultime consiliature. Le conseguenti Linee Politiche indicavano prioritari il rafforzamento del principio del “nuovo approccio” a livello nazionale, la domanda di sicurezza sociale e finanziaria, la capacità di aggregare consenso, di costruire “comunità amichevoli” nel rapporto tra mercato, cittadini e pubblica amministrazione. Per rendere efficace l’azione dell’UNI è stato quindi ritenuto fondamentale rafforzare il rapporto con le imprese, in particolare le PMI, le micro-imprese ed i professionisti, sostenere il ruolo delle norme tecniche volontarie presso le rappresentanze dei consumatori, stimolare la cooperazione tra mondo delle professioni, della produzione, il sistema pubblico e la società civile. Tale sistema socioeconomico riconosce nell’UNI e nei suoi 4 principi cardine (democraticità, volontarietà, trasparenza e consensualità) un’istituzione autorevole portatrice di fiducia e serenità, capace di esprimere un senso di continuità con il passato e al tempo stesso la necessità di cambiamento dettato dall’innovazione, così da soddisfare il presente ed anticipare il futuro.
Pur assicurando la funzionalità delle attività consolidate e la gradualità degli interventi innovativi illustrati in modo approfondito nel Dossier U&C n.7 luglio/agosto 2014, nelle sue Linee Politiche 2014-2016, l’UNI deve mantenere alta la tensione  al cambiamento e la propensione a rimodernarsi continuamente per essere sempre adeguato alle esigenze di nuovi mercati, al confronto con le istituzioni e con le rappresentanze sociali che si rapporteranno con l’Ente per affrontare i nuovi temi con rinnovato interesse comune.
Nel Dossier si illustrano i 4 contesti e i 4 ambiti di sviluppo, integrati dalle azioni di innovazione e dalla politica di comunicazione, riconoscendosi nella seguente affermazione: UNI è espressione del diritto mite, per costruire comunità dialoganti nelle quali condividere equilibrio, equità, semplicità e sobrietà nelle scelte economiche e nei processi sociali.

Sfoglia il Dossier

Fonte UNI

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Incubatori d'impresa. Il Comune di Napoli propone la terza edizione di "VulcanicaMente: dal talento all'impresa"

vulcanicamente Il Comune di Napoli, con Determinazione Dirigenziale n. 2 del 05/02/2014 ha approvato l'avviso pubblico per la partecipazione all'iniziativa "VulcanicaMente: dal talento all'impresa® 3".
L'obiettivo è quello di individuare e inserire in programmi di accelerazione del CSI talenti e portatori di idee imprenditoriali ad elevato contenuto innovativo: un'occasione per chi voglia mettersi in gioco con le proprie competenze e scendere in campo per provare a trasformare il proprio progetto in una vera impresa.
Possono candidarsi esclusivamente gruppi (composti da almeno due persone) con un'idea innovativa, ad alto potenziale di sviluppo a livello globale, con preferenza per i seguenti settori/temi: WEB, ICT, Social & Business Innovation, Social Recruiting, Food Startup, Clean Technologies, Tecnologie Maker (Internet of things, Fast prototipation, ecc.), Open Data, Smart Cities Solutions, Biomed, Nanotech, Biotech, Aviospazio, Geotermia e Packaging.
Il percorso selettivo di VulcanicaMente3 offre a tutti i partecipanti, indipendentemente dai vincitori della Competition, occasioni di formazione e crescita professionale, opportunità di contatti professionali e incontri di divulgazione della cultura d'impresa.
Il programma si articola in tre momenti, per una durata di circa 10 mesi tra febbraio e dicembre 2015:

  •  eventi di orientamento, i TECHDAY, per supportare la focalizzazione delle idee e la costruzione dei team;
  •  formazione specialistica e pitching session, per lo sviluppo, la selezione e la promozione delle migliori idee;
  •  percorso di accelerazione d'impresa, con insediamento presso il CSI, per i vincitori.

Inoltre, in questa terza edizione, è stata introdotta una sostanziale novità: l'assegnazione di premi e contributi in denaro, al fine di facilitare la trasformazione delle idee in startup effettivamente operanti nei mercati di riferimento. In particolare, per tutti gli interessati a partecipare a VulcanicaMente3, saranno organizzati, prima della scadenza dei termini per la presentazione delle domande, due eventi di formazione e mentorship imprenditoriale dedicati al supporto in fase di Idea Generation, di focalizzazione dei progetti e di creazione dei gruppi di lavoro: si tratta dei TECHDAY, della durata di due giorni ciascuno, che vedranno l'alternarsi di lezioni frontali, keynote e interventi di esperti sui temi dell'imprenditorialità innovativa.
Le domande potranno essere presentate fino alle 23:59 del giorno 17 aprile 2015.

Maggiori informazioni sul Bando di "VulcanicaMente: dal talento all'impresa® 3", i form per l'iscrizione ai TECHDAY e per la presentazione delle domande, sono disponibili sul sito www.incubatorenapoliest.it

Visualizza l'Avviso

mb

Fonte Comune di Napoli

 

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Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza dei Lavoratori per le Aziende del settore Gomma Plastica

sgslLe Linee di Indirizzo SGSL-GP sono frutto della collaborazione di un gruppo di lavoro articolato, composto da rappresentanti dell’INAIL, della Federazione Gomma-Plastica, della Assocomaplast e delle Organizzazioni Sindacali di categoria.

IL 6 giugno 2011 lnail (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e Federazione Gomma Plastica hanno stipulato un accordo quadro "finalizzato a sperimentare e realizzare soluzioni pratiche, su basi tecnico-scientifiche, che favoriscano, nel settore dell'industria della lavorazione di materie plastiche e gomma e a partire da ogni singola azienda, le azioni di prevenzione e di riduzione concreta degli infortuni sul lavoro, attraverso l'uso di molteplici strumenti e indicatori qualitativi e quantitativi". L'accordo è stato sottoscritto per adesione anche da Assocomaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma).

In attuazione di tale accordo sono state realizzate le presenti Linee di Indirizzo (SGSL-GP, Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro per le aziende del settore Gomma Plastica ), elaborate da un gruppo di lavoro articolato, composto da rappresentanti del l'lnail, della Federazione Gomma Plastica, della Assocomaplast e delle Organizzazioni Sindacali di Categoria.

Quanto alla struttura generale, le presenti Linee di Indirizzo si rifanno a prodotti analoghi già sviluppati per altri comparti industriali.

Il risultato raggiunto rappresenta un'ulteriore testimonianza della validità di un sistema di relazioni industriali e di positivi rapporti con l'lnail, che prevede l' identificazione e condivisione di modelli da trasformare nell'applicazione di buone prassi in tema di salute e sicurezza, per sostenere quella cultura della sicurezza e prevenzione che, nel corso degli anni, è divenuta un patrimonio distintivo delle imprese e dei lavoratori per le aziende del settore Gomma Plastica .

Le imprese che applicheranno le Linee di Indirizzo SGSL-GP potranno accedere alle agevolazioni connesse con la riduzione del premio assicurativo lnail (OT24), ai sensi del D.M. 12/12/2000 e delle norme regolamentari connesse.

Le presenti Linee di Indirizzo SGSL-GP contengono anche indicazioni in merito all'efficacia esimente (art. 30 D.Lgs. 81/2008 e s.mi.) dalla responsabilità amministrativa delle imprese di cui all'art 25 septies del D.Lgs. 231/2001 - art . 30 del D.Lgs. 81/08.

AdA

Scarica le Linee di Indirizzo SGSL-GP, Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro per le aziende del settore Gomma Plastica

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Per i lavori sul tetto degli edifici obbligatorie le «linee-vita»

linee vitaFra i ruoli che può ricoprire l’amministratore di condominio c’è anche quello del datore di lavoro. Lo è nei confronti di lavoratori dipendenti come il portiere o il giardiniere, ma anche, come previsto dal decreto legislativo 81/08, Testo Unico della Salute e Sicurezza sul Lavoro, quando il condominio commissiona, con un contratto d’appalto, lavori edili o d’ingegneria civile, vale a dire cantieri temporanei o mobili, che rientrano nel Titolo IV del Testo Unico.

In tali vesti, qualora avvengano incidenti e infortuni all’interno del cantiere, l’amministratore è responsabile sia dal punto di vista civile che penale. Per questo motivo, è suo compito verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese coinvolte e garantire le migliori condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro.

In particolare, la recente sentenza della Cassazione penale (42347/2013) ha specificato che l’amministratore assume la posizione di garanzia propria del datore di lavoro nel caso in cui «proceda direttamente all’organizzazione e direzione di lavori da eseguirsi nell’interesse del condominio stesso». Ma anche ove non proceda direttamente, non è esonerato quale “committente” all’osservanza di quanto stabilito dall’articolo 26 del Dlgs 81/08 (obblighi di verifica della idoneità tecnica-professionale dell’impresa appaltatrice, di informazione, di collaborazione e cooperazione). Ciò a prescindere dal fatto che l’appalto dei lavori sia deciso attraverso una delibera assembleare o sia invece oggetto di una spontanea iniziativa dell’amministratore, nell’ambito dei suoi poteri conservativi e di urgenza, salvo ratifica assembleare (come l’articolo 1130, comma 1, numero 4, del Codice civile o articolo 1135, comma 2, del Codice civile).

Riguardo alla sicurezza dei luoghi di lavoro, particolarmente delicati sono gli interventi in quota, vale a dire tutti quei lavori «che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile» (articolo 107 del Dlgs 81/08).

Fra i sistemi di protezione contro le cadute dall’alto rientrano le linee vita, un insieme di ancoraggi posti sulle coperture, alle quali gli operatori si agganciano attraverso imbracature e cordini. Le linee vita possono essere sia temporanee che stabili: nel primo caso sono utilizzate per il montaggio di prefabbricati e, una volta terminato il lavoro, vengono smontate; nel secondo caso, invece, sono installate in modo permanente sulle coperture degli edifici e utilizzate ogni qualvolta si debba procedere a opere di manutenzione.

La normativa nazionale sulle linee vita (Dlgs 81/08, articolo 115 “Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto”) a oggi è stata recepita solo da alcune regioni. In molti casi l’obbligo è limitato agli edifici di nuova costruzione o a quelli in cui è prevista manutenzione sulla copertura, anche se molte amministrazioni tendono a estenderne l’installazione anche per le ristrutturazioni significative di edifici esistenti. La prima regione a renderne obbligatoria l’istallazione è stata la Toscana, seguita da Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Marche.

Prima di installare la linea vita (secondo la norma UNI EN 795) occorre verificare che l’installatore abbia le necessarie abilitazioni e qualifiche. Il progetto deve essere redatto da un professionista, che al termine dei lavori di posa deve sottoscrivere la relazione di calcolo attestante la corretta installazione, corredata dall’attestazione di corretta posa rilasciata dal posatore. Il responsabile dell’edificio, inoltre, è comunque tenuto a custodire il libretto d’uso e manutenzione del sistema, così da essere tutelato in caso di eventuali incidenti. Inoltre, ogni volta che siano previsti interventi con l’utilizzo della linea vita, il responsabile dell’edificio è tenuto a informare gli operatori della presenza dell’impianto e delle sue caratteristiche, in modo tale che gli operatori si possano dotare dei dispositivi di protezione individuale più adeguati.

Subito dopo l’installazione, la normativa prevede di verificare la resistenza del fissaggio, esercitando sugli ancoraggi una forza minima di 500 kg per 15 secondi. Quindi, periodicamente, la linea vita deve essere revisionata «almeno una volta all’anno se in regolare servizio o prima del riutilizzo se non usate per lunghi periodi», come previsto dalla norma tecnica UNI EN 11158. Infine, in seguito all’arresto di una caduta, prima di procedere a un ulteriore uso, è obbligatorio ispezionare il sistema.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

AdA

Fonte IlSole24Ore SR e MCV

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Attrezzature di lavoro: scade il 12 Marzo 2015 l’obbligo di formazione e di aggiornamento per gli addetti all’utilizzo

attrezzature di lavoroScade il 12 marzo 2015 il termine entro il quale gli addetti all’utilizzo di attrezzature di lavoro devono effettuare i corsi di formazione teorici e pratici e i corsi integrativi di aggiornamento, comprensivi di verifica finale dell’apprendimento.
La data corrisponde alla scadenza dei 24 mesi dall’entrata in vigore (12 marzo 2013) dell’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, in attuazione dell’articolo 73 comma 5 del D.Lgs. 81/08, individua le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli utilizzatori, le modalità di riconoscimento di tali abilitazioni nonché i soggetti formatori abilitati, la durata, i requisiti e la validità della formazione pregressa e dà tempo alle aziende di formare i propri utilizzatori fino al 12 marzo del 2015.

Le principali attrezzature per le quali è richiesta una specifica abilitazione sono:
1. Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE)
2. Gru a torre
3. Gru mobile
4. Gru per autocarro
5. Carrelli elevatori semoventi con conducenti a bordo (carrelli semoventi a braccio telescopico, carrelli industriali semoventi, carrelli/sollevatori/elevatori semoventi, telescopici rotativi)
6. Trattori agricoli o forestali
7. Macchine movimento terra (escavatori idraulici, escavatori a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli)
8. Pompe per calcestruzzo

I corsi di formazione, per il conseguimento dell’abilitazione, sono finalizzati all'apprendimento di tecniche operative adeguate per utilizzare in sicurezza le attrezzature. La formazione è strutturata in moduli teorici e pratici con contenuti e durata variabili in base al tipo di attrezzatura. Una volta conseguita l’abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni, dalla data di rilascio dell’attestato di abilitazione, attraverso la partecipazione ad un corso di aggiornamento della durata minima di 4 ore.

Alla data di entrata in vigore del Accordo Stato- Regioni del 22 febbraio 2012 sono riconosciuti validi i corsi già effettuati che, per ciascuna tipologia di attrezzatura, soddisfino i seguenti requisiti:

  • Corsi di formazione della durata complessiva non inferiore a quella prevista dall'Accordo, composti sia di parte teorica che di parte pratica che di verifica finale dell’apprendimento.
  • Corsi composti di modulo teorico e pratico e di verifica finale dell’apprendimento di durata complessiva inferiore a quella prevista dall'Accordo a condizione che gli stessi corsi siano integrati tramite un modulo di aggiornamento, con verifica finale dell’apprendimento, da effettuarsi entro il 12 marzo 2015.
  • Corsi di qualsiasi durata non completati da verifica dell’apprendimento finale a condizione che entro il 12 marzo 2015 venga effettuato il modulo integrativo di aggiornamento con verifica finale dell’apprendimento.

Gli utilizzatori che abbiano una formazione pregressa documentabile (di durata inferiore a quanto previsto nell'Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2014 o non completata da verifica dell’apprendimento) debbono frequentare un corso di aggiornamento specifico con verifica finale dell’apprendimento entro il 12 marzo 2015.

Infine, per effetto dell’art. 45 bis della Legge di conversione del Decreto Del Fare, scade il 22 marzo 2015 il termine per i corsi di abilitazione all’utilizzo delle macchine agricole.

AdA

Scarica l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012

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