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Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

Rilevazione e segnalazione incendio: in vigore la UNI EN 54-31:2015

rilevazione incendioIn vigore dal 12 febbraio la norma UNI EN 54-31:2015 sui "Sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio". Si tratta della Parte 31: Rivelatori combinati - Rivelatori puntiformi utilizzanti la combinazione di sensori per il fumo, monossido di carbonio e opzionalmente calore.

Realizzata dalla Commissione Tecnica Protezione attiva contro gli incendi, si tratta della versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 54-31(edizione dicembre 2014) che specifica i requisiti, metodi di prova e criteri di prestazione per rivelatori puntiformi combinati di incendio a supporto di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio installato all'interno o all'esterno degli edifici, includendo in un unico contenitore meccanico almeno un sensore ottico o un sensore per il fumo ionizzato e almeno un sensore per monossido di carbonio ed opzionalmente uno o più sensori di calore, al fine di utilizzare la combinazione dei fenomeni rivelati.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Dal 26 al 28 febbraio 2015, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, le “Emozioni Unesco”, mostra culturale sulla dieta mediterranea.

emozioni unesco padulaTre giorni per imparare ad amare la dieta mediterranea. Tre giorni per confrontarsi sul futuro del mezzogiorno partendo dalle eccellenze di un sud che troppo spesso dimentica la straordinaria bellezza della sua terra. A Padula (Sa) al via l’iniziativa “Emozioni Unescomostra culturale sulla dieta mediterranea.

Sarà la splendida Certosa di San Lorenzo, il complesso monastico più grande d’Europa, ad ospitare per tre giorni un’iniziativa che vuole rilanciare il buon vivere ridando un ruolo alle eccellenze enogastronomiche e culturali del mezzogiorno. Certo non si poteva immaginare location migliore nel salernitano.

Si parte giovedì 26 febbraio con i saluti di Paolo Imparato, Sindaco di Padula. A beneficio dei giovani e del mondo della scuola, con l’ausilio di famosi nutrizionisti e docenti del mondo accademico, nonché in presenza di dirigenti scolastici dell’intera Regione Campania, saranno sviluppate le connessioni tra alimentazione, stili di vita, longevità e patologie mediche (obesità, diabete e patologie cardiovascolari) con precise indicazioni dei principi attivi e dei benefici di olio, frutta, verdure, legumi, vino, formaggi prodotti eccellenti del territorio. Sarà questo il filo conduttore del primo workshop dal titolo “Nutrizione, salute e benessere nelle evidenze scientifiche della dieta mediterranea”. Nel pomeriggio poi attenzione riservata alla promozione delle aziende campane con incontri tecnici cui parteciperanno le aziende selezionate, gli addetti commerciali dei Paesi del Mediterraneo, che hanno visto riconosciuto la Dieta Mediterranea quale Patrimonio immateriale dell’Umanità e buyers delle piccole e medie catene della distribuzione organizzata.

Venerdì 27 febbraio, dopo i saluti di Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche, focus sulle Prassi di Riferimento della Dieta Mediterranea con la presenza di Ruggero Lensi, Direttore Relazioni Esterne Sviluppo ed Innovazione dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), dove sarà definita la metodologia per costruire i modelli applicativi di norme volontarie alle quali, istituzioni ed aziende, possono adeguarsi per rispondere agli impegni richiesti dall’UNESCO. Nel pomeriggio poi focus sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità delle produzioni. L’importante presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è sinonimo di elevato spessore nell’incontro dedicato alle innovazioni di processo e di prodotto nelle aziende agroalimentari che saranno poi illustrati all’EXPO2015. Obiettivi, strumenti e risultati attesi dall’innovazione tecnologica per dare al cibo la sicurezza e la funzionalità dei principi attivi ispirati alle fondamenta della Dieta Mediterranea. Un focus sulla competitività e l’innovazione nelle piccole e medie imprese agroalimentari al fine di migliorare la qualità dei prodotti tipici e la conquista di mercati nuovi con le politiche e le strategie dei marchi territoriali. Parteciperanno il mondo accademico e le aziende campane delle produzioni agroalimentari eccellenti.

Sabato 28 febbraio poi il giorno del taglio del nastro della Mostra Emozioni Unesco con la presentazione delle eccellenze agroalimentari campane della Dieta Mediterranea. Un appuntamento unico nel suo genere con la presenza di autorità diplomatiche in Italia di Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Marocco, Cipro, ICOMOS, del Ministero per le Politiche Agricole, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente Italiano di Normazione, Regione Campania, Provincia di Salerno, Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, Comuni del Parco del Cilento e Vallo di Diano, Camera di Commercio di Salerno, Consorzio Promos Ricerche, Gruppi di Azione Locale, Associazioni Culturali della Dieta Mediterranea.

Insomma Padula ritorna ad essere luogo di confronto, di cultura, d’arte e di eccellenza. Sarà anche l’occasione per fare un salto nel tempo, tornando ai fasti che furono quando la Certosa era viva e vita. Con la presenza di cuochi di spessore internazionale, attraverso la cucina dimostrativa, a stretto contato con il pubblico e gli ospiti, la mostra diventa evento artistico live durante il quale i cuochi preparano ricette della cultura e della tradizione del territorio con prodotti poveri della dieta mediterranea ispirati alla rigida alimentazione dei Frati Certosini. Una formula interattiva coinvolgente ed emozionale, che sta riscuotendo consensi crescenti nelle politiche di promozione dell’immagine aziendale e del territorio. Infine, nel pomeriggio, con la partecipazione di tutte le Istituzioni locali, a livello Regionale, Nazionale e Internazionale, la chiusura delle varie sessioni di lavoro, la formulazione di un documento conclusivo che illustri i nuovi modelli applicativi e le linee strategiche per un marchio d’area sulla dieta mediterranea anche in vista dei Fondi strutturali 2014/2020. Conclusioni che saranno affidate al Presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea Vito Amendolara con la relazione dell’Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali Pasquale Sommese e le conclusioni affidate al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Indiscussa padrona di casa, l’assessore al Turismo – Cultura-Spettacolo- Centro storico, l’architetto Tiziana Bove Ferrigno, ideatrice dell’evento.

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Dal 26 al 28 febbraio 2015, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, le “Emozioni Unesco”, mostra culturale sulla dieta mediterranea.

emozioni unesco padulaTre giorni per imparare ad amare la dieta mediterranea. Tre giorni per confrontarsi sul futuro del mezzogiorno partendo dalle eccellenze di un sud che troppo spesso dimentica la straordinaria bellezza della sua terra. A Padula (Sa) al via l’iniziativa “Emozioni Unescomostra culturale sulla dieta mediterranea.

Sarà la splendida Certosa di San Lorenzo, il complesso monastico più grande d’Europa, ad ospitare per tre giorni un’iniziativa che vuole rilanciare il buon vivere ridando un ruolo alle eccellenze enogastronomiche e culturali del mezzogiorno. Certo non si poteva immaginare location migliore nel salernitano.

Si parte giovedì 26 febbraio con i saluti di Paolo Imparato, Sindaco di Padula. A beneficio dei giovani e del mondo della scuola, con l’ausilio di famosi nutrizionisti e docenti del mondo accademico, nonché in presenza di dirigenti scolastici dell’intera Regione Campania, saranno sviluppate le connessioni tra alimentazione, stili di vita, longevità e patologie mediche (obesità, diabete e patologie cardiovascolari) con precise indicazioni dei principi attivi e dei benefici di olio, frutta, verdure, legumi, vino, formaggi prodotti eccellenti del territorio. Sarà questo il filo conduttore del primo workshop dal titolo “Nutrizione, salute e benessere nelle evidenze scientifiche della dieta mediterranea”. Nel pomeriggio poi attenzione riservata alla promozione delle aziende campane con incontri tecnici cui parteciperanno le aziende selezionate, gli addetti commerciali dei Paesi del Mediterraneo, che hanno visto riconosciuto la Dieta Mediterranea quale Patrimonio immateriale dell’Umanità e buyers delle piccole e medie catene della distribuzione organizzata.

Venerdì 27 febbraio, dopo i saluti di Ferdinando Flagiello, Amministratore Delegato del Consorzio Promos Ricerche, focus sulle Prassi di Riferimento della Dieta Mediterranea con la presenza di Ruggero Lensi, Direttore Relazioni Esterne Sviluppo ed Innovazione dell'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), dove sarà definita la metodologia per costruire i modelli applicativi di norme volontarie alle quali, istituzioni ed aziende, possono adeguarsi per rispondere agli impegni richiesti dall’UNESCO. Nel pomeriggio poi focus sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità delle produzioni. L’importante presenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è sinonimo di elevato spessore nell’incontro dedicato alle innovazioni di processo e di prodotto nelle aziende agroalimentari che saranno poi illustrati all’EXPO2015. Obiettivi, strumenti e risultati attesi dall’innovazione tecnologica per dare al cibo la sicurezza e la funzionalità dei principi attivi ispirati alle fondamenta della Dieta Mediterranea. Un focus sulla competitività e l’innovazione nelle piccole e medie imprese agroalimentari al fine di migliorare la qualità dei prodotti tipici e la conquista di mercati nuovi con le politiche e le strategie dei marchi territoriali. Parteciperanno il mondo accademico e le aziende campane delle produzioni agroalimentari eccellenti.

Sabato 28 febbraio poi il giorno del taglio del nastro della Mostra Emozioni Unesco con la presentazione delle eccellenze agroalimentari campane della Dieta Mediterranea. Un appuntamento unico nel suo genere con la presenza di autorità diplomatiche in Italia di Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Marocco, Cipro, ICOMOS, del Ministero per le Politiche Agricole, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ente Italiano di Normazione, Regione Campania, Provincia di Salerno, Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, Comuni del Parco del Cilento e Vallo di Diano, Camera di Commercio di Salerno, Consorzio Promos Ricerche, Gruppi di Azione Locale, Associazioni Culturali della Dieta Mediterranea.

Insomma Padula ritorna ad essere luogo di confronto, di cultura, d’arte e di eccellenza. Sarà anche l’occasione per fare un salto nel tempo, tornando ai fasti che furono quando la Certosa era viva e vita. Con la presenza di cuochi di spessore internazionale, attraverso la cucina dimostrativa, a stretto contato con il pubblico e gli ospiti, la mostra diventa evento artistico live durante il quale i cuochi preparano ricette della cultura e della tradizione del territorio con prodotti poveri della dieta mediterranea ispirati alla rigida alimentazione dei Frati Certosini. Una formula interattiva coinvolgente ed emozionale, che sta riscuotendo consensi crescenti nelle politiche di promozione dell’immagine aziendale e del territorio. Infine, nel pomeriggio, con la partecipazione di tutte le Istituzioni locali, a livello Regionale, Nazionale e Internazionale, la chiusura delle varie sessioni di lavoro, la formulazione di un documento conclusivo che illustri i nuovi modelli applicativi e le linee strategiche per un marchio d’area sulla dieta mediterranea anche in vista dei Fondi strutturali 2014/2020. Conclusioni che saranno affidate al Presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea Vito Amendolara con la relazione dell’Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali Pasquale Sommese e le conclusioni affidate al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Indiscussa padrona di casa, l’assessore al Turismo – Cultura-Spettacolo- Centro storico, l’architetto Tiziana Bove Ferrigno, ideatrice dell’evento.

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18 febbraio 2015. Seminario "Il welfare aziendale tra sussidiarietà ed occupabilità"

welfareMercoledì 18 febbraio 2015, presso la Sala Convegni – DEMM dell’Università del Sannio, si è tenuto il seminario sul tema “Il welfare aziendale tra sussidiarietà ed occupabilità”.

L’iniziativa è promossa dal Tavolo della Responsabilità composto da Arcidiocesi di Benevento (Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro), Università del Sannio, CISL IrpiniaSannio, Confindustria e Coldiretti.

Saluti di Giuseppe Marotta, Direttore DEMM dell’Università del Sannio e di Ettore Rossi, Direttore dell’Ufficio per i Problemi sociali e Lavoro dell’Arcidiocesi di Benevento.

Ha introdotto e coordinato i lavori,  Gaetano Natullo, docente di Diritto del Lavoro dell’Università del Sannio; sono seguiti poi gli interventi di Pasquale Lampugnale Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Benevento, Uliano Stendardi della CISL Nazionale – Dipartimento Industria, Ferdinando Flagiello del Consorzio Promos Ricerche (Sportello Responsabilità Sociale), Paolo Gallaro del Progetto Policoro - Diocesi di Benevento, Maria Fiorinelli della Laer Srl e Vincenzo Todisco della Agusta Westland SpA.

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MUD 2015. Disponibile il software per la comunicazione

mud softwareUnioncamere, conformemente all’Allegato 1 al DPCM del 17 dicembre 2014, ha reso disponibile sul proprio sito il software per la compilazione delle comunicazioni sui rifiuti speciali, imballaggi, veicoli fuori uso, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché il prodotto informatico per il controllo formale delle dichiarazioni trasmesse dai soggetti che utilizzano prodotti software diversi da quello proposto da Unioncamere per la presentazione telematica.

Il nuovo MUD, da presentarsi entro il 30 aprile 2015 presso la Camera di Commercio competente per territorio, contiene alcune modifiche, in tema di attività di gestione. Gli obiettivi sono il miglioramento delle istruzioni, con particolare riferimento alle informazioni sui materiali secondari e a quelle contenute nelle autorizzazioni degli impianti di incenerimento e coincenerimento, in merito alla capacità annua autorizzata.

Il nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale è diviso in sei comunicazioni: rifiuti, veicoli fuori uso, imballaggi, RAEE, rifiuti urbani e assimilati, produttori di AEE.

I soggetti che svolgono solo attività di trasporto e gli intermediari, devono, invece, presentare il MUD alla Camera di Commercio della Provincia in cui ha sede legale l’impresa.

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Sul sito di ACCREDIA le FAQ sulla UNI/PdR 11relativa alla figura professionale degli operatori sugli impianti a gas

logo accrediaSono pubblicate sul sito di ACCREDIA le FAQ elaborate insieme al CIG (Comitato Italiano Gas) per rispondere alle esigenze di chiarimento degli Organismi che certificano sotto accreditamento le figure professionali che operano sugli impianti a gas di tipo civile "post contatore", alimentati da reti di distribuzione, ai sensi della norma UNI 11554:2014.
E' opportuno ricordare che gli Organismi che intendono certificare sotto accreditamento tale figura devono far riferimento allo standard UNI 11554:2014 e alla prassi di riferimento UN/PdR 11:2014 - elaborata da ACCREDIA, UNI e CIG - che contiene una serie di raccomandazioni da utilizzare per la valutazione degli operatori "post contatore".
La certificazione è prevista per i tre profili professionali individuati nella stessa (Responsabile tecnico, Installatore e Manutentore) e può comprendere più profili contemporaneamente.
L'operatore "post contatore", che interviene sugli impianti civili (domestici e similari e quelli adibiti a uso civile), è una figura ricompresa nell'ambito delle professioni non regolamentate o professioni non organizzate in ordini o collegi ai sensi della Legge n. 4 del 2013.
La normativa prevede che le competenze dei professionisti possano essere riconosciute attraverso un percorso di autoregolamentazione volontaria, attuato sulla base di una norma tecnica UNI di riferimento, e garantito da una certificazione rilasciata da Organismi accreditati da ACCREDIA.
Il sistema così definito dalla norma UNI 11554:2014 insieme alla prassi di riferimento UNI/PdR 11:2014 intende garantire sia le figure professionali, che vengono certificate in base a criteri di verifica uniformi, condivise da tutte le parti interessate, sia i committenti e i clienti sul fatto che tali certificazioni sono rilasciate da Organismi accreditati, ovvero competenti, indipendenti e imparziali.
L'operatore certificato "post contatore" verrà inoltre inserito dal suo Organismo di certificazione nel database ACCREDIA delle figure professionali certificate sotto accreditamento presente sul sito www.accredia.it.
Si tratta di un'ulteriore garanzia per il consumatore ed è un livello di qualificazione superiore per il professionista che, alla regolare iscrizione alla Camera di Commercio, aggiunge volontariamente un riconoscimento facilmente verificabile.

Leggi le FAQ

mb

Fonte UNI/Accredia

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Nuova classificazione dei rifiuti dal 18 febbraio 2015

rifiuti pericolosiLe novità apportare dalla legge 11 agosto 2014 n. 116, che ha convertito il D.L. 24 giugno 2014, n. 91 riguardano, per i rifiuti in particolare, le bonifiche, i rifiuti dei porti, attività di dragaggio, le premesse inserite nell’Allegato D, al fine della classificazione dei rifiuti, operazioni di recupero e di trattamento, oli usati, pneumatici, imballaggi in polietilene, combustione illecita di rifiuti.

La norma (art. 13, comma 5, lettera b-bis) apporta le seguenti e significative novità: all'allegato D (elenco dei rifiuti) della Parte IV del Codice Ambientale (D. Lgs. n. 152/2006), vengono premesse nuove istruzioni per la classificazione dei rifiuti, che integrano quelle già contenute nella introduzione dell'allegato D e si applicano a partire dal 18 febbraio 2015.

La classificazione dei rifiuti è effettuata dal produttore assegnando ad essi il competente Codice Cer, prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo di produzione, ed applicando le disposizioni contenute nella decisione comunitaria 2000/532/Ce.

Nel dettaglio, sono tre i casi che teoricamente possono verificarsi.

Un caso riguarda i rifiuti caratterizzati da un codice CER con asterisco, senza riferimento al contenuto di sostanze pericolose e senza che esista un corrispondente analogo codice (“a specchio”) privo di asterisco. Questi rifiuti – denominati pericolosi in “assoluto”vanno considerati sempre come pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono. Le proprietà di pericolo, definite da H1 ad H15, possedute dal rifiuto, devono tuttavia spesso essere determinate al fine di procedere alla sua gestione (trasporto secondo la normativa ADR, valutazione della ammissibilità in discarica).

Altro caso riguarda i rifiuti caratterizzati da un codice CER privo di asterisco, senza che esista un corrispondente analogo codice (“a specchio”) con asterisco. Questi rifiuti – denominati non pericolosi in “assoluto”vanno considerati sempre come non pericolosi, a prescindere dalla concentrazione di sostanze pericolose che contengono. Potrebbe comunque, in particolari casi, essere necessaria un’analisi, per necessità connesse alla gestione del rifiuto (per esempio in relazione alla sua ammissibilità in discarica).

Ancora, se un rifiuto è classificato con codici Cer speculari (uno pericoloso e uno non pericoloso), per stabilire se lo stesso è pericoloso o meno vanno determinate le proprietà di pericoloso che lo stesso possiede. Pertanto, le indagini da svolgere sono: a) individuare i composti presenti nel rifiuto (attraverso scheda informativa, conoscenza del processo chimico, campionamento e analisi); b) determinare i pericoli connessi (attraverso normativa, fonti informative e scheda di sicurezza dei prodotti); c) stabilire se le concentrazioni dei composti comportino che il rifiuti presenti delle caratteristiche di pericolo (mediante comparazione delle concentrazioni rilevate all'analisi chimica con il limite soglia per le fasi di rischio specifiche dei componenti, ovvero effettuazione di test per verificare se il rifiuto ha determinate caratteristiche di pericolo).

È da evidenziare che, quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso, in applicazione del principio di precauzione.

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Scarica la Legge 11 agosto 2014 n. 116

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Prevenzione e sicurezza. Dopo sette anni molte disposizioni restano ancora sulla carta. Registro infortuni ancora da abolire

registro infortuniA sette anni di distanza dal D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro) si attende ancora l’emanazione dei decreti per l’attuazione di alcune disposizioni che potrebbero semplificare i vari e numerosi adempimenti a carico del datore di lavoro. Questo è un esempio del fatto che la materia della sicurezza sul lavoro non sempre suscita la necessaria attenzione del legislatore.

Per quanto riguarda il Testo Unico, alcuni decreti sono stati emanati nel 2014, ma numerosi altri restano nel limbo delle competenze tra Stato e Regioni. Alcuni di questi sono infatti legati all’attuazione del decreto che il ministro del Lavoro avrebbe dovuto adottare, d’intesa con quello per le riforme e delle innovazioni nella Pubblica amministrazione, entro 180 giorni dalla entrata in vigore del TU.

Il decreto, in base all’articolo 8, comma 4 del Testo Unico avrebbe dovuto definire le regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del Sistema Informativo Nazionale Integrato per la Prevenzione infortuni nei luoghi di lavoro (SINP). Proprio alla realizzazione del SINP sono state legate le modalità di partecipazione delle Forze armate e di polizia, nonché alcuni adempimenti formali e documentali tra i quali la soppressione del registro infortuni e degli esposti agli agenti cancerogeni e biologici che, nel frattempo, in relazione alle procedure informatiche autonomamente introdotte, non trovano più alcuna utilità, anche formale, per la sicurezza.

A tale ritardo si aggiunge la mancata operatività dei comitati regionali di coordinamento che, istituiti inizialmente dall’articolo 27 del D.Lgs. 626/94 e richiamati dal Dpcm del 21 dicembre 2007 e per ultimo dall’articolo 7 del Testo unico, non hanno trovato pratica attuazione con la conseguente mancata programmazione e uniformità di interventi in ambito regionale, che alcune volte vengono duplicati.

Un possibile intervento risolutore era riposto nel Jobs act ma non sembra che l’attuale formulazione risolva il problema. Infatti, pur essendo prevista l’Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, essa dovrebbe essere istituita solo in seconda battuta, in alternativa, cioè, alle misure di “coordinamento” dell’attività ispettiva nei luoghi di lavoro. Si tratta, in verità, di una norma già esistente nel nostro ordinamento. Infatti l’articolo 5 della legge 628/1961, ribadito poi dall’articolo 3 del Dl 463/1983 conferisce all’ispettorato del lavoro i compiti di coordinamento dell’attività ispettiva con quella svolta in materia contributiva dall’Inps e dall’Inail. Iniziativa che, malgrado i numerosi successivi interventi ministeriali, non è stata mai realizzata: gli stessi istituti vi si sono sempre sottratti.

Non ha avuto maggior fortuna il coordinamento in materia di sicurezza sul lavoro, benché previsto dalle norme sopra richiamate.

L’ultima speranza è riposta nella riforma costituzionale dell’articolo 197, con particolare riferimento al Titolo V, con un eventuale ritorno della materia sulla sicurezza del lavoro alle competenze esclusive dello Stato. In tal caso scomparirà la Commissione permanente Stato-Regioni, che finora ha costituito un forte rallentamento all’emanazione delle disposizioni normative di secondo livello, e sarà ricondotta all’unitarietà dell’ispezione del lavoro la complessiva attività di vigilanza in tutti i suoi aspetti, anche quelli della sicurezza, nell’ambito della costituenda Agenzia.

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Fonte IlSole24Ore L.C.

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Sindrome da vibrazioni mano – braccio: guida all’anamnesi e all’esame obiettivo

vibrazioneÈ da oggi disponibile, alla sessione documentazione del Portale Agenti Fisici – Vibrazioni Mano Braccio, una "Proposta di guida all’anamnesi e all’esame obiettivo per l’individuazione dei primi segni di patologie vascolari e neurologiche del sistema Mano Braccio da uso di strumenti vibranti" elaborata dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL di Lucca.

La guida è frutto di un’esperienza decennale, maturata nel settore della prevenzione delle patologie da vibrazioni, iniziata nell’ambito del Progetto europeo Vibrisks (anni 2003-2006), sotto la supervisione scientifica del Prof. Massimo Bovenzi dell’Università di Trieste

Il documento è disponibile nelle due forme “estesa” (Cartella) per studi mirati monorischio e “sintetica” (Scheda), qualora il Medico del lavoro, come nel caso della sorveglianza sanitaria, debba prendere in esame più fattori di rischio.

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Scarica la Guida "estesa"

Scarica la Guida "sintetica"

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In italiano gli Eurocodici per la progettazione delle strutture in legno e per quelle in alluminio.

eurocodiciRecentemente pubblicati in italiano dalla Commissione Tecnica Ingegneria Strutturale dell’UNI gli Eurocodici:

  • UNI EN 1999-1-1Eurocodice 9 - Progettazione delle strutture di alluminio - Parte 1-1: Regole strutturali generali”. La norma stabilisce le regole fondamentali per la progettazione delle strutture di alluminio, fornendo requisiti aggiuntivi a quelli contenuti nella UNI EN 1990 sui criteri generali di progettazione strutturale. Essa riguarda solo i requisiti di resistenza, esercizio e durabilità delle strutture di alluminio in edifici e opere di ingegneria civile.
  • UNI EN 1995-1-1:2014Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali - Regole comuni e regole per gli edifici”. La norma UNI EN 1995-1-1 fornisce le regole generali di progettazione delle strutture di legno, insieme alle regole di progettazione specifiche per gli edifici. Essa si applica alle strutture di legno (legno massiccio, segato, piallato o sotto forma di pali, legno lamellare incollato oppure prodotti strutturali a base di legno, per esempio LVL) e ai pannelli a base di legno, uniti mediante adesivi o collegamenti meccanici.
  • UNI EN 1995-2:2005 “Eurocodice 5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 2: Ponti". La norma UNI EN 1995-2, invece, tratta la progettazione della struttura principale dei ponti, per esempio gli elementi strutturali per l'affidabilità dell'intera struttura o della maggior parte di essa, realizzata con legno o altri prodotti a base di legno, sia singolarmente sia abbinati con calcestruzzo-acciaio o altri materiali.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

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