fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

5 marzo 2015. Seminario su "Le Pari Opportunità"

pari opportunitaIl 5 marzo, presso l’aula Di Sabato del complesso universitario di Monte Sant’Angelo, nell’ambito del “Laboratorio Interdisciplinare di Diritto, Etica e Responsabilità” attivato dal Corso di Laurea in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale (STIM) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è tenuto, per gli allievi del corso, un seminario su “Le Pari Opportunità”.

All’incontro hanno relazionato Attilio Montefusco, Responsabile dello Sportello Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI) di Napoli che sta offrendo, anche per quest’anno, il supporto didattico specifico.

Hanno inoltre relazionato Luisa Festa, Consigliera di Parità della Provincia di Napoli, Giuliana Di Sarno, Presidente della III Municipalità del Comune di Napoli e Giovanna De Rosa del CSV Napoli - Centro di Servizio per il Volontariato. Modera Renato Briganti, docente del Dipartimento di Economia.

AdA

Scarica il materiale didattico del seminario

Leggi tutto...

Reti di sicurezza: esce la UNI EN 1263:2015 parte 1 e 2

reti sicurezzaUNI informa della pubblicazione della UNI EN 1263:2015 parte 1 e parte 2, la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 1263 (edizione dicembre 2014) sui requisiti delle reti di sicurezza e dei loro accessori, utilizzati in lavori di costruzione ed assemblaggio per proteggere dalle cadute dall'alto.

La UNI EN 1263-1:2015 è entrata in vigore il 12 febbraio scorso e specifica i requisiti di sicurezza delle reti ed i metodi di prova, ed è basata sulle caratteristiche prestazionali delle fibre di polipropene e di poliammide.

La UNI EN 1263-2:2015 specifica, invece, i requisiti di sicurezza per il posizionamento delle reti di sicurezza in conformità al manuale di istruzioni del fabbricante e alle specifiche di prodotto e per le prove delle reti di sicurezza di sistema S, sistema T, sistema U e sistema V in conformità alla UNI EN 1263-1.

Le piccole reti di sicurezza di sistema S conformi alla UNI EN 1263-1 (minori di 35 m2 e 5,0 m sul lato più corto) non sono trattate dalla norma, ricorda l'UNI.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

AdA

Leggi tutto...

Elmi per vigili del fuoco: in vigore due norme UNI

elmi VVFÈ entrata in vigore il 12 febbraio scorso la norma UNI EN 16473:2015 che specifica i requisiti minimi per gli elmi per soccorsi tecnici, che sono destinati a proteggere la parte superiore della testa principalmente contro gli effetti dei pericoli meccanici, quali l'impatto e la penetrazione, della fiamma, dei pericoli elettrici e chimici.

Si tratta della versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 16473 (edizione dicembre 2014) e riporta anche i requisiti per la marcatura e le informazioni che devono essere fornite dal fabbricante.

Non vengono contemplati alcuni particolari tipi di elemento, in particolare sono esclusi:
- Gli elmi per la lotta contro l'incendio in edifici e in altre strutture
- Gli elmi per la lotta contro l'incendio boschivo e/o di vegetazione (vedere EN 443 ed EN 16471).
- I caschi per uso in operazioni di salvataggio in acqua con le imbarcazioni
- I DPI a protezione di viso/occhi/orecchie e collo (richiedono DPI diversi)

Per quanto riguarda, in particolare, gli Elmi per la lotta contro l'incendio boschivo e/o di vegetazione, sempre in data 12 febbraio 2015 è entrata in vigore la UNI EN 16471:2015, versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 16471 (edizione dicembre 2014), che specifica i requisiti minimi per questi elmetti che proteggono la parte superiore della testa principalmente contro gli effetti di un impatto, una penetrazione, del calore, delle fiamme e delle braci ardenti. Anche questa norma indica i requisiti per la marcatura e le informazioni che devono essere fornite dal costruttore.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

AdA

Leggi tutto...

Verifiche periodiche. Circolare Ministeriale sulle modalità di effettuazione

circolare ministerialeIl Ministero del Lavoro ha emanato la Circolare del 3/3/2015 in materia di verifiche periodiche sulle attrezzature. Si tratta di chiarimenti sulle modalità di effettuazione delle verifiche di cui all'All. VII del D.lgs 81/08, nonché sui criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art.71, comma 13 del medesimo decreto legislativo.

La Circolare riguarda in particolare le seguenti attrezzature:

  • Attrezzature di lavoro costituite da più bombole;
  • Generatori di calore alimentati da combustibile solido, liquido o gassoso per impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura dell'acqua non superiore alla temperatura di ebollizione alla pressione atmosferica, aventi potenzialità globale dei focolai superiori a 116 KW e serbatoi di GPL;
  • Decreto dirigenziale del 23.11.2012 "Tariffe per le attività di verifica periodica delle attrezzature di cui all'Allegato VII del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.", adeguamento all'indice ISTAT delle tariffe;
  • Segnalazioni di comportamenti anomali dei Soggetti Abilitati

Per quanto riguarda le attrezzature di lavoro costituite da più bombole, la circolare ricorda che si fa riferimento “alle attrezzature rientranti nell’Allegato VII del Dlgs 81/08, collegate in parallelo a un unico collettore in uscita per la fruizione del prodotto e che condividono gli stessi dispositivi di sicurezza, di protezione e di controllo”. Per la determinazione della tariffa per le verifiche di tali attrezzature, si deve tener conto della somma dei volumi delle singole bombole.

A titolo esemplificativo e non esaustivo rispondono alle attrezzature di lavoro di cui sopra le installazioni fisse costituite da complessi di bombole per lo stoccaggio di metano utilizzate nelle stazioni di rifornimento per autotrazione e per l’alimentazione di impianti di processo

Per tali attrezzature, gli obblighi di verifica periodica si riferiscono a quelle “necessarie all’attuazione di un processo produttivo destinate a essere usate durante il lavoro. Fermo restando quanto previsto dalla circolare 23/2012 del Ministero del Lavoro, punto 4.

AdA

Scarica la Circolare n° 5 del 3 marzo 2015

Leggi tutto...

Revisione della ISO 14001. Si compensano le emissioni di CO2

14001Nella sua ultima riunione tenutasi lo scorso febbraio a Tokyo, Giappone, il gruppo di lavoro ISO incaricato della revisione della ISO 14001 sulla gestione ambientale ha messo in pratica la compensazione delle proprie emissioni di CO2, conformemente alla norma ISO 14064 per la quantificazione, la rendicontazione e il monitoraggio delle emissioni di gas a effetto serra.
Da dove nasce l'idea di compensare le emissioni?
Fin dall'inizio l’idea era quella di organizzare una riunione “eco-friendly”; di conseguenza, l’intenzione di applicare una compensazione delle emissioni è venuta piuttosto naturalmente, suggerita da uno dei membri organizzatori. Questa azione per noi è stata particolarmente significativa: non solo era vantaggiosa per l'ambiente, ma ci dava un'opportunità unica di mettere in pratica ciò che predichiamo, utilizzando le nostre norme!
Che cosa ci è voluto?
Per prima cosa abbiamo istituito un project team con gli organizzatori della riunione e ricevuto il supporto del Ministero giapponese dell'Economia, del commercio e dell'industria (METI) e di una società di consulenza. L’evento è stato ospitato dall’ente normatore giapponese JSA (Japanese Standards Association), dal METI e dall’Università di Tokyo.
La prima tappa è stata la definizione dei confini, allo scopo di determinare la portata delle emissioni da compensare in conformità con la ISO 14064-1. Abbiamo deciso di coprire sia il consumo di energia elettrica presso la sede della riunione, sia i consumi di viaggio (per, da e durante l’evento) di tutti i partecipanti. Il passo successivo è stato il calcolo della quantità prevista di emissioni di CO2 da compensare.
L’ultimo step ci ha visti impegnati nella scelta della tipologia di crediti da acquistare per la compensazione: abbiamo optato per il recupero dell’area danneggiata dallo tsunami nel 2011, causato dal terremoto al largo della costa Est del Giappone. Anche perché questi crediti sono stati creati sotto il J-Credit Scheme, un programma gestito dal governo giapponese basato sulle norme ISO 14064-2, ISO 14064-3 e ISO 14065.
Avanza la revisione della ISO 14001
Gli esperti incaricati della revisione della ISO 14001 sui sistemi di gestione ambientale si sono incontrati a Tokyo lo scorso febbraio, con l’obiettivo di passare in rassegna gli oltre 1.400 commenti ricevuti nel corso della precedente consultazione pubblica (DIS) ed elaborare un progetto finale di norma internazionale (FDIS – Final Draft International Standard).
Il documento verrà ultimato nel prossimo incontro del GL previsto a Londra nel mese di aprile 2015, ospitato dal BSI. L’FDIS sarà quindi sottoposto a votazione e, se approvato, il documento procederà verso la pubblicazione come norma internazionale. La nuova versione è attesa per la fine del 2015.

mb

Fonte UNI

 

Leggi tutto...

Centri di abbronzatura: dall’UNI tre norme

abbroIl Comitato tecnico europeo CEN/TC 412 “Indoor sun exposure services” ha messo a punto – e recentemente pubblicato – un pacchetto completo di norme (recepite in Italia dall’UNI) che trattano a 360 gradi le caratteristiche di questi centri e il livello di professionalità del personale che vi opera.
Si tratta delle tre parti della norma UNI EN 16489Servizi professionali di trattamento della pelle con raggi ultravioletti in locali chiusi”.
A metà 2014 era stata pubblicata la Parte 1 riguardante i “Requisiti per la fornitura di formazione”;  questa prima parte del documento migliora il livello qualitativo delle informazioni che vengono fornite ai consumatori sulla sicurezza di questi servizi da parte dei consulenti, cioè delle persone che lavorano all'interno dei centri professionali di abbronzatura e che forniscono informazioni e consigli sull'esposizione ai raggi UV ai potenziali clienti. Il documento infatti – oltre a specificare i contenuti essenziali per la formazione dei consulenti che operano in questi centri – specifica anche le procedure per come realizzare e valutarne la qualificazione.
Il documento è anche corredato da alcune tabelle utili al fine di determinare il tipo di pelle degli utilizzatori e poter consigliare loro un programma individuale, mirato e personalizzato, di esposizione ai raggi UV.
Più recente è invece la pubblicazione delle altre due parti (2 e 3) che completano la serie e contribuiscono a delineare un quadro completo sui servizi offerti.
Di particolare importanza è la Parte 2 della UNI EN 16489 che riguarda le “Qualifiche e competenze richieste per il consulente dei centri di abbronzatura” che specifica i requisiti essenziali di conoscenza, abilità, competenza e qualifica del consulente dei centri di abbronzatura che deve fornire informazioni ai consumatori sull’esposizione ai raggi ultravioletti.
Tra le capacità richieste al consulente vi è – ad esempio – la conoscenza della distribuzione spettrale delle radiazioni UV e dei loro effetti sul corpo umano, la conoscenza di tutte le misure protettive necessarie durante l’esposizione e delle informazioni sulla corretta manutenzione e pulizia delle apparecchiature.
Il consulente che opera in questi centri deve anche essere in grado – sulla base di una analisi individuale condotta sul tipo di pelle del cliente – di definire programmi di abbronzatura personalizzati.
La Parte 3 della UNI EN 16489 definisce infine i “Requisiti per l’erogazione dei servizi” svolti dai centri di abbronzatura, nonché la valutazione delle prestazioni. La norma specifica i requisiti delle attrezzature, il livello di igiene raccomandato, le procedure per la gestione dei reclami. Questo documento contribuisce a rafforzare ulteriormente la tutela e la sicurezza dei consumatori che usufruiscono di questi servizi.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

 

Leggi tutto...

Nuovo dossier UNI sull'utilizzo delle materie plastiche

plasticaLa plastica si trova praticamente ovunque, essa trova infatti ampio uso negli abiti che indossiamo, nelle case dove abitiamo e nelle auto su cui viaggiamo. I giocattoli, la TV, i computer, i telefonini e i CD contengono plastica. Molte delle tubazioni che contribuiscono al nostro comfort (trasporto di acqua calda e fredda per il consumo umano, trasporto di gas, ecc..) sono di plastica, inoltre molte delle riparazioni delle tubazioni pre-esistenti che causano perdite sono anch’esse effettuate con tubazioni in plastica mediante tecnologie a bassissimo impatto ambientale. Molte sono le  applicazioni in agricoltura e nel settore del confezionamento, della conservazione e del trasporto di prodotti alimentari.
La struttura normativa messa in atto nel settore delle plastiche consente di tenere strettamente sotto controllo il processo di fabbricazione dalla materia prima fino al prodotto finito, garantendone l’affidabilità e la durabilità. Anche l’installazione e l’utilizzo sono normati perché sarebbe inutile produrre manufatti a regola d’arte per poi utilizzarli o metterli in opera in modo scorretto, vanificandone le qualità.
In questo dossier dedicato alle plastiche sono approfonditi tutti i temi sopra trattati; in alcuni casi sono impiegate le espressioni utilizzate dagli autori degli articoli che meglio di null'altro ne delineano il contenuto.

Scarica il dossier

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Impianti termici. Libretti di caldaia integrabili entro dicembre

libretto-manutenzione-caldaiaPer il nuovo libretto della caldaia c’è tempo sino a fine 2015. La legge 11/2015, che ha convertito il Dl 192/2014 (il “milleproroghe“) ha differito al 31 dicembre 2015 il termine, scaduto il 25 dicembre 2014, per gli adempimenti relativi all’integrazione dei libretto di centrale per gli impianti termici civili da 35 kW in su.

Il D.lgs 152/2006 (Codice dell’ambiente) prevede che gli impianti termici con potenza nominale superiore o uguale al valore di soglia di 35 kW devono essere muniti di un libretto di centrale. Questo deve essere conservato presso l’edificio o l’unità immobiliare in cui è collocato l’impianto termico. La compilazione per le verifiche periodiche dell’impianto è effettuata dal responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico. In caso di nomina del terzo responsabile e successiva rescissione contrattuale, il terzo responsabile è tenuto a consegnare al proprietario o all’eventuale subentrante, l’originale del libretto, ed eventuali allegati, il tutto debitamente aggiornato.

L’articolo 284 comma 2 del Dlgs 152/2006 prevedeva, tra l’altro, che per gli impianti termici civili di potenza termica nominale superiore al valore di soglia (35 kW), il libretto di centrale avrebbe dovuto essere integrato, entro il 31 dicembre 2012, da un atto in cui si dichiara che l’impianto è conforme alle caratteristiche tecniche (di cui all’articolo 285) ed è idoneo a rispettare i valori limite di emissione (di cui all’articolo 286) previsti dallo stesso decreto.

L’articolo 11, comma 7, del Dl 91/2014 ha differito il termine precedente, consentendo di ottemperare agli adempimenti entro sei mesi dall’entrata in vigore del medesimo decreto legge, quindi entro il 25 dicembre 2014. Il differimento si era reso necessario perché tra gli adempimenti integrativi da presentare, in base al comma 2 dell’articolo 284 del Codice dell’ambiente, figura un atto in cui si dichiara che l’impianto è conforme alle caratteristiche tecniche di cui all’articolo 285, caratteristiche che però erano scomparse, in seguito all’entrata in vigore del comma 52 dell’articolo 34 del Dl 179/2012. Le caratteristiche tecniche, però, sono state reinserite con l’articolo 11, comma 9 del Dl 91/2014. Si era reso perciò necessario fissare il nuovo termine al 25 dicembre 2014. Il milleproroghe, al comma 2-bis dell’articolo 12, ha infine differito il termine al 31 dicembre 2015.

Il libretto di centrale deve essere inoltre integrato con l’indicazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie ad assicurare il rispetto dei valori limite di cui all’articolo 286 del Codice dell’ambiente.

È punito con la sanzione amministrativa da 516 a 2.582 euro il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto che non redige, o redige in modo incompleto questo documento con l’indicazione delle manutenzioni, come descritto all’articolo 284, comma 2 del Dlgs 152/2006, o non lo trasmette all’autorità competente. La stessa sanzione è prevista nel caso in cui venga mantenuto in esercizio un impianto termico non conforme.

AdA

Fonte Sole 24 Ore E.R.

Leggi tutto...

Allarmi: in italiano le tre parti della UNI CEI EN 50518

allarmeDisponibili in lingua italiana le parti 1, 2 e 3 della norma UNI CEI EN 50518 sui  sistemi di allarme.
La norma UNI CEI EN 50518-1 si occupa dei requisiti per il posizionamento e la costruzione dei sistemi di allarme: essa specifica i requisiti minimi per la progettazione, costruzione degli edifici dove vengono monitorati ed analizzati i segnali generati da uno o più sistemi di allarme intrusione e rapina come parte integrante di un più ampio processo di gestione della sicurezza, intesa sia in termini di safety che di security (Centri di monitoraggio e di ricezione allarme). I requisiti si applicano a siti remoti, dove numerosi sistemi inviano segnalazioni ad una molteplicità di centri di ricezione dell'allarme (ARC), così come a specifici siti, che tengono sotto monitoraggio ed elaborano allarmi generati da uno più sistemi di allarme, installati all'interno del perimetro di un sito specifico.
La UNI CEI EN 50518-2 specifica, invece, i requisiti tecnici dei centri di monitoraggio e di ricezione allarme in termini di prestazioni, comunicazione, ricezione dei segnali, verifiche, registrazione dei dati e disponibilità e ne definisce i criteri di verifica.
Infine, la UNI CEI EN 50518-3 precisa i requisiti e le procedure per la gestione operativa dei centri di monitoraggio e di ricezione allarme.
Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

Fonte UNI

 

Leggi tutto...

Esposizione a rumore nei luoghi di lavoro. La UNI 11347:2015 per gli interventi di riduzione previsti dal D.Lgs 81/08

rumorePredisposta dalla Commissione Tecnica Acustica e vibrazioni, la norma specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall'azienda per ridurre l'esposizione al rumore nei luoghi di lavoro nonché come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all'accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un programma aziendale di riduzione dell'esposizione (PARE) al rumore.

Con il D.Lgs. 81/08, il datore di lavoro deve eseguire una valutazione del rumore all’interno della propria azienda allo scopo di individuare i lavoratori esposti al rischio e di attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.

In caso di superamento del limite di azione superiore 85 dB(A), deve adottare in azienda, le misure tecniche e organizzative mirate alla eliminazione o alla riduzione dello specifico rischio (“con particolare riferimento alle norme di buona tecnica e alle buone prassi”, art. 181).

La norma UNI 11347:2015, in vigore dal 12 febbraio 2015, riguarda i programmi aziendali di riduzione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro e specifica come indicare gli interventi tecnici e organizzativi che vengono adottati dall’azienda per ridurre l’esposizione al rumore nei luoghi di lavoro e come identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della loro delimitazione/segnalazione/restrizione all’accesso, così come richiesto dalla legislazione vigente, attraverso la redazione di un Programma Aziendale di Riduzione dell’Esposizione (P.A.R.E.) al rumore”.

Nel P.A.R.E. devono essere fornite una serie di informazioni a cominciare dall’elenco dei lavoratori e delle attività per i quali si è riscontrato in fase di valutazione del rischio il superamento dei valori previsti. Ma anche le misure tecniche e organizzative che si intendono adottare allo scopo, tenuto conto delle esigenze della sicurezza (sia del personale, che delle macchine, che dei prodotti), della produzione e dell’ambiente.

Vanno indicati i risultati attesi dagli interventi di riduzione dei livelli di esposizione, i tempi di attuazione delle singole misure di bonifica acustica, il settore aziendale di riferimento, il soggetto/i incaricato/i dell’attuazione delle misure di bonifica, le modalità di verifica dei risultati acustici, di controllo dell’efficienza acustica nel tempo.

Obiettivi del PARE, quindi, sono quelli di riportare i singoli livelli di esposizione al rumore LAeq ad un valore consigliato di:
•    Da 75 a 80 db(A) per gli ambienti industriali
•    Da 45 a 55 dB(A) per gli uffici

Ove possibile, dal punto di vista tecnico, occorrerà comunque valutare la possibile sostituzione delle sorgenti di rumore con altre aventi emissione sonora minore, ovvero valutando il guadagno in termini di costi/benefici qualora si opti per un intervento di bonifica.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

AdA

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Iscriviti alla nostra newsletter. Resta aggiornato.NB: Iscrivendoti, accordi il tuo consenso