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Energie rinnovabili e rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori

Cop-Lavori-Verdi newPubblicato dall’INAIL il report "Proposte e riflessioni per una politica condivisa di tutela della salute e sicurezza nel settore delle energie rinnovabili" che illustra le fasi del percorso di ricerca e offre un’analisi complessiva dei risultati ottenuti, nonché delle principali policy da adottare per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori impiegati nel settore delle energie rinnovabili.

Il Dimeila - Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene Del Lavoro ed Ambientale dell'INAIL, ha avviato una specifica linea di ricerca con l’obiettivo di costruire un quadro conoscitivo approfondito ed esaustivo dei rischi lavoro-correlati riferibili ai lavori verdi e di promuovere la definizione e l’adozione di strumenti idonei per la loro prevenzione e/o riduzione.

L'INAIL, in qualità di Centro di collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si propone di contribuire al raggiungimento dell'obiettivo posto dalla stessa Oms in merito alla tutela dei lavoratori impiegati nel settore della green economy, a testimonianza della crescente importanza di tale tematica in ottica di salute e sicurezza sul lavoro.

Il lavoro si è concentrato esclusivamente sul settore delle energie rinnovabili, dato che si tratta del settore industriale più importante della green economy relativamente al profilo occupazionale e alle prospettive di sviluppo, nonché sul suo legame con l'innovazione tecnologica e sulle conseguenti implicazioni sul piano dei rischi nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per ciascuna delle fonti di energia rinnovabile (eolico, solare termico, solare fotovoltaico, biomasse, geotermico ed idroelettrico) sono state analizzate le diverse fasi del ciclo produttivo, ovvero: le attività di ricerca e sviluppo, produzione, installazione, manutenzione e smaltimento delle tecnologie.

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Sistemi di controllo fumo/calore: aggiornate le parti 1 e 2 della UNI 9494

impianto-evacuazione-fumo-e-caloreIn vigore dal 16 marzo la nuova parte 1 e 2 della UNI 9494 "Sistemi per il controllo di fumo e calore"; la Parte 1 riguarda Progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC); la Parte 2 la Progettazione e installazione Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore.

La UNI 9494-1:2017 stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) in caso d'incendio. Si applica ad ambienti da proteggere con una superficie minima di 600 m2 e un'altezza minima di 3 m nel caso di edifici monopiano, ultimo piano di edifici multipiani, piano intermedio di edifici multipiani collegabile alla copertura.

La norma è relativa a SENFC realizzati con Evacuatori Naturali di Fumo e Calore (ENFC) installati su tetto; inoltre fornisce indicazioni e concetti per SENFC realizzati con ENFC installati su parete.

La UNI 9494-2:2017 stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in caso d'incendio. Si riferisce ai Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in ambienti di altezza h pari ad almeno 3 m, aventi superficie minima di 600 m2. La norma contiene prospetti e procedure per il calcolo delle altezze libere da fumo al fine di rispettare i requisiti imposti dai diversi livelli di protezione. Il dimensionamento dell'impianto secondo la presente norma non si applica negli ambienti a rischio di esplosione, nei corridoi e nei corridoi con scale.

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Calcestruzzo: pubblicata in italiano la norma UNI EN 206

calcestruzzoPubblicata la norma europea UNI EN 206 si occupa di specificazione, prestazione, produzione e conformità del calcestruzzo.
La norma si applica al calcestruzzo per strutture gettate in sito, strutture prefabbricate e componenti strutturali prefabbricati per edifici e strutture di ingegneria civile.
Il calcestruzzo può essere miscelato in cantiere, preconfezionato o prodotto in un impianto per componenti di calcestruzzo prefabbricato.
La norma specifica i requisiti per:

  • i materiali componenti del calcestruzzo;
  • le proprietà del calcestruzzo fresco ed indurito e la loro verifica;
  • le limitazioni per la composizione del calcestruzzo;
  • la specifica del calcestruzzo;
  • la consegna del calcestruzzo fresco;
  • le procedure per il controllo di produzione;
  • i criteri di conformità e la valutazione della conformità.

La norma non contiene tutte le disposizioni necessarie per la specificazione e la produzione del calcestruzzo: essa rinvia a disposizioni complementari in vigore nel Paese in cui si produce ed utilizza il calcestruzzo. Di conseguenza la sua applicazione necessita del documento di applicazione nazionale UNI 11104 che costituisce parte integrante alla presente norma per la sua applicazione in Italia per il calcestruzzo strutturale.La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Servizi di progettazione. Dal Consiglio Nazionale degli Architetti la guida alla redazione dei bandi

Guida-redazione-bandi-cnappcIl CNAPPC, con l’obiettivo di supportare le Stazioni Appaltanti nella predisposizione dei documenti di gara, in linea con le disposizioni di cui al nuovo codice dei contratti (D.Lgs.50/2016) e con le relative Linee Guida dell’ANAC, ha redatto una Guida alla redazione dei Bandi da adottare nei Concorsi di Idee e di Progettazione e nelle procedure di affidamento dei Servizi di Architettura e Ingegneria, in relazione all’importo stimato del corrispettivo ed alla tipologia delle opere da realizzare.
La Guida contiene gli schemi degli stessi bandi, che le stazioni appaltanti potranno utilizzare in relazione alle varie tipologie di affidamenti, nel rispetto del nuovo Codice dei Contratti e delle Linee Guida emanate dall’ANAC.
La Guida riserva particolare attenzione ai bandi per i concorsi di progettazione, che le amministrazioni aggiudicatrici potranno adottare utilizzando un’apposita piattaforma informatica che il CNAPPC metterà gratuitamente a disposizione delle stazioni appaltanti che intendano bandire concorsi per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria.
L’obiettivo prioritario è quello di promuovere la procedura del concorso quale strumento ideale per selezionare il miglior progetto ed il professionista da incaricare per le fasi successive della progettazione.
Tutto ciò consentirà non solo di garantire una maggiore qualità del progetto, ma anche di snellire le procedure e di ridurre notevolmente i costi ed i tempi per l’organizzazione di un concorso anche rispetto agli affidamenti con l’offerta economicamente più vantaggiosa, che impongono tempi notevolmente più lunghi, spesso incompatibili con la partecipazione a bandi finanziati con fondi europei.

Documenti collegati

mb

Fonte: CNAPPC

Sistemi di evacuazione di fumo e calore. Pubblicate due parti della UNI 9494

9494La commissioni tecniche Protezione attiva contro gli incendi e Sistemi per il controllo di fumo e calore hanno pubblicato le norme UNI 9494-1 e UNI 9494-2 in materia di sistemi di evacuazione di fumo e calore naturale e forzata.

La UNI 9494-1, che ritira e sostituisce l’edizione del 2012,stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore (SENFC) in caso d’incendio.
La norma si applica ad ambienti da proteggere con una superficie minima di 600 m2 e un'altezza minima di 3 m nel caso di:

  • edifici monopiano;
  • ultimo piano di edifici multipiani;
  • piano intermedio di edifici multipiani collegabile alla copertura.

La norma è relativa a SENFC realizzati con Evacuatori Naturali di Fumo e Calore (ENFC) installati su tetto; inoltre fornisce indicazioni e concetti (vedere appendice B informativa) per SENFC realizzati con ENFC installati su parete.
La UNI 9494-2, che ritira e sostituisce l’edizione del 2012, stabilisce i criteri di progettazione e installazione dei Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in caso d'incendio. La norma si riferisce ai Sistemi di Evacuazione Forzata di Fumo e Calore (SEFFC) in ambienti di altezza h pari ad almeno 3 m, aventi superficie minima di 600 m2. La norma contiene prospetti e procedure per il calcolo delle altezze libere da fumo al fine di rispettare i requisiti imposti dai diversi livelli di protezione.
Il dimensionamento dell'impianto secondo la presente norma non si applica ai seguenti casi:

  • ambienti a rischio di esplosione;
  • corridoi;
  • corridoi con scale.

Le norme sono disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Cadute dall’alto. Da UNI nuovi progetti di norma lavori su fune

dpi cadute altoLa Commissione Sicurezza (CT 042/SC 02/GL 01 “Dispositivi di protezione contro le cadute dall'alto”) invia all’inchiesta preliminare due progetti che costituiscono il riferimento tecnico più aggiornato relativo ai codici di buona pratica relativi ai lavori su fune.

I progetti intendono aumentare il livello di sicurezza dei lavori su fune nei diversi settori di attività quali edifici, torri eoliche, ambienti confinati, pareti d’arrampicata artificiali e naturali, percorsi acrobatici, allestimento “vie ferrate” e strutture per concerti e spettacoli.

Il progetto UNI1602904Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Sistemi di accesso su fune - Parte 1: Principi fondamentali per il sistema di lavoro” (adozione ISO 22846-1:2003) fornisce i principi fondamentali per l'uso dei metodi di accesso e posizionamento in funi durante i lavori in quota.

Il progetto UNI1602905Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Sistemi di accesso su fune - Parte 2: Codice di buona pratica” (adozione ISO 22846-2:2012) fornisce invece le raccomandazioni e le linee guida per l'uso di metodi di accesso e posizionamento su funi durante i lavori in quota e approfondisce i principi fondamentali di cui alla parte 1, unitamente alla quale si applica.

Le due parti della norma sono applicabili ai lavori svolti con sistemi di accesso e posizionamento su funi su edifici e altre strutture (anche strutture in mare aperto) o siti naturali (come per esempio pareti rocciose), durante i quali le funi sono collegate a una struttura o elemento naturale. Sono destinate a situazioni in cui le funi sono utilizzate come mezzo principale di accesso, supporto e uscita o come mezzo primario di protezione contro la caduta.

L’inchiesta preliminare terminerà il 28 marzo prossimo.

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Sistri, aggiornato il documento “Guida gestione azienda”

sistriSul sito web del SISTRI, nella Sezione Manuali e Guide, è stato pubblicato l'aggiornamento del documento “Guida gestione azienda”.

Il documento, aggiornato al 20 febbraio 2017, si propone quale strumento di supporto per l’applicativo “Gestione Azienda” disponibile in area autenticata attraverso il quale è possibile visualizzare l’anagrafica, calcolare il contributo, richiedere dispositivi usb, annullare pratiche in essere ed inserire pagamenti e richieste di rimborso, ecc.

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Codice Appalti, pubblicate le Linee guida Anac sulle società in house

anacL'Autorità anticorruzione ha pubblicato sul suo sito web le Linee guida n. 7, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti «Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016», adottate con la Determinazione n. 235 del 15 febbraio 2017.

Le Linee guida n. 7 definitive sono state pubblicate anche nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.61 del 14 marzo 2017.

Nell’adunanza del 30 novembre 2016, il Consiglio dell’Anac ha deliberato di avviare la consultazione on-line relativa allo schema di Linee guida al fine di acquisire osservazioni e commenti da parte degli operatori del mercato.

Nel corso della consultazione, che si è svolta nel periodo 5 dicembre – 20 dicembre 2016, sono pervenuti all’Autorità contributi da parte di 14 soggetti (n. 7 Amministrazioni pubbliche, n. 4 associazioni di categoria, n. 1 dipendente pubblico, n. 1 libero professionista, n. 1 altri soggetti).

All’esito dell’esame dei contributi pervenuti, l’Autorità ha integrato e modificato lo schema di Linee guida alla luce delle osservazioni ricevute. Il testo del documento è stato trasmesso al Consiglio di Stato per l’acquisizione del relativo parere. Con atto n. 282/2017 del 1/2/2017 (affare n. 1/2017) il Consiglio di Stato ha reso il parere sullo schema di Linee guida. Nella redazione del testo finale dell’atto l’Anac ha recepito le osservazioni formulate dal Supremo Consesso.

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Scarica le Linee Guida ANAC n. 7

VIA e VAS: dal Ministero Ambiente due nuove Linee Guida sulla Sintesi non tecnica

via vasIl Ministero del lavoro pubblica di due Linee Guida su VIA e VAS. Contestualmente è stata data una nuova veste grafica dello Spazio per il cittadino che consente una maggiore accessibilità alle informazioni necessarie a favorire la partecipazione del pubblico, anche attraverso l'utilizzo di un modulo per inviare le osservazioni su piani/programmi/progetti in fase di consultazione.

Le due Linee guida riguardano la predisposizione della Sintesi non Tecnica dello Studio di Impatto Ambientale (VIA) e delle Linee Guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale (VAS), finalizzate a fornire indicazioni metodologiche e criteri redazionali omogenei sia in termini di struttura che di contenuti per tali documenti destinati ad informare il pubblico in maniera chiara, semplice ed efficace.

Le Linee Guida sono finalizzate a fornire indicazioni metodologiche ed operative ai Proponenti per la predisposizione della Sintesi non Tecnica e forniscono criteri redazionali omogenei sia in termini di struttura che di contenuti del documento, che dovranno essere necessariamente adattati alle specifiche caratteristiche del piano/programma/progetto e del contesto ambientale e territoriale di riferimento.

Le linee guida vengono rese disponibili in una prima versione anche al fine di ricevere utili commenti e suggerimenti da parte dei soggetti coinvolti nei processi di VAS e VIA, affinché possano rispondere al meglio alle finalità che si prefiggono

Si tratta di documenti orientati ad un pubblico non necessariamente esperto delle specifiche tematiche, al fine di semplificare i rapporti tra amministrazione e cittadini e migliorare la qualità del processo di partecipazione ai processi decisionali, garantendo alla società civile di contribuire attivamente ed in maniera consapevole e propositiva alle procedure di Valutazione Ambientale (VAS e VIA).

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Scarica le Linee Guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale (VAS)

Scarica le Linee guida per la predisposizione della Sintesi non Tecnica dello Studio di Impatto Ambientale (VIA)

AEE: aggiornata la normativa nazionale sulle restrizioni alle sostanze pericolose

RAEECon Decreto 3 marzo 2017 (in GU n.62 del 15-3-2017) il ministero dell'Ambiente da attuazione alle ultime direttive UE che impongono specifiche restrizioni a determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).

Il Decreto modifica (l'allegato IV) al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27 che attua la direttiva "madre" 2011/65/UE introducendo specifiche esenzioni al divieto di utilizzo del cadmio e del piombo (e non solo) in alcune apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27, di attuazione della direttiva europea 2011/65/UE in materia di restrizioni nelle AEE, prevede espressamente l'emanazione di specifici decreti di modifica per l'adeguamento al progresso tecnico degli studi sulle sostanze: le direttive delegate della Commissione europea 2016/585/UE del 12 febbraio 2016 nonché 2016/1028/UE e 2016/1029/UE del 19 aprile 2016 hanno modificato di recente l'elenco delle sostanze contenute nell'allegato IV della direttiva 2011/65/UE.

Ciò ha portato alla necessità di aggiornare le tabelle delle sostanze contenute nel D.Lgs. n.27/2014 (all'allegato IV) sostituendo il punto 26 e 42, sopprimendo il punto 31 e aggiungendo il 31 bis (vedi tabelle all'interno del decreto per i dettagli e le scadenze delle restrizioni); queste due ultime modifiche si applicano a decorrere dal 6 novembre 2017 e riguardano restrizioni per Piombo, cadmio, cromo esavalente ed eteri difenile polibromurato (PBDE) nei pezzi di ricambio recuperati da e usati per la riparazione o il rinnovo di dispositivi medici.

La direttiva delegata 2016/585 del 12 febbraio 2016 ha modificato, adattandolo al progresso tecnico, l'allegato IV della direttiva 2011/65/UE per quanto riguarda un'esenzione relativa al piombo, al cadmio, al cromo esavalente e agli eteri di difenile polibromurato (PBDE) nei pezzi di ricambio recuperati da e usati per la riparazione o il rinnovo di dispositivi medici o di microscopi elettronici.

Le direttive delegate 2016/1028/UE, 2016/1029/UE della Commissione, del 19 aprile 2016, hanno modificato sempre l'allegato IV della direttiva 2011/65/UE, introducendo specifiche esenzioni al divieto di utilizzo del cadmio e del piombo in alcune apparecchiature elettriche ed elettroniche.

AdA

Scarica il Decreto 3 marzo 2017

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