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News - Bandi & Finanziamenti

News - Bandi & Finanziamenti (359)

Napoli, ecco i dottori dell’arte

 

Sul concettodiagnosis di diagnosi dell’opera d’arte, sulle prospettive autenticamente multidisciplinari inaugurate dalla diagnostica dei beni culturali, si è discusso nel corso del I Convegno internazionale “Diagnosis for the conservation and valorization of Cultural Heritage“, tenutosi nel corso della due giorni appena conclusa presso l’Hotel Capodimonte di Napoli. Promosso dall’Aies (Associazione Italiana Esperti Scientifici) e dalla Società Chimica Italiana, l’evento ha riunito alcuni tra i più autorevoli esperti al mondo nel campo della teoria e delle tecnologie del restauro. Scienziati e umanisti riuniti per discutere insieme su come declinare al meglio il concetto di reversibilità delle opere d’arte. “Il concetto di reversibilità – ha spiegato Ciro Piccioli, presidente dell’Aies – è oggigiorno divenuto molto difficile da applicare e richiede un percorso progettuale complesso, che conduca ad una diagnosi vera e completa prima di intervenire sull’opera. Questa complessità di principi ha collocato la chimica tra le scienze più utili e necessarie per la conservazione del Patrimonio Culturale ed Ambientale, aprendo di fatto un nuovo settore applicativo per i chimici. Resta tuttavia l’esigenza che i diversi linguaggi che descrivono l’opera d’arte debbano trovare una sintesi nella diagnosi e questo – ha sottolineato Piccioli – è un problema irrisolto perché non è facile immaginare una diagnosi né tanto meno tradurla in un documento, proprio per la difficoltà di inventare un linguaggio nuovo che superi il semplice accostamento di quelli esistenti”.
In un momento in cui monumenti invidiatici in tutto il mondo denunciano con tragico clamore un uno stato di conservazione a dir poco approssimativo, il convegno è suonato come un tempestivo memento non solo a chi ha responsabilità dirette nella tutela del patrimonio artistico ma anche nei confronti della cittadinanza “comune”. “Conoscere – hanno sottolineato i promotori del convegno, tra cui i professori Luigi Campanella e Nicola Lena Cota – significa anche misurare e misurare significa creare le condizioni affinché l’acquisizione di dati risulti affidabile. Si potrebbe dire: qualità delle misure significa qualità del progetto di conoscenza e valorizzazione. E’ anche un problema di formazione e di educazione, ovvero di cultura contemporanea. La diagnosi, da questo punto di vista, è sintesi creativa, il nuovo che emerge dall’interazione dei diversi linguaggi critici secondo cui si è esaminata e descritta l’operà d’arte, una chiave di lettura che diventa un nuovo valore dell’opera stessa”.
L’articolo completo su Il Denaro
Per approfondimentiApproccio multidisciplinare per tutelare il patrimonio

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Accordo Ministero dello Sviluppo Economico-Unioncamere per innovazione, crisi d’impresa e diffusione delle reti

 

 

Innovazione, crisi di impresa, reti. Sono iunioncamere tre punti qualificanti dell’Accordo di programma siglato dal Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e dal Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
L’intesa, che punta a realizzare un programma di attività che si avvarrà di 30 milioni di euro di risorse apportate dal sistema camerale, prevede che le Camere di commercio realizzino progetti diretti a:
• favorire la diffusione e il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa, anche con riferimento ai servizi avanzati di telecomunicazione (banda larga), nei distretti industriali; favorire la diffusione di strumenti di garanzia pubblica pei il finanziamento dell’innovazione; promuovere la collaborazione tra imprese ed enti di ricerca;
• promuovere le reti di impresa, favorendo la stesura dei contratti di rete e supportando le imprese con appositi studi di prefattibilità e la stesura delle tipologie contrattuali;
• monitorare le situazioni di crisi delle Pmi, con particolare attenzione agli interventi di sostegno dell’occupazione, supportando la crescita di imprese innovative, giovanili e femminili, nonché lo sviluppo delle imprese sociali.
Per la realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di programma, è istituito un Comitato di gestione composto da 5 membri, due dei quali designati dal Ministero dello Sviluppo economico e gli altri tre da Unioncamere.

 

Fonte Unioncamere

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Prodotti innovativi: dall’Ue 127 milioni

Il bando favorU Eisce il lancio sul mercato di beni e servizi. Previsti benefici anche per i processi produttivi. Il via alle domande scatta il prossimo primo febbraio
Le imprese che hanno a disposizione prodotti, processi e servizi innovativi, anche non tecnologici, da lanciare sul mercato presto potranno beneficiare di un contributo pubblico. L’Unione Europea farà partire il primo febbraio un bando da 127 milioni di euro per finanziare la commercializzazione di novità già pronte per essere applicate. I fondi coprono anche la messa in vendita di tecnologie già esistenti che però possono essere utilizzate in modo differente e più produttivo rispetto al passato. Da Bruxelles filtra pure la data di scadenza del provvedimento, fissata al 15 maggio 2012, mentre per quanto riguarda i dettagli si sa soltanto che il programma, conosciuto con gli acronimi “Cip Ict Psp”, ricalcherà in parte quanto già realizzato nelle passate annualità.
Beneficiari e Progetti
Al bando possono aderire le imprese dei Paesi membri. In parte l’intervento è aperto alle amministrazioni pubbliche che hanno così la possibilità di farsi finanziare servizi innovativi. Il principio ispiratore si fonda sul trasferimento di innovazione dai centri di ricerca alle aziende e sul potenziamento delle cosiddette Tic, tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Attraverso questo strumento l’impresa campana di un settore che potremmo immaginare come l’agroalimentare o il turismo o l’artigianato riceve un supporto importante per valorizzare in ambito continentale eventuali innovazioni di cui dispone. L’azienda può farsi conoscere, promuove il proprio prodotto, processo o servizio, lo mette in commercio e ha maggiore facilità nelle operazioni di vendita. Quanto ai temi del programma ne sono stati individuati 5: Tic per città intelligenti; contenuti digitali, dati aperti e creatività; Tic per la salute, l’invecchiamento attivo e l’inclusione; Tic per un’amministrazione innovativa e servizi pubblici più efficienti; servizi elettronici sicuri e altre azioni. Volendo riassumere i vantaggi si può dire che questo bando attiva un canale per assicurare visibilità alle migliori innovazioni, sia tecnologiche che non tecnologiche. Spesso, infatti, capita che un nuovo prodotto rimanga ristretto a un mercato di scarse dimensioni a causa dell’impossibilità da parte dell’azienda a promuoverlo.
I Contributi
Per il momento si sa soltanto che la Commissione Europea è orientata, come già accaduto in passato, a garantire la copertura dei costi diretti (necessari e appropriati) per la realizzazione degli interventi da parte delle aziende interessate.
In relazione alle reti tra imprese dello stesso settore, invece, viene assegnato un finanziamento a titolo di rimborso delle spese aggiuntive sostenute dai partecipanti per il coordinamento e l’avvio della collaborazione. L’entità sarà meglio precisata nel bando in vigore dal primo febbraio.

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Scarica il draft del programma

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Eletto il Preside Quintano alla Parthenope

 

Con l’87% delle preferenzparthenopee il Prof. Claudio Quintano, Ordinario di Statistica Economica, è stato eletto questa mattina Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Già Pro-Rettore e Preside della Facoltà di Economia, subentra al Prof. Gennaro Ferrara.
Molto soddisfatto il neo Rettore Quintano che entrerà in carica dal primo novembre con il Preside Giuseppe Vito già designato come Pro-Rettore.
Fonte Ateneapoli.it

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Il decalogo per una guida piu’ rispettosa dell’ambiente

 

Uno stile di guida 20111212031313 NuoveregolepercicliemotociclidallUEche consente di risparmiare carburante e di ridurre le emissioni di anidride carbonica. L’ecodriving, o guida ecologica, come è meglio conosciuta in Italia, sta diventando una prassi piuttosto comune nei paesi europei più attenti alle problematiche connesse con l’ambiente e si sta facendo strada anche in Italia.
Come ricorda la “Guida annuale 2009 sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di anidride carbonica delle automobili“,  stilata dal Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con i ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e trasporti, bastano solo dieci regole per adottare uno stile di guida più rispettoso dell’ambiente.
Ecco in breve il decalogo:
1. Accelerare gradualmente;2. Inserire al più presto la marcia superiore;
3. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme;
4. Guidare in modo attento e morbido evitando brusche frenate e cambi di marcia inutili;
5. Decelerare gradualmente rilasciando il pedale dell’acceleratore e tenendo la marcia innestata;
6. Spegnere il motore quando si può, ma solo a veicolo fermo;
7. Mantenere la pressione di gonfiaggio degli pneumatici entro i valori raccomandati;
8. Rimuovere porta-sci o portapacchi subito dopo l’uso e trasportare nel bagagliaio solo gli oggetti indispensabili mantenendo il veicolo, per quanto possibile, nel proprio stato originale;
9. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario;
10. Limitare l’uso del climatizzatore.
Secondo uno studio condotto da Euromobility in collaborazione con l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico, CNR, una  adeguata diffusione della cultura dello stile di  guida ecologica in Italia comporterebbe la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno 600 000 tonnellate all’anno, per un valore monetario superiore a 12 milioni di Euro. Un cittadino che percorre 15 mila chilometri l’anno seguendo le regole Eco-Drive, risparmierebbe 200 Euro di carburante.
Cifre di non poco conto anche per aziende ed enti che devono gestire una flotta aziendale. Ecco perché si stanno moltiplicando i corsi di ecodriving destinati sia a privati che ad imprese. Molte aziende che aderiscono ad iniziative del genere, non solo sono ispirate dal risparmio in termini economici, ma anche da una cultura della responsabilità sociale che impone l’adozione dei  comportamenti che vanno oltre il semplice rispetto degli obblighi di legge verso un modello gestionale basato su valori condivisi di tipo sociale ed ambientale.
C.E.

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Il tema delle pari opportunità sbarca a Venezia

 

Secondo il Ministrveneziao “ il cinema, con il suo linguaggio accattivante, capace di parlare a tutti, e in particolare ai giovani, può essere un ulteriore strumento di costruzione della società: le storie narrate sul grande schermo, filtrate dalla sensibilità dei registi, portano alla nostra coscienza la consapevolezza di realtà che spesso facciamo fatica ad immaginare, o alle quali non prestiamo la dovuta attenzione”, ed è proprio per questi motivi che la Carfagna in collaborazione con Cinecittà Luce ha istituito questo nuovo premio:
Lo scopo è di spronare tutti a guardarsi intorno e riflettere, immaginando nuove forme di società a e di convivenza, perché, conclude il Ministro,  “solo il cinema è capace di momenti di accelerazione che superano il quotidiano, proponendo soluzioni inedite e futuribili, insinuando nell’immaginario collettivo germi di progresso che aiutano a costruire il domani e a prendere coscienza del proprio ruolo nel mondo. Ecco perché affidiamo a un premio per le pari opportunità, e a una manifestazione di grande spessore e prestigio come quella di Venezia, questo messaggio positivo, certi di veicolarlo con efficacia e di farlo arrivare a destinazione”.
La giuria che assegnerà il premio sarà composta da personalità che si sono distinte in vari settori: da produttori a giornalisti, registi, scrittori, filosofi e personaggi del mondo dello spettacolo in modo da poter fare una panoramica complessiva sotto i diversi punti di vista. Presidente della giuria sarà il Capo del settore legislativo del Ministero per le Pari Opportunità, Cons. Francesca Quadri.
V.R.

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Qui Quo Qua. L’asilo delle pari opportunita’

 

In base all’ art.qui quo qua 70 della legge finanziaria del 2002 che ha istituito un Fondo per gli asili nido nell’ambito dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è stato creato all’ interno del Dipartimento di Pari Opportunità un asilo nido nell’ ottobre 2002.
Tale struttura ospita bambini dai tre mesi ai tre anni e ha lo scopo di agevolare le mamme lavoratrici permettendo loro, nel contempo di stare al fianco dei loro figli nei diversi momenti della giornata: durante la pappa, i vari cambi ed in qualsiasi altro momento vogliano.
Il funzionamento e l’organizzazione dell’asilo sono stabiliti in un regolamento stilato dal Direttore Amministrativo (nominato con apposito decreto) che è a capo della struttura ed i piccoli sono affidati a un team di educatrici munite del titolo di “maestra d’asilo e/o vigilatrice d’infanzia e/o puericultrice e similari”, come previsto dalle disposizioni in materia, e una addetta ai servizi.
La vita al suo interno si svolge all’insegna di un progetto educativo, precisamente indicato nel regolamento, che svincola il nido dal ruolo di semplice “parcheggio” conferendogli quello di istituzione formativa attenta alla sfera cognitiva, espressivo – comunicativa, motoria e socio – affettiva dei suoi piccoli ospiti. Ampio spazio viene dedicato al gioco, attività di insostituibile valenza educativa, che si adatta, di volta in volta, all’età dei bimbi e all’obiettivo da raggiungere.
La realizzazione del micro nido Qui Quo Qua è stata possibile con un moderato investimento. La retta, la frequenza e le modalità sono di pagamento da parte delle singole famiglie fruitici del servizio sono determinate annualmente, con apposito provvedimento del Capo Dipartimento per le Pari Opportunità su proposta del responsabile della struttura. Fatta salva la possibilità di garantire l’uso gratuito del servizio.

 

Per ulteriori info www.pariopportunita.gov.it

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Le prospettive della Responsabilità Sociale in Italia

 

L’impegno delle immondoprese per un futuro sostenibile. E’ questo il tema del Sodalitas Day che si svolgera’ a Milano, presso l’Auditorium Assolombarda, il prossimo 26 aprile, in occasione del 15esimo anniversario della Fondazione Sodalitas.
Per l’occasione la Fondazione presentera’ i risultati inediti della Ricerca ‘Le prospettive della Responsabilita’ Sociale in Italia’, realizzata con Gfk Eurisko. Si tratta della prima indagine sul tema condotta intervistando individualmente i Top Manager delle piu’ importanti imprese che operano nel nostro Paese.
Per la prima volta i trend di sviluppo della Csr e della Sostenibilita’ vengono tracciati da una prospettiva privilegiata: quella delle imprese leader del mercato italiano, piccole e grandi, italiane e multinazionali, di ogni settore di mercato, impegnate ogni giorno a fare della Sostenibilita’ una leva fondamentale per essere competitive.
Tra gli aspetti approfonditi dall’indagine anche l’impatto della crisi sulle strategie di responsabilità sociale, l’impatto economico della Sostenibilità, le specificità del mercato italiano. Il quadro emerso dall’Indagine sarà un punto di riferimento per le sempre più numerose imprese che decideranno di fare della Sostenibilità una scelta strategica.
Tutti i risultati della ricerca saranno commentati da protagonisti del mondo dell’impresa (Diana Bracco, Giorgina Gallo, Pietro Guindani, Alessandro Laterza, Gerlando Lauricella, Corrado Passera, Marco Tronchetti Provera) e del sistema confindustriale (Emma Marcegaglia, Alberto Meomartini, Alessandro Laterza), con la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni (Letizia Moratti, Maurizio Sacconi, Stefano Zamagni) e degli stakeholders maggiormente sensibili alla Csr.
Nel pomeriggio sono invece previste quattro sessioni di approfondimento dedicate alle principali sfide che le imprese dovranno affrontare nei prossimi anni per lo sviluppo sostenibile.

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Enterprise Europe Network BRIDG€conomies

 

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnolobridgegie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), ha affidato al Consorzio Promos Ricerche, impegnato nel potenziamento di attività di ricerca e sviluppo di servizi innovativi sulle nuove tecnologie, il supporto alle attività nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network BRIDG€conomies, per la promozione del Trasferimento Tecnologico Transnazionale nel settore agroalimentare.
L’Enterprise Europe Network è cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Quadro Competitività e Innovazione (CIP).
L’intento è quello di creare una rete di cooperazione internazionale a supporto delle Imprese e dei Centri di Ricerca che, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta, promuova l’innovazione ed il trasferimento di nuove tecnologie in grado di favorire l’accesso a nuovi mercati e lo sviluppo di nuovi processi/prodotti.
Enterprise Europe Network è stata creata per accrescere il potenziale innovativo e competitivo delle piccole e medie imprese (PMI) nei mercati europei e internazionali. E’ presente in oltre 40 paesi ed è formata da 600 organizzazioni in cui operano circa 4000 professionisti esperti di servizi alle imprese; organizzazioni diverse che quotidianamente lavorano e, in quanto membri Enterprise Europe Network (EEN), collaborano tra loro per l’obiettivo di fornire alle imprese servizi integrati e complementari, quali:
• Informare sulle politiche europee, sui programmi e le opportunità di finanziamento;
• Promuovere e supportare l’innovazione tecnologica e il trasferimento tecnologico;
• Sviluppare nuovi prodotti e accedere a nuovi mercati;
Per ulteriori informazioni contattare il Consorzio Promos Ricerche o visitare
www.bridgeconomies.enea.it
www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu

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E’ legge il credito d’imposta per il Sud

Credito d’imposta per Mezzogiorno e ricerca, rinegoziazione dei mutui, appalti, controlli fiscali in azienda, casa e sanità, turismo, banche: sono alcuni dei capitoli del provvedimento. Queste le principali novità introdotte dal decreto sviluppo (decreto n. 70 del 2011) su cui il Governo ha posto la fiducia che incassa il via libera dell’aula del Senato. I voti a favore sono stati 162, i contrari 134, le astensioni 1. Con il semaforo verde di Palazzo Madama il decreto diventa legge e sarà adesso pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Il credito d’imposta al Sud varrà per gli istituti scientifici per gli anni 2011 e 2012 e sarà in favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in università o enti pubblici di ricerca, compresi istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Per il Mezzogiorno il credito d’imposta vale per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato nelle regioni del Sud nei dodici mesi successivi all’entrata in vigore del decreto in esame.


continua su:www.ildenaro.it

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