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Impianti a biomasse/biogas: un decreto regola l'accesso al premio tariffario

centrale-a-biomassePubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.110 del 13 maggio il decreto 14 aprile 2017 con il quale il Ministero dell'Ambiente disciplina le condizioni di accesso all'incremento dell'incentivazione prevista dal decreto 6 luglio 2012 per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati a biomasse e biogas.

Il provvedimento stabilisce le modalità per la verifica e la comunicazione del rispetto delle condizioni di accesso al premio tariffario previsto dall'art. 8, comma 7, del decreto ministeriale 6 luglio 2012, inclusi i costi delle relative attività. Stabilisce inoltre le caratteristiche e prestazioni minime del sistema di analisi delle emissioni – SAE, utilizzabile ai fini dell'accesso al premio in alternativa al sistema di monitoraggio in continuo - sistema SME.

Il premio è corrisposto agli impianti individuati dall'art. 8, comma 4, lettere a) e b), del decreto ministeriale 6 luglio 2012.

AdA

Scarica il decreto 14 aprile 2017

Premio Imprese per la Sicurezza 2017

premio imprese sslConfindustria e Inail, con la collaborazione tecnica di Apqi (Associazione premio qualità italia) e Accredia (Ente italiano di accreditamento), promuovono la V edizione del “Premio Imprese per la sicurezza” dedicato a tutte le imprese produttrici di beni e servizi operanti in Italia per offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. Premiare le imprese che si contraddistinguono per i loro processi di gestione della salute e sicurezza, non solo assegna visibilità e riconoscimento alle aziende coinvolte ma suggerisce un modello che favorisce il confronto, stimola la propria valutazione e promuove la diffusione di meccanismi ed approcci di qualità.

Scopo del Premio è creare cultura di impresa in tema di salute e sicurezza e di diffondere le prassi migliori attraverso il benchmarking attivabile tra i partecipanti, premiando le imprese che si distinguono per l’impegno concreto in materia di salute e sicurezza e per i risultati gestionali conseguiti verso il miglioramento continuo su questi temi.

Possono partecipare al Premio imprese produttrici di beni e servizi, anche non iscritte a Confindustria, con riferimento a tutti gli stabilimenti con sede in Italia. La partecipazione è consentita alle singole imprese (anche appartenenti a gruppi). È esclusa la partecipazione a gruppi di imprese o a singoli settori, funzioni o unità di un’impresa (secondo le modalità previste dal regolamento).

La pubblicazione del regolamento per la partecipazione al Premio è disponibile online sui siti web degli enti organizzatori (Confindustria e Inail) a partire dall'8 maggio 2017. Per partecipare alla prima fase di selezione è necessario accedere al sito di Confindustria entro il 26 giugno 2017, ore 14.00. Per aderire è necessario compilare in ogni sua parte l’apposito modulo di registrazione disponibile online sulla homepage del sito Confindustria, nella sezione “in evidenza” oppure in “iniziative e progetti”.

Le categorie dei premi sono suddivise per tipologia di rischio (alto o medio basso) e per dimensione aziendale: numero di dipendenti minore o uguale a 50, compreso tra 51 e 250 e oltre 250.

Per ciascuna categoria i premi sono assegnati alle imprese in funzione della fascia di punteggio ottenuto: Award alla fascia più elevata e Prize a quella immediatamente successiva. Sono, inoltre, previste menzioni per le imprese che hanno sviluppato progetti specifici o progetti innovativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le aziende selezionate hanno l’opportunità di elaborare una presentazione della loro esperienza ai fini dell’inserimento nella sezione “Attività > Prevenzione e sicurezza > Promozione e cultura della prevenzione” del portale Inail.

Ogni impresa partecipante riceve, a conclusione del Premio, un rapporto di valutazione sintetico con il risultato raggiunto, e il proprio posizionamento rispetto alle altre aziende che hanno partecipato alla fase di selezione, individuando così punti di forza e aree di miglioramento. Per le aziende finaliste il rapporto di valutazione evidenzia anche i punti di forza dell’Azienda e le aree di miglioramento.

Si evidenzia che, per le aziende che risulteranno finaliste, il modello OT24 (oscillazione per prevenzione) prevede una riduzione del tasso di premio.

La premiazione, contestuale ad un evento conclusivo, è fissata, indicativamente, nel mese di dicembre 2017.

AdA

Scarica il Regolamento

Registrazione al questionario Premio Imprese per la Sicurezza

Scarica la brochure

PSR Campania 2014-2020 pubblicate le pre-informazioni relative a 23 bandi di attuazione

psr-2014-2020La Regione Campania ha pubblicato le informative relative a 23 bandi di attuazione del PSR Campania 2014-2020.

A breve verranno pubblicati i bandi, la cui dotazione finanziaria complessiva ammonta a circa 210 milioni di euro. Si tratta di ingenti risorse, che vanno ad aggiungersi a quelle già messe a bando nei mesi scorsi per rendere più forte l’agricoltura e favorire la crescita socio-economica dei territori rurali campani.

Le informative pubblicate - afferma Franco Alfieri, consigliere del presidente De Luca per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca - contengono gli elementi essenziali dei bandi che saranno emanati gradualmente a partire dalle prossime settimane. Rappresentano, dunque, un utile strumento di orientamento per i potenziali beneficiari in vista dell’imminente presentazione delle domande di sostegno.

Grazie ai nuovi bandi - conclude Alfieri - saranno disponibili, tra l’altro, 30 milioni per la creazione e lo sviluppo di imprese agricole, 10 milioni per l’avviamento d’impresa per le attività extra-agricole in zone rurali e 20 milioni per investimenti finalizzati all’introduzione, il miglioramento e l’espansione dei servizi di base per la popolazione rurale.

A seguire le pre-informative dei suddetti bandi relativi alle seguenti tipologie di azioni:

Le nuove opportunità che la Regione Campania sta per mettere in campo saranno presentate nel corso di un evento di cui si darà notizia anche sul Portale Agricoltura della Regione Campania.

In programma anche un ciclo di presentazioni tecniche, che avranno luogo presso la sede dell'Assessorato all'Agricoltura (Centro Direzionale di Napoli, isola A6) secondo un calendario che sarà pubblicato sempre su queste pagine.

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Valorizzazione turistica: il Demanio presenta il progetto “Cammini e Percorsi” per la concessione gratuita di 103 beni

cammini percorsiRecuperare oltre 100 immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia, favorendo lo sviluppo di un turismo consapevole che valorizzi il territorio.

Questo l’obiettivo del progetto “Valore Paese - Cammini e Percorsi” presentato dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, del Capo di Gabinetto del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT), Giampaolo D’Andrea e di Francesco Palumbo, Direzione Generale Turismo, MiBACT.

Il nuovo progetto, inquadrato nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, mira ad avviare azioni congiunte volte alla salvaguardia e al riuso sia del patrimonio tipico della tradizione locale (masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere, caselli idraulici) che del patrimonio culturale di pregio (monasteri, castelli, ville).

L’obiettivo, per il 2017, è recuperare 103 immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia per trasformarli in ostelli, piccoli hotel, punti ristoro, ciclofficine, punti di servizio e assistenza per tutti i pellegrini, i turisti, i camminatori e i ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati. Favorire e sostenere lo sviluppo del turismo lento offrendo la possibilità di riutilizzare gli immobili pubblici come contenitori di servizi e di esperienze autentiche, fortemente radicate sul territorio.

Come per il progetto Valore Paese-Fari (iniziativa dedicata al recupero dei fari e degli edifici costieri) l’Agenzia punta ancora una volta su una nuova concezione di turismo più consapevole, rispettoso del territorio e dell’ambiente e capace di far emergere le bellezze locali.

Si tratta precisamente di 103 beni, 43 dello Stato, 50 degli Enti territoriali e 10 di Anas, che attraverso bandi di gara pubblicati entro l'estate, saranno affidati in concessione gratuita (9 + 9 anni)  “ad imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni” oppure in concessione di valorizzazione fino a 50 anni ad operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.

Gli immobili coinvolti nel progetto si trovano lungo 7 Tracciati e altri Itinerari Locali: la Via Appia (9 immobili), la Via Francigena (18 immobili), il Cammino di Francesco (3 immobili) e il Cammino di San Benedetto (1 immobile), lungo la Ciclovia VEnTO (15 immobili), la Ciclopista del SOLE (32 immobili) la ciclovia Acqua dell’Acquedotto Pugliese (11 immobili), e lungo altri itinerari riconosciuti a livello locale (14 immobili).

Il tema dei Cammini e dei tracciati storico religiosi è al centro delle agende di molte istituzioni e dell’opinione pubblica perché coinvolge la popolazione dei camminatori, dei pellegrini e dei bikers, ma anche le Regioni, i Comuni e tutti gli enti territoriali periferici e centrali.

Per questo l’Agenzia del Demanio, con il supporto del Touring Club italiano, ha pubblicato una consultazione pubblica che fino al 26 giugno prossimo permetterà di esplorare i diversi aspetti connessi all’iniziativa, raccogliendo idee, suggerimenti e l’indice di gradimento espressi dal grande pubblico, dai giovani, dal terzo settore e dall’imprenditoria in vista della pubblicazione dei bandi di gara.

AdA

Consulta la lista degli immobili coinvolti

Correttivo appalti: in vigore dal 20 maggio

gazzetta ufficialeSulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 5 maggio 2017, Supplemento Ordinario n. 22, è stato pubblicato il decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”. Composto da 131 articoli, il decreto correttivo del nuovo Codice Appalti entrerà in vigore il 20 maggio prossimo.

Previsto l’obbligo di rendere sistemiche sin dalla fase del progetto di fattibilità e in ogni momento successivo le indagini relative al comportamento energetico dell’opera, in particolare il contenimento dei consumi energetici.

In materia di subappalto la novità più rilevante riguarda i poteri delle stazioni appaltanti. Se nella precedente versione dell'articolo 105, infatti, era previsto che la possibilità per gli affidatari di subappaltare fosse subordinata a una esplicita previsione nel bando di gara, adesso questo passaggio viene cancellato. Le regole saranno fisse per tutte le gare, consentendo alle imprese una migliore programmazione. Chi vincerà l'appalto non potrà subappaltare ad altre imprese più del 30% del valore complessivo del contratto. Per i lavori sopra la soglia comunitaria di 5,2 milioni di euro e per quelli a rischio infiltrazione, qualunque sia l'importo, interviene l'obbligo di indicare con l'offerta una rosa di tre subappaltatori disponibili e qualificati a eseguire le opere.

Il pacchetto dedicato alla qualificazione delle imprese interviene a sanare alcune storture che rischiavano di spaccare il mercato. Per evitare l'espulsione di una parte di operatori, limitati dai nuovi requisiti per il conseguimento dell'attestazione SOA, il correttivo prevede che le imprese potranno scegliere i cinque migliori anni di attività tra gli ultimi dieci esercizi. Il correttivo lancia una sanatoria consentendo ai direttori privi di un titolo di studio di continuare ad esercitare la loro professione. Dovranno, però, avere maturato sul campo l'esperienza necessaria a svolgere la loro funzione all'interno dell'impresa.

Svolta sul rating di impresa: per renderne più semplice l'applicazione non sarà più obbligatorio, ma facoltativo e verrà premiato con punteggi aggiuntivi in sede di offerta. In questo modo sarà possibile centrare l'obiettivo per il quale lo strumento è stato immaginato all'inizio: valutare il curriculum conquistato sul campo dai costruttori.

Più chiarezza nella distinzione tra costi della sicurezza e costi della manodopera. Il correttivo punta a distinguere in maniera chiara la definizione dei due importi. Nei contratti di lavori e servizi la stazione appaltante, nel momento in cui determina l'importo posto a base d'asta, individua nel progetto i costi della manodopera. I costi della sicurezza saranno trattati a parte e dovranno essere scorporati dal costo complessivo.

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Scarica il decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56

Prodotti chimici. Pubblicato dal Ministero della Salute il Piano Nazionale Controlli 2017

PNC prodotti chimici 2017Pubblicato dal Ministero della Salute il Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici – Anno 2017, documento sugli obiettivi e i criteri della vigilanza in merito alle sostanze chimiche, predisposto dal Ministero in collaborazione con Gruppo Tecnico Interregionale Reach-Clp con il Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell’Istituto Superiore di Sanità e la Rete dei laboratori di controllo in attuazione all’Accordo Stato-Regioni del 7 maggio 2015.

Tipologia di sostanze verso cui orientare il controllo:

  • sostanze in quanto tali o contenute in miscele o articoli classificate come cancerogene, mutagene, reprotossiche, sensibilizzanti o identificate ai sensi dell’articolo 59 del regolamento REACH (SVHC e allegato XIV), o individuate nell’ambito del le restrizioni di cui all’allegato XVII del regolamento REACH;
  • sostanze potenzialmente presenti in articoli destinati al consumatore finale, con particolare attenzione alle categorie più sensibili quali ad esempio lattanti, bambini, adolescenti, donne in gravidanza e/o destinati ad essere utilizzati da un elevato numero di persone;
  • sostanze potenzialmente presenti in processi industriali largamente diffusi nel territorio

Entro il 30 Settembre 2017, il rapporto delle attività di controllo per il progetto pilota sulle vendite on-line, condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA, è redatto dall’AC nazionale, in collaborazione con le amministrazioni centrali, le Regioni e PA che partecipano al medesimo progetto, secondo il formato elettronico prodotto dal Forum dell’ECHA.

Entro e non oltre il 31 gennaio 2018 le Regioni e PA trasmettono all’AC nazionale il rapporto delle attività di controllo condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA per il progetto REF-5.

Entro e non oltre il 31 marzo 2018 le Regioni e PA trasmettono all’AC nazionale il rapporto delle attività di controllo condotte nel rispetto dei criteri definiti dal Forum dell’ECHA per il progetto pilota sul controllo delle sostanze negli articoli, redatti nel formato elettronico prodotto dal Forum dell’ECHA.

Entro il 31 marzo 2018 le Regioni e le PA trasmettono all’AC nazionale le risultanze delle attività di controllo di cui al presente Piano ed effettuate entro il 31 dicembre 2017 redatte secondo il format tecnico predisposto dalla medesima AC nazionale.

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Scarica il Piano Nazionale Controlli prodotti chimici 2017

Nuovo Regolamento Ue sulla privacy. Dal Garante la prima Guida applicativa

guida privacyIl Garante per la privacy ha elaborato una prima Guida all'applicazione del Regolamento UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali.

La Guida traccia un quadro generale delle principali innovazioni introdotte dalla normativa e fornisce indicazioni utili sulle prassi da seguire e gli adempimenti da attuare per dare corretta applicazione alla normativa, già in vigore dal 24 maggio 2016 e che sarà pienamente efficace dal 25 maggio 2018.

L'obiettivo della Guida è duplice: da una parte offrire un primo "strumento" di ausilio ai soggetti pubblici e alle imprese che stanno affrontando il passaggio alla nuova normativa privacy; dall'altro far crescere la consapevolezza sulle garanzie rafforzate e sui nuovi importanti diritti che il Regolamento riconosce alle persone.

Il testo della Guida è articolato in 6 sezioni tematiche: Fondamenti di liceità del trattamento; Informativa; Diritti degli interessati; Titolare, responsabile, incaricato del trattamento; Approccio basato sul rischio del trattamento e misure di accountability di titolari e responsabili; Trasferimenti internazionali di dati.

Ogni sezione illustra in modo semplice e diretto cosa cambierà e cosa rimarrà immutato rispetto all'attuale disciplina del trattamento dei dati personali, aggiungendo preziose raccomandazioni pratiche per una corretta implementazione delle nuove disposizioni introdotte dal Regolamento.

La guida è disponibile sul sito del Garante in formato ipertestuale navigabile. Il testo potrà subire modifiche e integrazioni, allo scopo di offrire sempre nuovi contenuti e garantire un adeguamento costante all'evoluzione della prassi interpretativa e applicativa della normativa.

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DPI: nuova norma UNI per la protezione degli occhi

dpi occhi 1È in vigore dal 28 aprile la UNI EN 207:2017 relativa a “Equipaggiamento di protezione personale degli occhi - Filtri e protettori dell'occhio contro radiazioni laser (protettori dell'occhio per laser)”, redatta dalla Commissione tecnica Sicurezza.

La norma si applica ai protettori dell'occhio utilizzati per la protezione contro l'esposizione accidentale alle radiazioni laser come definite nella CEI EN 60825-1 nel campo spettrale da 180 nm (0,18 µm) a 1 000 µm. Essa definisce i requisiti, i metodi di prova e la marcatura. Nell'appendice B è riportata una guida per la scelta e l'uso.

La norma, inoltre, non si applica ai protettori per esposizione intenzionale a radiazione laser. La UNI EN 208, invece, si applica ai protettori dell'occhio impiegati durante la regolazione laser.

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Corso di Formazione Professionale in “Design Manager”

DESIGNIl Corso di Design Manager è proposto dalla Scuola di Governo del Territorio del Consorzio Promos Ricerche e dagli enti ed istituzioni che ad essa aderiscono, con la particolare collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia, in partenariato con la Fondazione dello stesso Ordine,
Il Design Manager, è una figura professionale che, all’interno di un’azienda, dovrà creare un’immagine unitaria che la renda immediatamente riconoscibile, ma allo stesso tempo la riconduca al territorio di provenienza che resta il suo punto di forza.
Il “Design Manager” avrà quindi una formazione che lo colloca a metà tra l’uomo di marketing e il designer. Dell’uno avrà le capacità manageriali e la conoscenza del mercato, dell’altro la cultura storica per individuare e definire i contesti territoriali, sviluppare al loro interno un’evoluzione creativa e una conoscenza generale dell’evoluzione del settore tecnologico, capace di accompagnare l’artigiano in un percorso di trasformazione della sua azienda in una piccola o media impresa che, senza perdere le caratteristiche di prodotto legato alla tradizione, sappia rinnovarsi per porsi con un’immagine forte ed unitaria sui mercati internazionali.
Il percorso formativo del corso consta di 155 ore di cui, 105 ore di didattica, 25 ore presso le aziende partner, 25 di applicazione pratica
L’inizio del Corso è previsto per il 29 maggio p.v.
Il corso è riservato a persone in possesso di diploma di laurea di primo e secondo livello (vecchio e nuovo ordinamento) con titolo conseguito in Italia in Architettura, Design e Comunicazione, Ingegneria gestionale, Economia aziendale.
La domanda di ammissione al corso dovrà essere presentata entro il termine del 22 Maggio

mb

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Regolamento REACH e sensibilizzanti cutanei

sensibilizzantiIl 19 aprile 2017 è stato pubblicato il Regolamento UE 706/2017 che ha modificato l’allegato VII del Regolamento REACH CE 1906/2006, relativo ai metodi di prova utilizzabili nell’acquisizione delle informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche.

In particolare, il nuovo regolamento pone una particolare attenzione nell’utilizzo di metodi di prova alternativi per valutare la sensibilizzazione cutanea delle sostanza chimiche, evidenziando come diversi metodi di prova in chemico/in vitro sono stati convalidati dal laboratorio di riferimento dell’Unione Europea per fornire alternative alla sperimentazione animale. L’applicazione di metodiche convalidate, in combinazione con un approccio integrato per la sperimentazione e valutazione, possono consentire di elaborare informazioni idonee, per valutare se una sostanza può provocare sensibilizzazioni cutanee, senza ricorrere a sperimentazioni in vivo su animali.

Tale approccio, rientra tra le finalità previste dal Regolamento REACH di ridurre la sperimentazione sugli animali, promuovendo l’uso e lo sviluppo di metodi analitici alternativi ed integrati.

Il Regolamento UE 706/2017 è entrato in vigore il 29 aprile 2017, abrogando il precedente Regolamento UE 1688/2016.

AdA

Scarica il Regolamento UE 706/2017 del 19 aprile 2017

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