fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

News - Bandi & Finanziamenti

News - Bandi & Finanziamenti (359)

OT24 anno 2018: online il nuovo modulo

OT24 anno 2018: online il nuovo modulo

Pubblicato sul portale INAIL, nella sezione modulistica, il nuovo modello OT/24 per le istanze che verranno inoltrate nel 2018 in relazione agli interventi migliorativi adottati dalle aziende nel 2017.

L’art. 24 delle Modalità per l’applicazione delle Tariffe emanate con d.m. 12.12.2000, come modificato, da ultimo, dal d.m. del 3.3.2015, prevede l’applicazione da parte dell’Inail di una riduzione del tasso medio di tariffa alle aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa in materia.

L’Inail predefinisce gli interventi che sono considerati validi ai fini della concessione del beneficio in ragione della loro valenza prevenzionale e, per ciascun intervento, individua la documentazione probante l’attuazione degli stessi. Per accedere alla riduzione, l’azienda che ha realizzato tali interventi migliorativi deve presentare un’apposita istanza (Modulo OT24), esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi Online presente sul sito www.inail.it, entro il termine del 28 febbraio 2018, unitamente alla documentazione probante richiesta dall’Istituto.

Vai ai modelli da utilizzare per oscillazione del tasso OT/24 anno 2018

AdA

Leggi tutto...
Agricoltura, dalla Regione nuovi bandi per 46,5 milioni di euro

Agricoltura, dalla Regione nuovi bandi per 46,5 milioni di euro

La Regione Campania comunica che, con Decreto n. 33 del 18 luglio 2017, ha approvato ulteriori bandi relativi a varie tipologie d’intervento del Programma di Sviluppo Rurale per un importo complessivo di 46,5 milioni di euro nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020.

“L’impegno che stiamo mettendo in campo a favore dell’agricoltura e delle aree rurali è di portata straordinaria, a dimostrazione della loro rilevanza strategica per questa Amministrazione. Stiamo recuperando i ritardi accumulati in passato perché vogliamo che l’agricoltura campana segni una svolta decisiva, con l’eliminazione delle principali criticità strutturali che le hanno impedito di esprimere pienamente tutto il suo enorme potenziale” dichiara Franco Alfieri, consigliere del Presidente per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca.

“Siamo in perfetta sintonia - aggiunge Alfieri - con il bisogno di cambiamento che le associazioni e gli operatori del comparto hanno manifestato nel corso delle numerose occasioni di confronto di questi mesi e che caratterizzano fortemente la nostra azione amministrativa. Siamo convinti che l’agricoltura abbia notevoli margini di crescita e che possa, dunque, tirare la volata all’economia regionale. Grazie ai bandi del PSR stiamo lavorando, su impulso del Presidente, proprio in questa direzione, per costruire un settore primario in grado di coniugare modernità e tradizione e le cui parole d’ordine siano ricambio generazionale, innovazione, cooperazione e competitività”.

Con i bandi emanati - che vanno ad aggiungersi a quelli pubblicati il mese scorso per complessivi 154,5 milioni - la Regione Campania mette in campo 27 milioni per sostenere gli investimenti volti a migliorare, tra l’altro, l’efficienza ecologica degli ecosistemi forestali, la pianificazione di una loro corretta gestione e la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive. Altri 10 milioni sono destinati ai progetti di imboschimento di superfici agricole e non agricole con l’obiettivo di contribuire, in particolare, alla difesa del territorio e del suolo, alla regimentazione delle acque e alla tutela e conservazione della biodiversità.

Le restanti risorse messe a bando andranno a finanziare:
- gli investimenti che mirano alla riduzione delle emissioni gassose negli allevamenti zootecnici, dei gas serra e dell’ammoniaca;
- le associazioni formate da microimprese che operano nel turismo rurale per favorire la messa in rete di strutture e servizi;
- le forme di cooperazione per la costituzione, lo sviluppo e la promozione di filiere corte e mercati locali per contrastare le debolezze e la frammentazione delle aziende dedite alla piccola agricoltura.

Tutti i bandi possono essere consultati sul portale www.agricoltura.regione.campania.it

Scarica il Decreto n. 33 del 18 luglio 2017

AdA

Leggi tutto...

Energia geotermica, fino a 200mila euro per soluzioni innovative

Promuovere un utilizzo e una produzione ottimali dell’energia proveniente da risorse geotermiche, attraverso sistemi integrati e combinati: è l’obiettivo del bando pubblicato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma congiunto Eranet Cofund - Geothermica che sostiene progetti dimostrativi capaci di portare soluzioni energetiche innovative più vicine alla distribuzione e incoraggia la partecipazione industriale al fine di utilizzare in modo vantaggioso gli investimenti del settore pubblico.

La proposta dovrà riguardare uno dei tre temi di ricerca previsti dal bando: identificazione e valutazione delle risorse geotermiche; sviluppo delle risorse geotermiche (foratura, completamento, materiali e attrezzature); fornitura e integrazione intelligente nel sistema e nelle operazioni energetiche.
Accanto a tali temi dovranno essere tenuti in considerazione una serie di aspetti trasversali: sostenibilità, condivisione della conoscenza, percezione pubblica di un forte settore geotermico e formulazione di politiche.

L’Italia partecipa al bando attraverso il Miur (ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) che finanzia l’azione con un budget di 500mila euro a fondo perduto, ma il finanziamento massimo concedibile per ogni progetto, indipendentemente dal numero di partner italiani, è di 200mila euro. Le percentuali di finanziamento per l’Università sono del 50 per cento per la ricerca industriale e del 25 per cento per lo sviluppo sperimentale.

Il bando è rivolto ad enti pubblici, privati, imprese, centri di ricerca appartenenti agli Stati aderenti all’iniziativa: Belgio e Fiandre, Danimarca, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Portogallo/Azzorre, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia. Per partecipare è necessaria la costituzione di un partenariato composto da almeno tre enti appartenenti a due diversi paesi finanziatori. Per i partecipanti italiani è obbligatoria la presenza di almeno una impresa italiana. Di conseguenza, una università o un istituto di ricerca non potranno, in alcun modo, essere l'unico partecipante italiano.

La presentazione delle proposta è articolata in due diverse fasi. La proposta preliminare va presentata entro il giorno 10 luglio 2017 alle ore 13. La scadenza per l’invio della proposta definitiva è fissata al 24 novembre 2017 (sempre ore 13). La proposta sintetica prevede una doppia istruttoria: una europea e l’altra nazionale.

AdA

Scarica il bando

Leggi tutto...

Energie rinnovabili: fino a 100mila euro alle Pmi campane

Contributi fino a 100mila euro per la realizzazione di Piani di investimento aziendali per l’efficientamento energetico a favore delle piccole e medie imprese con sede locale in Campania.

A metterli a disposizione è la Regione che stanzia risorse complessive per 7,1 milioni di euro finalizzare a finanziare tre diverse tipologie di azioni:

  • realizzazione di diagnosi energetiche;
  • realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni (installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione; attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria; attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro come smart factory e industria 4.0; attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale; sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza; attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo; attività di ottimizzazione tecnologica, miglioramento delle centraline e cabine elettriche e installazione di sistemi di controllo e regolazione capaci di ridurre l’incidenza energetica sul processo produttivo dell’impresa);
  • adozione del sistema di gestione dell’energia conforme alla norma Iso 50001.

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 7.149.200 euro, di cui 2.149.200 per la prima e l’ultima azione e 5 milioni per la realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico.

Possono presentare domanda di contributo le piccole e medie imprese costituite da almeno due anni con sede legale o unità operativa nella Regione Campania ad esclusione di quelle appartenenti ai settori della pesca e dell’acquacoltura; della produzione primaria dei prodotti agricoli; della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Il contributo massimo a fondo perduto riconosciuto sarà pari al 50 per cento delle spese di investimento, in regime “de minimis” con tre diversi tetti massimi definiti in base all’azione: 5mila euro per la prima azione, 100mila euro per la seconda e 10mila per la terza.

L’iter procedurale per la presentazione delle domande è diviso in due fasi: la prima, con scadenza alle ore 18 del 14 luglio, prevede la manifestazione di interesse e l’ammissione alla fase II;  la seconda la presentazione della domanda di contributo, del piano di investimento aziendale e ammissione a finanziamento.

Le richieste saranno valutate con modalità “a sportello” (ordine cronologico di presentazione della manifestazione di interesse e soglia minima di qualità progettuale) con una corsia preferenziale per le imprese che presentano una manifestazione di interesse che includa anche l’azione C (Adozione del sistema di gestione dell’energia).

AdA

Scarica l'Avviso

Leggi tutto...

Ecobonus e sismabonus: l’Agenzia delle Entrate dispone le modalità per cedere il credito d’imposta

L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento 108577 del 8 giugno 2017, indica le modalità di cessione del credito d’imposta per i condomini beneficiari della detrazione, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per interventi di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico sulle parti comuni di edifici.
 
Nel provvedimento 108577/2017 l’Agenzia si concentra sugli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici che interessano l’involucro con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda nonché quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva secondo le modalità di legge.

Nel provvedimento 108572, anch’esso del 8 giugno 2017, invece, disciplina la cessione del credito corrispondente alla detrazione per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica effettuate sulle parti comuni di edifici dalle quali derivi una riduzione del rischio sismico.
 
I provvedimenti spiegano che i condòmini, anche incapienti, che siano teoricamente beneficiari delle detrazioni di imposta per gli interventi antisismici e di riqualificazione energetica, possono cedere il credito ai fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi e ad altri soggetti privati quali persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti. Tali soggetti possono a loro volta cedere il credito ottenuto dai condòmini.

È, invece, esclusa la cessione del credito a favore di istituti di credito, intermediari finanziari e amministrazioni pubbliche.

Il credito cedibile è quello che corrisponde alla detrazione teoricamente attribuita al condomino, pari alla percentuale delle spese prevista per gli interventi agevolabili.

Il condomino che cede l’intero credito d’imposta, se i dati della cessione non sono già indicati nella delibera condominiale, deve comunicare all’amministratore di condominio, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, l’avvenuta cessione e la relativa accettazione da parte del cessionario, indicando la denominazione e il codice fiscale di quest’ultimo. L’amministratore, entro il successivo 28 febbraio, comunica questi dati all’Agenzia delle Entrate con la procedura prevista per l’invio dei dati ai fini della dichiarazione precompilata. L’Agenzia, sulla base delle informazioni ricevute e dopo aver ricevuto l’assenso del cessionario, gli mette a disposizione nel “Cassetto fiscale” il credito d’imposta che gli è stato attribuito e che potrà utilizzare.

Il credito d’imposta può essere utilizzato con la stessa tempistica con cui il condòmino avrebbe fruito della detrazione e, quindi, deve essere ripartito in cinque quote annuali di pari importo, in caso di interventi di riduzione del rischio sismico e in dieci quote, per i lavori di riqualificazione energetica, con la possibilità di portare in avanti la quota non utilizzata.

La prima quota è utilizzabile a partire dal 10 marzo dell’anno in cui l’amministratore di condominio comunica i dati all’Agenzia, limitatamente all’importo corrispondente alle spese sostenute dal condominio nell’anno precedente e riferibili al condòmino cedente.

AdA

Scarica il Provvedimento 108572/2017

Scarica il Provvedimento 108577/2017

Leggi tutto...

Casa Sicura: agevolazioni fiscali per la messa in sicurezza antisismica delle abitazioni e delle attività produttive

Casa Sicura è la nuova agevolazione fiscale per interventi edilizi antisismici voluta dal Governo nella legge di Bilancio 2017 per consentire un’ampia azione di prevenzione in Italia. L’agevolazione consente di ottenere la detrazione fiscale dall’imposta lorda di una percentuale delle spese sostenute per lavori edilizi antisismici su abitazioni e immobili per attività produttive. Le spese devono essere sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 ed i lavori devono essere stati autorizzati dopo il 1° gennaio 2017.

Il cosiddetto “Sismabonus” riguarda costruzioni adibite ad abitazione (prima e seconda casa), ad attività produttive e parti comuni condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, quasi l’intero territorio nazionale. Per accedere all'agevolazione è necessario classificare il rischio sismico dell’edificio prima e dopo aver effettuato i lavori.

Sarà possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi, su un ammontare delle spese non superiore a 96 mila euro, una percentuale variabile dal 50% fino all’85% secondo le tipologie di intervento. L’agevolazione si applica a interventi su abitazioni (prima o seconda casa), parti comuni di condomini e immobili adibiti ad attività produttive.

L’edificio sul quale sono realizzati i lavori deve trovarsi in una zona di rischio sismico 1, 2 (alta pericolosità) o 3 (minore pericolosità), secondo la classificazione sismica del territorio italiano individuata dall'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003.
Per sapere in quale zona di rischio sismico si trovi il Comune di interesse è possibile consultare il sito web del Dipartimento della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri dove è disponibile la Classificazione sismica 2015 per Comune in formato excel - aggiornata a marzo 2015.

Possono essere portate in detrazione le spese per l’esecuzione di opere per la messa in sicurezza antisismica e per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

La valutazione del rischio sismico e dell’efficacia degli interventi deve essere realizzata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.

In particolare, il progettista attesta ufficialmente, compilando e firmando un apposito modulo di asseverazione, la classe di rischio sismico dell’edificio prima dell’intervento e quella che sarà raggiunta dopo i lavori ed il direttore dei lavori e il collaudatore statico attestano, al termine dell’intervento, se sono stati raggiunti gli obiettivi indicati nel progetto.

La detrazione fiscale riguarda esclusivamente chi ha sostenuto la spesa dei lavori edilizi, effettuati secondo quanto indicato dalla legge. Per ottenere l’agevolazione occorre indicare nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta. La detrazione fiscale di base è pari al 50% della spesa, ma la percentuale aumenta se dopo i lavori si riduce il rischio sismico. La riduzione del rischio è valutata sulla base di una graduatoria di 8 classi da A+ (meno rischio) a G (più rischio). La detrazione fiscale è ripartita in cinque anni in quote uguali, a partire dall'anno in cui sono stati pagati gli interventi.

Solo nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali si può scegliere, al posto della detrazione fiscale, di cedere il credito ai fornitori che hanno effettuato i lavori oppure ad altri soggetti privati. Le modalità di attuazione della cessione del credito saranno definite con un prossimo provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate. In ogni caso non è possibile la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.

AdA

Scarica l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003

Scarica la Classificazione sismica 2015 per Comune

Scarica il Decreto ministeriale 7 marzo 2017 n.65

Scarica le Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni (allegato A del decreto ministeriale 7 marzo 2017 n.65)

Leggi tutto...

Economia circolare, dal Ministero due bandi per ricerca ed ecodesign

economia-circolareEconomia circolare al centro di due bandi pubblicati dal Ministero dell'ambiente che hanno l’obiettivo di realizzare un uso efficiente delle materie prime, lo sviluppo e il potenziamento della circolarità tra la gestione dei rifiuti e il mercato di prodotti e materiali.

Nello specifico, gli avvisi pubblicati dal Ministero dell’ambiente, che possono contare su uno stanziamento complessivo di 2,1 milioni di euro, mirano a incentivare l'uso su scala industriale di tecnologie innovative e sostenibili per il trattamento di materiali provenienti da prodotti complessi a fine vita, come anche lo sviluppo dell’ecodesign dei prodotti per facilitare l’industria dello smontaggio, la separazione delle singole componenti e l’avvio al riciclo delle matrici ambientali.

I progetti finanziati dovranno essere caratterizzati da elevata replicabilità e dalla possibilità di un rapido trasferimento dei risultati all’industria per l’attuazione degli interventi.

Il primo bando è destinato al cofinanziamento di progetti di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) e ha una copertura finanziaria di 900mila euro.

Il secondo si rivolge invece a quelle categorie di rifiuti non rientranti tra quelle già servite dai consorzi di filiera, all’ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione dei relativi rifiuti. Le risorse a disposizione sono pari a 1,2 milioni di euro.

"L’italia – afferma il ministro Gian Luca Galletti – ha già accettato la sfida dell’economia circolare, nel contesto del forte impegno continentale che si sta concretizzando nel Pacchetto europeo sulla ‘circular economy’: proprio per questo abbiamo bisogno di lavorare sull’innovazione e soprattutto in quei terreni nei quali c’è più bisogno di elevare le performance ambientali: apriamo dunque questa opportunità al settore pubblico e ai privati, contando di ricevere un grande riscontro e ottime idee per il nostro Paese”.

Parallelamente, approda in Gazzetta ufficiale il decreto del ministero dell'ambiente del 14 aprile 2017, che disciplina le condizioni di accesso all'incremento dell'incentivazione prevista dal decreto 6 luglio 2012 per la produzione di energia elettrica da impianti alimentati a biomasse e biogas. L'incremento in questione, pari a 30 €/Mwh, spetta agli impianti alimentati da prodotti e sottoprodotti di origine biologica. Il decreto prevede che il gestore dell'impianto invii all'agenzia regionale o provinciale per la protezione dell'ambiente competente il progetto del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SMe) o del sistema di analisi emissioni (Sae) con le istruzioni tecniche per l'esercizio e la manutenzione, e le procedure di calibrazione/taratura, garanzia di qualità dei dati e validazione delle misure. Il periodo di accesso al premio decorre dal primo mese civile successivo alla data in cui il gestore dell'impianto utilizza un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SMe) o un sistema di analisi emissioni (Sae) soggetto a positiva verifica iniziale di idoneità.

AdA

Leggi tutto...

Bandi Psr, nuove scadenze per le domande

PSR 14 20 logoLa Regione Campania comunica che, con decreto n. 114 del 15 maggio 2017, si è stabilito, con riferimento alle Misure che prevedono aiuti connessi alla superficie aziendale e/o agli animali, sono stati modificati i termini per il rilascio sul portale Sian, sia delle domande di sostegno/pagamento delle misure che prevedono aiuti connessi alla superficie aziendale e/o agli animali del Psr 2014/2020, sia delle domande di pagamento per conferma degli impegni derivanti dalla programmazione antecedente il 2007 e degli impegni conformi alla programmazione 2007-2013.

Per le domande iniziali la data è fissata al 15 giugno 2017. La presentazione delle domande oltre il termine sopra citato comporta per ogni giorno lavorativo di ritardo una riduzione pari all’1% dell’importo al quale il beneficiario avrebbe avuto diritto se avesse inoltrato la domanda in tempo utile; le domande iniziali pervenute oltre il termine del 10 luglio 2017, sono irricevibili.

Viene inoltre fissato alle ore 12 del 1 settembre 2017, limitatamente alle Misure 11 e 14 ed alle Sottomisure 10.1 e 15.1 del Psr 2014/2020, nonché alle domande di pagamento per la conferma degli impegni in corso conformi alla programmazione 2007-2013 ed alla programmazione antecedente il 2007, il termine ultimo per la consegna, alle competenti UOD Servizi Territoriali Provinciali, del modello stampato sottoscritto dal richiedente e rilasciato per via telematica attraverso il Siam, allegando copia fotostatica di un documento di identità o di riconoscimento e la eventuale documentazione prescritta dai bandi / avvisi.

AdA

Scarica il Decreto Dirigenziale n° 114 del 15/05/2017

Leggi tutto...

Premio Imprese per la Sicurezza 2017

premio imprese sslConfindustria e Inail, con la collaborazione tecnica di Apqi (Associazione premio qualità italia) e Accredia (Ente italiano di accreditamento), promuovono la V edizione del “Premio Imprese per la sicurezza” dedicato a tutte le imprese produttrici di beni e servizi operanti in Italia per offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. Premiare le imprese che si contraddistinguono per i loro processi di gestione della salute e sicurezza, non solo assegna visibilità e riconoscimento alle aziende coinvolte ma suggerisce un modello che favorisce il confronto, stimola la propria valutazione e promuove la diffusione di meccanismi ed approcci di qualità.

Scopo del Premio è creare cultura di impresa in tema di salute e sicurezza e di diffondere le prassi migliori attraverso il benchmarking attivabile tra i partecipanti, premiando le imprese che si distinguono per l’impegno concreto in materia di salute e sicurezza e per i risultati gestionali conseguiti verso il miglioramento continuo su questi temi.

Possono partecipare al Premio imprese produttrici di beni e servizi, anche non iscritte a Confindustria, con riferimento a tutti gli stabilimenti con sede in Italia. La partecipazione è consentita alle singole imprese (anche appartenenti a gruppi). È esclusa la partecipazione a gruppi di imprese o a singoli settori, funzioni o unità di un’impresa (secondo le modalità previste dal regolamento).

La pubblicazione del regolamento per la partecipazione al Premio è disponibile online sui siti web degli enti organizzatori (Confindustria e Inail) a partire dall'8 maggio 2017. Per partecipare alla prima fase di selezione è necessario accedere al sito di Confindustria entro il 26 giugno 2017, ore 14.00. Per aderire è necessario compilare in ogni sua parte l’apposito modulo di registrazione disponibile online sulla homepage del sito Confindustria, nella sezione “in evidenza” oppure in “iniziative e progetti”.

Le categorie dei premi sono suddivise per tipologia di rischio (alto o medio basso) e per dimensione aziendale: numero di dipendenti minore o uguale a 50, compreso tra 51 e 250 e oltre 250.

Per ciascuna categoria i premi sono assegnati alle imprese in funzione della fascia di punteggio ottenuto: Award alla fascia più elevata e Prize a quella immediatamente successiva. Sono, inoltre, previste menzioni per le imprese che hanno sviluppato progetti specifici o progetti innovativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le aziende selezionate hanno l’opportunità di elaborare una presentazione della loro esperienza ai fini dell’inserimento nella sezione “Attività > Prevenzione e sicurezza > Promozione e cultura della prevenzione” del portale Inail.

Ogni impresa partecipante riceve, a conclusione del Premio, un rapporto di valutazione sintetico con il risultato raggiunto, e il proprio posizionamento rispetto alle altre aziende che hanno partecipato alla fase di selezione, individuando così punti di forza e aree di miglioramento. Per le aziende finaliste il rapporto di valutazione evidenzia anche i punti di forza dell’Azienda e le aree di miglioramento.

Si evidenzia che, per le aziende che risulteranno finaliste, il modello OT24 (oscillazione per prevenzione) prevede una riduzione del tasso di premio.

La premiazione, contestuale ad un evento conclusivo, è fissata, indicativamente, nel mese di dicembre 2017.

AdA

Scarica il Regolamento

Registrazione al questionario Premio Imprese per la Sicurezza

Scarica la brochure

Leggi tutto...

PSR Campania 2014-2020 pubblicate le pre-informazioni relative a 23 bandi di attuazione

psr-2014-2020La Regione Campania ha pubblicato le informative relative a 23 bandi di attuazione del PSR Campania 2014-2020.

A breve verranno pubblicati i bandi, la cui dotazione finanziaria complessiva ammonta a circa 210 milioni di euro. Si tratta di ingenti risorse, che vanno ad aggiungersi a quelle già messe a bando nei mesi scorsi per rendere più forte l’agricoltura e favorire la crescita socio-economica dei territori rurali campani.

Le informative pubblicate - afferma Franco Alfieri, consigliere del presidente De Luca per l’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca - contengono gli elementi essenziali dei bandi che saranno emanati gradualmente a partire dalle prossime settimane. Rappresentano, dunque, un utile strumento di orientamento per i potenziali beneficiari in vista dell’imminente presentazione delle domande di sostegno.

Grazie ai nuovi bandi - conclude Alfieri - saranno disponibili, tra l’altro, 30 milioni per la creazione e lo sviluppo di imprese agricole, 10 milioni per l’avviamento d’impresa per le attività extra-agricole in zone rurali e 20 milioni per investimenti finalizzati all’introduzione, il miglioramento e l’espansione dei servizi di base per la popolazione rurale.

A seguire le pre-informative dei suddetti bandi relativi alle seguenti tipologie di azioni:

Le nuove opportunità che la Regione Campania sta per mettere in campo saranno presentate nel corso di un evento di cui si darà notizia anche sul Portale Agricoltura della Regione Campania.

In programma anche un ciclo di presentazioni tecniche, che avranno luogo presso la sede dell'Assessorato all'Agricoltura (Centro Direzionale di Napoli, isola A6) secondo un calendario che sarà pubblicato sempre su queste pagine.

AdA

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS