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News - Bandi & Finanziamenti

News - Bandi & Finanziamenti (359)

Pon Imprese e competitività. Decreto del Mise con le procedure per accedere ai contributi

PON I CÈ fissato al prossimo 13 dicembre il termine iniziale per l’accesso ai 200 milioni di euro, messi a disposizione dal bando grandi progetti in ricerca e sviluppo, a valere sulle risorse Pon “Imprese e competitività” 2014-2020, finanziato con il Fesr.
Il bando si rivolge ai progetti di rilevante dimensione, nel campo della ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione elettroniche e per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana e nell’ambito di specifiche tematiche rilevanti per l’industria sostenibile. L’accesso alle risorse è limitato alle imprese operanti nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Con il recente decreto direttoriale dell’11 ottobre, il MISE ha stabilito i criteri di accesso alle agevolazioni, di determinazione e rendicontazione dei costi ammissibili, nonché i punteggi minimi e massimi di valutazione dei progetti e quelli per la loro ammissibilità. Di sicura importanza, poi, la sezione del decreto dedicata agli ulteriori elementi propedeutici alla corretta attuazione degli interventi.
Per l’inoltro delle domande ci si affiderà in via esclusiva alla procedura telematica, a partire dalle ore 10 (e fino alle 19) di tutti i giorni feriali con inizio il 13 dicembre 2016. A tal scopo, sarà necessario utilizzare una delle due procedure presenti sul sito internet del soggetto gestore, Banca del Mezzogiorno Mediocredito centrale  https://fondocrescitasostenibile.mcc.it  
delle quali una appositamente dedicata alle agevolazioni a valere sull’intervento Agenda digitale, e l’altra a valere sull’intervento Industria sostenibile. Le domande di agevolazione, comunque, passeranno alla fase istruttoria sulla base di uno stretto ordine cronologico giornaliero di presentazione.
Come al solito, il Mise metterà a disposizione dei richiedenti la piattaforma telematica con sufficiente anticipo, in modo da consentire agli aspiranti beneficiari di prendere confidenza coi meccanismi ed avviarsi nella fase di predisposizione della domanda e di tutta la documentazione ad essa allegata. Già del prossimo 1° dicembre 2016, come indica il sito del Mise (anche se il decreto fa riferimento al 29 novembre), pertanto, la piattaforma sarà accessibile.

mb

Fonte MISE

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ISI - Agricoltura 2016. Al via la presentazione delle domande

bando-isi-agricoltura-300x200Dal 10 novembre 2016 e fino al 20 gennaio 2017, le micro e piccole aziende del settore agricolo potranno presentare la domanda di accesso al finanziamento per sostenere il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza.
Lo stanziamento, del valore di 45 milioni di euro sostenuto da Inail e Ministero del Lavoro, è destinato agli investimenti per l'acquisto o il noleggio di macchine e trattori caratterizzati da soluzioni innovative per l'abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore e il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende.
Per presentare la domanda le imprese agricole dovranno inserire, sul sito dell'Inail, i dati dell'azienda e le informazioni relative al progetto per cui richiedono il finanziamento, sulla base di una serie di parametri che determineranno il raggiungimento o meno della soglia minima di ammissibilità, pari a 100 punti.
L'importo, distribuito in budget regionali e provinciali, è ripartito in due assi di intervento: il primo, da cinque milioni di euro, riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria, e il secondo, da 40 milioni, destinato alla generalità delle imprese agricole.
Gli incentivi vanno da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 60.000 euro ed il contributo coprirà il 50% delle spese ammissibili sostenute e documentate dalle imprese agricole dei giovani agricoltori e il 40% dei costi sostenuti da tutte le altre aziende.

Vai al Sito INAIL

mb

Fonte INAIL

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Amianto. Dal Ministero per l'Ambiente 17 milioni alle imprese per bonifiche

bonifica amianto2Un finanziamento di 17 milioni di euro per le imprese che effettuano interventi di bonifica dall’amianto. È quanto stabilisce il decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre.
Nel dettaglio si prevede un credito d’imposta al 50% delle spese sostenute per interventi di bonifica dall’amianto (come previsto nell’articolo 56 del Collegato Ambientale) su beni e strutture produttive effettuati e conclusi entro il 2016, stabilendo che il finanziamento complessivo è pari a 17 milioni di euro, e che l’agevolazione non spetta per investimenti di importo unitario inferiore a 20 mila euro.
“Un passo fondamentale – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza”.
Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle condizioni del regolamento europeo che prevede che il finanziamento pubblico alle imprese uniche non possa superare, nel triennio, 100 mila euro per le imprese di trasporto merci per conto terzi, e 200 mila euro per le altre.  
Sono invece escluse le imprese di produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, e quelle che operano nei servizi di interesse economico generale, le cui agevolazioni sono disciplinate da altri regolamenti comunitari.
Il Credito d’Imposta verrà concesso solo per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto, non per il semplice incapsulamento o confinamento. Saranno  finanziati solo gli interventi conclusi, quelli di cui l’impresa può comprovare i pagamenti effettuati e l’avvenuto smaltimento in discarica dell’amianto entro il 31 dicembre 2016.
Le imprese potranno presentare le domande a partire dal 16 novembre 2016, tramite il portale web accessibile dalla home page del Ministero dell’Ambiente.
Entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, il Ministero comunicherà alle imprese il riconoscimento o il diniego dell’agevolazione.
Per garantire la massima trasparenza e la maggiore comprensione possibile del modulo di presentazione delle istanze, sono inoltre già disponibili, sulla pagina web del portale, le linee guida alla predisposizione delle domande e le FAQ, ed è attivo un call center dedicato ai numeri di telefono 06/76291257 - 06/76291258 - 06/76291463.

mb

Scarica il Decreto

Fonte Ministero dell'Ambiente

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"Smart&Start" e "Imprese a tasso zero": nuove risorse dal MISE

MISE soldiIl Ministero dello Sviluppo Economico assegna nuove risorse finanziarie agli interventi “Smart & Start Italia”, per la nascita e lo sviluppo di start-up innovative, e “Nuove imprese a tasso zero”, per il sostegno alla nuova imprenditorialità. Le agevolazioni, con richieste per via esclusivamente telematica, sono gestite da Invitalia. Per il primo strumento agevolativo le risorse complessive ammontano a 45 milioni di cui 33 milioni assegnati per le start-up innovative ubicate nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, e Sicilia (meno sviluppate) e 12 milioni per quelle operanti in Abruzzo, Molise e Sardegna.
Per “Nuove imprese a tasso zero” vengono messi a disposizione altri 100 milioni di euro per spingere l'imprenditorialità.

Smart&Start è l’incentivo che si rivolge a start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese e a team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera. Le agevolazioni servono a finanziare la produzione di beni ed erogazione di servizi, che si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo, si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale o si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
In particolare la misura sostiene i progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento o per costi di gestione.

Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino all’80 per cento delle spese ammissibili (massimo 1.200.000 euro), nel caso in cui la start-up abbia una compagine costituita da giovani o donne o abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero; fino al 70 per cento delle spese ammissibili (massimo 1.050.000 euro) negli altri casi.

E’ prevista, inoltre, una quota a fondo perduto per le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano che restituiscono solo l’80 per cento del mutuo agevolato ricevuto.

Nuove imprese a tasso zero” è, invece, l’incentivo per giovani under 35 e donne che vogliono avviare una micro o piccola impresa o che hanno già avviato un'azienda da non più di 12 mesi. Valido in tutta Italia, finanzia progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro. La misura consiste in un finanziamento a tasso zero della durata massima di 8 anni, che può coprire fino al 75 per cento delle spese totali; il 25 per cento residuo può essere garantito con risorse proprie.
Sono ammessi a fruire dell’agevolazione i progetti di impresa del costo massimo di 1,5 milioni di euro negli ambiti della produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, commercio di beni e servizi, turismo, attività riconducibili a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l’innovazione sociale.

Scarica il Decreto ministeriale 9 agosto 2016

mb

Fonte MISE

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Bandi "Agenda digitale" e "Industria sostenibile": Prorogati i termini di presentazione delle domande

MISECon decreto del Ministero dello Sviluppo Economico è stata differita la data di apertura dello sportello per la presentazione domande di accesso alle agevolazioni previste dai bandi Agenda digitale e Industria sostenibile. La presentazione delle richieste di contributo fissata per il 26 ottobre viene quindi spostata al 26 novembre mentre la predisposizione delle domande potrà invece essere avviata dai soggetti proponenti a partire dal 15 novembre 2016; termine precedentemente fissato al 12 ottobre 2016.
La data di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni disposte dalle misure Agenda digitale e Industria sostenibile, originariamente fissata al 26 ottobre 2016 dal decreto del 14 luglio 2016, è differita al 29 novembre 2016.
E’ quanto stabilito dal decreto direttoriale dell'11 ottobre 2016 pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le attività per la predisposizione delle domande potranno invece essere avviate dai soggetti proponenti a partire dal 15 novembre 2016; termine precedentemente fissato al 12 ottobre 2016,
La completa operatività dei bandi è stata disposta con il decreto 14 luglio 2016 che ha definito le modalità e gli aspetti operativi per richiedere le agevolazioni.
Possono beneficiare delle agevolazioni:

  • le imprese appartenenti ai settori industria e servizi?
  • le imprese artigiane?
  • le imprese che svolgono attività ausiliarie delle precedenti?
  • i centri di ricerca con personalità giuridica;
  • i soggetti di cui ai punti precedenti definiti start-up innovative.

Le risorse finanziarie disponibili sono:

  • 350 milioni a valere sul FRI oltre a 60 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, per il bando Industria sostenibile;
  • 100 milioni a valere sul FRI oltre a 20 milioni del Fondo per la crescita sostenibile, per Agenda digitale.

mb

Decreto direttoriale dell'11 ottobre 2016

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

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Pmi, dal Mise 163 milioni di euro per il Mezzogiorno

soldi ponAmmontano a 163 milioni di euro le risorse destinate all'acquisto di beni strumentali per le Pmi del Mezzogiorno. Criteri e modalità di assegnazione delle risorse sono contenuti nel decreto 29 luglio 2016 del MISE pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.225 del 26/09/2016, per l’acquisto di beni strumentali nell’ambito della “ Strategia nazionale di specializzazione intelligente

Le risorse, a valere sull'asse III del Pon 2014-2020 Fesr, sono destinate alle imprese che abbiano ricevuto il via libera dall'Agenzia delle Entrate alla fruizione del credito di imposta per i progetti di acquisto di beni strumentali nuovi e sono così suddivise:

  • 123 milioni per le Pmi nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • 40 milioni per le Regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna).

Primo criterio per l'accesso agli incentivi è la coerenza del progetto presentato con gli ambiti applicativi della "Strategia nazionale di specializzazione intelligente", tra i quali figurano: l'efficientamento della produzione industriale, water management e waste treatment, mobilità urbana intelligente e tecnologie per lo smart building.

Scarica il DM del MISE

Scarica il Decerto Direttoriale del MISE

mb

Fonte: MISE

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Tecnologie digitali, in arrivo 28 milioni dal programma: "Meccanismo per Collegare l'Europa"

EUROSono in arrivo 28,6 milioni di euro per il settore digitale messi in pista dal programma «Meccanismo per collegare l’Europa» (Mce). Quattro inviti scadono il 15 dicembre e riguardano l’elaborazione di tecnologie per la traduzione automatica, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica (eInvoicing) e per Europeana, la biblioteca digitale della Ue. L’invito «Internet più sicuro» scade invece il 18 ottobre.

I 28, 6 milioni di euro messi a disposizione dal Mce sono cosi distribuiti: 6,5 milioni di euro per la traduzione automatica sono destinati allo sviluppo di progetti per la raccolta di risorse linguistiche per specifici servizi paneuropei pubblici al fine di migliorare la qualità e la copertura della traduzione automatica offerta.

I progetti in materia di sicurezza informatica – cui sono destinati 12 milioni di euro - dovranno creare, mantenere o espandere le capacità nazionali per eseguire una serie di servizi di tutela dalle diverse forme di criminalità informatica, al fine di raggiungere gli obiettivi prioritari stabiliti dall’Ue. Alla fatturazione elettronica sono destinati altri 7 milioni di euro. Due le attività che dovranno essere sviluppate: migliorare l’adozione di soluzioni di fatturazione elettronica da parte delle pubbliche amministrazioni e sostenere l’applicazione della normativa europea standard in soluzioni di fatturazione esistenti.

Ad Europeana - la biblioteca digitale europea che riunisce contributi in 30 lingue già digitalizzati da diverse istituzioni dei paesi membri– sono destinati 2 milioni di euro. I finanziamenti andranno a progetti che selezionano opere d’arte eccezionali e di rilevanza europea.
All’invito riguardante Internet sicuro è destinato 1.100.000 euro. Eventi recenti sono venuti ad alimentare il dibattito pubblico sull’opportunità di innalzare il livello generale di protezione dal materiale illecito su internet. Appare evidente la necessità di presentare nuove misure per contrastare i contenuti illeciti su internet, tenendo debitamente conto delle conseguenze per il diritto fondamentale alla libertà di espressione e di informazione, sotto forma, ad esempio, di procedure rigorose di rimozione dei contenuti illeciti e di valutazione dell’opportunità d’imporre agli intermediari di esercitare una maggiore responsabilità e diligenza nella gestione delle reti e dei sistemi (dovere di diligenza).

I progetti dovranno affrontare gli aspetti relativi alla sicurezza di internet dal punto di vista dell’uso di questo strumento da parte di minori. Questo invito a presentare progetti scade il 18 ottobre prossimo.
Le infrastrutture del digitale costituiscono un vettore imprescindibile della crescita intelligente che l’Europa deve raggiungere nel prossimo decennio per poter competere a livello internazionale e garantire il benessere dei cittadini dell’Unione. La strategia per il mercato unico digitale poggia su tre pilastri: migliorare l’accesso online ai beni e servizi in tutta Europa per i consumatori e le imprese; creare un contesto favorevole affinché le reti e i servizi digitali possano svilupparsi e massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea.

Maria Adele Cerizza

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Incentivi per l'agricoltura giovanile. 70,5 milioni dal Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020

psr-2014-2020Il 12 settembre 2016 l’assessorato agricoltura della Regione Campania, ha emanato il decreto dirigenziale n. 46 di approvazione dei bandi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 già resi pubblici lo scorso  luglio, inerenti alle misure a investimento, ed il premio per il primo insediamento dei giovani.
Per queste misure  è stata definita  la copertura finanziaria, posto il tetto di spesa per i quattro bandi   e fissato il termine di 60 giorni per presentare le domande dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della regione.
La copertura finanziaria è stata reperita mediante il Decreto Regionale Dirigenziale n. 40 del 4 agosto scorso, con il quale, il direttore generale “nel rettificare i valori indicati nel proprio Decreto n. 31 del 13 luglio 2016, ha autorizzato tra l’altro, un aumento dello stanziamento di competenza del capitolo di spesa 2495, Missione 16, Programma 3, Titolo 2, Macro aggregato 203, avente la seguente denominazione ‘Programma per lo sviluppo rurale 2014/2020 – Feasr Quota regionale’" .

Con il decreto del 12 settembre vengono  appostati:

  • 28 milioni e 210mila euro sulla sottomisura 4.1.1 "Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole”;
  • 26 milioni e 100mila euro sulla tipologia 4.1.2 "Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l'inserimento di giovani agricoltori qualificati";
  • 5 milioni sulla sottomisura 5.2.1 "Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici";
  • 11milioni e 250mila sulla tipologia 6.1.1 "Riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo azienda agricola".

Su questi bandi, inoltre, è stabilito che “la dotazione finanziaria potrà essere incrementata, prima della scadenza degli stessi, a seguito della conclusione della procedura amministrativo-contabile di variazione del bilancio regionale che, tra l’altro, prevede un incremento della dotazione finanziaria del citato capitolo di spesa 2495”.

Leggi il Decreto Dirigenziale

mb

Fonte: Il Denaro.it

 

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Incentivi. dal MISE 530 milioni per imprese e start-up.

IncentiviPartirà il prossimo 26 ottobre il bando per il sostegno a imprese e startup innovative che investono in  “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”.  Sono disponibili 450 milioni di euro dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca per l’erogazione di finanziamenti agevolati e 80 milioni di euro dal Fondo Crescita Sostenibile per la concessione di contributi alla spesa.

La novità più significativa del bando riguarda la previsione che al finanziamento a tasso agevolato (50- 70 per cento delle spese ammissibili) dovrà affiancarsi un finanziamento ordinario a tasso di mercato, erogato dal sistema bancario (pari almeno al 10 per cento del finanziamento totale). Sono, inoltre,  ammesse le imprese economicamente e finanziariamente sane ed in possesso di un adeguato merito di credito, secondo le valutazioni effettuate dalle banche finanziatrici.

Un’ulteriore novità è data dall’ammontare minimo delle spese ammissibili del progetto. Secondo le nuove regole, ciascun soggetto deve sostenere una spesa non inferiore a 3 milioni di euro.
Le risorse disponibili ammontano a 530 milioni di euro, di cui: 120 milioni di euro per il bando Agenda digitale e 410 milioni di euro per il bando Industria sostenibile.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese appartenenti ai settori industria e servizi (incluso il settore dei trasporti)? le imprese artigiane? le imprese che svolgono attività ausiliarie delle precedenti? i centri di ricerca con personalità giuridica; le start-up innovative.I progetti possono essere presentati da imprese singole, oppure da raggruppamenti composti da non più di 5 soggetti. In quest’ultimo caso, i progetti devono essere realizzati mediante al contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

I soggetti richiedenti, alla data di presentazione della domanda, devono essere regolarmente costituiti in forma societaria ed essere iscritti nel registro delle imprese. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese. Devono inoltre trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati. Quest’ultimo requisito non deve essere rispettato da spin-off degli organismi di ricerca, dei quali questi ultimi detengano almeno il 30 per cento del relativo capitale sociale.

I due bandi finanziano progetti di ricerca, di importo compreso tra 5 milioni e 40 milioni di euro di euro, nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (Ict), coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nel settore dell’ industria sostenibile. I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni  e devono avere una durata non superiore a 36 mesi. E’ possibile chiedere, con giusta motivazione, al  ministero dello Sviluppo economico, una  proroga del termine di ultimazione del progetto, che non potrà superare i 12 mesi.

Scarica il Decreto MISE del 1 Giugno 2016

mb

Fonte: Il Denaro.it

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Bando Fondo Crescita Sostenibile 2

fcs2Dal 17 ottobre sarà possibile accedere al nuovo bando del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020.
Con decreto direttoriale del 4 agosto, il MISE ha definito i termini e le modalità per accedere al nuovo bando da 180 milioni di euro del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese 2014-2020, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020.
Anche il nuovo bando agevola progetti di Ricerca e Sviluppo, rilevanti per il sistema produttivo e in particolare per la competitività delle PMI, finalizzati a nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento degli stessi tramite l’utilizzo delle tecnologie riconducibili alle stesse aree tematiche del FCS 1.
Lo stanziamento è pari a 150 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e a 30 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) con riserva del 60% per le PMI, come definito dal decreto ministeriale del 1° giugno 2016.
I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di tre, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi; ai progetti congiunti possono aggregarsi organismi di ricerca, spin-off e liberi professionisti, una novità rispetto al bando precedente.
I progetti congiunti possono prevedere la partecipazione di imprese del Centro-Nord per una quota inferiore al 35% dei costi, purché le attività di tali imprese siano strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi progettuali e siano presenti elementi di trasferimento di conoscenze alle Regioni del Centro-Sud.
I progetti devono prevedere costi ricompresi tra 800mila e 5 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi prorogabili di ulteriori 12 mesi; ciascun soggetto può presentare una sola domanda a valere sul bando ad eccezione degli organismi di ricerca.
La grande novità del bando rispetto al FCS 1 riguarda le agevolazioni, infatti, al finanziamento agevolato pari al 20% dei costi, si aggiunge un contributo a fondo perduto che varia a seconda delle dimensioni aziendali.
Inoltre sono previste maggiorazioni al contributo del 10% per i progetti congiunti cui partecipi almeno una PMI e in cui nessuno dei proponenti sostenga più del 70% dei costi e del 5% per i progetti che si concluderanno entro il 31 dicembre 2018. Tali maggiorazioni sono cumulabili.
Le domande devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it) dalle ore 10.00 alle ore 19.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 17 ottobre 2016.

La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore generale.

Decreto direttoriale 4 agosto 2016

mb

Fonte MISE

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