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Interpelli in materia di salute e sicurezza. On line le risposte a 8 nuovi quesiti

minlavSono disponibili sul sito del Ministero del Lavoro le risposte a 8 nuovi interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Gli argomenti sono diversi: dalle caratteristiche di alcune figure della sicurezza (RLS e Coordinatori della Sicurezza) ai requisiti dei formatori, passando per la normativa sugli spazi confinati.

La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva ha risposto ai seguenti quesiti tutti datati 6 ottobre 2014:

Interpello n. 16/2014
destinatario: Unione Sindacale di Base dei VV.F.
istanza: Nomina, revoca e durata in carica dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

Interpello n. 17/2014
destinatario: ABI e Segreterie Nazionali dei Sindacati firmatari del contratto collettivo del credito
istanza: Il Rappresentante dei lavoratori di gruppo

Interpello n. 18/2014
destinatario: Unione Sindacale di Base dei VV.F.
istanza: Visite mediche al di fuori degli orari di servizio

Interpello n. 19/2014
destinatario: Federazione Sindacale Italiana dei Tecnici e Coordinatori della Sicurezza
istanza: Aggiornamento professionale dei coordinatori per la sicurezza

Interpello n. 20/2014
destinatario: Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro
istanza: Elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle imprese con più di 15 lavoratori

Interpello n. 21/2014
destinatario: Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro
istanza: I criteri di qualificazione del docente formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Interpello n. 22/2014
destinatario: Unione Sindacale di Base dei VV.F.
istanza: Dotazione economica del servizio di prevenzione e protezione

Interpello n. 23/2014
destinatario: FederUtility
istanza: Interpretazione dell'articolo 3, commi 1 e 2, del D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177

I nuovi 8 interpelli si sommano ai 15 già emanati nel 2014.

AdA

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27 ottobre 2014. Secondo incontro su "Incentivi alle imprese per contratti di apprendistato". Bandi FIXO

fixo

Lunedì 27 ottobre, presso il Consorzio Promos Ricerche, si è tenuto un secondo incontro sul Contratto di Apprendistato ad alta formazione e ricerca.

Sono stati, così, ulteriormente approfonditi i due avvisi relativi alla concessione di contributi in scadenza il 31 dicembre 2014 previsti dal Programma ministeriale "FIXO Scuola & Università" per incentivare le Imprese ad assumere giovani laureati e dottori di ricerca.

L'incontro ha visto il coinvolgimento di "Italia Lavoro" e l'attiva partecipazione delle imprese interessate e dei Rappresentanti dei job placement delle Università Campane.

In tale prospettiva il Consorzio Promos Ricerche si rende promotore di ulteriori iniziative al fine di favorire l'occupazione giovanile e rinsaldare il connubio tra la formazione universitaria e l'esperienza in azienda.

AdA

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14 ottobre 2014. Seminario CEI "Disponibilità di rete ed efficienza energetica, soluzione possibile?"

ceiIl 14 ottobre 2014, presso la sede della Camera di Commercio di Napoli in via S. Aspreno 2, il CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano, il Consorzio Promos Ricerche, l'UNAE - Istituto Nazionale di Qualificazione delle Imprese d'Installazione d'Impianti ed il Collegio dei Periti Industriali di Napoli, hanno organizzato un seminario  su "Disponibilità di rete ed efficienza energetica, soluzione possibile?".

Il contesto energetico ed economico mondiale e nazionale impone di considerare l’efficienza energetica tra i criteri fondamentali di progettazione al pari di quelli più classici come la sicurezza elettrica. Lo sviluppo normativo, tecnologico e del mercato mette a disposizione soluzioni e prodotti nuovi.

Il primo intervento ha confrontato criticamente tecnologie elettriche nuove e classiche dal punto di vista dell’efficienza energetica, con particolare attenzione dedicata ai CED, agli impianti elettrici di bassa tensione e ai trasformatori MT/BT.

Successivamente sono state introdotte le moderne tecnologie utilizzate nei gruppi di continuità, trattando nello specifico le soluzioni tecniche per incrementare la disponibilità di alimentazione dei carichi critici attraverso sistemi in parallelo, modulari e commutatori statici di trasferimento del carico.

In seguito sono stati presentati gli strumenti disponibili per un corretto inserimento delle soluzioni di continuità assoluta all’interno dell’impianto.

L’ultimo intervento ha presentato le novità introdotte da queste Norme sulla progettazione ed esecuzione della connessione degli utenti attivi alle reti di distribuzione MT e BT e nel più generale contesto dell’evoluzione della rete verso la smart grid e dei vincoli imposti dalla qualità dell’energia in accordo alla Norma CEI EN 50160.

AdA

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Premi assicurativi INAIL meno cari per le imprese asseverate secondo la UNI/PdR 2:2013

ASSEV UNI INAILL’INAIL ha pubblicato il nuovo modello OT/24 per il 2015.
Lo sconto sulla tariffa dei premi assicurativi è rivolto alle aziende che nel 2014 hanno adottato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: tra gli interventi di carattere generale, al punto 2 vi è la novità del riconoscimento dell’importanza dell’adozione ed efficace attuazione di un modello organizzativo e gestionale di cui all’art.30 del d.lgs. 81/08 asseverato in conformità alla prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 per il settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile.
Un nuovo documento UNI, quindi, viene riconosciuto dall’INAIL per l’utilità ai fini della riduzione dei rischi sui luoghi di lavoro: dopo le norme UNI 10617 sui requisiti essenziali dei sistemi di gestione della sicurezza in impianti a rischio di incidente rilevante, UNI EN ISO 14001 sui requisiti dei sistemi di gestione per la qualità e per l’ambiente, UNI ISO 26000 sulla responsabilità sociale; dopo le “Linee guida UNI INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro SGSL” è il turno della prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 “Indirizzi metodologici e procedurali per l'asseverazione nel settore delle costruzioni edili ed ingegneria civile” di dare concretezza al concetto di sinergia tra normazione e legislazione, nonché sostanza al valore economico della normazione (in questo caso contribuendo alla riduzione dei osti assicurativi).
Nel caso specifico se ne potranno avvantaggiare gli operatoridei settori delle costruzioni edili e dell’ingegneria civile.

mb

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Sicurezza degli impianti a fune, i requisiti per il personale operativo

impianti funeIl Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Decreto dirigenziale 17 settembre 2014, n. 288 (G.U. 30 settembre 2014, n. 227), è intervenuto nuovamente sui requisiti e le modalità di abilitazione del personale destinato a svolgere funzioni di sicurezza sugli impianti a fune in servizio pubblico.

Questo nuovo provvedimento, infatti, si è reso necessario dopo la rilevazione di diversi errori materiali nel precedente Decreto dirigenziale 8 agosto 2014, n.281, che è stato così ritirato, e rimodella la disciplina regolamentare per l'abilitazione di alcune figure addette e questi particolari tipi d'impianti.

Il nuovo regime si applica ai servizi di pubblico trasporto effettuati mediante impianti funicolari aerei o terrestri appartenenti alle categorie:

  • A (funicolari terrestri, funivie bifune ed impianti assimilabili)
  • B1 (funivie monofune con veicoli a collegamento temporaneo ed impianti assimilabili)
  • B2 (funivie monofune con veicoli a collegamento permanente ed impianti assimilabili)
  • C (sciovie, slittinovie, ed impianti assimilabili)
  • D (ascensori verticali ed inclinati, marciapiedi mobili, scale mobili, montascale, piattaforme elevatrici ed impianti assimilabili).

Il campo applicativo delle nuove disposizioni appare molto vasto in quanto coinvolge molteplici tipologie d'impianti a fune adibiti al pubblico trasporto nell'esercizio dei quali l'art. 1, c. 3, prevede diverse figure: l'Esercente, il Direttore dell'Esercizio o il Responsabile dell'Esercizio – secondo quanto stabilito dal D.M. 18 febbraio 2011 – ed il personale operativo al quale sono attribuite delle importanti funzioni di sicurezza e regolarità nella conduzione degli impianti e distinto nelle seguenti qualifiche: capo servizio, macchinista, agente della stazione di rinvio od intermedia ed eventualmente quello di vettura.

Per queste figure il decreto del 17 settembre 2014, stabilisce all'art. 2 e ss. specifici requisiti per l'abilitazione professionale; in particolare per il capo servizio è previsto il sostenimento di un apposito esame e il conseguente rilascio di patentino da parte degli U.S.T.I.F. competenti per territorio relativamente alla società esercente ed avente validità su tutto il territorio nazionale (art.6).

Viceversa per quanto riguarda il riconoscimento dell'idoneità degli aspiranti alla qualifica di macchinisti e agenti questa avviene per ogni singolo impianto, previo accertamento dei requisiti necessari e il conseguente esame, da parte del Direttore dell'Esercizio e del Capo Servizio, oppure dal Responsabile dell'Esercizio; l'esame teorico pratico è svolto presso l'impianto.

Gli aspiranti, inoltre, devono essere in possesso anche di diversi requisiti soggettivi come, ad esempio, per il capo servizio: l'art. 3 prevede, fra l'altro, che debba avere l'età minima di 21 anni e massima di 67 anni, il possesso delle capacità psico-fisiche come richieste per il conseguimento della patente automobilistica C e non essere consumatore abituale di droghe e il possesso di alcuni titoli di studio.

L'art. 11, invece, definisce i requisiti per il macchinista e l'agente prevedendo tra i vari l'età minima di 18 anni per tutte le predette tipologie d'impianti, il possesso delle capacità psico-fisiche come richieste per il conseguimento della patente automobilistica C, il titolo almeno di scuola media inferiore è l'esibizione di un'apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici in conformità a quanto disposto dall'accordo Stato Regioni del 18 settembre 2008.

Da osservare, infine, che per tali addetti si applica anche la disciplina speciale in materia di controlli relativi ad alcol e sostanze stupefacenti e psicotrope di cui alla legge n. 125/2011 e al D.P.R. n.309/1990 e successivi provvedimenti regolamentari (cfr. Provv. 16 marzo 2006 e 30 ottobre 2007).

AdA

Scarica il decreto dirigenziale

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La sicurezza nei cantieri mobili. Si alla presenza di più imprese e verifiche differenziate sull’idoneità tecnico professionale

cantieri temporaneiIl Ministero del Lavoro, con l’interpello 13/2014, ha risposto ai dubbi sollevati dall’associazione nazionale delle imprese edili manifatturiere su come tutelare la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.

Il Ministero ha chiarito che in un cantiere temporaneo o mobile possono essere presenti più imprese affidatarie perché il committente può stipulare diversi contratti nello stesso tempo.

L’impresa affidataria, cioè la titolare dell’appalto, può eseguire l’opera direttamente ed essere quindi anche esecutrice, ma può anche avvalersi di imprese subappaltatrici, verificando prima le condizioni di sicurezza in cui vengono svolti i lavori affidati.

Per quanto riguarda le modalità di valutazione dell’idoneità tecnico professionale, il Ministero del Lavoro ha spiegato che l’impresa affidataria deve comunicare al committente o al responsabile dei lavori il nominativo dei soggetti incaricati di verificare le condizioni di sicurezza e la congruenza dei piani di sicurezza alle attività realizzate.

Le valutazioni del committente sull’idoneità cambiano se l’impresa è affidataria o anche esecutrice. Nel primo caso per essere considerata idonea è sufficiente che abbia le dovute capacità organizzative. Nel secondo deve avere anche le risorse materiali e umane idonee all’opera da realizzare.

Il Ministero ha infine chiarito che non esistono modalità o tempistiche fisse per verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati. In genere bisogna basarsi sulla complessità dell’opera, le fasi del lavoro e le caratteristiche delle lavorazioni.

AdA

Scarica l’interpello 13/2014

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Sicurezza dei macchinari. Software gratuiti per il calcolo delle distanze di sicurezza.

distanze sicurezza macchineDisponibili gratuitamente due software realizzati per informatizzare alcune prescrizioni normative in materia di sicurezza dei macchinari, al fine di renderne più semplice ed efficiente la fruizione. È il risultato dell’attività di ricerca del Dipartimento Tecnologie di Sicurezza (DTS) dell’Inail, che ha realizzato gli applicativi per consentire l’idonea determinazione delle distanze di sicurezza dalle parti pericolose delle macchine e, di conseguenza, la corretta installazione dei dispositivi di sicurezza.

Il mancato utilizzo delle attrezzature di lavoro, la manipolazione e la manomissione dei macchinari e il loro uso scorretto sono fattori spesso all’origine di molti infortuni gravi e mortali. Dall’approfondimento di queste problematiche ha preso le mosse il lavoro che ha portato all’elaborazione dei due software. Entrambi sono stati realizzati in collaborazione con Federmacchine, il Gruppo interregionale macchine e impianti e gli enti di standardizzazione CEI e UNI.

I due software, realizzati per fabbricanti, progettisti, fornitori, installatori e datori di lavoro che debbano calcolare le distanze di sicurezza dalle parti pericolose delle attrezzature di lavoro, hanno l’obiettivo di informatizzare le prescrizioni contenute nelle norme UNI EN 13857:2008Sicurezza del macchinario - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori” e UNI EN 13855:2010Sicurezza del macchinario - Posizionamento dei dispositivi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo”, riguardanti la distanza di sicurezza dalle zone di pericolo e l’eventuale posizionamento di ripari e sistemi di protezione immateriali. Si tratta di norme di tipo B, relative a un aspetto specifico della sicurezza e rappresentano le principali norme di riferimento per il calcolo delle distanze di sicurezza dalle zone pericolose del macchinario.

I software sono particolarmente risolutivi nel caso in cui dispositivi di protezione materiali e/o immateriali siano forniti e installati successivamente alla fabbricazione del macchinario o della attrezzatura di lavoro. Inoltre, alcune scelte operative – come le immagini esemplificative e la possibilità di stampa di ogni foglio di calcolo – sono finalizzate a una maggiore immediatezza di utilizzo degli strumenti.

AdA

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Revisione ISO 9001. Documenti informativi dall'ISO

iso 9001 2015L’ISO/TC 176/SC 2, che sta concludendo i lavori di revisione della ISO 9001, ha realizzato e messo a disposizione una serie di documenti particolarmente utili per aiutare tutte le organizzazioni nella transizione dalla vecchia alla nuova edizione della celebre norma sui sistemi di gestione per la qualità.

Tra i documenti pubblicati, una dettagliata tabella di correlazione (file .doc) che evidenzia i cambiamenti tra la ISO 9001 del 2008 e l’attuale ISO/DIS 9001: un documento che fornisce una visione complessiva delle novità della futura norma sui sistemi di gestione per la qualità, anche alla luce dell’allegato SL (Annex SL) che fornisce una struttura base unitaria a tutti i documenti normativi sui sistemi di gestione e che dunque facilita la loro reciproca integrazione.

Anche una bozza di guida per la transizione alla futura ISO 9001:2015 è già stata realizzata, in modo da permettere alle organizzazioni di cominciare a pianificare con i loro organismi di certificazione i passi necessari.

Il materiale elaborato dal Sottocomitato ISO comprende anche una presentazione generale dei principi fondamentali della revisione in atto, scritta con uno stile divulgativo per un utilizzo rivolto anche ai non addetti ai lavori e un documento specifico che approfondisce uno dei concetti guida dei lavori di revisione della ISO 9001: il cosiddetto approccio basato sul rischio (risk based thinking), più volte richiamato come una delle novità più significative della futura nuova norma sui sistemi di gestione per la qualità.

Il GL2 che si occupa dei lavori a livello nazionale in seno alla commissione “Gestione per la qualità e metodi statistici” sta pensando ad una traduzione italiana dei più significativi documenti sopra citati.

mb

Fonte UNI

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