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Transazioni on-line. Nuova edizione per la serie ISO 20022

SERV FINANZL'ISO-International Organization for Standardization ha recentemente pubblicato la nuova versione revisionata della serie ISO 20022:2013 in tema di servizi finanziari, che garantisce il trasferimento sicuro dei dati rendendo più protette le transazioni finanziarie, oggi sempre più numerose e sofisticate.
La serie descrive uno schema per generare e leggere i messaggi che costituiscono la base delle transazioni elettroniche in questo settore.
Di supporto all'industria dei servizi finanziari nello scambio di messaggi, la ISO 20022:2013 "Financial services – Universal financial industry message scheme" fornisce un supporto per una maggiore versatilità nell'invio dei messaggi e una riduzione dei costi.
La norma ISO 20022:2013, elaborata dal comitato tecnico ISO/TC 68 "Financial services", interessa infatti organizzazioni di servizi finanziari, sviluppatori del software, aziende, agenzie governative, autorità legislative, venditori.
L'ISO/TC 68, che si occupa della normazione tecnica in diverse aree riguardanti i servizi finanziari, è seguito in Italia da UNINFO, Ente federato all'UNI, che promuove lo sviluppo della normativa nel settore delle tecniche e tecnologie informatiche e loro applicazioni.
Gli esperti UNINFO possono partecipare direttamente alla proposta e alla definizione di nuove norme e al progresso della normazione nel proprio ambito di lavoro all'interno dell'area di interesse nell'ISO/TC 68.

mb

Fonte UNI

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Sicurezza sul lavoro. Segnaletica di Sicurezza. Circolare n. 30 del 16 luglio 2013.

segnaletica sicurezzaIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con circolare n. 30 del 16 luglio 2013 avente ad oggetto “Segnaletica di sicurezza – D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., Allegato XXV – Prescrizioni generali. Uso e rispondenza dei pittogrammi con la norma UNI EN ISO 7010:2012 – Chiarimenti” fornisce indicazioni circa il corretto uso dei segnali di sicurezza, di cui all’Allegato XXV del D. Lgs. n.81/2008 e la loro rispondenza con quelli previsti dalla norma tecnica UNI EN ISO 7010:2012.

Circolare n.30 del 16 luglio 2013

AdA

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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Sicurezza sul lavoro. Modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di attrezzature. Circolare n. 31 del 18 luglio 2013

Verifiche periodiche attrezzatureIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con circolare n. 31 del 18 luglio 2013 avente ad oggetto "D.M. 11 aprile 2011 concernente la 'Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all.VII del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, nonché i criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art.71, comma 13, del medesimo decreto legislativo – Chiarimenti" fornisce indicazioni in relazione all'obbligo di trasmissione trimestrale del registro informatizzato delle verifiche periodiche effettuate, secondo quanto previsto al punto 4.3 dell'Allegato III del D.M.

Circolare n.31 del 18 luglio 2013

AdA

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

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Ammodernamento imprese agricole. Riaperto il bando ex misura 121: entro il 18 settembre le domande

PSR CampaniaLa Regione sostiene l’ammodernamento strutturale delle aziende agricole campane. Riaperto il 22 luglio il bando della Misura 121 del Programma di sviluppo rurale (Psr) che mette a disposizione delle Pmi 25 milioni di euro cui si aggiunge il residuo della dotazione Health Check (corrispondente a circa 8,7 milioni di euro).
Il termine di chiusura per la presentazione delle domande di aiuto è fissato al 18 settembre prossimo. Rispetto alla precedente versione sono state introdotte una serie modifiche alcune delle quali hanno importanti ricadute soprattutto a favore delle aziende tabacchicole e dei giovani agricoltori. Possono richiedere le agevolazioni regionali anche le imprese agricole già interessate all'attuazione dei Pif (Progetti integrati di filiera) per le quali la precedente domanda di aiuto risulta ancora in istruttoria. I giovani imprenditori possono richiedere, con procedure dettagliate, il finanziamento dei soli investimenti nel caso in cui non siano stati loro riconosciuti (per qualsiasi motivo) gli aiuti richiesti a valere e sulla misura cluster. Per l’assegnazione delle risorse sarà riconosciuto un punteggio maggiore ai progetti presentati da aziende del settore tabacchi o da aziende che operano su terreni confiscati alle organizzazioni malavitose.

mb

Scarica il Bando

Decreto n. 43 del 26 giugno 2013

Fonte Regione Campania

 

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Differenza tra accreditamento ISO/IEC 17025 e certificazione ISO 9001 per i laboratori di prova e di taratura

ILACILAC - International Laboratory Accreditation Association - ha pubblicato la brochure "Securing testing, measurement or calibration services", un nuovo strumento di informazione sulle attività svolte sotto accreditamento dai laboratori di prova e di taratura.
I laboratori di prova e di taratura accreditati sono in grado di offrire al mercato garanzie sull'affidabilità dei risultati dei servizi di valutazione della conformità forniti - prove, misure e tarature - proprio in virtù dell'accreditamento.
L'accreditamento è un processo tramite il quale un ente di terza parte, indipendente e autorevole stabilisce, ai sensi di norme riconosciute ed applicabili, l'imparzialità e la competenza di un'organizzazione - o di un  singolo professionista -, di eseguire specifici compiti.
Per quanto riguarda l'accreditamento dei servizi dei laboratori, la norma internazionale ISO/IEC 17025 definisce i requisiti che un laboratorio deve soddisfare per dimostrare la competenza tecnica del suo personale e la disponibilità di tutte le risorse tecniche, tali da garantire dati e risultati che siano accurati e affidabili per specifiche prove, misurazioni e tarature.
In questo senso, è fondamentale la distinzione tra la certificazione a fronte della norma ISO 9001 del sistema di gestione per la qualità di un laboratorio - rilasciata da un organismo di certificazione - e l'accreditamento ai sensi della norma ISO/IEC 17025 del laboratorio stesso - rilasciata da un Ente nazionale di accreditamento.

mb

Approfondisci sul sito di ACCREDIA

Fonte ACCREDIA

 

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L'ISPRA presenta l'Annuario Dati Ambientali 2012

ISPRAL’Annuario dei Dati ambientali ISPRA 2012,  raccoglie tutti i dati sullo stato dell’ambiente in Italia e si conferma punto di riferimento per decisori politici, ricercatori, detentori di interessi economici e cittadini. Il report, giunto alla sua undicesima edizione, viene proposto in molteplici versioni, per rispondere alle esigenze di un’utenza ampia e variegata.
Oltre alla versione integrale, infatti, il report dell’Istituto è organizzato in “Tematiche in primo piano”, “Tematiche in primo piano light”, “Annuario in cifre”, “Database”, “Multimediale” e “Fumetto”, destinato a un pubblico giovane di non esperti.
Buone notizie per quanto riguarda i preziosi “polmoni verdi” del nostro Paese: si attesta al 36%, nel 2010, il coefficiente di boscosità, ben più alto di quel 28,8% registrato nel 1985. Un contributo importante alla crescita della superficie boscata è dato dall’espansione delle foreste sulle aree abbandonate dall’agricoltura. Fenomeno, questo, condizionato dalla crisi del settore agricolo e dalle politiche comunitarie. La principale minaccia è oggi ancora rappresentata dagli incendi, il 72% dei quali, nel 2011, è risultato essere di natura dolosa, il 14% colposa e il restante 14% di natura dubbia.
Rimane tuttavia pesante la pressione esercitata sull’ambiente dalle attività industriali: continuano a preoccupare, infatti, gli effetti negativi sulla salute dell’uomo e sugli ecosistemi causati dalla presenza di sostanze pericolose nel suolo, nel sottosuolo, nei sedimenti e nelle acque sotterranee.

mb

Comunicato Stampa

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Fonte ISPRA

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Presentato al CNEL il Rapporto sul mercato del lavoro degli immigrati

LPS 2Lunedì 15 luglio 2013, nella sala del Parlamentino del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro si è tenuta la presentazione del Rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati.
Il Rapporto, giunto alla sua terza edizione e curato dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira a fornire un’accurata analisi dell’impatto dell’immigrazione sul mercato del lavoro italiano, corredata da stime previsionali utili a indicare la possibile evoluzione della domanda e dell’offerta di lavoro per i lavoratori stranieri in Italia, al fine di pervenire a più precise valutazioni dell’effettivo fabbisogno del mercato del lavoro italiano, all’interno del quale si contano attualmente circa 2 milioni e 334 mila lavoratori stranieri occupati.
Il Rapporto intende supportare, in una fase di incertezza economica come quella attuale, coloro che sono chiamati ad assumere decisioni istituzionali e a definire, in coerenza con le dinamiche interne del mercato del lavoro, interventi mirati in materia di immigrazione.
Particolare attenzione è inoltre dedicata alla relazione tra lavoro ed imprenditoria degli immigrati e crisi economica, con specifiche analisi delle dinamiche delle assunzioni e cessazioni nel mercato del lavoro dipendente e parasubordinato.

mb

Fonte: Ministero Lavoro e Politiche Sociali

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17 luglio 2013. Consegna attestati Corso Esperti Progettazione SGS a Avellino

corso sicurezzaIl 17 luglio, presso la sede di Confindustria di Avellino in via Palatucci, 20/A sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al Corso di formazione per “Esperto di progettazione di sistemi di gestione della safety” tenutosi lo scorso aprile.
Il Corso, articolato in tre giorni full time, era rivolto ad addetti e rappresentanti di imprese della provincia di Avellino e finalizzato a fornire sia le conoscenze teoriche, sia le competenze metodologiche necessarie alla progettazione, realizzazione e al corretto mantenimento di un Sistema per la Gestione della sicurezza e Salute sul luogo di lavoro conforme alla norma BS OHSAS 18001:2007.
L’iniziativa è svolta nell’ambito delle attività previste dal programma “Promozione della Sicurezza e della Responsabilità Sociale”, promosso dal Consorzio Promos Ricerche, Unioncamere Campania, INAIL Campania e Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, e conclude il programma 2012.
Gli attestati sono stati consegnati dall’ing. Attilio Montefusco, Direttore Generale del Consorzio Promos Ricerche di Napoli

 

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Norme UNI in Gazzetta Ufficiale. Convenzione UNI - MISE

UNI  G UNei giorni scorsi è stata finalizzata, con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Convenzione 2012 che definisce quali norme UNI verranno integralmente pubblicate sui Supplementi Ordinari della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, per dare il necessario supporto tecnico (requisiti, parametri, prove...) per l'applicazione pratica dei principi generali stabiliti dalle disposizioni di legge.
Data la necessità di diffondere la conoscenza e l'uso di tali norme – e il non sempre facile reperimento dei Supplementi Ordinari della GURI sui quali esse vengono pubblicate – l'UNI ne agevola l'acquisto tagliandone drasticamente il prezzo e riducendolo – di fatto – ad un puro costo di riproduzione e gestione (10,00 euro + IVA 21%) limitatamente alle versioni tradotte in lingua italiana.
Le norme oggetto della Convenzione 2012 rientrano tutte nell'ambito della direttiva Macchine 2006/42/CE.
Tutte le norme UNI di cui sopra pubblicate in GURI – o la cui pubblicazione è comunque già stata concordata con il Ministero – sono quindi da ora disponibili ai nuovi prezzi speciali. Si tratta dei documenti:

  • UNI EN 81-31:2010 "Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione di ascensori - Ascensori per il trasporto di sole merci - Parte 31: Ascensori accessibili alle sole merci"
  • UNI EN 289:2008 "Macchine per materie plastiche e gomma - Presse - Requisiti di sicurezza"
  • UNI EN 14238:2009 "Apparecchi di sollevamento - Dispositivi controllati manualmente per la manipolazione dei carichi".

mb

Fonte UNI

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Rifiuti, il produttore deve verificare i titoli del «gestore»

RifiutiVerificaDestinatarioTrasportatoreIl produttore/detentore dei rifiuti ha il dovere di verificare che il destinatario sia effettivamente autorizzato a ricevere quella specifica tipologia di rifiuti, a nulla rilevando la mera convenienza economica della transazione. In difetto, il produttore dei rifiuti viene meno al dovere di informazione puntuale che gli compete per la sua attività professionale. Se l'autorizzazione è relativa a rifiuti diversi da quelli oggetto di conferimento, quelli consegnati sono gestiti in modo abusivo.
È questo il principio di diritto della sentenza 29727/13 depositata ieri dalla III Penale della Corte di cassazione che, confermando integralmente la decisione di merito del tribunale di Venezia (Sezione distaccata di San Donà di Piave), ha rigettato i ricorsi degli imputati che, in concorso tra loro, sono stati condannati definitivamente per gestione non autorizzata di rifiuti.
I produttori/detentori dei rifiuti sostenevano che la responsabilità fosse del trasportatore che sul titolo abilitativo in capo al destinatario, li aveva tratti in inganno, esibendo l'autorizzazione con i codici Cer dei rifiuti conferiti, titolo abilitativo per il trasporto e non per il destino. La difesa ha quindi cercato di far valere la causa di non punibilità (errore determinato dall'altrui inganno) ma invano. La Corte, infatti, ha ripercorso l'articolo 188, comma 3 del decreto legislativo 152/2006 (Codice ambientale) e le esenzioni previste per la responsabilità del produttore. Tra queste, figura la consegna dei rifiuti a soggetti autorizzati alla loro gestione, purché il detentore riceva la quarta copia del formulario controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro i tre mesi successivi al conferimento al trasportatore. Tuttavia, la Cassazione ha ricordato che il detentore dei rifiuti, quando ne affida la raccolta, il trasporto e lo smaltimento a terzi soggetti privati affinché svolgano per suo conto tali attività, ha il preciso obbligo di controllare che questi terzi siano autorizzati. Si tratta di una verifica «doverosa» che, conformemente ad arresti precedenti, la Corte eleva a rango di «regola di cautela imprenditoriale». Se omessa comporta la responsabilità colposa del detentore dei rifiuti per il reato di gestione illecita (articolo 256, comma 1, Codice ambientale).
La Corte continua affermando che la responsabilità non è esclusa dal fatto che il terzo sia in possesso di autorizzazione relativa a rifiuti diversi da quelli oggetto di conferimento. Infatti, questo equivale al mancato possesso dell'autorizzazione per i rifiuti conferiti. Quindi non serve avere un'autorizzazione quale che sia, occorre che il titolo di assenso preventivo riguardi lo specifico rifiuto e la specifica attività.
Nel caso di specie, la Corte rileva che gli imputati erano perfettamente in grado di sviluppare le verifiche e le cautele necessarie se solo avessero usato «una pur minima diligenza» e non avessero ceduto alla tentazione di risparmiare sui costi di smaltimento.
Quindi, il produttore/detentore che conferisce i propri rifiuti a terzi affinché questi siano smaltiti o recuperati «ha il dovere di accertare» che i terzi siano debitamente autorizzati a tal fine. È questa regola "elementare" di cautela imprenditoriale che induce a configurare per i produttori/detentori dei rifiuti conferiti la «responsabilità per il reato di illecita gestione dei rifiuti in concorso con coloro che li hanno ricevuti in assenza del prescritto titolo abilitativo».

AdA

Fonte: Il Sole 24 Ore (189/13)

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