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Dalla Sicurezza Alimentare il Buon Cibo. Tracciabilità e Rintracciabilità - Norme e Regolamenti - (2013)

Sicurezza limentare 2013 Cover VolumeQuesto volume deriva dalla prosecuzione di una lunga e proficua collaborazione tra Agripromos - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli ed il Consorzio Promos Ricerche.
La pubblicazione è la revisione del volume “Sicurezza alimentare e tracciabilità – Norme e Regolamenti”, pubblicato nel 2009 ed è stata realizzata nell’ambito delle attività svolte dal Consorzio Promos Ricerche quale affidatario dello sportello per la promozione della Responsabilità Sociale delle Imprese della Camera di Commercio I.A.A. di Napoli.

Tale volume riserva una particolare attenzione all'etichettatura dei prodotti alimentari che è diventata nel tempo sempre più complessa in seguito all'emanazione di nuove Direttive e Regolamenti Europei che rendono difficile il continuo adeguamento, specie per le piccole e medie imprese.

Nel mercato attuale il concetto di etichettatura è diventato sempre più ampio e sfaccettato, infatti non è più sufficiente riportare i requisiti minimi previsti dalla legge, ma occorre offrire di più nell'ambito di una nuova impostazione "consumer-oriented". Il nuovo Regolamento sui “claims” nutrizionali e salutari offre, inoltre, una grande opportunità per l'industria alimentare per riposizionare i propri prodotti e svilupparne di nuovi.

 

La pubblicazione è a cura del:

Coordinamento tecnico-scientifico: Dott. Vito Amendolara
Coordinamento redazionale: Ing. Attilio Montefusco
Gruppo di Lavoro: Dott.ssa Milena Petriccione, Prof. Gennaro Cavaliere, Dott. Vincenzo   Coppolino, Sig. Mario Borrelli

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Sicurezza: come ridurre i rischi negli scavi archeologici

sic scaviI sistemi di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro disciplinati dal D.Lgs. n. 81/2008, dalla legge n. 123/2007 e dal D.Lgs. n. 231/2001, hanno rappresentato uno schema organizzativo della sicurezza nelle attività produttive capace di sviluppare un processo virtuoso per le aziende tale garantire la gestione in sicurezza dei siti dove avvengono le attività attraverso il coinvolgimento di tutte le figure professionali che, ai diversi livelli, intervengono nella attività produttiva.
Questi sistemi trovano applicazione anche in riferimento alle attività connesse con la gestione dei beni culturali, in particolare, per le attività di scavo, durante le quali è di fondamentale importanza una perfetta organizzazione del cantiere, non solo per la delicatezza dell’attività relativa alla manipolazione dei reperti ai fini della loro conservazione e valorizzazione, ma, essenzialmente, per le implicazioni connesse con la fase investigativa e pericolosa legata alla gestione del sito, della sua messa in sicurezza e gestione dei reperti a protezione di coloro che vi operano.

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Fonte Ambiente & Sicurezza

 

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Sicurezza alimentare. L'UE propone quattro nuovi Regolamenti

SIC ALIMLa Commissione Europea ha recentemente adottato una serie di provvedimenti per rafforzare l'applicazione delle norme in tema di salute e sicurezza lungo tutta la catena agroalimentare.
Il pacchetto normativo è composto da quattro proposte di Regolamento, in materia di riforma dei controlli pubblici ufficiali nell'Unione Europea; salute animale; salute delle piante e commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale.
In particolare, per quanto riguarda i controlli ufficiali, la proposta COM(2013) 265 intende modificare il quadro generale dei controlli ufficiali stabilito dal Regolamento (CE) n. 882/2004.
Sotto il profilo dei soggetti pubblici, per i laboratori ufficiali sarà mantenuto l'obbligo di essere dichiarati conformi alla norma ISO 17025 da parte dell'Ente di accreditamento (art. 36 della proposta), sebbene saranno previste, a seconda dei casi, misure transitorie e deroghe temporanee o permanenti.
Ad esempio, la designazione temporanea di un laboratorio ufficiale per l'uso di un metodo non incluso nel suo ambito di accreditamento sarà possibile (per un periodo di un anno, rinnovabile una volta), quando l'uso di tale metodo sia derivato da recenti riforme legislative, in situazioni di emergenza o in caso di rischi.
Il richiamo alla ISO 17025 si applicherà anche nel caso dei laboratori di riferimento dell'Unione Europea, i quali dovranno contribuire al miglioramento e all'armonizzazione dei metodi di analisi da utilizzare.
Il pacchetto normativo della Commissione Europea sarà ora sottoposto all'esame delle altre Istituzioni comunitarie, Consiglio e Parlamento in primis, per proseguire il suo iter legislativo di approvazione.

Fonte ACCREDIA

 

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Settimana europea della mobilità sostenibile 2013

SETT MOBPromossa dalla Commissione Europea, la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, la cui edizione 2013 si svolgerà dal 16 al 22 settembre, è diventata negli anni un appuntamento internazionale che ha l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani. Gli spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici, infatti, rappresentano modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti.
Diminuendo e rendendo ecocompatibili le modalità di spostamento, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita dei cittadini più sana e sicura. Il contesto urbano, infatti, rappresenta una grande sfida per la sostenibilità in Europa e la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, contribuendo a sensibilizzare i cittadini e gli amministratori, è un chiaro esempio di come le iniziative a livello europeo possano incoraggiare e agevolare l’azione a livello locale.
La Settimana rappresenta un’occasione per i Comuni, le istituzioni, le organizzazioni e le associazioni di tutta Europa per promuovere obiettivi quali l’incremento di forme di mobilità sostenibile e la qualità della vita, per accrescere la consapevolezza della cittadinanza in merito alle tematiche ambientali collegate alla mobilità e per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile feedback.
Per ciascuna edizione della Settimana Europea della Mobilità è scelto un particolare argomento in materia di mobilità sostenibile, il cosiddetto “focal theme”, sulla cui base gli enti locali aderenti sono invitati ad organizzare attività per la cittadinanza. Gli enti aderenti, inoltre, sono invitati a lanciare e promuovere misure permanenti che supportino il tema scelto per l’anno in corso.
Lo slogan scelto per il 2013, “Clean air! It’s your move”, mira a sensibilizzare la cittadinanza sul legame tra il traffico motorizzato e l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane, evidenziando il ruolo attivo che ciascun  cittadino può avere nel miglioramento della qualità dell'aria attraverso le proprie scelte di mobilità.
Ricerche e analisi statistiche dimostrano ormai chiaramente il legame tra mobilità urbana, inquinamento atmosferico e salute dei cittadini. Attraverso lo slogan proposto, quindi, le città europee sono incoraggiate a stimolare cambiamenti nelle modalità di spostamento individuali, a gestire al meglio la domanda di mobilità e  individuare strumenti di pianificazione urbana che consentano un più ampio impiego di mezzi di trasporto ecocompatibili.

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Rapporto Rifiuti Urbani 2013

ISPRAL'ISPRA presenterà mercoledì 19 giugno, presso la Sala “Di Liegro” di Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, via IV Novembre, 119/a, il Rapporto Rifiuti Urbani 2013. Il Rapporto è il risultato di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati, svolta dall'ISPRA anche in collaborazione con le ARPA/APPA, con l'obiettivo di garantire che le informazioni e le conoscenze relative a questo importante settore siano a disposizione di tutti.
Il Rapporto Rifiuti Urbani 2013 analizza i dati del biennio 2011 – 2012 relativi alla produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti urbani, al sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio; effettua il monitoraggio dell'applicazione della tariffa rifiuti, l'analisi economica dei costi del ciclo integrato dei rifiuti urbani ed il monitoraggio della pianificazione territoriale. Il Convegno sarà introdotto e presieduto dal Presidente dell'ISPRA, Prof. Bernardo De Bernardinis, con una presentazione sui risultati del Rapporto sui rifiuti urbani relazionata dal Direttore Generale dell'ISPRA, Dott. Stefano Laporta. Le Conclusioni del Convegno saranno affidate al Dott. Marco Flavio Cirillo, Sottosegretario Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

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Fonte ISPRA

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Disponibile on-line un vademecum UNI per le PMI

PMIIl Vademecum UNI per le PMI è lo strumento che consente alle PMI di accedere al mondo della normazione tecnica in maniera semplice e veloce.
Esso consiste in una sezione del sito UNI dedicata alle PMI  in cui vengono condensate tutte le informazioni utili per spiegare alle piccole e medie imprese quali sono i concreti vantaggi dell’utilizzo delle norme tecniche, come incidere sul contenuto dei futuri standard, come individuare e conoscere le norme giuste per il proprio settore e come ottenere assistenza e collaborazione dal vostro organismo di normazione nazionale, l’UNI.
La sezione, costruita in base alle migliori pratiche scambiate a livello europeo, si articola in differenti paragrafi:
•    Le norme UNI: cosa sono e a cosa servono
•    Come partecipare all’elaborazione delle norme UNI?
•    Trovare la norma giusta
•    Le norme UNI aiutano a migliorare il business delle PMI
•    Sempre informati
•    Helpdesk UNI per le PMI
•    Bibliografia e documenti utili
Il Vademecum conterrà e metterà in evidenza, inoltre, tutte le iniziative per le PMI che saranno lanciate da UNI nei prossimi mesi, ivi comprese quelle legate agli adempimenti del nuovo Regolamento (UE) n.1025/2012 sulla normazione europea.

Consulta il Sito UNI

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La Competitività Italiana. Le Imprese, i Territori, le Città Metropolitane - (2016)

La competitivita SGT 2016Con questo primo Rapporto sulla competitività italiana la Scuola di Governo del Territorio si è proposta l’obiettivo di fornire un contributo allo studio della competitività del sistema produttivo del Paese e anche una riflessione sulla adeguatezza infrastrutturale del territorio sviluppando l’analisi su una base provinciale, anche con riferimento alle città metropolitane.

Lo studio viene condotto mediante l’elaborazione di due indicatori compositi (relativi all’ apparato produttivo e al contesto territoriale) e di un indice sintetico che tenga contemporaneamente conto di queste due “dimensioni” della competitività.

L’obiettivo è duplice: da un lato, sviluppare una analisi della competitività a un livello di dettaglio generalmente non trattato dalla letteratura: quello delle province e delle città metropolitane; dall’altro, svolgere l’esame mediante alcuni indicatori di competitività che, alla luce delle esperienze maturate dai principali enti di ricerca internazionali e della letteratura critica sviluppatasi intorno ad essi,evitino di cadere nelle difficoltà metodologiche e teoriche che caratterizzano gli indicatori più tradizionali.

Sotto entrambi gli aspetti questo rapporto presenta dei risultati inediti che si ritiene possano offrire un contributo all’approfondimento delle problematiche relative allo sviluppo territoriale italiano.

La Scuola di Governo del Territorio è stata istituita nel 2015 a seguito di una iniziativa delle Università della Campania, del CNR e della Camera di Commercio di Napoli in seno al Consorzio Promos Ricerche. La Scuola organizza attività di ricerca e convegnistiche, oltre a corsi di alta formazione sui temi del governo del territorio – nei suoi profili urbanistici, ambientali, economico-amministrativi, sociali, metodologici – nonché attività consultive per le pubbliche amministrazioni, anche in sedi internazionali.

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In arrivo nuove norme dall'UNI

logo uniNove nuovi progetti di norma sono sottoposti alla fondamentale fase di inchiesta pubblica preliminare: entro il 25 giugno tutti gli interessati - attraverso il sito internet - possono inoltrare commenti e, ove possibile, segnalare l'interesse a partecipare ai lavori di normazione.
L'art. 6 "Autoregolamentazione volontaria" della legge 4 del 14 gennaio 2013 "Disposizioni in materia di professioni non organizzate", pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato dell'attività professionale.
Due nuovi progetti di norme nazionali definiscono i requisiti di conoscenza, abilità e competenza – in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche-EQF – di due figure professionali: l'esperto in controllo di gestione (controller) (progetto U08000120 di competenza della commissione Attività professionali non regolamentate) e il manutentore di estintori d'incendio portatili e carrellati (progetto U70001742 di interesse della commissione Protezione attiva contro gli incendi).
La commissione Turismo sottopone all'inchiesta preliminare il progetto U33000050, nuova norma nazionale, che intende specificare i requisiti per i sistemi di gestione di sostenibilità degli eventi e fornire una guida su come conformarsi ad essi. La futura norma è stata progettata per indirizzare il miglioramento gestionale attraverso l'intero ciclo di gestione dell'evento.
Il progetto di specifica tecnica U64000743 rappresenta l'adozione della ISO/TS 17021-3:2012 in tema di valutazione della conformità ed è complementare alla UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2011 ai fini dell'esecuzione di audit di terza parte di sistemi di gestione per la qualità. Il documento include specifici requisiti di competenza per il personale coinvolto nel processo di certificazione di sistemi di gestione per la qualità (QMS – Quality Management Systems). La competenza è della commissione tecnica UNI - CEI Valutazione della conformità, co-autore il CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano.
Due i progetti di interesse della commissione Legno: il primo U40006241 stabilisce i requisiti minimi per trattamenti di protezione superficiale per pavimentazioni di legno da destinare ad ambienti interni a impiego residenziale e non residenziale, il secondo U40006230 – revisione della UNI 9300:1988 – stabilisce un metodo per valutare la tendenza delle superfici dei mobili a ritenere lo sporco.

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Lavoratori "salvaguardati". Disponibile la circolare del Ministero del Lavoro

LPS 2E’ on-line la circolare n. 19 del 5 giugno 2013, contenente le istruzioni operative per le Direzioni territoriali del lavoro corredata dal modello di istanza che dovrà essere presentata dai lavoratori che rientrino nelle sotto indicate categorie:

  • lettera a) dell’articolo 2 del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013: lavoratori cessati dal rapporto di lavoro entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011, e che abbiano perfezionato i requisiti utili al trattamento pensionistico entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità di cui all’articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, ovvero durante il periodo di godimento dell’indennità di mobilità in deroga e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014.
  • lettera c) dell’articolo 2 del Decreto interministeriale del 22 aprile 2013: lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012, in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412 del codice di procedura civile ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, ancorché abbiano svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a condizione che:
    1. abbiano conseguito successivamente alla data del 30 giugno 2012 un reddito annuo lordo complessivo riferito a tali attività non superiore a euro 7.500;
    2. perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011.

Le istanze potranno essere trasmesse, direttamente dai lavoratori interessati o dai soggetti abilitati (es. patronati ex lege n. 152/2001; consulenti del lavoro/dottori commercialisti ex lege n. 12/1979), alle competenti Direzioni Territoriali del Lavoro all’indirizzo di posta elettronica certificata delle medesime (per esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o all’indirizzo di posta elettronica dedicata (per esempio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o, in via alternativa, inviate tramite Raccomandata A/R.

Leggi la circolare

Fonte Ministero del Lavoro

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Prassi di riferimento sulla Dieta Mediterranea (UNI/PdR 25:2016) - (2016)

DIETA PrassiLa Prassi di Riferimento (UNI/PdR 25:2016) dal titolo “Dieta Mediterranea patrimonio immateriale UNESCO - Linee guida per la promozione di uno stile di vita e di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile”, frutto della collaborazione del Consorzio Promos Ricerche con l'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è un documento che individua gli elementi chiave per la promozione di una cultura favorevole allo sviluppo sostenibile attraverso gli stili di vita, il patrimonio di conoscenze e le tradizioni del territorio associate alle pratiche e alle rappresentazioni della Dieta Mediterranea. In essa, infatti, sono racchiusi valori intangibili che possono essere declinati secondo i macro-temi della sicurezza alimentare e della salute, quello ambientale e paesaggistico, quello socio-culturale ed infine quello economico.

L'UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea quale patrimonio immateriale dell’Umanità, consentendo di accreditare questo equilibrato esempio di scambi e di interconnessioni bio-ambientali e culturali che hanno dato origine nel corso della storia allo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. Essa rappresenta un valore universale come stile di vita, non come regola, fondato su dimensioni cognitive e sulla consapevolezza nei riguardi dell'essere e del vivere in sintonia con il territorio e l'ambiente condiviso tra diversi Paesi del Mediterraneo: Cipro, Croazia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.

Tenendo in considerazione tutto questo, la prassi si propone di definire delle linee guida che possano supportare i diversi soggetti interessati alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e suggerisce le modalità, attraverso azioni ed attività, per salvaguardare e trasmettere nel tempo, alle future generazioni, i valori intangibili propri del modello rappresentato dalla Dieta Mediterranea.

Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

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