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Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

Formazione Specialistica. Technapoli promuove un ciclo di corsi e seminari

Formazione specIl prossimo 26 giugno partiranno i corsi ed i seminari informativo specialistici gratuiti, rivolti ad imprese ed aspiranti imprenditori, organizzati dal nuovo Patent Information Point – PIP attivato dal Consorzio Technapoli in provincia di Caserta, a Capua.
In dettaglio saranno svolti i seguenti moduli formativi indipendenti:

  • 26-27 giugno 2013: Strumenti di tutela e valorizzazione della proprietà industriale.
  • 03 luglio 2013: Tutelare la proprietà industriale e proteggersi dalla contraffazione, con particolare riferimento all’area BRIC.
  • 04 luglio 2013: Contratti di sfruttamento delle tecnologie e contratti di utilizzo dei marchi.
  • 15 luglio 2013: Lotta alla contraffazione, agli abusi anche su Internet e tutela del Made in Italy.

I seminari formativi, svolti da consulenti in proprietà industriale ed esperti di trasferimento tecnologico forniranno una panoramica completa di tutti gli strumenti giuridici che consentono la tutela dell’innovazione tecnologica e dei marchi d’impresa, delle strategie atte a proteggere tali asset aziendali.
I contenuti saranno articolati in modo da fornire indicazioni pratiche ed operative, preferendo il ricorso ad esempi e casi di studio.
Sarà inoltre organizzato un ciclo di seminari specialistici sui seguenti argomenti:

  • 01 luglio 2013: Tutela e valorizzazione del design industriale;
  • 10 luglio 2013:  Tutelabilità del software;
  • 11 luglio 2013:Tutela della PI e la lotta alla contraffazione nel settore tessile-abbigliamento;
  • 16 luglio 2013: Procedure di ottenimento e difesa dei marchi;
  • 17 settembre 2013: Tutela della PI e la lotta alla contraffazione nel settore agroalimentare;
  • 18 settembre 2013: Tutela della PI e la lotta alla contraffazione nel settore arredamento ed interior design;
  • 19 settembre 2013: Tecnologie per il risparmio energetico nel settore costruzioni.
  • 23 settembre 2013: Tutela della PI e lotta alla contraffazione nell’espansione su mercati emergenti.

Nell’ambito di questi seminari sarà data inoltre la possibilità di effettuare incontri personalizzati con un consulente brevettuale.
In occasione di ogni evento verranno illustrati gli incentivi del Pacchetto Innovazione varati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Tutte le attività si svolgeranno presso il Patent Information Point – PIP attivato dal Consorzio Technapoli ed insediato a Capua all’interno del Dipartimento di Economia della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Le iniziative sono rivolte ad imprese e ad aspiranti imprenditori e sono realizzate nell’ambito di un avviso MISE-Unioncamere per la realizzazione di attività di supporto alle innovazioni delle imprese sui temi della proprietà industriale.

La partecipazione alle iniziative è gratuita, previa registrazione.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Technapoli

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Attività iniziali

Numerose sono state le attività svolte dalla costituzione del Consorzio con il supporto prevalente della Camera di Commercio di Napoli ed inizialmente anche dell’IRI che hanno consentito, sia di partecipare ad iniziative condivise dalla rete dei Consorzi Città Ricerche, sia  di rendere disponibili borse di studio e premi di laurea. Gli interventi sono stati finalizzati a sviluppare un sistema di competenze e conoscenze utilizzabili per studi ed indagini settoriali a beneficio ed in diretta collaborazione con i Consorziati, oltre ad una serie di nuovi servizi ed attività non presenti in Campania, di cui alcuni di seguito citati e sinteticamente descritti come:

L’Osservatorio scientifico tecnologico della domanda/offerta di ricerca e sviluppo e di servizi tecnologicamente avanzati
Nel 1991, l’allora Consorzio Napoli Ricerche realizzò un’opera in tre volumi con raggruppate le principali ricerche delle strutture universitarie allora consorziate e del CNR, al fine di creare un’unica banca dati regionale. In seguito, con l’ampliamento della compagine consortile l’iniziativa fu ulteriormente estesa e sviluppata e, nel 1993, fu riproposta una nuova ampliata struttura, non più a stampa, ma raccolta in una base dati diffusa attraverso il servizio VIDEOTEL.
A seguito di un ulteriore implementazione realizzata negli anni 96/97, attraverso interviste, fu messa a punto una nuova base dati informatizzata che consentiva di individuare specifiche ricerche, competenze e professionalità delle strutture di ricerca  che fu resa disponibile on-line come la Banca dati delle Strutture di Ricerca e Servizi della Campania - ST.RI.SE..
A seguito di tali esperienze, grazie ad un finanziamento della Regione Campania, ex L.R. 41/94, nel 2000 fu presentato un nuovo progetto e realizzata una ancora più innovativa Base Dati. Considerata la veloce obsolescenza delle precedenti iniziative il nuovo sistema, consentiva l’autoaggiornamento direttamente alle strutture di ricerca, dando così vita ad un vero e proprio Osservatorio dell’offerta di Ricerca e Sviluppo e di Servizi Tecnologicamente Avanzati, che però non fu più finanziato.

Il Servizio Point – Punto di Orientamento e Informazione sulla Normativa Tecnica (tutt’ora attivo)
Attivato nel 1993 come punto di consultazione ed acquisizione della Normativa Tecnica, realizzato presso la Borsa Merci della CCIAA di Napoli, in collaborazione con gli Enti Normatori italiani UNI e CEI, di cui il Consorzio è il punto di riferimento territoriale e, grazie al contributo diretto della Camera di Commercio di Napoli, il Servizio POINT assiste Imprese, Organismi ed Enti nell’individuazione ed applicazione della normativa nei settori di specifico interesse, offrendo una serie di servizi con il diretto coinvolgimento di tali Enti.
In particolare il Consorzio ha sviluppato, inoltre, una serie di iniziative proiettate a diffondere una cultura della qualità e della sicurezza; in particolare, a seguito della L.46/90 sulla sicurezza degli impianti domestici, con il supporto anche del Ministero dell’Industria ed il diretto coinvolgimento di UNI e CEI fu realizzata un’intensa attività formativa finalizzata all’aggiornamento professionale di installatori e manutentori di impianti elettrici, idrici, gas, riscaldamento ecc. Ai circa 30 incontri, che oltre alle Camere di Commercio della Campania e del basso Lazio, hanno coinvolto Associazioni imprenditoriali, Istituzioni scolastiche, Università ed altri organismi territoriali, hanno partecipato quasi 2.500 installatori e manutentori.


L’Osservatorio su carriere e sbocchi occupazionali dei laureati e diplomati delle Università della Campania
Dal 1997 fino al 2005 è stata una delle principali attività del Consorzio, realizzata per le Università della regione e pienamente operativa fino all’attivazione del Servizio Nazionale di Alma Laurea.
Nato da un più ampio progetto di costituzione di un Centro regionale per l’Orientamento agli studi universitari, era basato, essenzialmente, su tre fasi: la prima di orientamento alla scelta della Facoltà universitaria; la seconda per la realizzazione di una Banca Dati dei laureati e diplomati delle Università, la terza sul “follow-up” degli sbocchi occupazionali a due anni dal conseguimento del titolo di studio, finalizzato a monitorare le risultanze dell’offerta formativa universitaria.
La prima fase fu avviata attraverso la realizzazione di un “CD per l’orientamento universitario” per la Federico II e di alcune iniziative avviate con l’Istituto Universitario Orientale (oggi Università “L’Orientale”) e la Seconda Università di Napoli.
L’”Osservatorio Neolaureati” fu inizialmente realizzato con l’Università Federiciana e con l’Istituto Universitario Navale (oggi Università “Parthenope”) e in seguito esteso a tutti gli Atenei della Campania, con cui furono attivate apposite convenzioni.
Furono redatti appositi questionari, stampati e distribuiti alle Segreterie delle Facoltà, che venivano consegnati agli studenti al momento della laurea e ritirati dalle stesse Segreterie, che validavano titolo, data e voto di laurea. I dati, così, raccolti venivano inseriti nella “banca dati dei neolaureati e diplomati delle Università campane” che, nel 2005 conteneva i profili relativi a oltre 39.000 neolaureati.
La banca dati era stata realizzata in modo da essere costantemente aggiornata al fine di agevolare Enti ed Aziende nella ricerca di personale qualificato, nonché facilitare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro ed era  diffusa in una forma ridotta ed anonima on-line,  dando origine al servizio “Filo diretto con le Imprese”, la cui consultazione era gratuita ed aperta ad aziende ed enti, per la ricerca di personale qualificato. Una volta identificati i profili di loro interesse, le imprese richiedevano i dati anagrafici dei laureati e diplomati, giustificandone il motivo.

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Riduzione del rumore negli ambienti di lavoro. Un Manuale dall'INAIL

Rumore lavoroIl Manuale, approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, costituisce lo stato dell'arte italiano in materia di controllo del rumore tramite gli interventi di prevenzione tecnica primari e secondari e, in sinergia alla recente Norma UNI/TR 11347, costituisce un sopporto metodologico e operativo per gli adempimenti previsti dal capo II del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 volti all'eliminazione o la riduzione al minimo del rischio rumore sulla base dell'attuale stato dell'arte della tecnologia.
Il Manuale, utile supporto operativo, si rivolge ai datori di lavoro, a tutti i soggetti della prevenzione (RSPP, consulenti, progettisti, costruttori, ecc.) e agli organi di vigilanza.

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Pari opportunità. Bando UE da 3,6 milioni

PARI OPPAl fine di dare supporto alla società civile ed agli altri stakeholders impegnati nella promozione dell’uguaglianza di genere, pubblicato dalla Commissione europea un bando nell’ambito del programma specifico “Progress – Gender equality” che mette sul piatto risorse per 3,6 milioni di euro.
La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 28 agosto 2013.
Due le aree di intervento: azioni indirizzate a ridurre il gap retributivo tra uomini e donne e azioni volte a promuovere la parità di genere nelle posizioni di decision-makingnel settore economico. Nell'ambito della prima priorità dell'invito, che mira sostanzialmente a combattere le disuguaglianze salariali tra donne e uomini e a colmare il divario retributivo, tra le azioni finanziabili compare lo sviluppo e la diffusione di “giornate” sociali, lo scambio di esperienze e buone pratiche, lo sviluppo di iniziative non legislative rivolte alle imprese finalizzate a promuovere la parità di retribuzione e a combattere il divario salariale esistente all'interno delle loro organizzazioni. Nell'ambito della seconda priorità, il cui obiettivo è contribuire a migliorare l'equilibrio di genere nelle posizioni apicali del mondo economico a tutti i livelli di gerarchia, tra le azioni finanziabili rientrano il lancio di campagne o altre iniziative appropriate per sensibilizzare le parti sociali, le imprese, le autorità pubbliche, i media e i cittadini in merito ai vantaggi, per la società e per l'economia, di una partecipazione equilibrata di donne e uomini nei processi decisionali; il miglioramento della conoscenza, in particolare attraverso studi, sulla partecipazione di donne e uomini nelle posizioni decisionali del mondo economico; lo sviluppo e diffusione di codici di condotta volontari riguardanti la diversità di genere nelle posizioni apicali e miglioramento della trasparenza nelle procedure di selezione e assunzione - scambio di esperienze e buone pratiche; promozione di networking tra attori chiave a livello nazionale ed europeo.
Possono presentare progetti organizzazioni senza scopo di lucro quali Ong parti sociali, università, istituti e centri di ricerca. Deve essere richiesto un contributo minimo di 250mila euro, mentre il co-finanziamento massimo è pari all’80 per cento dei costi ammissibili. Saranno finanziati 10-15 progetti in tutto che non potranno superare i 24 mesi.

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Fonte: Il Denaro

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Programma "Gioventù in Azione". Le candidature entro il 5 settembre 2013

U ESostenere partenariati con enti pubblici regionali o locali o altri soggetti attivi nel settore della gioventù a livello europeo per sviluppare progetti a lungo termine. E’ l’obiettivo dell’ultimo bando di Bruxelles (EACEA/06/13 “Azione 4.6 – Partenariati”) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea all’interno del Programma “Gioventù in azione”. La gara resterà aperta fino alle 12 (ora di Bruxelles) del prossimo 5 settembre.
L’invito a presentare proposte contribuirà allo sviluppo di un programma articolato in una o più attività che può essere realizzato direttamente dal candidato o in cooperazione con uno o più “partner co-organizzatori”, ampiamente coinvolti nella definizione e nell’attuazione del progetto e designati dal candidato all’atto della presentazione della domanda. In entrambi i casi, il programma di attività può prevedere la partecipazione di “partner associati”.
Le proposte possono essere presentate da un ente pubblico locale o regionale, un’associazione o una rete di enti pubblici regionali o locali, un gruppo europeo di cooperazione territoriale, un ente senza fini di lucro, attivo a livello europeo nel settore della gioventù (Engo), al quale facciano capo organizzazioni associate in almeno otto paesi partecipanti al programma “Gioventù in azione”, una fondazione attiva a livello dell’Ue nel settore della gioventù, una società, un’impresa, un ente a scopo di lucro attivi nella responsabilità sociale delle imprese a favore dei giovani. I candidati devono avere sede legale da almeno due anni in uno dei paesi partecipanti al programma: gli Stati membri dell’Unione europea, gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (Efta), i paesi candidati per i quali sia in atto una strategia di preadesione (Croazia e Turchia).
Il progetto deve prevedere attività di natura non lucrativa correlate al settore della gioventù e dell’istruzione non formale. In particolare sono finanziabili scambi di giovani a livello transnazionale, iniziative per la gioventù a livello nazionale o transnazionale, servizio volontario europeo, formazione e attività di networking. Il programma di attività deve iniziare tra il primo marzo 2014 e il primo settembre 2014 e potrà avere una durata massima di 2 anni
Il budget a disposizione del bando è di 2,5 milioni di euro: il contributo europeo potrà coprire fino al 50 per cento dei costi totali ammissibili di ciascun progetto selezionato, per un tetto massimo di 100 mila euro. Il modulo elettronico per la presentazione della candidatura, deve essere inoltrato entro il 5 settembre all’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura, Programma “Gioventù in azione2— EACEA/06/13, BOUR 4/29, Avenue du Bourget 1, 1140 Bruxelles.

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Rubrica Agrimed - (2009-2010)

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Normative Tecniche - (dal 2002)

22 Normativa TecnicaA partire dal 2002 il Consorzio Promos Ricerche, Punto UNI e CEI di Napoli, in collaborazione con "Il Denaro", pubblica una selezione delle novità relative alle Normative Tecniche anche nell'inserto "Professioni" di quel periodico.

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Attività professionali non regolamentate. Aggiornato l'elenco delle norme UNI di riferimento.

logo uniE' stato aggiornato l'elenco delle norme UNI relative alle attività professionali “non regolamentate” (previste dall'art. 6.4 della legge 4/2013).
Le “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” attribuiscono all’attività di normazione UNI notevole importanza, in particolare là dove - attraverso il concetto di autoregolamentazione volontaria - vengono messi in primo piano quei principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale. Principi e criteri generali che chiamano in causa, pur non rendendolo obbligatorio, il rispetto delle norme UNI.
UNI mette quindi a disposizione di professionisti e utenti l'elenco sempre aggiornato delle norme UNI art.6.4 legge 4/2013 (in formato excel), scaricabile dal sito, alla pagina "Normazione e professioni non regolamentate" della sezione PARTECIPAZIONE.
Dell'elenco entrano a far parte quattro nuove norme: la UNI 11491 e la UNI 11492 sulle figure professionali del naturopata e dell'osteopata (entrambe pubblicate il 6 giugno), la UNI ISO 18436-5 sui "tecnici/analisti di laboratorio di analisi dei lubrificanti" (entrata nel corpus normativo nazionale l'11 aprile) e infine la UNI ISO 15513 sulle "competenze dei conduttori di apparecchi di sollevamento, gli imbracatori, i segnalatori e i controllori", la cui versione in lingua italiana è stata pubblicata il 30 aprile scorso.
L'elenco ora pubblicato è aggiornato al 13 giugno 2013.

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Fonte UNI

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Qualità negli Enti Locali. Allo studio una Prassi di Riferimento UNI

enti localiLa Giunta Esecutiva UNI ha approvato l’avvio dei lavori di elaborazione di un progetto nuovo di prassi di riferimento (UNI/PdR) relativa all'elaborazione di una linea guida per l’individuazione di indicatori significativi per la verifica ed il controllo delle prestazioni ed il livello dei servizi offerti ai cittadini dagli Enti Locali, in collaborazione con l’Associazione Qualità Comuni.
Qualità Comuni è un’associazione tra 23 comuni che hanno conseguito la certificazione di sistema per la qualità UNI EN ISO 9001, con sede a Cornate d’Adda, primo comune certificato in Italia. L’Associazione Qualità Comuni ha lo scopo di divulgare i principi della qualità negli Enti Locali in tutti i suoi aspetti a garanzia di una corretta gestione in termini di efficacia, efficienza ed economicità, ed intende operare attraverso il lavoro ed il benchmarking mediante scambio di informazioni, progetti comuni, condivisione delle risorse, iniziative comuni, convegni e sinergie in genere.
La prassi di riferimento che si intende elaborare sarà finalizzata alla definizione di una linea guida che specifichi una serie di indicatori che siano utili alla verifica ed al controllo delle prestazioni e del livello dei servizi offerti ai cittadini dagli Enti Locali, relativamente alle aree dello sviluppo istituzionale, economico, sociale ed ambientale degli Enti Locali.
Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido (al massimo 8 mesi dall’approvazione della richiesta) processo di condivisione ristretta ai soli autori, verificata l’assenza di norme o progetti di norma allo studio sullo stesso argomento; costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.
I lavori sul progetto di prassi di riferimento saranno avviati il 2 luglio 2013 a Milano tramite la riunione insediativa del Tavolo “Indicatori di qualità per gli Enti Locali” costituito da esperti dell’Associazione Qualità Comuni e del sistema UNI.

Fonte UNI

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Norma UNI 10791 Verace pizza napoletana artigianale - (1998)

UNI 10791 Pizza12062013La norma è stata elaborata dalla Commissione “Alimenti e bevande” dell’UNI, nell’ambito del Gruppo di lavoro “Pizza Napoli Verace”, ed è stata approvata per la sua presentazione alla Commissione Centrale Tecnica dell’UNI il 29 maggio 1998.
È stata quindi esaminata ed approvata dalla Commissione Centrale Tecnica, per la pubblicazione come norma raccomandata, il 5 novembre 1998.
L’esigenza di definire i requisiti del prodotto “verace pizza napoletana artigianale” è stata sentita nel quadro della promozione della qualità dei prodotti alimentari appartenenti alla cultura italiana.
A tale scopo, fin dal 1995, il Comune di Napoli, in collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli, la Seconda Università di Napoli, l’Associazione Vera Pizza Napoletana, il Consorzio Napoli Ricerche e l’Ente Regionale Sviluppo Agricoltura della Campania (ERSAC) hanno elaborato il disciplinare della “verace pizza napoletana”. Parallelamente, gli stessi, hanno a fine 1997 fatto richiesta all’UNI perché venisse messa allo studio una norma che, riprendendo i contenuti del disciplinare, potesse definire le caratteristiche del prodotto e del processo.

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