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News

Regione Campania. Nasce il Polo dell'Ambiente

 

Si accorciano i tempi per la cambienteostituzione di Campania Ambiente e Servizi, la società che dovrà occuparsi di tutte le operazioni del settore, dalla raccolta dei rifiuti alla tutela del territorio. Ieri gli assessori regionali Giovanni Romano (Ambiente) e Severino Nappi (Lavoro) hanno presentato lo statuto del nuovo “polo dell’ambiente”?già approvato in Giunta alla Commissione regionale attività produttive. Il criterio da cui si parte è quello della sostenibilità finanziaria, soprattutto per quanto concerne il personale: le assunzioni saranno effettuate sulla base dei servizi da realizzare. Questa misura, insieme all’accorpamento di funzioni fin qui assegnate a un numero imprecisato di soggetti pubblici, consentirà alla Regione Campania, socio principale dell’azienda, di abbattere sensibilmente i costi di esercizio. Lo statuto fissa la durata di Campania Ambiente fino al 31 dicembre 2050 e assegna alla società un capitale iniziale di 500 mila euro. I compiti di gestione saranno affidati a un amministratore unico e a un consiglio di amministrazione composto da tre membri: i loro compensi sono stabiliti dai soci.
Pubblicità e sponsorizzazione sono due forme di finanziamento alle quali Campania Ambiente guarda con interesse. Vi farà ricorso, si legge nello statuto, “con finalità di risparmio della spesa o aumento delle entrate”. Inoltre, specifica sempre il documento presentato al Consiglio regionale, “la società potrà compiere qualsiasi operazione di natura commerciale, industriale ed immobiliare, nonché qualsiasi attività finanziaria e mobiliare”. Naturalmente in via subordinata all’attività principale. Altri introiti arriveranno da attività di formazione professionale e studi realizzati da Campania Ambiente. “Se dovesse servire – dice l’assessore Nappi – l’azienda potrebbe anche offrire sostegno ai lavoratori nella prospettiva di una loro ricollocazione”.
In linea di massima la società opera nel settore ambientale e della gestione di servizi pubblici locali di tipo ambientale. Si occupa inoltre di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare della Regione, delle aziende sanitarie e di organismi partecipati o finanziati dall’amministrazione di Palazzo Santa Lucia. “Tutte le attività di Campania Ambiente e Servizi – precisa Nappi – dovranno essere economicamente sostenibili”. E, di conseguenza, garantire un vantaggio concreto al gruppo. Tra le operazioni principali figurano la raccolta dei rifiuti assimilati, urbani e speciali e il loro trasporto a centri di smaltimento o recupero. Un’azione, si legge nello statuto, “finalizzata all’implementazione e ottimizzazione della raccolta differenziata, al recupero energetico, al riciclaggio o riutilizzo, alla termovalorizzazione dei rifiuti ed alla produzione di energia elettrica, di energia termica o di biogas tramite lo sfruttamento dei rifiuti e delle risorse provenienti da fonti rinnovabili”.

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Antincendio: Due progetti di norma allo studio

 

logo uniIn queste settimane vengono sottoposti alla fase di inchiesta pubblica preliminare due progetti di norma, di competenza della commissione Protezione attiva contro gli incendi, dedicati al settore dell’antincendio.
Il primo progetto “Estintori d'incendio portatili - Modelli per laboratori - Rapporto in conformità alla EN 3-7” (U70001680) (adozione del rapporto tecnico europeo CEN/TR 14922:2004) descrive i modelli di rapporti di prova per laboratori in conformità alla norma EN 3-7. Pur essendo a carattere informativo e quindi non citato in Gazzetta europea, il CEN/TR è contemplato nell’elenco dei documenti CEN in risposta al mandato M/071 per l’elaborazione di norme armonizzate a supporto della direttiva 97/23 PED, risultando quindi un utile complemento della EN 3-7 (UNI EN 3-7:2008 “Estintori d’incendio portatili - Parte 7: Caratteristiche, requisiti di prestazione e metodi di prova”).
Rappresenta invece la revisione della norma UNI 9795:2010 il progetto “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio - Progettazione, installazione ed esercizio” (U70001690), di grande interesse per professionisti, installatori, laboratori di prova, produttori, associazioni di categoria, ordini professionali e autorità competenti. La norma prescrive i criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio. Essa si applica ai sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme d’incendio, collegati o meno ad impianti di estinzione o ad altro sistema di protezione (sia di tipo attivo che passivo), destinati a essere installati in edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso.
La norma viene aggiornata con l’inserimento di nuove indicazioni contenute nello schema della UNI EN 54-1:2011, ampliando le indicazioni su nuove tecniche di rivelazione (sistemi di aspirazione, fiamma, cavo termosensibile), sui requisiti minimi acustici e le tipologie di cavo da impiegare, modificando le parti riguardanti il posizionamento dei rivelatori puntiformi su soffitti con travi parallele o incrociate.
L’inchiesta pubblica preliminare terminerà in data 8 maggio; sino a quella data tutti i soggetti interessati potranno lasciare eventuali commenti. Per il progetto di norma nazionale revisione della UNI 9795 gli interessati possono - utilizzando la banca dati online - segnalare l’interesse a partecipare ai lavori normativi.

Fonte: UNI

Semplificazione. L'art. 14 della L. 35/2012 riduce i controlli per le organizzazioni certificate

 

GU 82E' entrata in vigore il 7 aprile la Legge n. 35 del 2012, recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo".

Il provvedimento, pubblicato nel Suppl. Ordinario n. 69 alla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2012 n. 82, prevede all'articolo 14, tra i criteri con cui la Pubblica Amministrazione semplificherà l'attività delle imprese, anche mediante riduzione o eliminazione di controlli, il possesso della certificazione per il sistema di gestione della qualità, rilasciata sotto accreditamento.

Tale semplificazione non si applicherà ai controlli in materia fiscale, finanziaria e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per i quali rimangono applicabili le leggi in materia.

All'articolo 14 "Semplificazione dei controlli sulle imprese", comma 4. lettera f), la Legge reca:

f) razionalizzazione, anche mediante riduzione o eliminazione di controlli sulle imprese, tenendo conto del possesso di certificazione del sistema di gestione per la qualità ISO, o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate, da un organismo di certificazione accreditato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro dell'Unione europea ai sensi del Regolamento 2008/765/CE, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento (IAF MLA).

Ai sensi dello stesso articolo 14, comma 6. si applicano le esclusioni:

6. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai controlli in materia fiscale, finanziaria e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni previste dalle vigenti leggi in materia.

Il testo della legge 35/2012

Fonte: ACCREDIA

"Premio Rassegna Economica" edizione 2012

 

RASSEGNA ECONOMICAÈ stata prorogata al 10 maggio la scadenza del Bando 2012 del "Premio Rassegna Economica", la rivista fondata dal Banco di Napoli nel 1931 ed edita da SRM. Il concorso è rivolto a giovani laureati in discipline economiche di età non superiore ai 35 anni e consiste in un concorso per la pubblicazione di saggi in italiano o in inglese su uno dei seguenti filoni di ricerca: “L’interscambio e l’integrazione economica tra il Nord ed il Sud Italia” e “Le relazioni economiche tra l’Italia ed il Mediterraneo”.
Entro il 10 maggio 2012 sarà quindi possibile candidarsi a partecipare alla selezione inviando il proprio curriculum e un abstract a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. che espliciti il filone di ricerca scelto, gli obiettivi dello studio e la metodologia che si intende utilizzare.
Entrambe le tematiche potranno essere affrontate in piena autonomia e libertà di analisi, e facendo riferimento a tutto il territorio nazionale e in particolare a quello meridionale o anche a singole Regioni del Sud, cosi come all’insieme dei paesi del Mediterraneo o anche solo ad alcuni di essi.
Gli abstract pervenuti saranno valutati e, a quelli selezionati, verrà chiesta l’elaborazione dei saggi che potranno classificarsi per la pubblicazione sulla più antica rivista bancaria italiana. I primi classificati dei due filoni tematici avranno inoltre diritto ad un premio di 5.000 euro.
Tutte le informazioni e le date aggiornate sono consultabili nel Bando di concorso e nel Regolamento.

Bando

Regolamento

DURC irregolare. Dovrà attivarsi la Stazione Appaltante.

 

DURCUna delle ultime circolari pubblicate dall’Inps riguarda  l’intervento sostitutivo per quel che concerne la stazione appaltante nell’ipotesi di un Durc irregolare: la sigla in questione, come è noto, si riferisce al Documento Unico di Regolarità Contributiva, con lo stesso ente previdenziale che si è basato su quanto previsto dall’articolo 4 del Dpr 207 del 2010 (si tratta del regolamento di attuazione del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione di due direttive europee). Entrando maggiormente nello specifico, occorre sottolineare come questo stesso intervento sostitutivo sia operativo limitatamente ai contratti pubblici, con una attivazione possibile nel caso di un Durc non regolare per quel che concerne i soggetti che sono impiegati nell’esecuzione del contratto lavorativo.
In questo caso, chi è responsabile per il procedimento ha anche il compito di trattenere dal certificato in questione l’ammontare che corrisponde alle inadempienze che sono state accertate nel documento, riferibili pertanto sia all’esecutore che al subappaltatore. L’importo che è appena stato menzionato, inoltre, viene versato di norma dalla stazione appaltante all’Inps stesso, ma anche all’Inail, o, in alternativa, alle Casse Edili quando le imprese sono attive in questo settore. Come si attua l’intervento esecutivo nei confronti del soggetto esecutore del contratto? Come viene sottolineato all’interno della circolare, la stazione appaltante deve rendere operativa una ritenuta pari allo 0,50 % sull'importo in pagamento.
Quest’ultima cifra, poi, viene svincolata in sede di liquidazione finale, ma soltanto dopo che è stata approvata e verificata la conformità attraverso un Durc regolare. Se, invece, il debito delle stazioni copre in maniera parziale le irregolarità che sono state accertate nel documento, allora il pagamento nei riguardi degli enti citati in precedenza avrà luogo in modo proporzionale alle irregolarità dell’operatore economico. Infine, bisogna ricordare che, qualora non vi sia un debito dell’appaltatore, la stazione appaltante procederà al pagamento della somma residua all’appaltatore.

Scarica la Circolare n. 54 del 13/04/2012

PSR Campania. Non più richiesti i controlli in azienda

 

PSRNiente controlli in sede per le imprese che ottengono fondi a valere sulle misure 114 (servizi di consulenza) e 132 (sistemi di qualità alimentare) del Psr. E’ quanto stabilisce un decreto della Regione Campania, appena pubblicato, per agevolare la liquidazione dei finanziamenti, semplificare le procedure e ridurre al tempo stesso i costi a carico dell’ente. L’esclusione delle verifiche in situ è possibile perché i contributi assegnati alle aziende sono considerati, in base alla normativa europea, di piccola entità. I controlli saranno effettuati soltanto sulle documentazioni prodotte. L’agevolazione amministrativa in favore delle imprese è possibile grazie al regolamento dell’Unione Europea numero 65 del 2011, un documento che autorizza gli Stati membri a non effettuare le visite in situ in tre casi: predisposizione di controlli a campione, investimenti di modesta entità, limitato rischio di mancato rispetto delle condizioni di ammissibilità dell’aiuto o di mancata realizzazione dell’investimento.
Attraverso la misura 114 del programma di sviluppo rurale la Regione Campania ha investito 1 milione e 500 mila euro per assistere gli imprenditori agricoli e i detentori di aree forestali e boschive nella gestione complessiva dell’impresa. Lo scopo è quello di favorire il rispetto delle norme nell’applicazione di sistemi, processi produttivi e gestionali sostenibili e compatibili con le esigenze di tutela e salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e della salute degli operatori, della sanità pubblica, della salute delle piante e degli animali, del benessere degli animali, nonché di manutenzione, conservazione e valorizzazione dei suoli e dei terreni, a garanzia delle buone condizioni agronomiche ed ambientali. Il servizio di consulenza aziendale deve essere finalizzato ad individuare e proporre miglioramenti per una corretta gestione del territorio e dell’ambiente.
Alla misura 132 sono assegnati fondi per tre milioni di euro. L’azione finanziata dalla Regione Campania mira a incentivare la partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità riconosciuti delle produzioni agroalimentari, inserendosi così nel quadro degli interventi volti al miglioramento della competitività dei prodotti agricoli attraverso la leva della qualità.

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Leggi il Decreto Dirigenziale n. 27 del 18/04/2012

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Progetto IntegrARE. Disponibile il software ERAph

ERGONOMIAIl 19 aprile 2012, presso la Camera di Commercio di Napoli, con il supporto logistico operativo del Consorzio Promos Ricerche, si è tenuto il seminario di presentazione dei risultati del Progetto “IntegrARE - INTEGRated Assessment of Risks within Ergonomics”, promosso dalla Direzione Regionale INAIL Campania e realizzato dal LEAS - Laboratorio di Ergonomia Applicata e Sperimentale - dell’Università di Napoli Federico II in collaborazione con la CONTARP dell’INAIL e Novartis Farma S.p.A..
Nel corso dell’incontro è stato illustrato e distribuito ai partecipanti il software ERAph, (Ergonomic Risk Assessment in pharmaceutical enviroments), programma gratuito che aiuta i tecnici nella valutazione integrata dei rischi architettonici, ergonomici e da polveri farmaceutiche. ERAph consente di analizzare in maniera semplice i compiti lavorativi e permette di descrivere, analizzare e valutare, in maniera integrata, il peso e il livello di gravità dei diversi fattori dell’ambiente di lavoro evidenziando la loro incidenza sul rischio e sul comfort per i lavoratori.
Il risultato dell’analisi è la valutazione ergonomica della postazione di lavoro, a cui seguono le informazioni che indirizzano l’utente nella selezione ed applicazione dei metodi di valutazione dei rischi per sovraccarico bio-meccanico più opportuni rispetto ai compiti descritti (Niosh, Check-list OCRA, Liberty Mutual Tables per spinta e traino). Anche queste valutazioni sono realizzabili con ERAph grazie ad un’apposita funzione del sw.
Oltre al manuale utente, scaricabile in PDF, ERAph offre un help contestuale, che fornisce chiarimenti grafici o testuali per ciascuna specifica voce da compilare.
Pensato come supporto usabile per condurre le attività di valutazione dei luoghi di lavoro, ERAph è dotato di funzionalità che forniscono all’utilizzatore anche strumenti utili a rendere più efficiente l’intero processo di redazione del DVR. Infatti è disponibile una check-list in PDF da stampare per il sopralluogo in azienda così da facilitare la raccolta dei dati necessari alla valutazione; inoltre, è possibile stampare in PFD le valutazioni effettuate ed  allegarle al DVR.
Il programma è disponibile per il download gratuito da: www.inail.it  www.leas.unina.it  www.promosricerche.org
Un tutorial del software ERAph è disponibile su YouTube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=Ivh1Ezptx0o

Scarica ERAph

Risparmio energetico: proroga al 30 aprile

 

risparmio energeticoLe imprese ottengono un nuovo slittamento del termine per presentare domande di finanziamento relative alla realizzazione degli impianti di teleriscaldamento e risparmio energetico. La scadenza, adesso, è fissata al 30 aprile prossimo ed ha già subito una proroga, qualche mese fa, passando dal 30 novembre 2011 al 31 marzo di quest’anno. L’incentivo si basa sul sistema dei Certificati Bianchi (meglio conosciuti come titoli di efficienza energetica), che vengono riconosciuti per un periodo di 10 anni nel caso degli impianti di produzione e 15 anni per le strutture abbinate al teleriscaldamento.
Il valore del certificato si calcola nell’ordine dei 100 euro per ogni “Tep”, che equivale al consumo medio annuale di energia di una famiglia media. Ogni certificato bianco viene poi tramutato in contributo economico a favore dell’azienda che realizza piani con l’obiettivo di una maggiore efficienza energetica.

Per ottenere i contributi bisogna costruire impianti che utilizzano la cogenerazione ad alto rendimento, diffusi soprattutto in settori industriali ad elevato consumo di energia termica e nel settore dei servizi annessi a reti di teleriscaldamento urbano.
“Il nuovo regime di sostegno – assicura il ministero dello sviluppo economico – può assicurare un ulteriore potenziamento di questa tecnologia, conseguendo non solo nuovi obiettivi in termini di risparmio energetico, ma anche significative ricadute positive sui settori industriali che consumano l’energia termica e l’energia elettrica prodotta nel proprio ciclo di lavorazione, abbattendo direttamente il costo dell’energia”.
La misura è cumulabile solo con fondi di garanzia, detassazione e altri contributi in conto capitale. Nel caso di impianti entrati in funzione nei periodi compresi tra il primo aprile 1999 e il 7 marzo 2007 o da quest’ultima data al 31 dicembre 2010 sono stabilite condizioni particolari per l’assegnazione degli incentivi.

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Scarica il Decreto di proroga

Agricoltura integrata. Regione Campania approvato il Marchio collettivo "IQ"

AGR INTEGRL’agricoltura integrata diventa un nuovo modello di business per l’economia del territorio. Con l’approvazione del regolamento relativo alla legge che disciplina il settore la giunta regionale della Campania lancia il marchio “Iq – Integrato e di Qualità”. Un brand che identificherà la produzione integrata delle aziende agricole locali e che potrà essere arricchito dalla dicitura “prodotto in Campania”, a titolo di certificazione circa la provenienza della lavorazione. Il marchio “Iq” è di proprietà della Regione che lo cede in concessione a imprese del comparto agricolo appositamente selezionate. Queste ultime possono utilizzarlo in abbinamento con il proprio brand sui mercati di riferimento, sia italiani che internazionali. L’utilizzo viene concesso anche ad amministrazioni pubbliche ma solo per fini istituzionali.

Ottenere l’utilizzo del marchio non è semplice. “Le imprese beneficiarie – fa sapere la Regione – devono essere in possesso dei requisiti previsti dalle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di sanità, sicurezza e ambiente, oltre a quella dello specifico settore di attività”. Tra l’altro gli utilizzatori di “Iq” sottoscrivono, a seconda dei prodotti per i quali è richiesto il marchio, accordi di coltivazione o di allevamento e vendita con aziende agricole che s’impegnano ad applicare i disciplinari di produzione integrata. Le imprese che entrano nel sistema di qualità oltre ad accettare il regolamento regionale e i disciplinari sulla produzione agricola integrata devono adottare un sistema di tracciabilità della filiera che documenti, in ogni momento ed in ogni fase della lavorazione, la movimentazione del prodotto fresco e dei semilavorati al fine di garantire la provenienza del prodotto e le caratteristiche del prodotto finito. Non è tutto. Chi ottiene in concessione il marchio deve assicurare il libero accesso agli organismi di vigilanza e controllo sia presso le proprie strutture che presso aziende alle quali vengono appaltate fasi della lavorazione. Il regolamento introduce, a garanzia dei prodotti, il cosiddetto autocontrollo: l’attività di riscontro e di documentazione attuata dallo stesso concessionario che consente di garantire ai prodotti la conformità al disciplinare, a partire dalla materia prima e per tutte le fasi produttive e di trasformazione, fino alla vendita.

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Scarica la Delibera n. 133 del 28/03/2012

Allegato IQ

 

 

Decreto semplificazioni: invariato il regime delle verifiche

gazzetta-ufficialeUna delle modifiche all’articolo 14 del D.L 502/2011 comporta che le semplificazioni nei controlli sulle imprese, non si applicano non solo ai controlli in materia fiscale ma anche ai controlli in materia finanziaria e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per i quali continuano a trovare applicazione le disposizioni previste dalle leggi vigenti in materia.
Il testo emendato prevedeva (lettera f) del c.4, la “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso di:

  • certificazione del sistema di gestione per la qualità (Uni En Iso-9001);
  • altra appropriata certificazione emessa da un organismo di certificazione accreditato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro dell’UE ai sensi del Regolamento 2008/765/CE, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento”.

Il nuovo testo coordinato del Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 6 aprile 2012, n. 82.
Ecco di seguito il testo definitivo dell’articolo 14.
“Art. 14- Semplificazione dei controlli sulle imprese”
1. La disciplina dei controlli sulle imprese, comprese le aziende agricole, è ispirata, fermo quanto previsto dalla normativa dell’Unione europea, ai principi della semplicità, della proporzionalità dei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici alla effettiva tutela del rischio, nonché del coordinamento dell’azione svolta dalle amministrazioni statali, regionali e locali;
2. Le amministrazioni pubbliche …….. sono tenute a pubblicare sul proprio sito istituzionale ……….. la lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione della dimensione e del settore di attività, indicando per ciascuno di essi i criteri e le modalità di svolgimento delle relative attività.
3. Al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese e di assicurare la migliore tutela degli interessi pubblici, il Governo è autorizzato ad adottare, anche sulla base delle attività di misurazione degli oneri ………. uno o più regolamenti ………. volti a razionalizzare, semplificare e coordinare i controlli sulle imprese.
4. I regolamenti sono emanati su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro dello sviluppo economico e dei Ministri competenti per materia, sentite le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative su base nazionale, in base ai seguenti principi e criteri direttivi …….:
a) proporzionalità dei controlli e dei connessi adempimenti amministrativi al rischio inerente all’attività controllata, nonché alle esigenze di tutela degli interessi pubblici;
b) eliminazione di attività di controllo non necessarie rispetto alla tutela degli interessi pubblici;
c) coordinamento e programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni in modo da assicurare la tutela dell’interesse pubblico evitando duplicazioni e sovrapposizioni e da recare il minore intralcio al normale esercizio delle attività dell’impresa, definendo la frequenza e tenendo conto dell’esito delle verifiche e delle ispezioni già effettuate;
d) collaborazione con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità;
e) informatizzazione degli adempimenti e delle procedure amministrative …….. ;
f) razionalizzazione, anche mediante riduzione o eliminazione di controlli sulle imprese, tenendo conto del possesso di certificazione del sistema di gestione per la qualità ISO, o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate, da un organismo di certificazione accreditato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro dell’Unione europea …………, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento.

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