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News

Libro verde sulla gestione dei rifiuti organici biodegradabili

 

Nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europrifiutiea n. C351E, pubblicata lo scorso 2 dicembre 2011, è stato pubblicato il “Libro verde della Commissione sulla gestione dei rifiuti organici biodegradabili nell'Unione europea”.

Il trattamento dei rifiuti organici è un tema di grande interesse perché essi costituiscono una risorsa preziosa e rinnovabile per la produzione di elettricità e di biocarburante per i trasporti e per l'alimentazione della rete del gas. Una raccolta differenziata di qualità rappresenta infatti un punto fondamentale del processo per l’attuazione della direttiva sulle discariche, per fornire materiali di qualità utili al riciclaggio dei rifiuti organici e per migliorare l'efficacia del recupero di energia.

Affinché l'incenerimento dei rifiuti organici diventi un'alternativa fattibile nella gerarchia del trattamento dei rifiuti, un presupposto fondamentale è che sia abbinata al recupero dell’energia.

I rifiuti organici possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi chiave fissati per il 2020 dalla direttiva comunitaria 2009/28/CE meglio nota come RED “Renewable Energy Directive” sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

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Nuova norma sulla Sicurezza nelle filiere alimentari

Agroalimentare

Pubblicata la nuova specifica tecnica ISO/TS 22002-3:2011, elaborata allo scopo di garantire che gli agricoltori adottino le migliori pratiche per mantenere un ambiente igienico e giochino il loro ruolo nel controllo dei pericoli per la sicurezza alimentare nelle filiere alimentari.

La norma fa parte di un insieme di documenti di supporto che, all’interno della serie ISO 22000, definisce i requisiti relativi ai PRP (prerequisite programmes), i programmi di prerequisiti della sicurezza alimentare. I PRP coprono le condizioni e le attività fondamentali che sono necessarie per assicurare l’igiene lungo tutta la filiera alimentare nelle fasi di produzione, di manipolazione e di fornitura di alimenti sicuri per il consumo umano.

La ISO/TS 22002-3 specifica i requisiti e le linee guida per la progettazione, la realizzazione e la documentazione di PRP nell’ambito della produzione agricola.

Il documento sarà utile a tutte le organizzazioni, siano esse aziende agricole singole o gruppi di aziende, di qualsiasi dimensione e complessità, coinvolte nella fase agricola della catena alimentare, che desiderano applicare i PRP in accordo alla UNI EN ISO 22000, la norma che fornisce i requisiti di base sui sistemi di gestione per la sicurezza alimentare.
La specifica si applica alle colture (cereali, frutta, verdura), all’allevamento di animali (bovini, pollame, suini, settore ittico) e alla manipolazione dei loro prodotti (latte, uova…).

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Nuova edizione della UNI EN ISO 19011

 

ISO-19011Pubblicata la nuova edizione della norma UNI EN ISO 19011, che specifica le linee guida per la conduzione di audit di sistemi di gestione. Si tratta di un aggiornamento significativo che rende conto del moltiplicarsi dei sistemi di gestione (per la qualità, ambientale, sicurezza delle informazioni, ecc.), quindi della necessità di una loro più efficace integrazione. In breve, la nuova edizione della norma intende rispondere alle esigenze delle organizzazioni che chiedono piena armonizzazione e, quando possibile, massima ottimizzazione, dei sistemi di gestione e dei relativi processi di audit.
Rispetto all’edizione precedente, del 2002, che si applicava solo ai sistemi di gestione per la qualità (ISO 9001) e ai sistemi di gestione ambientale (ISO 14001), l’edizione 2011 ha esteso il proprio campo di applicazione a tutti i sistemi di gestione.
Un’ulteriore novità rispetto all’edizione precedente è data da una più chiara relazione con la norma ISO/IEC 17021 (entrata anch’essa nei mesi scorsi nel corpus normativo nazionale come UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2011 "Valutazione della conformità - Requisiti per gli organismi che forniscono audit e certificazione di sistemi di gestione"), rispetto alla quale si configura quale un prezioso strumento complementare.
La norma è stata adottata dall'UNI in formato bilingue.

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Scheda tecnica per i mobili in legno

 

legnoAnche armadi e letti, cucine e librerie, pavimenti e infissi hanno la loro bella carta d'identità, che ne illustra i "connotati". È una scheda tecnica, che dal 2004 deve obbligatoriamente accompagnare ogni mobile o complemento d'arredo che contenga del legno, e deve essere sempre visionata prima di firmare il contratto di acquisto o di ricevere il mobile. Su questo documento, che deve essere scritto in modo chiaro e comprensibile per il consumatore, sono riepilogate alcune informazioni molto importanti per valutare l'acquisto, dal tipo di materiali usati sino alle istruzioni di manutenzione. Meglio diffidare, quindi, di mobili dai prezzi stracciati ma che ne sono privi oppure che presentano etichette lacunose, scritte in un italiano approssimativo, oppure indicanti caratteristiche differenti dal manufatto in vendita.
La prima informazione da verificare sulla scheda tecnica riguarda la tipologia e i materiali usati per la struttura e i rivestimenti. Solo così si può capire se l'armadio dal prezzo così conveniente è tutto in legno massello o lo è solo in superficie mentre tutto il resto è fatto di un materiale più economico come il truciolato. O se il legno utilizzato è pregiato, come quello di noce, o è meno resistente e duraturo, come quello di pino. Chi ama i mobili naturali può cercare il logo Vero Legno, l'unico marchio europeo di garanzia di autenticità del legno e dei prodotti in legno.
Sulla scheda prodotto devono essere indicate anche le istruzioni per la manutenzione e la pulizia: due voci molto importanti per valutare la "vantaggiosità" complessiva del l'acquisto e per far durare i mobili il più a lungo possibile.
Un'altra informazione obbligatoria molto importante è rappresentata dal nome e dalla ragione sociale del produttore (o dell'importatore, in caso di mobili non realizzati in Italia): così si ha un ulteriore punto di riferimento, oltre a quello del venditore, in caso di difetti di fabbricazione o problemi dei mobili acquistati. Infatti la normativa comunitaria di garanzia sui beni di largo consumo si può applicare solo in presenza di una chiara indicazione di chi ha la responsabilità di eventuali difetti del bene o di danni causato dal suo utilizzo.

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Approfondisci su www.verolegno.it

Scarica il D.lgs. 206/2005 (Codice del Consumo)



Consumo responsabile. Aperte le consultazioni della C E

 Sono aperte fino al 3 aprile le consultazioni dellconsumo respa Commissione europea per raccogliere pareri e informazioni sulla possibile introduzione di misure relative a una produzione e un consumo più sostenibile.
In particolare la consultazione riguarda l'impatto sull'ambiente dei prodotti e delle organizzazioni e offre la possibilità a tutte le parti interessate di esprimere le proprie opinioni sulle opzioni politiche proposte..
Troppo spesso infatti, i prodotti che acquistiamo e utilizziamo quotidianamente, hanno la caratteristica di contribuire a problemi ambientali come cambiamenti climatici, inquinamento idrico e impoverimento delle risorse naturali. E' dunque necessario considerare le implicazioni ambientali dell'intero ciclo di vita della catena di fornitura dei prodotti, beni o servizi.

Per inviare il proprio contribuito basta collegarsi al sito della Commissione Europea
Fonte: Adnkronos

Prodotti innovativi: dall’Ue 127 milioni

Il bando favorU Eisce il lancio sul mercato di beni e servizi. Previsti benefici anche per i processi produttivi. Il via alle domande scatta il prossimo primo febbraio
Le imprese che hanno a disposizione prodotti, processi e servizi innovativi, anche non tecnologici, da lanciare sul mercato presto potranno beneficiare di un contributo pubblico. L’Unione Europea farà partire il primo febbraio un bando da 127 milioni di euro per finanziare la commercializzazione di novità già pronte per essere applicate. I fondi coprono anche la messa in vendita di tecnologie già esistenti che però possono essere utilizzate in modo differente e più produttivo rispetto al passato. Da Bruxelles filtra pure la data di scadenza del provvedimento, fissata al 15 maggio 2012, mentre per quanto riguarda i dettagli si sa soltanto che il programma, conosciuto con gli acronimi “Cip Ict Psp”, ricalcherà in parte quanto già realizzato nelle passate annualità.
Beneficiari e Progetti
Al bando possono aderire le imprese dei Paesi membri. In parte l’intervento è aperto alle amministrazioni pubbliche che hanno così la possibilità di farsi finanziare servizi innovativi. Il principio ispiratore si fonda sul trasferimento di innovazione dai centri di ricerca alle aziende e sul potenziamento delle cosiddette Tic, tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Attraverso questo strumento l’impresa campana di un settore che potremmo immaginare come l’agroalimentare o il turismo o l’artigianato riceve un supporto importante per valorizzare in ambito continentale eventuali innovazioni di cui dispone. L’azienda può farsi conoscere, promuove il proprio prodotto, processo o servizio, lo mette in commercio e ha maggiore facilità nelle operazioni di vendita. Quanto ai temi del programma ne sono stati individuati 5: Tic per città intelligenti; contenuti digitali, dati aperti e creatività; Tic per la salute, l’invecchiamento attivo e l’inclusione; Tic per un’amministrazione innovativa e servizi pubblici più efficienti; servizi elettronici sicuri e altre azioni. Volendo riassumere i vantaggi si può dire che questo bando attiva un canale per assicurare visibilità alle migliori innovazioni, sia tecnologiche che non tecnologiche. Spesso, infatti, capita che un nuovo prodotto rimanga ristretto a un mercato di scarse dimensioni a causa dell’impossibilità da parte dell’azienda a promuoverlo.
I Contributi
Per il momento si sa soltanto che la Commissione Europea è orientata, come già accaduto in passato, a garantire la copertura dei costi diretti (necessari e appropriati) per la realizzazione degli interventi da parte delle aziende interessate.
In relazione alle reti tra imprese dello stesso settore, invece, viene assegnato un finanziamento a titolo di rimborso delle spese aggiuntive sostenute dai partecipanti per il coordinamento e l’avvio della collaborazione. L’entità sarà meglio precisata nel bando in vigore dal primo febbraio.

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Scarica il draft del programma

30 novembre 2010. Giornata di approfondimento sulla RSI

 

Il Consorzio Promos Ricerceticahe, quale gestore dello Sportello RSI della Camera di Commercio di Napoli, ha attivato una stretta collaborazione con il Corso di laurea in Scienze del Turismo a Indirizzo Manageriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, sviluppando il progetto “Laboratorio/ Seminario: Etica e Sistemi di Gestione Aziendali”.
Il Laboratorio/seminario ha lo scopo di avvicinare gli studenti universitari a problematiche specifiche quali, ad esempio, la Responsabilità Sociale, il Bilancio Sociale ed il Codice Etico, cercando di promuovere un approccio culturale in grado di sviluppare all’interno delle aziende, un cambiamento operativo- gestionale, improntato ad un management più responsabile, rispettoso della vita e della dignità umana, sensibile alle questioni ambientali ed in grado anche di contribuire ad attivare un ritorno economico per le stesse. Gli obiettivi del Laboratorio/seminario, saranno perseguiti attraverso un percorso formativo che prevede lezioni frontali, oltre che con Docenti, anche con Esperti e Dirigenti d’impresa, nonché visite ed azioni di rilevazione in azienda e lavori di gruppo durante i quali sarà elaborato un documento finale che sarà presentato in un successivo convegno di verifica delle risultanze maturate e di raccolta esperienze ed indicazioni di sviluppo. Nell’ambito del programma è stata sviluppata una proposta di organizzazione, presso la Camera di Commercio, di un incontro articolato in un convegno “Credito e Finanza Etica” incentrato sui temi del Credito Cooperativo, della banca etica e dei Fondi Europei; nel pomeriggio, il seminario “Evoluzione normativa, Sistemi di Gestione e loro integrazioni”  sui Sistemi di Gestione Aziendali e loro integrazioni per promuovere la Responsabilità Sociale delle Organizzazioni.
A seguito di contatti del Consorzio con la AEGEE (Association des Etas Généreaux des Etudiants de l’Europe) Napoli, è stata colta l’occasione della visita di studio di una delegazione americana nell’ambito del progetto overseas self-entrepreneurship per invitare una rappresentanza statunitense al seminario previsto dal Laboratorio/seminario. Il Progetto dell’AEGEE ha ad oggetto la realizzazione di uno scambio reciproco tra 10 giovani aspiranti imprenditori italiani negli Stati Uniti e 10 giovani aspiranti imprenditori statunitensi in Italia, tutti con un’età inferiore ai 30 anni, per far conoscere realtà imprenditoriali di eccellenza rispettivamente in USA ed in Italia.  I giovani statunitensi coinvolti hanno tutti una formazione universitaria e provengono prevalentemente da facoltà economiche e sono stati selezionati sulla base di una chiara aspirazione all’avvio di un’attività imprenditoriale, oltre che sulla base di legami parentali con l’Italia. Tutti i ragazzi hanno infatti origini italiane e provengono dalla East coast, in particolare da New York, New Jersey e Philadelphia.
L’interazione con lo Sportello RSI nasce dalla volontà di  realizzare un percorso che produca un duplice vantaggio, sia per gli aspiranti imprenditori statunitensi e italiani sia, per le strutture imprenditoriali che li ospiteranno che potenzialmente potranno avviare contatti di natura commerciale; al dibattito del convegno sono state invitate a partecipare le aziende, ad oggi già individuate, che saranno coinvolte nello sviluppo delle ulteriori fasi progettuali.
Appare quindi evidente che il percorso avrà una ricaduta diretta sui ragazzi coinvolti nello scambio in termini di spunti e contatti che potranno tornare utili in fase di realizzazione della propria idea imprenditoriale ed una ricaduta indiretta per gli imprenditori stranieri che potranno sviluppare, attraverso i giovani stranieri coinvolti nello scambio, nuovi ed interessanti contatti nel loro paese di provenienza.
Nel seminario, invece, sarà trattato più direttamente il problema dell’evoluzione dei Sistemi Gestionali delle imprese e le interazioni con le tematiche della Responsabilità Sociale di Imprese ed Organizzazioni.

Etica_e_sistemi_di_gestione

Gestione sicurezza
Il sistema delle BCC
Performance e sostenibilità ambientale imprese
Presentazione AEGEE
Promos Ricerche Montefusco

 

 

Presentazione giornata di lavori

Ecosistema urbano edizione 2010

 

Diciassettesi6078 Ecosistema-Urbanoma edizione della classifica annuale di Ecosistema urbano, l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia.  Le grandi città sono quelle che scivolano più in basso alla classifica. Lieve progresso solo per Torino.
Scendono – in alcuni casi “precipitano” – Milano, Napoli, Palermo, Roma.
Belluno è sul podio al primo posto e Verbania al  secondo posto. Parma si conferma terza.
Per approfondimenti segnaliamo  Legambiente, Repubblica.

Petrolio e gas naturale: nuove norme in risposta alle emergenze

 

La norma UNI EN ISO 15544:2010petrolio “Industrie del petrolio e del gas naturale – Impianti di produzione offshore – Requisiti e linee guida per la risposta alle emergenze” descrive gli obiettivi, i requisiti funzionali e le linee guida per le misure di risposta alle (ER) su strutture utilizzate per lo sviluppo di risorse di idrocarburi offshore. Il documento si applica a strutture offshore fisse o a sistemi galleggianti di produzione, stoccaggio e trasporto.
Una serie di Appendici completano la UNI EN ISO 15544, fornendo le linee guida necessarie allo sviluppo e alla valutazione di una strategia in risposta all’emergenza.
Leggi l’articolo completo sul sito UNI.

Acustica: le nuove norme serie UNI EN ISO 10140

 

Saranncuffieo disponibili a breve – inizialmente in inglese ma seguirà la versione italiana – le norme della serie UNI EN ISO 10140 “Acustica – Misurazione in laboratorio dell’isolamento acustico di edifici e di elementi di edificio” strutturata nelle seguenti parti:
Parte 1: Regole di applicazione per prodotti particolari
Parte 2: Misurazione dell’isolamento acustico per via aerea
Parte 3: Misurazione dell’isolamento del rumore da calpestio
Parte 4: Procedure e requisiti di misurazione
Parte 5: Requisiti per le apparecchiature e le strutture di prova.
Il “pacchetto” di norme sostituisce alcune parti delle “vecchie” norme della serie UNI EN ISO 140, e precisamente le UNI EN 20140-10:1993, UNI EN ISO 140-1:2006, UNI EN ISO 140-3:2006, UNI EN ISO 140-6:2000, UNI EN ISO 140-8:1999, UNI EN ISO 140-11:2005 e UNI EN ISO 140-16:2006.

 

Leggi la notizia completa sul sito UNI

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