fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione

BTPubblicata dal CEI la norma CEI EN 61439-5 relativa alle Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)
La presente Norma fornisce prescrizioni specifiche per i quadri per reti di distribuzione pubblica (PENDA). Questi quadri, fissi, sono usati per la distribuzione dell'energia elettrica con tensione non superiore a 1 000 V c.a. nei sistemi trifase. I quadri di tipo aperto non sono trattati dalla presente Norma.
I PENDA sono adatti per installazioni in luoghi in cui hanno accesso per il loro uso solo persone addestrate, tuttavia, i tipi per esterno possono essere installati in siti che possono essere accessibili al pubblico. Scopo della presente Norma è stabilire le definizioni e specificare le condizioni di esercizio, le prescrizioni di costruzione, le caratteristiche tecniche e le prove. Le caratteristiche di rete possono richiedere prove con livelli di prestazione superiori. I PENDA possono comprendere apparecchi e dispositivi di comando e controllo o di segnalazione attinenti alla distribuzione di energia elettrica.
La Norma si applica a tutti i PENDA, sia progettati e costruiti come pezzo unico, sia normalizzati e costruiti in serie. La costruzione e/o l'assemblaggio possono essere eseguiti da soggetti diversi dal costruttore originale.
La Norma non si applica ad apparecchi singoli e componenti aventi un proprio involucro.
La presente edizione comprende le seguenti modifiche tecniche significative rispetto alla precedente:

  • conferma che le prove eseguite sul PENDA più impegnativo sono ritenute idonee alla verifica di quadri similari o meno impegnativi aventi la stessa costruzione e prestazione generale;
  • condizioni e durate più precise per le condizioni di resistenza all'impatto per PENDA progettati per funzionare in clima artico;
  • correzione del verso delle forze applicate per la prova di carico statico.

La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma EN 61439-1.
La Norma in oggetto sostituisce completamente la Norma CEI EN 61439-5:2011-12, che rimane applicabile fino al 29-09-2017.

mb

Fonte CEI

Leggi tutto...

Recupero delle materie plastiche. Allo studio una norma UNI

PLASTIl progetto UNI1601663 classifica le materie plastiche prime?secondarie per la produzione di miscele di materiali e/o di manufatti nelle forme usualmente commercializzate o per altri fini (escluso l’utilizzo per il recupero diretto di energia e/o l'utilizzo diretto come combustibile), ottenute dal trattamento di rifiuti, di cui sono individuate la tipologia, la provenienza e le caratteristiche, quali:

  • rifiuti plastici pre?consumo, derivanti sia dalla produzione, sia dalla trasformazione dei polimeri termoplastici o termoindurenti, additivati e non additivati con cariche o materiali di rinforzo;
  • rifiuti plastici post?consumo, derivanti da manufatti plastici prodotti con polimeri termoplastici o termoindurenti, additivati e non additivati con cariche o materiali di rinforzo.

Di competenza della SC “Recupero delle materie plastiche” di UNIPLAST, il documento “Materie plastiche prime-secondarie - Parte 1: Generalità su materie plastiche prime secondarie e sottoprodotti di materie plastiche” (sostituisce UNI 10667-1:2010) si riferisce anche ai sottoprodotti di materie plastiche (materiali o oggetti pre?consumo) derivanti dal ciclo di produzione e/o trasformazione di materie plastiche.
La futura norma è da utilizzarsi da sola e quale riferimento per la serie UNI 10667, con la precisazione che:

  • l'utilizzo di materie plastiche prime?secondarie (che sono materiali per i quali, a seguito di operazioni di recupero di rifiuti plastici pre e/o post consumo, è cessata la qualifica di rifiuto) consente all'operatore che le trasporta, le riceve, le utilizza o le commercializza secondo le finalità della norma, di non sottostare alla disciplina che regola la gestione dei rifiuti
  • l'utilizzo di sottoprodotti di materie plastiche (che sono materiali o oggetti pre?consumo che derivano dal ciclo di produzione e/o trasformazione di materie plastiche, che non sono lo scopo primario dell’attività produttiva che li genera e non hanno mai assunto la qualifica di rifiuto) consente all'operatore che li produce, li trasporta, li riceve, li utilizza o li commercializza, di non sottostare alla disciplina che regola la gestione dei rifiuti come dalla stessa previsto.

Per il progetto l'inchiesta pubblica finale terminerà il 2 dicembre 2016.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Sistemi di Gestione dell'energia. Linee guida processi di misura e verifica (M&V) delle prestazioni energetiche.

SGE

La commissione tecnica CTI – Comitato Termotecnico Italiano - ha pubblicato in lingua italiana le norme UNI ISO 50015 e UNI ISO 50003 che si occupano, rispettivamente la prima dei principi generali e linee guida relativi alla misura e verifica della prestazione energetica delle organizzazioni e la seconda dei requisiti per organismi che forniscono audit e certificazione dei sistemi di gestione dell’energia.
La norma UNI ISO 50015 definisce i principi generali e le linee guida per il processo di misura e verifica (M&V) della prestazione energetica di una organizzazione o di una sua componente. La presente norma può essere utilizzata indipendentemente o in combinazione con altre norme o protocolli e può essere applicata a tutte le forme di energia.
La norma UNI ISO 50003 definisce i requisiti di competenza, congruenza e imparzialità nelle attività di audit e certificazione dei sistemi di gestione dell’energia (EnMS) per gli organismi che forniscono tali servizi. Al fine di assicurare l’efficacia dell’audit di un sistema di gestione dell’energia, la norma definisce il processo di audit, i requisiti di competenza per il personale coinvolto nel processo di certificazione dell’EnMS, la durata dell’audit e il campionamento dei multisito. Essa va utilizzata congiuntamente alla ISO/IEC 17021:2011 i cui requisiti si applicano anche alla UNI ISO 50003.
Le norme, disponibili sia in formato elettronico che in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Apparecchiature a bassa tensione. Nuova norma CEI

CEIPubblicata la norma CEI EN 62683, “Apparecchiature a bassa tensione - Dati e proprietà dei prodotti per lo scambio di informazioni

La Norma intende facilitare lo scambio in formato elettronico di dati per descrivere le apparecchiature a bassa tensione. La Norma pertanto stabilisce il vocabolario di riferimento che permette una descrizione generale per classi delle apparecchiature a bassa tensione in base alle proprietà definite.
La presente Norma supera completamente la Norma CEI EN 62683:2014-02 che rimane applicabile fino al 02-10-2018 e rispetto alla quale costituisce una revisione di carattere tecnico, avendo introdotto, tra le modifiche più significative:

  • nuove descrizioni di 41 classi per le famiglie di interruttori e dei loro dispositivi associati (ACC2xx), per le famiglie di interruttori di manovra e sezionatori (ACC3xx), per quelle di interruttori di comando (ACC5xx) e dei blocca terminali (ACC7xx);
  • per le nuove classi aggiunte, sono state inserite nuove proprietà associate;
  • sono stati aggiunti tre nuovi blocchi di proprietà: ACC017 (Testa del dispositivo del circuito di controllo), ACC018 (Blocco luminoso del dispositivo del circuito di controllo) e ACC041 (Sganciatore di massima corrente);
  • è stato adottato l'utilizzo di "LIVELLO_TIPO" per la sostituzione delle proprietà minime e massime quando riportate all'interno di una singola proprietà con due valori.

Questa Norma viene pubblicata dal CEI nella sola lingua inglese in quanto particolarmente mirata a settori specialistici.

mb

Fonte CEI

Leggi tutto...

Novità normative dall'UNI

logo uniApparecchi per uso medico

Pubblicata la  UNI EN ISO 10079-1:2016 “Apparecchiature di aspirazione per uso medico - Parte 1: Apparecchiature di aspirazione azionate elettricamente” che  specifica i requisiti di sicurezza e di prestazione per apparecchiature di aspirazione azionate elettricamente per uso medico e chirurgico. Si applica ad apparecchiature utilizzate nelle strutture di assistenza sanitaria quali gli ospedali, nella terapia domiciliare dei pazienti, nonché nelle strutture da campo e sui mezzi di trasporto.
La norma è di competenza della Commissione Tecnica Tecnologie biomediche e diagnostiche.

Sistemi di rivelazione antincendio

La norma europea UNI EN 54-31, recentemente pubblicata, si inserisce nel quadro dei sistemi di rivelazione e di segnalazione di incendio e si occupa di rivelatori combinati.
La norma specifica i requisiti, metodi di prova e criteri di prestazione per rivelatori puntiformi combinati di incendio a supporto di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio installato all’interno o all’esterno degli edifici, includendo in un unico contenitore meccanico almeno un sensore ottico o un sensore per il fumo ionizzato e almeno un sensore per monossido di carbonio ed opzionalmente uno o più sensori di calore, al fine di utilizzare la combinazione dei fenomeni rivelati.

Professioni non regolamentate. Pubblicata una norma sul Project manager

Le Commissioni Tecniche "Servizi" e "Gestione per la qualità e tecniche di supporto", hanno pubblicato la norma nazionale UNI 11648 in relazione all’attività professionale non regolamentata del Project manager.
La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Project manager, di equivalenti figure che gestiscono progetti o di altri ruoli organizzativi che svolgono equivalenti funzioni in conformità con la UNI ISO 21500.


mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Unità navali di piccole dimensioni. Pubblicate in italiano tre parti della UNI EN ISO 12217

naviLa Commissione Tecnica Navale dell’UNI ha pubblicato in lingua italiana le norme UNI EN ISO 12217-1, -2 e -3, relative ai requisiti di stabilità e galleggiabilità delle unità navali di piccole dimensioni.

  • la norma UNI EN ISO 12217-1 “Unità di piccole dimensioni - Valutazione e classificazione della stabilità e del galleggiamento - Parte 1: Imbarcazioni non a vela con lunghezza dello scafo maggiore o uguale a 6 m”specifica i metodi per la valutazione della stabilità e della galleggiabilità di imbarcazioni a scafo integro. Sono incluse anche le caratteristiche di galleggiabilità delle imbarcazioni suscettibili di allagamento. La valutazione della stabilità e della galleggiabilità utilizzando questa parte della UNI EN ISO 12217 consente l'assegnazione di una categoria di progettazione (A, B, C o D) all'imbarcazione appropriata al progetto e al carico totale massimo della stessa. Essa è principalmente applicabile alle imbarcazioni propulse mediante forza umana o meccanica con lunghezza dello scafo da 6 m fino a 24 m;
  • la norma UNI EN ISO 12217-2 “Unità di piccole dimensioni - Valutazione e classificazione della stabilità e del galleggiamento - Parte 2: Imbarcazioni a vela con lunghezza dello scafo maggiore o uguale a 6 m” specifica i metodi per la valutazione della stabilità e della galleggiabilità di imbarcazioni a scafo integro. Sono incluse anche le caratteristiche di galleggiabilità delle imbarcazioni suscettibili di allagamento. La valutazione delle proprietà di stabilità e galleggiabilità nell’utilizzo di questa parte della UNI EN ISO 12117 permette di assegnare all’imbarcazione una categoria di progettazione (A, B, C o D) appropriata al progetto e al carico totale massimo della stessa. Essa è principalmente applicabile alle imbarcazioni con propulsione a vele (anche se munite di motore ausiliario) con lunghezza dello scafo da 6 m a 24 m inclusi;
  • la norma UNI EN ISO 12217-3  “Unità di piccole dimensioni - Valutazione e classificazione della stabilità e del galleggiamento - Parte 3: Imbarcazioni con lunghezza dello scafo minore di 6 m” specifica i metodi per la valutazione della stabilità e della galleggiabilità di imbarcazioni a scafo integro. Sono incluse anche le caratteristiche di galleggiabilità delle unità suscettibili all’allagamento. La valutazione della stabilità e della galleggiabilità utilizzando questa parte della UNI EN ISO 12217 consente l'assegnazione di una categoria di progettazione (COD) all'imbarcazione appropriata al progetto e al carico massimo della stessa. Essa è applicabile ad imbarcazioni con lunghezza dello scafo minore di 6 m, propulse mediante forza umana o meccanica, eccetto multiscafi a vela abitabili.

Le norme sono disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

Leggi tutto...

Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico. Dal CEI una norma sui ferri da stiro

ferro da stiroPubblicata la norma CEI EN 60335-2-3 che si occupa della sicurezza dei ferri da stiro elettrici a secco e dei ferri da stiro a vapore inclusi quelli con serbatoio d'acqua o caldaia separata con capacità che non supera i 5 l, per uso domestico e similare, la cui tensione nominale non supera i 250 V.
Gli apparecchi non specificatamente destinati ad essere utilizzati in un ambiente domestico, ma che possono comunque essere fonte di pericolo per il pubblico, quali gli apparecchi destinati ad essere utilizzati da persone inesperte negli esercizi commerciali, nell'industria leggera o nelle aziende agricole, rientrano nell'ambito dello scopo della presente Norma.
Per quanto possibile, la Norma tratta i pericoli che le persone comunemente possono incontrare nell'utilizzo degli apparecchi all'interno o intorno l'ambiente domestico. Tuttavia, in generale, la presente Norma non prende in considerazione l'utilizzo degli apparecchi da parte di persone, inclusi i bambini, le cui capacità fisiche, sensoriali o mentali, piuttosto che l'inesperienza o la mancanza di conoscenza, impedisca loro di utilizzare gli apparecchi in modo sicuro senza sorveglianza o istruzioni, nonché l'utilizzo degli apparecchi come gioco da parte dei bambini.
La CEI EN 60335-2-3 non si applica alle stiratrici elettriche a rulli (CEI EN 60335-2-44), agli apparecchi specificatamente progettati per applicazioni industriali ed a quelli destinati ad essere utilizzati dove persistono condizioni particolari quali la presenza di atmosfera corrosiva o esplosiva causata dalla presenza di polveri, vapori o gas.
La presente Norma supera completamente la Norma CEI EN 60335-2-3:2003-11, incluse le sue Varianti che rimangono applicabili fino al 05-10-2018, e rispetto alla quale costituisce una revisione di carattere tecnico, avendo introdotto, tra le più significative:

  • modifiche di carattere editoriale convertendo alcune note in testo normativo;
  • sono stati identificati i tubi che devono essere sottoposti alla prova di pressione;
  • sono stati meglio chiariti i tipi di cavo flessibile che possono essere utilizzati.

La presente Norma viene utilizzata congiuntamente alla Norma CEI EN 60335-1:2013-05 e sue Varianti.

mb

Fonte CEI

Leggi tutto...

Codice dell'Amministazione Digitale. Approvato il decreto integrato e modificato

cad-codice-amministrazione-digitale-2011Dal 31 dicembre del 2017 sarà rivoluzionato il rapporto tra cittadini e amministrazioni pubbliche. I cittadini potranno accedere ai servizi pubblici con un  unico nome utente e un’unica password e potranno avere un domicilio digitale con cui inviare e ricevere dalle pubbliche amministrazioni comunicazioni e documenti per via digitale.
E’ quanto previsto dal decreto sul Codice dell’Amministrazione Digitale attuativo dell’art. 1 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, approvato dal Consiglio dei ministri. Con la carta della cittadinanza digitale ogni cittadino avrà diritto all’identità digitale (Spid) e al domicilio digitale. Alla prima si accede con Pin unico e consentirà di utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni.
Dal primo gennaio 2018 tutti i servizi online delle Pa saranno accessibili tramite Spid. Il domicilio digitale sarà l’indirizzo online con cui un cittadino potrà dialogare con le pubbliche amministrazioni. La moneta elettronica diventa il principale strumento di pagamento delle pubbliche amministrazioni. E’ eliminato l’obbligo di conservare ricevute di pagamento e bollette  dei gestori dei servizi pubblici, mentre quando un ufficio pubblico non utilizza la banda la renderà disponibile ai cittadini attraverso il wi-fi. Adeguamento del diritto interno alla nuova disciplina europea sui servizi fiduciari.

D.lgs n. 179 del 26/08/16

mb

Fonte: Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Leggi tutto...

Comportamento al fuoco dei cavi elettrici. Pubblicata la Tabella CEI UNEL 35016

caviA Settembre pubblicata dal CEI la Tabella CEI UNEL 35016 - Classi di Reazione al fuoco dei cavi elettrici in relazione al Regolamento UE prodotti da costruzione (305/2011).  Il documento normativo - primo di una corposa serie di Norme revisionate che nel mondo dei cavi coinvolgerà le norme su materiali, specifiche di prodotto, tabelle CEI-UNEL ecc. - si rivolge a tutti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e trasmissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da Costruzione.

Questo Regolamento disciplina l’immissione e la libera circolazione sul mercato europeo e introduce un linguaggio tecnico armonizzato per le prestazioni e le caratteristiche essenziali di tutti i prodotti da costruzione. Esso è applicabile ai cavi elettrici dal 10 giugno 2016 – data di pubblicazione della Norma EN 50575 (Power, control and communication cables - Cables for general applications in construction works subject to reaction to fire requirements) nell’elenco delle Norme armonizzate ai sensi del Regolamento stesso.

In particolare per i cavi, vista la loro pericolosità in caso di incendio, la Commissione Europea ha previsto 7 classi di prestazione di reazione al fuoco identificate dalle lettere A/B1/B2/C/D/E/F a cui sono state aggiunte alcune prestazioni addizionali di sicurezza relative all’emissione di fumo, gocce incandescenti e acidi (Norma UNI EN 13501-6 - Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 6: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco sui cavi elettrici).

Il Comitato Elettrotecnico Italiano, per facilitare la scelta del cavo adatto per ogni tipo di installazione, ha identificato con i propri esperti normatori e inserito nella Tabella CEI UNEL 35016 quattro classi di reazione al fuoco, che consentono di rispettare le prescrizioni installative previste dalla Norma CEI 64-8. Questa soluzione eviterà confusione per gli utilizzatori e semplificherà la scelta di progettisti ed installatori.
Si ricorda infine che fino al 1 luglio 2017 sussisterà un periodo di coesistenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul mercato cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR.

mb

Fonte: CEI

Leggi tutto...

Gestione delle risorse umane. Dall’ISO una serie di nuove norme.

gestione risorse umaneAlcuni studi del WFPMA  (World Federation of People Management Associations) dimostrano che la creazione all’interno di una organizzazione di un’area dedicata alle risorse umane, con una efficace gestione del personale e delle assunzioni, è legata a una maggiore performance economica e gioca un ruolo chiave nell’instillare valori aziendali alla forza lavoro.

In tale ambito l’ISO/TC 260 “Human resource management” (segreteria americana ANSI) ha elaborato una serie di norme internazionali al fine di aiutare le aree HR - Human Resources delle aziende a migliorare le loro prestazioni e l’organizzazione in cui lavorano.

In particolare sono già disponibili:

  • ISO 30408Human resource management - Guidelines on human governance” fornisce le linee guida che strutturano un sistema di gestione del personale capace di rispondere alle necessità organizzative e operative, incoraggiando la collaborazione tra le parti interessate. Intende anticipare e gestire i rischi associati alle risorse umane e sviluppare una cultura d’impresa che rifletta i valori dell’organizzazione.
  • ISO 30405Human resource management - Guidelines on recruitment” fornisce utili indicazioni sulle procedure e sui processi di assunzione; può essere utilizzata da chiunque sia coinvolto nel reclutamento del personale, siano essi professionisti HR o no.
  • ISO 30409Human resource management - Workforce planning” rappresenta uno strumento per pianificare in modo efficace le esigenze attuali e future di forza lavoro;
  • ISO 30400Human resource management - Vocabulary” offre una interpretazione comune dei termini fondamentali utilizzati nel campo delle risorse umane.

mb
Fonte: UNI

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS