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Novità per i tributaristi: la UNI 11511 citata nel decreto legge 193/2016

11511Con l’approvazione del Decreto legge 193/2016 "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili" i tributaristi certificati in base alla norma UNI 11511 potranno rappresentare ed assistere i loro clienti davanti all’Agenzia delle Entrate. Questi, se in possesso della certificazione in conformità alla norma avranno quindi anche la possibilità di autenticare direttamente le procure rilasciate loro dai clienti, senza l’intervento di un pubblico ufficiale, come oggi già fanno i professionisti iscritti agli albi.
Questo l'estratto del Decreto Legge:
Articolo 6 bis (Rappresentanza e assistenza dei contribuenti)
1. All'articolo 63, secondo comma, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, dopo le parole: «decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 545» sono inserite le seguenti: «, o ai professionisti di cui alla norma UNI 11511 certificati e qualificati ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4»
La UNI 11511 "Tributarista - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza" è stata una delle prime norme pubblicate - anche in conseguenza della Legge 4/2013 - già nel corso dello stesso anno dalla commissione "Attività professionali non regolamentate", che si occupa proprio di sviluppare documenti normativi volti alla qualificazione di quelle figure professionali che, non disponendo di un albo, si pongono il problema di un loro riconoscimento effettivo sulla base appunto di requisiti di conoscenza, abilità e competenza.
Il richiamo della UNI 11511 nel Decreto legge 193/2016 appena approvato è la conferma della buona sinergia che può instaurarsi tra legislazione cogente e normazione volontaria. Un rapporto virtuoso in cui le prescrizioni di legge possono trovare la loro concreta declinazione nelle norme tecniche, le quali sono a loro volta in grado di dispiegare il loro potenziale di semplificazione del sistema, rendendo più veloce e automatico l’aggiornamento del corpus legislativo stesso.

mb

Fonte UNI

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“Disaster manager”, l’UNI definisce i requisiti e le competenze.

protezione civileIl Disaster Manager è il professionista che fornisce il supporto alle decisioni per la gestione delle attività di previsione, prevenzione, risposta e superamento delle emergenze di protezione civile.
Per definire meglio le caratteristiche le conoscenze, le abilità e le competenze di questo professionista è stata appena pubblicata la norma UNI 11656:2016 intitolata “Attività professionali non regolamentate - Professionista della Protezione Civile  - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.
La norma UNI 11656:2016 per la prima volta, in Italia e a livello internazionale, stabilisce i requisiti di competenza, abilità e conoscenza, necessari affinché il Disaster Manager possa vedere riconosciuta la propria professione da organizzazioni di terza parte, come stabilito dalla Legge 4/2013.
La norma è stata messa a punto da un gruppo di lavoro (il GL 6) operante nell’ambito della Commissione UNI  “Sicurezza della Società e del Cittadino” e delinea in particolare tre livelli del profilo del Disaster Manager in funzione dei contesti organizzativi di diversa complessità e/o di attività nei quali opera.
Questa figura professionale riveste infatti un ruolo significativo nelle attività di pianificazione, di coordinamento e di elaborazione delle politiche pubbliche di protezione civile in ambito locale.

mb

Fonte UNI

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Barriere architettoniche. Pubblicata la prassi UNI per la riprogettazione del costruito.

BARRIERE 2La qualità della vita di una città dipende anche dalla possibilità per i suoi abitanti di poter usufruire delle risorse e dei servizi in essa disponibili, mantenendo le relazioni che loro ritengono fondamentali per la propria vita sociale.

La UNI/PdR 24:2016  “Abbattimento barriere architettoniche - Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design”, appena pubblicata, fornisce una serie di linee guida e indicazioni tecniche per la riprogettazione del costruito in ottica universal design.
Il documento nasce dalla collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati e FIABA Onlus – Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche e, partendo dal presupposto che una città con una buona qualità di vita è una città in cui tutti possono sviluppare le proprie potenzialità e condurre una vita serena e soddisfatta, la Prassi illustra le modalità di un approccio metodologico fondato sul concetto di accessibilità per tutti che si basa sull'analisi del contesto, sulla metodica per il rilevamento delle criticità e sull’analisi delle scelte progettuali dei possibili interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.
La Prassi vuole essere uno strumento di lavoro per tutti coloro che intendono affrontare il tema della riprogettazione del costruito con un'ottica focalizzata sullo universal design e si fonda sul concetto che la riprogettazione debba partire dalla rilettura dello spazio architettonico mediante l'indagine funzionale e antropologica di come questo spazio viene vissuto e percepito, al fine di approfondire le problematiche connesse al superamento delle barriere fisiche, sensoriali e psicologiche.
Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

mb

Fonte UNI

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Acustica. Linee guida UNI per il collaudo di impianti negli edifici

collaudo-acusticoLa Commissione tecnica Acustica e Vibrazioni ha pubblicato la norma nazionale UNI 8199:2016Acustica in edilizia - Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari - Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti”
La norma definisce le linee guida contrattuali per la verifica dei livelli di pressione sonora, indotti da impianti tecnici e componenti tecnologici di impianto a funzionamento continuo e discontinuo, esclusivamente negli ambienti serviti dagli stessi. Descrive inoltre le procedure di misurazione del livello di pressione sonora e di caratterizzazione acustica degli ambienti serviti ai fini della verifica dei riferimenti contrattuali.
I metodi di misura si applicano agli impianti a funzionamento continuo e/o discontinuo il cui ciclo operativo di riferimento è definito in sede contrattuale ovvero, in mancanza di questi riferimenti, è descritto nell’appendice B della UNI EN ISO 16032.
La norma, disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, ritira e sostituisce la precedente edizione del 1998.

mb

Fonte UNI

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Linee guida per l’applicazione della ISO 9001. Allo studio un progetto di norma UNI

PRO 9001Il progetto “Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per l'applicazione della ISO 9001:2015” della Commissione Gestione per la qualità e metodi statistici rappresenta una specifica tecnica di potenziale interesse per tutte le organizzazioni pubbliche e private che intendono applicare il sistema di gestione per la qualità in conformità alla ISO 9001:2015, che aiuta a comprenderne le principali innovazioni e che guida nella corretta interpretazione dei requisiti di norma.
Di competenza del GL 02 “Sistemi di gestione per la qualità”, il progetto fornisce una guida circa le finalità dei requisiti della nuova ISO 9001, con esempi dei possibili passi che un'organizzazione può intraprendere per soddisfarli.Essa non aggiunge, sottrae o modifica in alcun modo detti requisiti.
La specifica tecnica, che adotta la ISO/TS 9002:2016, non prescrive degli approcci obbligatori all'attuazione della norma, né fornisce un metodo di interpretazione preferenziale. Rappresenta un documento utile anche ai fini della transizione alla nuova edizione della ISO 9001.
Il progetto si trova nella fase di inchiesta pubblica preliminare, che terminerà il 12 dicembre 2016.

mb

Fonte UNI

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Prodotti vetrari per l’edilizia: pubblicate le linee guida per la progettazione e il capitolato

Prassi vetroPubblicata la Prassi di Riferimento UNI dal titolo “Prodotti vetrari per l’edilizia - Linee guida per la progettazione ed elementi per il capitolato”.
Il documento - frutto della collaborazione tra UNI, Assovetro e Ancitel Energia e Ambiente - fornisce ai progettisti, ai tecnici delle pubbliche amministrazioni, ai direttori dei lavori e a tutti gli operatori interessati una serie di linee guida con le principali indicazioni per l’individuazione della tipologia di prodotto vetrario per l’edilizia da impiegare nella specifica applicazione.

La UNI/PdR 23:2016 è stata elaborata dunque per dare indicazioni pratiche circa le prestazioni e le applicazioni di vetrate per l’edilizia sulla base delle esigenze rilevate in sede di progettazione, in relazione alla sicurezza, alla resistenza meccanica, alle prestazioni luminose, energetiche ed acustiche, alla resistenza al fuoco, al montaggio, alla manutenzione, alla Dichiarazione di Prestazione (DoP) e alla marcatura CE.
La prassi si propone quale strumento per supportare le scelte per il corretto utilizzo dei prodotti vetrari per l’edilizia, sia in fase di progettazione sia in ambito di redazione di capitolati, fornendo ai tecnici, agli operatori privati e alle Amministrazioni Locali, informazioni relative alle prestazioni dei prodotti vetrari, con particolare riferimento alla sicurezza degli utenti.

Si ricorda che le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

mb

Fonte UNI

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Illuminazione stradale. Nuova edizione della UNI 11248

ILLUMINAZIONE STRADAPubblicata la nuova edizione della UNI 11248:2016Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche”.
La norma individua le prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire, per quanto di pertinenza, alla sicurezza degli utenti della strada.
L’aggiornamento della norma nazionale si è reso necessario in seguito alla pubblicazione, ad inizio anno, delle quattro parti della norma europea UNI EN 13201 nella sua edizione 2016:
La nuova UNI 11248 ottimizza la metodologia progettuale, puntando al risparmio energetico e alla conseguente riduzione dell’inquinamento luminoso dovuta al minor flusso luminoso installato e quindi alle minori dispersioni verso l’alto della luce riflessa dalle superfici illuminate.
I punti salienti della norma sono quattro:

  • la ridefinizione del prospetto che lega la categoria illuminotecnica di ingresso alla classificazione delle strade, con alcune riduzioni nei requisiti massimi;
  • la suddivisione dei parametri di influenza in quelli costanti nel tempo (usati per la determinazione della categoria illuminotecnica di progetto) e quelli variabili nel tempo (usati per definire le categorie illuminotecniche di esercizio);
  • la riduzione consentita di categoria illuminotecnica: eccetto casi particolari, il decremento massimo consentito della categoria illuminotecnica di progetto a partire dalla categoria illuminotecnica di ingresso è pari a due categorie. Il decremento massimo consentito per la categoria illuminotecnica di esercizio a partire dalla categoria illuminotecnica di progetto è pari a una categoria, qualora la riduzione della categoria illuminotecnica di progetto sia pari a due categorie illuminotecniche, altrimenti il decremento non potra? essere superiore a due categorie. É possibile ridurre fino a tre categorie illuminotecniche quella di progetto esclusivamente per gli impianti adattivi del tipo FAI (Full Adaptive Installation), ossia per quegli impianti che controllano il flusso luminoso mediante il campionamento continuo del flusso di traffico, della luminanza (categorie illuminotecniche M) o dell’illuminamento (categorie illuminotecniche C e P) e delle condizioni metereologiche;
  • indicazioni dettagliate per individuare correttamente le zone di studio nella progettazione dell’illuminazione delle intersezioni stradali.

La norma descrive e prescrive una metodologia progettuale secondo la quale pervenire, a partire da dati associati al tipo di strada, dati che rappresentano i valori di ingresso per la procedura, alla o alle categorie illuminotecniche adeguate. Tale metodologia progettuale è basata su un procedimento sottrattivo che, a seguito di un’analisi dei rischi con la quale il progettista valuta i parametri di influenza, permette di individuare sia la categoria illuminotecnica di progetto sia quelle di esercizio.
La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

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"Impianti a gas: l’evoluzione della specie". Dall'UNI un nuovo Dossier.

GAS IMPIANTIUn settore come quello del gas combustibile, pur non associabile direttamente alla “new economy” si sta mostrando, anche per i non addetti ai lavori, dinamico e in continua evoluzione (basti pensare all’imponente piano di sostituzione dei contatori tradizionali con gli smart meter e alla possibilità di produrre in maniera diffusa il biometano per immissione in rete/autotrazione).
Nondimeno questa indicazione si è rivelata applicabile anche al settore del post contatore. Sembra ancora di sentire l’eco dei “nuovi materiali” che si affacciavano sul mercato e alla conseguente elaborazione delle UNI/TS di riferimento (pubblicate tra il 2008 e il 2009) che siamo arrivati a fine 2015 con la pubblicazione della nuova serie UNI 7129 Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio, suddivisa in 5 parti, e della norma terminologica UNI 7128 Impianti a gas per uso civile - Termini e definizioni.
Nel frattempo ci si è dovuti confrontare la strategia europea di riduzione dei consumi e delle emissioni che si è concretizzata con l’emanazione delle Direttive Eco-design ed Etichettatura energetica (Labelling) e dei relativi Regolamenti attuativi, fino ad arrivare al nuovo Regolamento europeo sugli apparecchi a gas (GAR) che ha sostituito la precedente direttiva GAD, passando per la qualificazione/certificazione delle figure professionali che operano sugli impianti a gas a valle del contatore.
Il contesto di riferimento, a livello economico, legislativo e regolatorio, è cambiato e la normazione si aggiornata ed evoluta, tuttavia non possiamo certo ritenere conclusa l’attività. 
Si attendono novità in materia di norme di prodotto, norme di progettazione, installazione e messa in servizio e norme di verifica.

mb

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Fonte UNI

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Atmosfere esplosive. Dal CEI la norma per la classificazione

ATEXPubblicata  CEI EN 60079-10-2:2016  Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili, che  tratta dell'identificazione e della classificazione dei luoghi dove sono presenti atmosfere esplosive dovute a polvere e strati di polvere combustibile, onde consentire un'adeguata valutazione delle sorgenti di accensione presenti in detti luoghi.
I principi di questa Norma possono anche essere seguiti nei casi in cui fibre combustibili o residui volanti combustibili possono causare un pericolo.
Questa Norma è destinata ad essere applicata dove può esserci un rischio dovuto alla presenza di atmosfere esplosive dovute a polvere o strati di polvere combustibile, in condizioni atmosferiche normali.
La Norma in oggetto sostituisce completamente la CEI EN 60079-10-2:2010 che rimane applicabile fino al 20-02-2018.

La norma riporta il testo in inglese e italiano della EN 60079-10-2; rispetto al precedente fascicolo n. 14452E di novembre 2015, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata.

mb

Fonte CEI

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Impianti termici. Definiti i requisiti di installatori e manutentori

IMP TERMLa Commissione Tecnica CTIComitato Termotecnico Italiano - ha pubblicato la specifica tecnica nazionale UNI/TS 11657:2016Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono l’installazione, la manutenzione e la pulizia degli impianti termici a legna o altri biocombustibili solidi comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza
La specifica tecnica UNI/TS 11657 definisce i requisiti di qualificazione relativi all’attività professionale di coloro che operano sui generatori di calore e sugli impianti termici (e le loro componenti) a biocombustibile solido, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione. Riguarda in particolare le operazioni di installazione, manutenzione e pulizia.
La norma è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

mb

Fonte UNI

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