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Trasporti: pubblicata la norma nazionale UNI 11624

La commissione tecnica Trasporto guidato su ferro ha pubblicato la norma UNI 11624:2016Metropolitane, tranvie e ferrovie non interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale - Sistemi di registrazione dati di bordo
La norma definisce i principali requisiti funzionali e i criteri di applicazione delle apparecchiature elettroniche per la registrazione dei dati di bordo del materiale rotabile (automotrici, locomotive, carrozze, composizioni bloccate) circolanti sui sistemi di trasporto «metropolitana», «metropolitana leggera» (compresi i people mover equiparati a metropolitane o metropolitane leggere), «tranvia veloce» (o «metrotranvia») e «tranvia», come definiti dalla UNI 8379, nonché sulle ferrovie non interconnesse all’infrastruttura ferroviaria nazionale.
La norma, disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, contenuta nell’abbonamento all’UNI/CT 050 (ex OT U94), relativo alla commissione tecnica Trasporto guidato su ferro.

 Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

mb

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Probiotici per il settore lattiero-caseario. Pubblicata la ISO 19344

probioticiIl Lactobacillus e il Bifidobacterium sono probiotici presenti nello yogurt e in tanti altri prodotti caseari, conosciuti anche come “batteri amici” perché aiutano a mantenere sano l’apparato digerente.
La nuova norma ISO 19344 (“Milk and milk products - Starter cultures, probiotics and fermented products - Quantification of lactic acid bacteria by flow cytometry”), risultato del lavoro congiunto dell’ISO e della IDF (International Dairy Federation), intende fornire un metodo per la quantificazione dei batteri lattici in prodotti fermentati, colture starter e probiotici utilizzati nei prodotti lattiero-caseari mediante citometria a flusso.
La quantificazione dei batteri lattici (LAB, Lactic Acid Bacteria) è importante nella valutazione della qualità di colture starter, dei probiotici e dei prodotti lattiero-caseari fermentati, ed esistono diversi metodi per studiare i LAB, ma tra le tecniche più recenti e innovative c’è sicuramente la citometria a flusso (CFM).
I vantaggi di questa metodo - che permette la misurazione e la caratterizzazione di cellule sospese in un mezzo fluido, n.d.r. - sono spiegati da Sandra Casani, responsabile del progetto ISO/IDF: ”fra i benefici dell’uso della citometria a flusso vi sono la precisione, la riduzione dei tempi di test, la differenziazione tra cellule attive e cellule totali e la possibilità di una accurata analisi complessiva. La capacità di discriminare le cellule vive da quelle totali, inoltre, è molto importante per alcune applicazioni, così come nell’ottimizzazione dei processi produttivi e nella valutazione di stabilità del prodotto entro la sua data di scadenza”.
Al progetto congiunto hanno lavorato produttori e utilizzatori di LAB, nonché esperti di citometria a flusso provenienti sia dal mondo industriale che da quello accademico. Questo garantisce che la norma sia riconosciuta da parte dell’industria, così come la metodologia proposta venga accolta dai vari organismi di regolamentazione.

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Il futuro della normazione tecnica nel settore aerospaziale. Dall'UNI un nuovo Dossier

aerospaL'industria aerospaziale è una delle industrie più potenti a livello globale, comprende un complesso di produttori di aerei, elicotteri, aerei militari, missili, razzi, veicoli spaziali e satelliti. Questi produttori impiegano un gran numero di aziende
fornitrici di una varietà di prodotti che vanno dai sistemi avionici e idraulici a guarnizioni in gomma e adesivi.
L'industria aerospaziale rifornisce ad oggi cinque mercati fondamentali: aerei militari, missili, spazio, aerei di linea commerciali, e aviazione generale.
Il dossier vorrebbe esplorare questi mercati singolarmente, presentando il loro sviluppo, la loro influenza sul mercato e sulla nostra economia. L'industria aerospaziale si occupa principalmente della progettazione e costruzione di nuovi e migliori veicoli spaziali per l'esplorazione dell'universo, aerei per il trasporto civile e per servizio militari nonché missili per la difesa nazionale. Tuttavia l'industria mira a sviluppare anche altri settori, ad esempio sta investendo risorse per migliorare ed elaborare nuovi sistemi per le previsioni meteorologiche.
Certamente ha aumentato la nostra conoscenza del mondo, e migliorato le capacità dei nostri corpi negli ambienti e situazioni di volo e nello spazio. Grazie alla grande enfasi in materia di ricerca e sviluppo, il settore aerospaziale impiega un elevato numero di uomini e donne come  nessun altro, circa il 25% sono ingegneri,
scienziati e tecnici, percentuale maggiore rispetto a molte altre industrie. Con un fatturato annuo di € 186.800.000.000 (circa $ 200 miliardi di dollari), che rappresenta l’1% del PIL dell'Unione Europea, e impiega più di 752.000 persone, l'industria aerospaziale e di difesa Europea svolge un ruolo chiave nel garantire il futuro dell'Europa.
"Aeronautica, spazio, difesa e sicurezza sono tutti settori cruciali al raggiungimento degli obiettivi socio-economici chiave dell'Europa in quanto garantiscono la mobilità sostenibile, forniscono posti di lavoro altamente qualificati e favoriscono la conoscenza dell'Europa attraverso massicci investimenti nel campo ricerca e sviluppo" ha detto Jan Pie, segretario generale dell'Associazione Europea delle Industrie Aerospaziali e difesa (ASD). "In poche parole, queste industrie contribuiscono a raggiungere  e mantenere la leadership tecnologica dell'Europa." Le industrie dell'Aerospazio e della Difesa con la loro forza lavoro altamente qualificata e dinamica, i programmi di ricerca e di sviluppo globale, e la forte enfasi sulla tecnologia innovativa, svolgono un ruolo centrale nell'economia europea.

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Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Un progetto UNI in inchiesta pubblica finale.

CFÈ in fase di  inchiesta pubblica finale per il progetto “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici - Parte 2: Dati di progetto”, – futuro rapporto tecnico - di competenza del Comitato Termotecnico Italiano.
Il rapporto tecnico intende fornire, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale a essi asserviti. I dati di progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo.
Il documento, che sostituisce la UNI 10349:1994, riporta:

  • i dati normativi di ingresso da utilizzare nel calcolo del carico termico di progetto estivo e invernale;
  • le condizioni termoigrometriche esterne estive di progetto per gli impianti di climatizzazione.

La serie UNI 10349 si divide in 3 parti:

  • UNI 10349-1 “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 1: Medie mensili per la valutazione della prestazione termo-energetica dell'edificio e metodi per ripartire l'irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l'irradianza solare su di una superficie inclinata”
  • UNI/TR 10349-2 “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 2: Dati di progetto”
  • UNI 10349-3 “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 3: Differenze di temperatura cumulate (gradi giorno) ed altri indici sintetici”.

L’inchiesta terminerà il 20 febbraio 2016.

Il progetto è disponibile sul sito dell'UNI.

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Inchiesta pubblica preliminare: al via 12 progetti

uniSono dodici i progetti di norma che vengono sottoposti in questi giorni, sino al 24 febbraio 2016, all’inchiesta pubblica preliminare, la fase fondamentale del processo normativo che permette di vagliare preventivamente il concreto interesse del mercato in merito a specifiche attività che la normazione intende sviluppare. Numerosi i temi sui quali si intendono sviluppare i lavori.

La Commissione Tecnologie biomediche e diagnostiche è interessata a un progetto di norma nazionale (UNI1601521) che rappresenta una norma di riferimento per la progettazione, installazione, collaudo e gestione delle linee di distribuzione dell’azoto liquido nelle sale criobiologiche.

È di competenza della Commissione Ingegneria strutturale il progetto UNI1601364 che fornisce istruzioni per la progettazione e la costruzione di scaffalature commerciali delle tipologie "a gondola" e "murali", al fine di garantirne la stabilità e la sicurezza.

Quattro progetti stabiliscono le caratteristiche e i metodi di analisi di diverse tipologie di oli per uso alimentare: l'olio di vinaccioli raffinato (progetto UNI1601526), l'olio di girasole raffinato ad alto contenuto di acido linoleico (UNI1601527), l'olio di girasole raffinato ad alto contenuto di acido oleico (UNI1601528) e l'olio di arachide raffinato (UNI1601529). La necessità è quella di aggiornare le norme tenendo contro dell’evoluzione tecnologica e allinearle alle norme internazionali di supporto. La competenza è della Commissione tecnica Agroalimentare.

Rappresenta il recepimento del CEN/TR 16823:2015 il progetto UNI1601525 di interesse della Commissione Trasporto guidato su ferro. Esso intende allinearsi con la recente normativa europea fornendo informazioni di base sui dati antropometrici per quanto riguarda le cabine di guida ferroviarie. Il TR descrive il background sui dati antropometrici forniti dalla EN 16186-1.

UNINFO presenta due progetti. Il primo (UNI1601354) in tema di eAccessibility specifica i sistemi informatici e le applicazioni volte a semplificare il rapporto cittadino/amministrazione, con particolare attenzione ai cittadini disabili. Il progetto studia applicazioni native in IOS e Android che permettono la richiesta di transito in Zone a Traffico Limitato (ZTL) su tutto il territorio nazionale e in completa mobilità. Il secondo (UNI1601355), che adotta la ISO/IEC 40500:2012 2012 [Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0], definisce una gamma di suggerimenti per rendere i contenuti Web più accessibili a tutti gli utenti.

Adotta la norma internazionale ISO 39001:2012 un progetto della Commissione Sicurezza della società e del cittadino (UNI1601516) che specifica i requisiti per il sistema di gestione della sicurezza stradale (RTS - Road traffic safety) per consentire a un’organizzazione che interagisce con il traffico stradale di ridurre le morti e le lesioni gravi dovute agli incidenti stradali sui quali può intervenire.

Un progetto della Commissione Carta (UNI 1601317) adotta la norma ISO 5631-2 del 2015 e specifica un metodo per la misurazione del colore di carta e cartone mediante il metodo di riflettanza diffusa con condizioni di luce diurna esterna (D65/10 gradi).

In tema di ingredienti per mescolanze di gomma, il progetto UNI1601534 (adozione della ISO 11235:2016) della Commissione Gomma specifica i metodi da utilizzare per la valutazione degli acceleranti sulfenammidici.

AdA

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Sistemi di trasporto intelligenti: pubblicata la UNI 11620

TRASPORTI INTELLIGENTIRecentemente pubblicata la norma UNI 11620:2016Sistemi di trasporto intelligenti - Sistemi di rilievo automatico delle violazioni al Codice della Strada presso intersezioni e sezioni stradali regolate da impianti semaforici

La norma tecnica definisce, a valle della Norma Quadro UNI/CEI 70031, le caratteristiche tecniche e funzionali per i sistemi di rilevazione - mediante immagini o riprese - del transito e successiva identificazione in remoto di veicoli attraverso un’intersezione o una sezione stradale controllata da impianto semaforico, in presenza di lanterna rossa accesa lungo la propria direttrice di marcia.

La UNI 11620 fornisce supporto nella definizione dei sistemi per la documentazione nel rilievo delle infrazioni. La norma, disponibile sia in formato elettronico che in formato cartaceo ed è di competenza della Commissione Tecnica UNINFO.

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“Risk Based Thinking”. Dall'UNI un nuovo Quaderno della Qualità

QdQ3 260per370Pubblicato il terzo Quaderno della Qualità si occupa del tema del rischio. Il Quaderno monografico fa parte della nuova collana sulla 9001:2015, che l’UNI pubblica con cadenza mensile.

Il rischio nell'ambito di un Sistema di Gestione per la Qualità è l'effetto dell'incertezza associata al raggiungimento dei principali obiettivi della nuova ISO 9001, e cioè: generare fiducia nella capacità delle organizzazioni di fornire con regolarità ai propri clienti prodotti e servizi conformi ai requisiti; accrescere la soddisfazione dei clienti.

Secondo la ISO 9000:2015, inoltre, per "effetto" deve intendersi una deviazione sia in senso positivo che negativo rispetto a quanto atteso; l'incertezza è lo stato, anche parziale, di carenza di informazione riguardante la comprensione o la conoscenza di un evento, delle sue conseguenze e della loro probabilità; il rischio viene spesso qualificato facendo riferimento agli eventi potenziali e alle conseguenze, o a una loro combinazione.

Il rischio viene spesso espresso in termini di combinazione delle conseguenze di un evento (compresi i cambiamenti delle circostanze che lo caratterizzano) e della associata probabilità di accadimento; talvolta il termine "rischio" viene impiegato quando esiste solo la possibilità di conseguenze negative.

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Pubblicata la serie UNI 11621 sulle Tecnologie informatiche

tecnologie-informaticheLa Commissione Tecnica UNINFO - Tecnologie Informatiche e loro applicazioni – ha pubblicato quattro norme nazionali sui profili professionali per l’ICT: la parte 1 si occupa della metodologia per la costruzione di profili professionali basati sul sistema e-CF; la parte 2 dei profili professionali di "seconda generazione"; la parte 3 dei profili professionali relativi alle professionalità operanti nel Web e, infine, la parte 4 dei profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni.
La norma UNI 11621-1 nasce per normare la costruzione di profili professionali basati sul sistema e-CF e i profili stessi di generazione 2 e di generazione 3, al fine di facilitarne e uniformarne l’applicazione in differenti contesti operativi che possono differenziarsi per tecnologia e problematiche applicative.
La norma prende come riferimento principale quanto già definito nel CWA 16458, ampliandolo e contestualizzandolo alla realtà nazionale.
La norma UNI 11621-2 definisce i principali profili professionali per l’ICT di seconda generazione prendendo come riferimento principale quanto già definito nel CWA 16458, ampliandolo e contestualizzandolo alla realtà nazionale.
La norma UNI 11621-3 vuole utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla collegata parte 1 “Metodologia per la costruzione di profili professionali basati sul sistema e-CF” per definire i profili professionali di terza generazione relativi alle professionalità operanti nel Web.
La norma UNI 11621-4 vuole utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalla collegata parte 1 “Metodologia per la costruzione di profili professionali basati sul sistema e-CF” per definire i profili professionali di terza generazione relativi alla sicurezza delle informazioni.
Le norme, disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, sono contenute nell’abbonamento all’UNI/CT 500 (ex OT E14), relativo alla commissione tecnica UNINFO.

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Green Economy. La normativa tecnica e la legge 221/2015

greenIl 18 gennaio scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (GU n.13 del 18-1-2016) la Legge 28 dicembre 2015, n. 221  che tratta le "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali". Il tema, di per sé importante per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, assume un significato ancora più rilevante in quanto il provvedimento legislativo fa ampio riferimento alle norme tecniche, in un’ottica di concreta incentivazione al loro utilizzo.
Vediamo il dettaglio.

  • L’articolo 10 (Capo III "Disposizioni in materia di emissioni di gas a effetto serra e di impianti per la produzione di energia") apporta modifiche al decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30 e prevede che parte dei proventi dell'asta delle quote di emissione dei gas serra sia destinato anche ai costi di acquisto in settori sottoposti a concorrenza extra-UE, dando priorità alle organizzazioni certificate UNI CEI EN ISO 50001.
  • L'articolo 16 (Capo IV "Disposizioni relative al Green public procurement") prevede che nel codice dei contratti pubblici sia garantita una riduzione del 20% della garanzia o del suo rinnovo a fornitori certificati UNI EN ISO 14001 e del 15% se gestiscono l'inventario dei gas serra secondo la UNI EN 14064-1 o la carbon footprint secondo la UNI CEN ISO/TS 14067 (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, articolo 75, comma 7).
  • L'articolo 17 ("Disposizioni per promuovere l'adozione dei sistemi EMAS ed Ecolabel UE") prevede che nel campo del green public procurement la certificazione UNI EN ISO 14001 e UNI CEI EN ISO 50001 costituiscano "elemento di preferenza" nelle graduatorie per l'assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale.
  • L’articolo 23 (Capo V "Disposizioni incentivanti per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio dei prodotti complessi") prevede che negli accordi e nei contratti di programma a favore di questo genere di prodotti siano premiate le attività di impresa e commercializzazione, nonché i prodotti marcati CE conformi alle norme UNI EN 13242, UNI EN 12620 e UNI 10667-13 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 206-ter). I bandi per la progettazione di interventi e l'uso di materiali per l'efficienza acustica delle scuole devono inoltre essere conformi alle norme UNI 11367 e UNI 11532 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo 206-sexies).
  • L'articolo 25 ("Modifica all'allegato 2 al decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75, in materia di fertilizzanti") comprende tra i fertilizzanti ammessi provenienti dal processo di compostaggio anche i rifiuti in plastica certificati UNI EN 13432.
  • Infine l'articolo 73 ("Disposizioni in materia di impianti termici civili alimentati da gas combustibili"). Esso esclude dal campo di applicazione dei requisiti tecnici e costruttivi degli impianti termici civili quelli conformi alla norma UNI 11528 (decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Parte V - Allegato IX - Parte II), eccezion fatta per le disposizioni di cui al numero 5 ("Apparecchi indicatori").

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Dall’UNI una brochure illustrativa sulla nuova ISO 14001

copertina brochure iso14001Per rispondere alle più recenti tendenze, in particolare la crescente consapevolezza delle organizzazioni della necessità di tenere conto sia dei fattori interni che esterni che influiscono sul proprio impatto ambientale, come l’instabilità climatica e il contesto competitivo all’interno del quale operano.
La nuova edizione della norma propone un sistema di gestione ambientale maggiormente integrato all’interno dei processi di business dell’organizzazione e più integrabile con gli altri sistemi di gestione (High Level Structure); contiene inoltre alcuni elementi innovativi ispirati alle sfide ambientali intraviste per il futuro, che forniranno strumenti più efficaci per la gestione e il miglioramento delle prestazioni ambientali.
Proteggere l’ambiente mediante la prevenzione degli impatti ambientali negativi, migliorare le prestazioni ambientali delle organizzazioni supportandole nell’adempimento degli obblighi legislativi con conseguenti benefici finanziari, economici e operativi in grado di rafforzare la posizione di mercato dell’organizzazione: questi sono alcuni dei principali elementi che caratterizzano la norma UNI EN ISO 14001 e che sono stati confermati e ampliati anche nella nuova edizione 2015.
Scoprite le principali novità nella brochure "Perché una nuova UNI EN ISO 14001?", che contiene le testimonianze di alcuni tra gli esperti italiani che hanno partecipato alla messa a punto della nuova edizione della norma.

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