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Regione Campania. Concorso per Guida turistica

logo campaniaOpportunità per chi cerca lavoro: otto anni dopo l’ultima edizione torna il concorso per guida turistica in Campania.
La Regione ha riaperto il bando e pubblicato la procedura da seguire per la presentazione delle candidature. Chi è interessato, ed è in possesso dei requisiti previsti, può registrarsi via internet all’apposito sistema (http://www.ripam.it/stepone) a partire dal 15 ottobre prossimo e inserire tutti i dati richiesti. L’istanza deve essere completata entro il 14 novembre 2012. Ecco tutto quello che c’è da sapere per cogliere questa occasione.
La Regione richiede maggiore età, godimento dei diritti civili e politici, diploma, assenza di condanne penali, idoneità fisica all’esercizio della professione, possesso della cittadinanza italiana o di altro Paese dell’Unione Europea.
Bisogna seguire una procedura telematica collegandosi all’indirizzo web http://www.ripam.it/stepone. Una volta entrati basta seguire le istruzioni. Attenzione, però, perchéil sistema sarà attivo a partire dal 15 ottobre. Le domande, invece, devono essere registrare al sistema informatico entro il 14 novembre.
La Regione, però, fa già sapere che in caso di problemi tecnici il termine sarà procrastinato.
Tutti i requisiti richiesti vengono di fatto autocertificati dal candidato, che sempre attraverso il medesimo sistema deve indicare da una a tre lingue straniere prescelte per l’esame da sostenere. La stessa procedura devono seguirla le guide turistiche già abilitate che però vogliono conseguire l’estensione territoriale o linguistica.
Ovviamente alla domanda, in qualsiasi caso, va allegato un documento di identità valido.
Le prove sono due: scritta e orale. La prima verte su sei diverse materie: nozioni di cultura generale; elementi di storia dell’Italia con particolare riferimento alla Campania; elementi di geografia turistica; organizzazione e legislazione turistica; conoscenza del patrimonio storico, artistico e naturalistico della Campania; tecnica professionale, compiti e metodologia. Trenta giorni prima dell’esame scritto la banca dati dei quiz da cui saranno scelte le domande verrà pubblicato sul sito del Formez, quindi è possibile prenderne visione e mettersi a studiare. Il punteggio massimo dello scritto è 50/50 ma basta fare 35/50 per essere ammessi alla prova orale. In questo secondo esame si parlerà, con la commissione, delle stesse materie dello scritto (con eccezione delle nozioni di cultura generale, nda) e ovviamente bisognerà dimostrare di conoscere la lingua straniera indicata. Data e sede della prova scritta saranno comunicate dalla Regione, attraverso il bollettino ufficiale e il proprio sito web, 15 giorni prima dello svolgimento mentre per l’orale la comunicazione sarà fatta ai singoli candidati ammessi almeno 20 giorni prima dello svolgimento.

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Fonte: Il Denaro

Piastrellature ceramiche. A breve disponibile una nuova norma UNI

 

piastrellaUna norma innovativa”. E’ Giorgio Timellini, coordinatore del Gruppo di Lavoro “Pavimenti di ceramica e adesivi per rivestimenti ceramici” della Commissione tecnica “Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio”, ad esprimere con queste parole la soddisfazione per la conclusione dei lavori del progetto “Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete – Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”.

Si tratta infatti della prima norma nazionale in materia, che colma un vuoto sinora solo parzialmente coperto dal CEN/TR 13548 (“Regole generali per la progettazione e l'installazione delle piastrellature di ceramica”), recepito da UNI nel 2006.

I lavori si sono svolti in un clima di grande collaborazione e il testo che ne è scaturito può ritenersi all’avanguardia sotto molti aspetti”.

Sebbene in Italia il panorama dei produttori e degli installatori di piastrelle in ceramica sia tra i più importanti in Europa, sino ad oggi il nostro Paese non si era dotato di una norma nazionale. Il progetto ora è concluso e quanto prima entrerà a far parte del corpus normativo UNI.
Il testo è articolato e affronta alcuni aspetti nuovi, sinora non trattati da altre analoghe norme europee, ma di grande importanza come lo scambio di informazioni tra tutte le parti coinvolte nella progettazione e installazione delle piastrellature o le fasi di collaudo e accettazione. Non è stato semplice inserire questi temi nel testo di norma, ma abbiamo ritenuto opportuno farlo perché la normazione tecnica, di per sé, deve sempre gettare la palla un po’ in avanti”, chiarisce Timellini.

E’, quest’ultimo, un aspetto mai sufficientemente sottolineato, pur rappresentando in termini generali uno dei punti di forza della normazione tecnica e dell’attività che ad essa fa capo: la normazione rappresenta infatti il punto più avanzato dello status quo tecnico e scientifico. Partecipare alla normazione tecnica significa quindi anche avere accesso alle conoscenze e al know-how frutto della ricerca e dello sviluppo più aggiornati rispetto allo stato dell’arte.

Se ad oggi non è stato possibile giungere a una norma EN nell’ambito della progettazione e dell’installazione delle piastrellature di ceramica, ciò è dovuto alle peculiarità del settore e cioè alle profonde differenze che sussistono da Paese a Paese. Tradizioni, esperienze, ma anche climi e materiali molto differenti tra loro hanno portato al consolidarsi di tecniche e approcci alla materia molto diversificati, che difficilmente avrebbero potuto trovare in breve una sintesi efficace in un documento unitario su scala europea. Ciò nondimeno l’esigenza di sviluppare norme tecniche in materia è sempre stata viva, tanto più in Italia che, come già accennato, per quanto riguarda la fabbricazione e i prodotti della ceramica ha da sempre ricoperto un ruolo di leadership nel mondo, sia dal punto di vista tecnologico che del design.

 

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Asseverazione nelle costruzioni edili e nell’ingegneria civile. Nuova prassi di riferimento UNI

 

sicurezza edilizia 2E’ stato approvato il progetto di prassi di riferimento dal titolo “Indirizzi operativi per l'asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile”.
Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali (CNCPT), è finalizzato a fornire indirizzi operativi per il rilascio dell’asseverazione prevista dall’art 51 del D.Lgs 81/08 e s.m.i. in materia di sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile e si applica al servizio di asseverazione erogato dai Comitati Paritetici Territoriali (CPT).
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da UNI, ha visto il contributo degli esperti della Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici e di alcuni Comitati Paritetici Territoriali. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 2 novembre 2012, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
Il documento fornisce le indicazioni operative che i Comitati Paritetici Territoriali (CPT) devono mettere in atto per svolgere l'attività di asseverazione di una corretta adozione e di un'efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza da parte delle imprese edili, ovvero descrive il processo, suddiviso in fasi, mediante il quale i CPT erogano il servizio di asseverazione.
Le prassi di rifermento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

Consulta la Prassi sul sito UNI

Fonte UNI

Sacchi a pelo. Nuova norma UNI

 

sacco“Requisiti per sacchi a pelo” è il titolo della nuova norma UNI EN 13537:2012 - che sostituisce l’edizione del 2005 – che specifica i requisiti, i metodi di prova e le disposizioni per l’etichettatura di sacchi a pelo per adulti, utilizzati per lo sport e le attività di tempo libero.
La norma fornisce le definizioni e specifica i requisiti generali e le caratteristiche di comfort e sicurezza dei sacchi a pelo “a mummia” con cappuccio unito al sacco oppure “a coperta” rettangolare con cerniera laterale.
Oltre ad aspetti quali la funzionalità, l’idoneità, il peso, il volume e la durabilità, nell’acquisto di un sacco a pelo il consumatore si aspetta di trovare sul prodotto tutte le informazioni necessarie relative alle fasce di temperatura per cui il prodotto è dichiarato “adatto”.
La UNI EN 13537 descrive un metodo per la valutazione della performance - in condizioni normali di utilizzo - di un sacco a pelo prestando particolare attenzione alla protezione contro il freddo: un fattore importante da valutare nella fase di acquisto, tenendo ben presenti le zone e i periodi dell’anno in cui si intende utilizzare.
Su ogni sacco a pelo deve sempre comparire la “temperatura di comfort” e le due temperature estreme, minima e massima, entro le quali è consigliato il suo utilizzo.
Per alcune caratteristiche e per i metodi di prova necessari a verificare i requisiti dei tessuti utilizzati per questi prodotti, la norma UNI EN 13537 rimanda a specifiche norme di settore, ad esempio per la determinazione della tenuta dei tessuti alle piume e ai piumini, della solidità del colore e della resistenza alla lacerazione e allo sfregamento.

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Zootecnia. Il Parlamento europeo modifica le norme sulla rintracciabilità

 

etichettaturaBrusco stop dell’Europarlamento alle etichette volontarie per le carni bovine. Per soli otto voti, infatti, i deputati hanno dato il via libera alla proposta della Commissione europea che modifica lo schema attuale di etichettatura volontaria delle carni e rinvia di almeno cinque anni l’obbligatorietà del chip per i bovini. Un dietrofront, dettato dall’esigenza di ridurre i costi amministrativi delle imprese, che ha scatenato un coro di critiche dall’Italia.
«L’esito del voto – commenta il presidente dalla commissione Agricola dell’Europarlamento, Paolo De Castro – ci rammarica, ma il nostro impegno per la tutela della qualità e della tracciabilità delle carni bovine è saldo. Del resto, sullo stesso tema, lo scorso anno abbiamo approvato l’importante regolamento sulle informazioni alimentari ai consumatori, senza dimenticare l’accordo sui nuovi regimi di qualità dei prodotti agricoli ». Per De Castri sul «valore » dell’emendamento in oggetto «c’è diffusa condivisione e su questa fondamentale istanza per la tutela delle produzioni di qualità continueremo a impegnarci e a vigilare anche per verificare possibili margini di manovra in Consiglio dei ministri Ue».
La Cia ricorda che l’etichettatura volontaria è stata creata negli anni 2000 in corrispondenza con lo scoppio dell’epidemia di mucca pazza, e negli anni «è diventato essenziale per garantire al 100% le scelte dei consumatori, informandoli correttamente non solo sull’origine della carne, ma fornendo loro altre informazioni utili per un acquisto consapevole e trasparente: la razza e l’età del bovino, il mangime utilizzato, tutte le fasi della filiera dall’allevamento al macello al punto vendita».

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Fonte: AGRISOLE

Verifica della Sicurezza degli impianti a gas

 

logo uniIl 20 settembre scorso è stata pubblicata la seconda edizione della UNI 10738.
La norma, elaborata dal CIG - Comitato Italiano Gas, è uno strumento di servizio di estrema importanza per tutti coloro che a vario titolo sono chiamati ad effettuare verifiche sugli impianti alimentati a gas. La norma fornisce infatti delle linee guida per la verifica dello stato/livello di sicurezza degli impianti domestici esistenti alimentati a gas, in esercizio o da riattivare.
Le diversità di impostazione tra la prima e la seconda edizione della norma sono significative. A differenza degli obiettivi a cui mirava la "vecchia" UNI 10738, infatti, cioè l’adeguamento degli impianti, la nuova UNI 10738 mira a verificare la sussistenza o meno dei requisiti essenziali di sicurezza. Gli eventuali adeguamenti dovranno essere realizzati in conformità alle normative di installazione vigenti, ad esempio secondo la serie UNI 7129 ("Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione").
La nuova UNI 10738 consente agli operatori del settore di valutare lo stato di sicurezza degli impianti esistenti indipendentemente dall’anno di costruzione, cioè senza tenere in riferimento la norma d’installazione in vigore all’epoca della realizzazione dell’impianto stesso che va verificato. La nuova norma è anche uno strumento pratico per valutare la condizione degli impianti durante le operazioni di manutenzione degli apparecchi, quindi i manutentori che normalmente redigono l’allegato “G” potranno esprimere un loro parere nel merito.
Le figure professionali che possono essere interessate ad utilizzare la norma sono installatori di impianti gas, manutentori, professionisti, tecnici che effettuano controlli in generale (USL, ecc.).

Fonte UNI

Credito d'imposta per la creazione di nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno

 

logo Agenzia EntrateE’ stato istituito un credito d’imposta per le imprese che incrementano il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia. Il beneficio è stato previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011, n. 106.
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello di versamento F24. Il modello, inoltre, deve essere presentato all’agente della riscossione presso il quale il beneficiario del credito stesso è intestatario del conto fiscale. Il codice tributo da indicare è il “3885” (risoluzione n. 88 del 17/09/2012).
Le regioni interessate devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti ammessi a fruire del credito d’imposta, con i relativi importi concessi, utilizzando il canale Siatelv2.0-Puntofisco e osservando le specifiche tecniche allegate al provvedimento del 14/09/2012. Anche le revoche dei benefici concessi dovranno essere comunicate, dalle Regioni all’Agenzia delle Entrate, con le stesse modalità.

Risoluzione n. 88 del 17/09/2012

Provvedimento del 14/09/2012

Fonte: Agenzia delle Entrate

Digitalizzazione dei servizi INAIL: dal 28 settembre la fase operativa

 

 

logo inailL'introduzione del Codice dell'amministrazione digitale e le successive disposizioni normative prevedono la progressiva informatizzazione dei rapporti tra aziende e pubblica amministrazione, definendo il principio della "telematizzazione obbligatoria".
Il 1 luglio 2013 rappresenta il termine ultimo per l'adeguamento dei sistemi: dopo quella data Pubblica Amministrazione e datori di lavoro potranno comunicare esclusivamente per via telematica (dpcm 22 luglio 2011).
In vista di quella scadenza, già dal 2011 l'INAIL ha avviato un coerente Programma di informatizzazione dei servizi che sta portando a compimento una strategia già perseguita da oltre dieci anni, all'insegna della cultura dell'innovazione, della multicanalità e della sburocratizzazione: sinonimo di trasparenza e contenimento dei costi, l'informatizzazione consente infatti di operare una significativa reingegnerizzazione delle attività, liberando risorse dalle funzioni di minore valore aggiunto e potenziando quelle di back-office.
Il Programma di informatizzazione dei servizi INAIL è stato definito in accordo con le associazioni datoriali, nel rispetto di quanto disposto dal dpcm del 22 luglio 2011, e il percorso stabilito tiene conto della necessaria riorganizzazione cui sono chiamate le stesse aziende. Per questo, le prime tappe sono rappresentate da quei servizi dove il ricorso a modalità informatizzate è, in generale, già fortemente diffuso.
Dal 28 settembre è quindi obbligatorio operare solo per via  telematica, utilizzando l'accesso da Punto cliente sul sito web dell'Istituto, per i seguenti servizi:

  • la denuncia di iscrizione/di esercizio per inizio attività, nei casi in cui non è obbligatoria la comunicazione unica al registro delle imprese;
  • la denuncia di cessazione attività, nei  casi in cui non è obbligatoria la comunicazione unica al registro delle imprese;
  • la denuncia di nuovo lavoro a carattere temporaneo;
  • le denunce retributive per i  contratti di somministrazione.

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Leggi il DPCM del 22 luglio 2011

Napoli firma la Carta anti sprechi

spreco zeroIl Comune di Napoli sottoscrive la Carta SprecoZero e aderisce alla campagna contro gli sprechi alimentari promossa da Last Minute Market e Slow Food. L'operazione consiste nel recupero e riutilizzo di beni invenduti per destinarli a chi ha più bisogno.
Da Napoli parte l'impegno a ridurre gli sprechi alimentari in Campania: con la sottoscrizione della Carta Spreco Zero, Luigi de Magistris è il primo Sindaco italiano a raccogliere l'invito della manifestazione Trieste Next e della campagna "Un anno contro lo spreco" diretta dal Prof. Andrea Segrè.
Dopo il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, altri cento sindaci del Nordest firmeranno lo stesso impegno il 29 settembre a Trieste.
Si tratta di dieci buone pratiche, individuate per raccogliere in modo tangibile l'impegno assunto dal Parlamento Europeo lo scorso 19 gennaio, con la Risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l'efficienza della catena alimentare nell'UE proposta dalla Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sulla base della Dichiarazione congiunta contro lo spreco elaborata da Last Minute Market nel quadro della campagna europea Un anno contro lo spreco, sottoscritta nei mesi scorsi da molte personalità della cultura, della scienza, delle istituzioni (www.unannocontrolospreco.org).

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Carta per una rete di Enti Territoriali a spreco zero

Vibrazioni meccaniche. Nuova norma dall'UNI

 

auto 04Il sedile di un veicolo assolve, nei riguardi del conducente, due compiti fondamentali: il primo è quello di sostenerlo il più comodamente possibile, il secondo è quello di isolarlo dalle vibrazioni che il veicolo gli trasmette. Studi medici ed ergonomici dimostrano l’importanza di una corretta funzionalità del sedile.
L’esposizione alle vibrazioni è sempre fonte di rischio nei riguardi della salute. La UNI EN 30326-1Vibrazioni meccaniche - Metodo di laboratorio per la valutazione delle vibrazioni sui sedili dei veicoli - Parte 1: Requisiti di base” illustra i requisiti di base e le metodologie per le prove di laboratorio sulla trasmissione delle vibrazioni al corpo umano attraverso il sedile di un veicolo e riporta il metodo di prova, i requisiti della strumentazione necessaria, il metodo di valutazione delle misurazioni e come redigere il resoconto di prova.
Per quanto riguarda le prove, la norma fornisce i suggerimenti su come fissare il sedile al banco vibrante, come devono essere posizionati gli accelerometri e richiede che sul sedile vengano eseguiti due test dinamici con due soggetti di massa differente.
L’obiettivo è quello di ottenere il valore SEAT (fattore di trasmissione dell’ampiezza efficace del sedile) che è il rapporto tra il valore dell’accelerazione sul piano del sedile e il valore dell’accelerazione sulla piattaforma vibrante. Il valore SEAT, definito dalle norme UNI EN 13490 e UNI EN ISO 7096, rappresenta il valore di validità del sedile.

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