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News - Ambiente & Energia

News - Ambiente & Energia (409)

Progetto "RuraLand". Concorso aperto fino al 15 aprile

ruralandPartito lo scorso 1° febbraio 2013 il concorso per immagini “Seguimi, io non spreco. La tua immagine per un futuro sostenibile”, che rientra nell'ambito del progetto 'RuraLand. Una finestra sul mondo rurale' della Rete rurale nazionale, espressione dell'impegno del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per rafforzare il rapporto tra agricoltura e società.
Il progetto 'RuraLand' ha lo scopo di fornire ai giovani gli strumenti più adatti per acquisire conoscenze e capacità che consentano loro di sviluppare approcci e comportamenti responsabili nei confronti dell'ambiente. Obiettivo specifico del concorso è sensibilizzare le giovani generazioni sul tema dello spreco in tutte le sue declinazioni, soprattutto per quanto riguarda l'uso di risorse naturali come l'acqua, il suolo e il paesaggio, ma anche sul fronte dell'energia e della biodiversità.
Il concorso 'Seguimi, io non spreco. La tua immagine per un futuro sostenibile' mira a stimolare l'interesse dei nostri giovani, coinvolgendoli in una iniziativa creativa. I partecipanti dovranno infatti rappresentare il tema dello spreco in relazione ai quattro obiettivi principali dello Sviluppo Rurale (gestione corretta delle risorse idriche, tutela della biodiversità, risparmio energetico, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici), interpretandolo in modo efficace e originale, attraverso un'immagine fotografica o un disegno, che riporti il logo della campagna RuraLand, l'uomo-albero (scaricabile dal sito www.ruraland4.it).
Il concorso, aperto a tutte le persone che non abbiano compiuto i 40 anni di età prima della data di scadenza del bando, ha come termine ultimo per la presentazione delle opere il 15 aprile 2013. Per partecipare, basta accedere all'area riservata all'iniziativa 'Premio RuraLand' sul sito web www.ruraland4.it. Ogni partecipante potrà presentare un solo elaborato, una foto o un disegno in formato jpg. Saranno premiate le prime otto immagini classificate per ciascuna delle due categorie: giovani (dai 18 anni in su) e giovanissimi (under 18). La cerimonia di assegnazione dei premi è prevista entro la fine del prossimo mese di maggio.

Vai al sito di RuraLand

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Bando “Intelligent Energy for Europe”: 67 milioni per l’energia del futuro

IEE LOGOPubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, un bando a 67 milioni di Euro per progetti a favore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica: nell’ambito del programma Intelligent Energy for Europe (IEE).
L’obiettivo del programma IEE è di assicurare all’Europa un futuro energetico che possa garantire sicurezza degli approvvigionamenti e basso costo: in primis quindi il risparmio energetico (prima area di intervento, SAVE), raggiungibile attraverso azioni destinate ai consumatori, per orientarne le scelte, in particolare nei settori del raffrescamento e del riscaldamento. Altre azioni finanziabili possono riguardare efficientamenti energetici nell’industria e in particolare nelle piccole e medie imprese e attività mirate al miglioramento delle misure per l’efficienza energetica nell’edilizia.
La seconda area di intervento è sulle energie rinnovabili e nuove fonti (ALTENER), dove sono previste attività per lo scambio di buone pratiche per incentivare lo sviluppo di reti di distribuzione dell’energia, aiuto allo sviluppo di reti di teleriscaldamento e all’etichettatura di prodotti per il riscaldamento e raffreddamento con energia rinnovabile. Sono finanziabili anche progetti e realtà che possano aiutare i consumatori ad accedere alle energia rinnovabili, come le cooperative.
Nel settore dei trasporti (terza area) è possibile presentare progetti per aumentare il numero dei piani di mobilità urbana, introdurre cambiamenti nelle abitudini personali di trasporto, promuovere la transizione verso una logistica a emissioni “quasi-zero”, informare sugli obiettivi del White Paper sui trasporti (che contiene l’obiettivo di dimezzare l’utilizzo dell’auto privata nelle aree urbane entro il 2030). Inoltre, in questa area di intervento rientra anche la promozione di veicoli con carburanti non convenzionali (ma non la loro produzione).
Infine, la quarta e ultima area di intervento riguarda le iniziative integrate di efficienza energetica ed energia rinnovabile in due settori: nell’edilizia (riqualificazione energetica, formazione professionale, monitoraggio delle azioni) e nello sviluppo di piani locali, Sustainable Energy Action Plan, integrati con sistemi di gestione dell’energia locale.

Vai al Bando

 

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Fondo per l'occupazione giovanile nel settore della green economy

MIN AMBCon la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana della Circolare attuativa dell’articolo 57 del decreto legge 83/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 134 del 7 agosto 2012, è pienamente operativo il Fondo che eroga finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di progetti e interventi nei settori della green economy ed in settori di attività connessi con la messa in sicurezza del territorio dai rischi idrogeologico e sismico.
La concessione dei finanziamenti è subordinata all’assunzione di personale di età non superiore ai 35 anni; nel caso di assunzioni superiori a tre unità, almeno un terzo dei posti è riservato a giovani laureati con età non superiore a 28 anni.
Alla concessione dei finanziamenti è inizialmente assegnato un ammontare di risorse pari a 460 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro sono riservati al finanziamento di progetti di investimento proposti da società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.) e 70 milioni di euro sono riservati, nel rispetto dell’articolo 1 comma 8 del Decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, al finanziamento di interventi di ambientalizzazione e riqualificazione ricompresi nell'area definita del Sito di interesse nazionale di Taranto.
I soggetti beneficiari dei finanziamenti sono le imprese, sia in forma individuale che societaria, o loro consorzi. Possono partecipare anche le imprese tra cui sia stato stipulato un contratto di rete ai sensi dell’articolo 3, comma 4-ter, del decreto legge n. 5 del 10 febbraio 2009.

A partire dal 26 gennaio 2013 ed entro e non oltre i novanta giorni decorrenti da tale data (26 aprile 2013), le domande, corredate di firma digitale, dovranno essere trasmesse, nelle modalità previste dalla Circolare, via Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per ulteriori informazioni è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Documenti utili per ottenere le agevolazioni

Fonte: Ministero Ambiente

 

 

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Presentato dall'ENEA il "Rapporto sull'Efficienza Energetica

Rapporto ENEAPresentato il 23 gennaio u.s. a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Secondo “Rapporto sull’Efficienza Energetica”, predisposto dall’ENEA nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008) per fornire uno strumento di  monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali.
L’applicazione delle misure previste dal PAEE 2011 (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica) ha consentito nel 2011 un risparmio complessivo di 57.595 GWh/anno, con un incremento del 17,1% rispetto al 2010. Inoltre, il Rapporto mette in evidenza un miglioramento nel 2010 dell’efficienza energetica nel nostro Paese di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009.
Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, ha dichiarato: “Si tratta di risultati che hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e che costituiscono dei progressi effettivi in un processo di riconversione orientato alla “green economy”. Il risparmio energetico conseguito va quindi letto nell’ottica di una transizione verso un sistema a minore emissione di carbonio, che conferma il reale contributo del nostro Paese al raggiungimento degli obiettivi comunitari. L’Italia deve ora massimizzare le opportunità connesse all’efficienza energetica, prima priorità della Strategia Energetica Nazionale, puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale di prodotti e servizi per l’efficienza energetica competitiva su un mercato internazionale in via di espansione. Il Rapporto presentato oggi costituisce la base di conoscenza indispensabile per raggiungere tali obiettivi supportando il decisore pubblico nel percorso di attuazione, verifica e messa a punto di nuove politiche”.
In generale, tale miglioramento è stato possibile grazie all’adozione di tecnologie più innovative. In particolare: il settore residenziale ha favorito l’utilizzo di impianti ad alta efficienza quali caldaie a condensazione e solar cooling; il settore terziario ha introdotto tecnologie impiantistiche ad alta efficienza e materiali ad alte prestazioni; nel settore industriale, grazie al meccanismo dei TEE, è aumentata la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, dei motori elettrici ad alta efficienza e dei recuperi di calore dal processo produttivo; nel settore dei trasporti si registra un miglioramento energetico della tecnologia veicolare, ma il rinnovo del parco automobilistico ha subito un rallentamento a causa della crisi economica.
Due le novità di questo 2° Rapporto sull’efficienza energetica: la collaborazione fra ENEA e Confindustria per l’analisi dei comparti industriali che offrono prodotti e servizi per l’efficienza energetica e quella con I-com (Istituto per la Competitività) e Assoimmobiliare per la realizzazione di un’indagine sugli effetti dell’efficienza energetica sul mercato immobiliare.

Leggi l'Executive Summary

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Rottami di vetro. Da Giugno 2013 in vigore il nuovo Reg. Europeo

 

vetroSono in vigore dal 31 dicembre scorso i criteri europei che stabiliscono quando il rottame di vetro destinato a produrre sostanze od oggetti di vetro attraverso la rifusione cessa di essere rifiuto e diventa prodotto. I criteri sono oggetto del Regolamento (Ue) 1179/2012 del 10 dicembre 2012 (Guue 11 dicembre n. L 337) e, dopo quella relativa ai rottami metallici (Regolamento Ue 333/2011) rappresentano la seconda attuazione della disciplina relativa al "end of waste", introdotta dall'articolo 6, direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti. Per consentire alle imprese di conformarsi ai nuovi criteri, il regolamento sarà applicabile in tutta Europa dall'11 giugno 2013. Il tutto, analogamente ai metalli, si fonda su un sistema di gestione teso a dimostrare la conformità ai criteri dettati dal Regolamento, come certificata da organismi di valutazione conformi al Regolamento (Ce) 765/2008 o verificatori ambientali accreditati o abilitati in base al Regolamento (Ce) 1221/2009. Anche per il vetro, dunque, si conclude l'annosa "querelle" che da più di un decennio contrappone imprese e pubblica amministrazione nell'ascrivere o meno al rottame di vetro la natura di rifiuto.
Il «produttore» non è chi genera o usa il bene di vetro e che produce i relativi rifiuti, ma il detentore che cede rottami di vetro «che hanno cessato di essere considerati rifiuti». Quindi, in pratica, il produttore contemplato dal regolamento è il gestore dell'impianto di recupero rifiuti il quale, poiché nel suo impianto opera in omaggio al nuovo regolamento, produce "non rifiuti" da avviare ai forni di rifusione delle vetrerie per la produzione di sostanze od oggetti di vetro. Pertanto, questi "non rifiuti" non saranno soggetti alle regole di gestione e tracciabilità previste per i rifiuti (registri di carico e scarico, formulari, autorizzazioni al trasporto, allo stoccaggio e al recupero). Esclusi dal nuovo sistema il vetro da rifiuti urbani indifferenziati o da rifiuti sanitari e i rifiuti pericolosi.

Leggi il Regolamento UE 1179/2012

 

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Il Ritorno del "MUD"

CAMIONDal Mud al Sistri e ritorno. Con la pubblicazione di fine anno del decreto del presidente del consiglio 20 dicembre 2012, il modello unico per la dichiarazione ambientale torna ad essere l'unico punto di riferimento per le imprese e per le amministrazioni coinvolte.
Entro il 30 aprile prossimo le imprese obbligate dovranno tornare a presentare esclusivamente il Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale), usando il modello e le istruzioni allegati al Dpcm 20 dicembre 2012 (pubblicato sul Supplemento ordinario n. 213 alla Gazzetta ufficiale del 29 dicembre 2012) il quale sostituisce il Dpcm 23 dicembre 2011. Pertanto dal 2013 (e fino a un nuovo ordine relativo al Sistri) si torna a parlare solo ed esclusivamente di Mud.
La pubblicazione del decreto, tuttavia, non deve apparire come una scheggia impazzita generata da un sistema disattento, quanto piuttosto la risposta alla sospensione del Sistri (non oltre il 30 giugno 2013, di cui all'articolo 52, legge 134/2012) e di tutti gli adempimenti connessi, ivi compresa la dichiarazione Sistri (il cosidetto "mudino").
Infatti, a seguito di tale sospensione, l'obbligo di presentazione del Mud per i produttori e i gestori di rifiuti di cui all'articolo 189, Dlgs 152/2006 (il Codice ambientale), rimane vigente.
Tuttavia, il nuovo modello crea un unico testo di riferimento per tutti i soggetti e gli obblighi di dichiarazione Mud e "mudino" che, nel tempo, a seguito del Sistri e dell'articolo 264 bis, Dlgs 152/2006 si erano divaricati: per molti aspetti, non si capiva più esattamente a quale modello dovessero rispondere.
Del nuovo Mud tornano a essere destinatari i trasportatori che il "mudino", invece, aveva escluso.
Il modello si compone di sei comunicazioni: rifiuti speciali; veicoli fuori uso; imballaggi; Raee; rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione; produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee).
Rispetto al pregresso, oltre alle novità obbligate dalle modifiche normative intervenute nel tempo, si evidenziano alcune significative novità per ottimizzare compilazione e dati:

  • Scheda anagrafica: cambia il campo del codice Istat per adeguarsi alla nuova codifica delle attività economiche. Compare un campo "annulla e sostituisce" che consente di correggere le dichiarazioni presentate. È, inoltre, inserito un dato relativo ai mesi di attività per parametrare la produzione all'attività effettiva dell'azienda;
  • Scheda RIF: non è richiesto lo stato fisico del rifiuto perché implicito nel codice Cer (lo stesso avviene nella Scheda intermediazione); è, invece, richiesto il dato sui rifiuti in giacenza presso il produttore per poter confrontare le dichiarazioni dei diversi anni;
  • Modulo Rt-Sp Rifiuto ricevuto da terzi: è ora possibile indicare che il rifiuto è stato ricevuto da privati; il che è molto importante per chi prende rifiuti da molti conferitori;
  • Modulo Mg-Sp recupero e smaltimento: gli impianti autorizzati solo per messa in riserva e deposito preliminare devono indicare quanto complessivamente stoccato.

Continua sul sito de Il Sole 24 Ore

Fonte: Il Sole 24 ORE

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Direttiva 2012/27 UE. Obbligatorio l'Audit Energetico per le imprese

 

Dir  2012 27Entro il 5 dicembre 2015 le imprese dovranno sottoporsi ad un audit energetico svolto da esperti qualificati. Lo prevede la Direttiva sull'efficienza energetica 2012/27/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, in vigore dal 4 dicembre 2012.

La Direttiva nasce per accelerare il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 20% al 2020 che pare ancora lontano. Il provvedimento prevede per tutte le imprese l’obbligo di sottoporsi ad un audit energetico, al fine di capire in che modo l'energia viene utilizzata in azienda, quali sono le cause di eventuali sprechi e la fattibilità tecnica ed economica di interventi migliorativi proposti. L'audit andrà ripetuto poi ogni 4 anni.

La Direttiva prevede, tra l'altro, obblighi annuali di efficientamento sia per gli immobili pubblici sia per le utility dell'energia e del gas, nonché la valorizzazione delle Energy Service Company - EsCo (le aziende che forniscono servizi energetici) e la promozione della cogenerazione ad altro rendimento.

La Direttiva 2012/27/Ue dovrà essere recepita entro il 5 giugno 2014; da quella data saranno abrogate le direttive 2006/32/Ce e 2004/8/Ce.

 

Scarica la Direttiva

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Conto Termico e Certificati Bianchi, pubblicati i decreti.

certificati bianchi 2Pubblicati nel S.O. della Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2013 due decreti che dovranno dare un forte impulso all'efficienza e alle fonti rinnovabili termiche.
Si tratta del cosiddetto Conto termico, il decreto che riguarda le rinnovabili termiche e gli interventi di efficienza energetica nelle pubbliche amministrazioni, e il decreto sul nuovo regime dei certificati bianchi, cioè i Titoli di Efficienza Energetica (TEE), titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici negli usi finali di energia.
Con la pubblicazione in G. U. del decreto interministeriale relativo al Conto termico, messo a punto congiuntamente dai Ministeri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole è ora disponibile un nuovo meccanismo di incentivazione, per dare impulso alle rinnovabili termiche (biomassa, pompe di calore, pannelli solari termici, condizionamento a energia solare) e agli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica nelle pubbliche amministrazioni.
I beneficiari saranno i privati, i condomini e le imprese, per quanto riguarda gli interventi di sostituzione dei sistemi di riscaldamento tradizionali con sistemi alimentati da fonti rinnovabili, e le amministrazioni pubbliche, che potranno usufruire degli incentivi anche per i classici interventi di miglioramento dell'efficienza degli edifici.
Il decreto metterà a disposizione annualmente un totale di 900 milioni di euro, di cui 700 per i privati e 200 per le amministrazioni pubbliche.
Nella versione definitiva del decreto compaiono due sostanziali modifiche: l'innalzamento del limite di potenza incentivabile da 500 kW a 1 MW con la relativa istituzione di un registro e il compito dato all'AEEG (l'Autorità per l'energia elettrica e il gas) di predisporre, entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta, una apposita tariffa speciale per l'energia elettrica asservita alle pompe di calore.
Con il decreto interministeriale sui certificati bianchi  sono fissati i nuovi target nazionali per il quadriennio 2013-2016 in termini di risparmio energetico per le aziende di distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Le aziende di distribuzione dell'energia dovranno conseguire risparmi sui consumi finali dei loro clienti, oppure acquistare i titoli di efficienza energetica da chi ha ottenuto questi risparmi al posto loro. In questo modo la vendita dei certificati bianchi costituisce un incentivo di mercato agli investimenti, senza pesare sui conti pubblici.
I risparmi cumulati dovranno raggiungere i 4,4 megatep nel 2013, i 5,9 nel 2014, i 6,4 nel 2015 e i 7,3 megatep nel 2016 (un megatep è l'energia pari a un milione di tonnellate di petrolio).
Il decreto istituisce nuove procedure ad hoc per incentivare il risparmio energetico nel settore industriale, nelle infrastrutture e nei trasporti.

Leggi il S.O. alla Gazzetta n.1 del 2 Gennaio 2013

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

 

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Conto Energia Termico. La Conferenza Stato Regioni approva lo schema di Decreto

 

 

Conto Energia TermicoNel corso della Conferenza Unificata Stato-Regioni svoltasi il 6 dicembre, all’ordine del giorno c’era l’intesa sullo schema di decreto del Ministro dello Sviluppo Economico riguardante la "Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni", più conosciuto come Decreto sul Conto Energia Termico o sulle rinnovabili termiche e l’efficienza energetica.
La bozza di decreto è stata approvata. Non risultano grandi stravolgimenti nel documento originale inviato alle Regioni. Dunque il testo potrà essere pubblicato entro Dicembre sulla Gazzetta Ufficiale.
In merito alla richiesta delle Regioni di elevare la soglia di potenza per generatori a biomassa dagli attuali 500 kWt a 1 MWt, si è ritenuto necessario porre un limite alle risorse disponibili (max 30 milioni di € per anno) con la previsione di un Registro.
Una richiesta che si è dunque rivelata non accorta, anche perché dalla bozza del sistema dei titoli di efficienza energetica, dovrebbero essere esclusi gli impianti inferiori a 1.000 kW di potenza.
Per quanto riguarda la possibilità di installare ex novo impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento con generatori di calore alimentati da biomassa nei fabbricati rurali, viene proposto di limitare tale opzione solo per le aziende agricole.
In merito alla richiesta di sostituzione degli impianti alimentati a GPL, in aree non metanizzate, con impianti a biomassa si propone di limitare i benefici agli impianti più premianti a livello ambientale.
Si evidenzia che per questo decreto il ruolo di condivisione delle Regioni era fondamentale. Il Dlgs 28/2011 richiedeva infatti che il testo di legge fosse approvato "previo intesa della Conferenza ...", e non come i decreti su fotovoltaico e rinnovabili elettriche in cui bastava aver "sentita la Conferenza". Dunque senza l'intesa il testo del decreto attuativo sul conto energia termico non sarebbe stato licenziato.

Leggi la bozza di Decreto Conto Termico

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Riduzione dei rifiuti. Bando della Fondazione con il Sud

 

riduzione-rifiutiLa Fondazione CON IL SUD lancia il Bando Ambiente 2012 sul tema dei rifiuti nel Mezzogiorno, invitando il terzo settore e il volontariato delle province più virtuose del Sud in tema di produzione dei rifiuti a proporre, in rete con istituzioni pubbliche e private, progetti innovativi e sostenibili nel tempo capaci di abbattere l’impatto ambientale dei rifiuti.
Il bando scade il 6 MARZO 2013 e mette a disposizione 5 MILIONI DI EURO.
Ogni anno in Italia finiscono in discarica 15 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, il 48% del totale prodotto e oltre il 65% dei rifiuti raccolti, ponendo il nostro paese agli ultimi posti per la sensibilità ambientale, in termini, ad esempio, di percentuale di produzione, raccolta, riciclo, riuso dei rifiuti. Nel 2010 la media di rifiuti urbani prodotti nei 116 comuni capoluogo di provincia è stata di 533 Kg per abitante (quella europea è di 23 Kg inferiore) rappresentando un andamento crescente rispetto agli ultimi tre anni (+0,9%)
All’interno di questo scenario, la Fondazione CON IL SUD ha deciso di promuovere un bando specifico per fornire ad associazioni e organizzazioni del terzo settore, in partnership con altri soggetti pubblici e privati, l’opportunità di proporre soluzioni innovative e interventi efficaci in termini di prevenzione e riduzione dei rifiuti a monte, attraverso la partecipazione dei soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione e commercializzazione di prodotti e servizi.
Il bando è rivolto alle realtà non profit presenti nelle province del Sud più virtuose in termini di produzione dei rifiuti pro capite  (Potenza in BASILICATA, Cosenza e Vibo Valentia in CALABRIA, Avellino e Benevento in CAMPANIA, Foggia e Lecce in PUGLIA, Nuoro in Sardegna, Caltanissetta e Enna in SICILIA) per interventi in rete capaci di favorire la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica, senza necessariamente richiedere una riduzione dei consumi da parte dei cittadini, ma semplicemente promuovendo scelte più consapevoli in termini di impatto sull’ambiente.
Vanno in tal senso, ad esempio, le soluzioni alternative al ricorso ai prodotti “usa e getta” e, a valle, lo sviluppo di iniziative di riuso e riciclo di beni di diversa natura prima che entrino nel ciclo dei rifiuti. A titolo puramente indicativo, potranno essere selezionati e finanziati progetti che prevedano l’attivazione di meccanismi di riuso, riutilizzo o riconversione di prodotti usati, la creazione di punti di raccolta differenziata “pre-discarica”, l’installazione di punti di distribuzione “alla spina” dei prodotti come latte, acqua, detersivi, accordi con scuole e asili per per la sostituzione di prodotti usa e getta con materiali riutilizzabili, ecc.

Continua sul sito di Fondazione Sud

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