fbpx

itenfrdees

Promos Ricerche è un Consorzio senza fini di lucro. SCOPO: La promozione e l’introduzione dell’innovazione in qualsiasi forma e settore. Scopri di più.

News

News - Ambiente & Energia

News - Ambiente & Energia (409)

Trattamento dell'acqua potabile

 

ACQUA POTLa riscoperta dell’acqua del rubinetto – dovuta anche all’attuale congiuntura economica che fa stringere i cordoni della borsa alle famiglie italiane –  sta registrando un incremento senza precedenti. Secondo una ricerca di Aqua Italia (l’associazione che raggruppa le aziende del settore del trattamento dell’acqua) commissionata all’Istituto indipendente CRA (Customized Research & Analysis) riguardante appunto la propensione degli italiani a bere acqua del rubinetto,  il 75,5% della popolazione sceglie l’acqua a “km zero” confermando il trend positivo rilevato nelle precedenti edizioni dell’indagine.
Sempre più frequentemente, inoltre, gli italiani decidono di “trattare” l’acqua del rubinetto affidandosi ad apparecchiature e sistemi per la sua depurazione: impianti a osmosi inversa, filtri per il cloro, addolcitori e caraffe filtranti. Tutti questi dispositivi possono ora finalmente contare su regole certe.
Dal 23 marzo scorso, infatti, in seguito all’entrata in vigore del Decreto del Ministero della Salute 25/2012 sulle “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano”, i consumatori hanno maggiori garanzie di acquistare impianti, sistemi e apparecchi sicuri e - soprattutto - efficaci, anche grazie all’aiuto delle norme tecniche.
Il nuovo Decreto prevede infatti che tutte le apparecchiature immesse sul mercato debbano essere accompagnate da manuali di istruzioni per l’uso e la manutenzione molto chiari e precisi, e che la pubblicità non potrà in alcun modo essere ingannevole esaltando depurazioni inesistenti o improbabili miglioramenti della qualità dell’acqua.
Addio alle dichiarazioni generiche: il materiale informativo dovrà aiutare i consumatori ad effettuare scelte consapevoli. Potranno infatti essere immesse sul mercato solo apparecchiature che assicurino - per tutto il loro ciclo di vita - le prestazioni dichiarate. Inoltre, nella documentazione che accompagna il prodotto, i riferimenti alle prestazioni devono riguardare “esclusivamente sostanze e/o elementi e/o parametri biologici testati sperimentalmente, ovvero essere documentati da letteratura comunemente accettata a livello internazionale” (ad esempio le norme tecniche europee EN e linee guida OMS). Infine l’installazione degli apparecchi dovrà essere effettuata da imprese abilitate che dovranno rilasciare un’apposita dichiarazione di conformità.
Proprio a livello di normazione tecnica da anni si registra un’intensa attività tesa a garantire la qualità e la sicurezza di queste apparecchiature, che ha portato alla pubblicazione di una serie di norme tecniche europee – adottate in Italia dall’UNI - che coprono tutti i requisiti prestazionali, di sicurezza e i metodi di prova di queste apparecchiature.

Continua sul sito UNI

Scarica il D.M. n. 25/2012

Leggi tutto...

Pannelli fotovoltaici: incentivi, novità da luglio

 

pannelliDal primo luglio, per accedere agli incentivi, le aziende che producono o importano pannelli fotovoltaici dovranno garantire anche la corretta gestione dei moduli a “fine vita”. Comincia a produrre i primi effetti il decreto ministeriale 5 maggio 2011 (IV Conto Energia) che all’articolo 11 comma 6 detta precise disposizioni per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dopo il 30 giugno: il soggetto responsabile dell’impianto dovrà trasmettere al Gestore dei servizi energetici (Gse) il certificato che attesti l’adesione del produttore o importatore a un consorzio che garantisca il riciclo dei pannelli fotovoltaici al termine della loro vita utile. E’ la prima volta che la regolamentazione nazionale di accesso alle tariffe incentivanti sul fotovoltaico prevede espressamente tali garanzie. I contenuti del VI Conto energia, in materia di garanzie del fine vita dei moduli fotovoltaici anticipano la revisione della Direttiva europea sui Raee (il testo dovrebbe essere pubblicato entro l’estate), la quale prevede l’inclusione dei moduli fotovoltaici tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche inserendoli in categoria 4.

Fonte: Il Denaro

Leggi tutto...

Promozione Sistemi Gestione Ambientale

 

finanziamenti 300x208Nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28/05/2012 - Serie Generale - è stato pubblicato il decreto n. 313 del 26/04/2012 come adeguamento alle nuove disposizioni e modifiche al decreto n. 2230 del 7 maggio 2003 "Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione di contributi ai sensi dalla Delibera CIPE n. 63 del 02/08/2002". Il decreto reca le modalità di accesso al contributo pubblico ed i termini per la presentazione delle domande.
Dal 28/05/2012 le domande  devono essere presentate utilizzando la nuova modulistica e con le modalità previste nel bando di cui al D.M. 313 del 26 aprile 2012.
Il decreto apporta alcune modifiche al decreto 2230 del 07 maggio 2003 riguardanti:

  • Ampliamento delle categorie economiche ammissibili alle agevolazioni, al fine di promuovere ulteriormente l’eccellenza ambientale dei sistemi produttivi;
  • Adeguamento alle nuove disposizioni e modifiche citate nel decreto DEC/SVS/03/2230 del 07 maggio 2003.

Tipologie di intervento

I contributi sono finalizzati a favorire l’acquisizione di servizi reali da parte delle PMI per una sola delle seguenti tipologie di intervento:

  • La verifica e la registrazione dell’organizzazione ai sensi del Regolamento EMAS;
  • La certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;
  • La verifica e la registrazione EMAS di organizzazioni già certificate ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001 a partire della data di pubblicazione nella G.U.R.I. del decreto 2230 del 7 maggio 2003.

Contributi

Le agevolazioni, corrisposte nella forma di contributo in conto capitale, sono ripartite in rapporto alla tipologia di investimento ed alla dimensione dell’impresa.

Tipologie di intervento per le micro e le piccole imprese

1) contributo pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 15.000 euro.
2) contributo pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 7.500 euro.
3) contributo pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 7.500 euro.

Tipologie di intervento per le medie imprese

1) contributo pari al 75% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 30.000 euro.
2) contributo pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 16.000 euro.
3) contributo pari al 75% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare la soglia di 7.500 euro.

Scarica il Decreto

Leggi tutto...

ISO 50001 "Energy Managenent" Primi riscontri

 

ISO-50001ISO Focus+, il mensile redatto dall‘Organismo internazionale di normazione (ISO), ha presentato un interessante articolo sull‘applicazione che la ISO 50001 (UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione dell'energia - Requisiti e linee guida per l'uso”) ha avuto a livello mondiale dalla pubblicazione della norma lo scorso anno.
Le statistiche -compilate a gennaio 2012- indicano che circa 100 organizzazioni in ben 26 differenti Stati hanno già ottenuto la certificazione e stanno raccogliendo benefici in:

  • un aumento dell‘efficienza energetica, cioè la capacità di sfruttare al meglio l'energia di cui un sistema industriale o civile dispone.   In altre parole, il sistema deve riuscire a soddisfare i propri bisogni con il minor consumo possibile di energia;
  • una riduzione dei costi;
  • un miglioramento del rendimento energetico, il valore che indica il rapporto tra la quantità di energia resa e la quantità di energia acquisita dal generico sistema. Parlando di energia sotto forma di potenza, si può affermare che il rendimento è il rapporto tra la quantità di potenza ceduta e la quantità di potenza assorbita da un generico sistema.

La ISO 50001 rappresenta un esempio di norma internazionale volutamente nuova, che stabilisce il percorso da seguire per i grandi e i piccoli impianti industriali e per le strutture commerciali, istituzionali e pubbliche che vogliono migliorare il sistema di gestione dell‘energia.
Una organizzazione che migliora il suo rendimento energetico ottiene rapidi benefici, che vanno dal massimizzare l‘utilizzo delle risorse energetiche e del relativo assetto energetico alla contemporanea riduzione sia dei costi che dei consumi energetici.

Leggi tutto sul sito UNI

Fonte CTI

Leggi tutto...

Fotovoltaico. Cresce in Italia la capacità installata

 

 

GSE FOTOA fine 2011 sono in esercizio in Italia circa 330.200 impianti per 12.780 MW installati ed 11 TWh prodotti.
L’anno si è arricchito di 174.220 nuove unità per una potenza aggiuntiva di 9.300 MW, quasi tre volte la potenza esistente al 31 dicembre 2010. Il balzo risente, in primis, della graduale entrata in esercizio di oltre 3.700 MW del cosiddetto Decreto “Salva Alcoa” nel primo semestre e dell’accelerata connessione d’impianti per godere, entro il mese di agosto, delle migliori condizioni del Terzo Conto Energia rispetto all’entrante Quarto Conto.
La rapida diffusione della tecnologia ne testimonia anche il buon grado di accettazione. Almeno un impianto è presente nel 95% dei comuni italiani (7.730 su 8.094 nel 2011; 876 nel 2006) ed il 95% degli impianti esistenti è collegato in bassa tensione con una taglia media di 11 kW.
L’Italia si colloca nel 2011 al secondo posto nel mondo per capacità fotovoltaica totale in esercizio alle spalle della Germania e al primo posto, davanti alla stessa Germania, per nuova capacità installata nell’anno.
E’ il risultato di una rincorsa che dal 2007 ha visto ogni anno più che raddoppiare il numero degli impianti esistenti a fine anno precedente e più che triplicare la potenza in esercizio.
Il parco fotovoltaico è ormai rilevante. Stagionalità, diurnalità, intermittenza, ubiquità, concentrazione sui livelli di tensione inferiori portano a riconsiderare la gestione del sistema elettrico nazionale in termini di generazione distribuita.
Il GSE, soggetto attuatore dei meccanismi di sostegno delle energie rinnovabili e responsabile del Sistema Italiano di Monitoraggio delle Fonti Rinnovabili (SIMERI), compartecipa con Terna alla rilevazione statistica TER 00001 e fa parte del Sistan dal 2009. Con il DM del 14.01.2012 è diventato ufficialmente responsabile della rilevazione di tutti gli impianti fotovoltaici e di tutti gli altri impianti a fonte rinnovabile fino a 200 kW.
Il Rapporto statistico 2011, riporta come di consueto, dopo una breve descrizione della tecnologia fotovoltaica, la disponibilità nell’anno della fonte solare, lo stato del parco fotovoltaico (numero e potenza). Seguono i dati di produzione, le ore di utilizzazione, gli incentivi e i servizi erogati dal GSE a favore degli impianti fotovoltaici.
Confronti internazionali illustrano infine la situazione nei principali Paesi europei per incentivo preminente e lo stato del fotovoltaico a fine 2011 nei Paesi del mondo più attivi. Mappe, grafici e tabelle aiutano il lettore a comprendere i fenomeni descritti. La pubblicazione è corredata da un compendio statistico che fornisce dati puntuali sullo sviluppo del fotovoltaico nelle regioni e province.

Rapporto Statistico 2011 Solare fotovoltaico

Fonte: Gestore Servizi Energetici

Leggi tutto...

Pneumatici. Da novembre in vigore il Reg. UE n. 1222/2009

 

etichettatura-pneumaticiDa novembre 2012 tutti i pneumatici prodotti a partire dal primo luglio 2012 dovranno essere venduti con un’etichetta che ne garantisca caratteristiche precise in termini di consumo carburante, sicurezza all’aderenza sul bagnato e rumorosità. L’obiettivo è quello di fornire agli utenti finali informazioni chiare e trasparenti sulla qualità delle gomme, in modo da orientarli verso una scelta di prodotti a più basso consumo di carburante, con una migliore aderenza sul bagnato e una minore rumorosità. L’etichetta sarà obbligatoria per le autovetture classe C1, i veicoli commerciali leggeri C2, veicoli commerciali pesanti C3.
Dopo gli elettrodomestici, anche per i pneumatici arriva quindi un regolamento in grado di mettere la sicurezza e l’efficienza energetica al primo posto. I pneumatici rappresentano infatti fino al 20% del consumo complessivo di carburante delle autovetture e fino al 35% dei veicoli commerciali, ecco dunque l’intervento europeo, volto a mettere a punto un sistema di trasparenza verso l’automobilista comune, spesso confuso dalle svariate informazioni in materia.

Per favorire acquisti consapevoli è stato quindi varato un regolamento ad hoc, che, parallelo all’etichettatura proposta per gli elettrodomestici, misura le prestazioni dei pneumatici attraverso sette lettere, dai prodotti più efficienti, indicati con la lettera «A», a quelli meno ecologici, evidenziati da una «G». Sulla nuova etichetta adesiva ci sarà modo di osservare tre diverse icone (vedi gallery), rispettivamente riferite al consumo di carburante associato alla resistenza al rotolamento (in gergo Rolling Resistance), rumorosità e sicurezza relativa all’aderenza sul bagnato. Vediamo i criteri nel dettaglio, esposti  nel testo del Regolamento Ue 1222/2009.

Resistenza al rotolamento
La Rolling Resistance è una forza che agisce in direzione contraria al senso di marcia quando il pneumatico sta rotolando. A causa del carico del veicolo, il pneumatico si deforma nell’area di contatto con la superficie della strada e disperde energia sotto forma di calore: maggiori sono le deformazioni, più alta è la resistenza al rotolamento e, di conseguenza, maggiori risultano il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Nell’etichetta del regolamento Ue sui pneumatici, il parametro indicato è suddiviso in classi, su una scala da A (bassa RR) ad H (alta RR).

Rumorosità
L’inquinamento acustico è un problema che minaccia molti ambienti urbani; tra le sue cause spicca il rumore del traffico, determinato da vari fattori, intensità del congestionamento, tipo di veicolo, stile di guida e interazione pneumatico - strada. Il valore indicato sull’etichetta si riferisce alla rumorosità eterna del pneumatico, che contribuisce all’inquinamento acustico. Un’onda sonora nera equivale a 3 decibel in meno rispetto al futuro limite europeo, più rigoroso dell’attuale. Due onde sonore nere indicano un livello conforme al futuro limite europeo standard. Tre onde sonore nere indicano un livello conforme all’attuale limite europeo.

Aderenza sul bagnato
L’aderenza sul bagnato è una delle più importanti caratteristiche di sicurezza attiva di un pneumatico: un’eccellente aderenza sul bagnato riduce lo spazio di frenata quando si guida con la pioggia, nel caso di un’autovettura, la differenza tra una classe e l’altra, su asfalto bagnato, comporta un aumento o una diminuzione dello spazio di arresto, da una velocità di 80Km/h di circa 3 – 6 metri.
Leggi tutto...

Settimana Europea dell'Energia

 

logo-eusew 2012A Bruxelles, dal 18 al 22 giugno 2012, si terrà l’edizione 2012 della Settimana Europea dell’Energia (Eusew).
Organizzata dall’Agenzia Europea per la Competitività e l’innovazione, in collaborazione con la DG Energia della Commissione Europea, si rivolge alle autorità locali e regionali, ma anche alle aziende ed alle loro associazioni, fino alle associazioni di
consumatori, gruppi di cittadini, centri di ricerca e atenei.
Centinaia gli eventi organizzati in tutte le parti d’Europa per mostrare, promuovere, discutere e celebrare l’efficienza energetica e l’energia rinnovabile. Ogni città, inoltre, avrà la possibilità di organizzare un proprio Energy Day nell’ambito di Eusew 2012, in modo da promuovere la sensibilizzazione dei cittadini all’uso delle energie rinnovabili, e dell’efficienza energetica con mostre, conferenze, eventi online e attività quali visite guidate, eventi a porte aperte, seminari, campagne di comunicazione, concerti e molto altro.
Per partecipare alla EUSEW; bisogna registrasi sull’ Energy Day sul sito web EUSEW. È sufficiente creare un account online EUSEW,
quindi registrare i dettagli della vostra attività di Energy Day.

Approfondisci sul sito EUSEW

Leggi tutto...

Sviluppo sostenibile. Conferenza di RIO

 

Rio20A 20 anni di distanza dal Vertice della Terra del 1992, Rio de Janeiro torna protagonista ospitando dal 20 al 22 giugno prossimi la conferenza sullo sviluppo sostenibile (UNCSD-United Nations on Sustainable Development), nota anche come Rio+20, organizzata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Dal Vertice del 1992 i governi e l’intera società civile sono stati invitati a partecipare attivamente e a contribuire al raggiungimento degli obiettivi della conferenza: rafforzare l’impegno politico per lo sviluppo sostenibile e identificare un nuovo modello di crescita economica, socialmente equa e sostenibile a livello ambientale. Una sfida importante per raggiungere obiettivi comuni e tutelare gli equilibri del pianeta e dell’umanità.
Per presentare la posizione ufficiale in preparazione del Summit Rio +20, l’International Organization for Standardization (ISO) ha elaborato l’opuscolo “Rio +20. Forging action from agreement - How ISO standards translate good intentions about sustainability into concrete results” (vai all’articolo) nel quale spiega come le norme internazionali di applicazione volontaria - elaborate grazie alla forza del consenso tra le parti interessate del mondo economico, dei governi e della società - forniscono gli strumenti per tradurre in azioni concrete e in risultati positivi la volontà di creare un mondo sostenibile.

Continua sul sito UNI

Leggi la Brochure ISO

Leggi tutto...

Regione Campania. Nasce il Polo dell'Ambiente

 

Si accorciano i tempi per la cambienteostituzione di Campania Ambiente e Servizi, la società che dovrà occuparsi di tutte le operazioni del settore, dalla raccolta dei rifiuti alla tutela del territorio. Ieri gli assessori regionali Giovanni Romano (Ambiente) e Severino Nappi (Lavoro) hanno presentato lo statuto del nuovo “polo dell’ambiente”?già approvato in Giunta alla Commissione regionale attività produttive. Il criterio da cui si parte è quello della sostenibilità finanziaria, soprattutto per quanto concerne il personale: le assunzioni saranno effettuate sulla base dei servizi da realizzare. Questa misura, insieme all’accorpamento di funzioni fin qui assegnate a un numero imprecisato di soggetti pubblici, consentirà alla Regione Campania, socio principale dell’azienda, di abbattere sensibilmente i costi di esercizio. Lo statuto fissa la durata di Campania Ambiente fino al 31 dicembre 2050 e assegna alla società un capitale iniziale di 500 mila euro. I compiti di gestione saranno affidati a un amministratore unico e a un consiglio di amministrazione composto da tre membri: i loro compensi sono stabiliti dai soci.
Pubblicità e sponsorizzazione sono due forme di finanziamento alle quali Campania Ambiente guarda con interesse. Vi farà ricorso, si legge nello statuto, “con finalità di risparmio della spesa o aumento delle entrate”. Inoltre, specifica sempre il documento presentato al Consiglio regionale, “la società potrà compiere qualsiasi operazione di natura commerciale, industriale ed immobiliare, nonché qualsiasi attività finanziaria e mobiliare”. Naturalmente in via subordinata all’attività principale. Altri introiti arriveranno da attività di formazione professionale e studi realizzati da Campania Ambiente. “Se dovesse servire – dice l’assessore Nappi – l’azienda potrebbe anche offrire sostegno ai lavoratori nella prospettiva di una loro ricollocazione”.
In linea di massima la società opera nel settore ambientale e della gestione di servizi pubblici locali di tipo ambientale. Si occupa inoltre di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare della Regione, delle aziende sanitarie e di organismi partecipati o finanziati dall’amministrazione di Palazzo Santa Lucia. “Tutte le attività di Campania Ambiente e Servizi – precisa Nappi – dovranno essere economicamente sostenibili”. E, di conseguenza, garantire un vantaggio concreto al gruppo. Tra le operazioni principali figurano la raccolta dei rifiuti assimilati, urbani e speciali e il loro trasporto a centri di smaltimento o recupero. Un’azione, si legge nello statuto, “finalizzata all’implementazione e ottimizzazione della raccolta differenziata, al recupero energetico, al riciclaggio o riutilizzo, alla termovalorizzazione dei rifiuti ed alla produzione di energia elettrica, di energia termica o di biogas tramite lo sfruttamento dei rifiuti e delle risorse provenienti da fonti rinnovabili”.

Continua su Il Denaro

Leggi tutto...

Risparmio energetico: proroga al 30 aprile

 

risparmio energeticoLe imprese ottengono un nuovo slittamento del termine per presentare domande di finanziamento relative alla realizzazione degli impianti di teleriscaldamento e risparmio energetico. La scadenza, adesso, è fissata al 30 aprile prossimo ed ha già subito una proroga, qualche mese fa, passando dal 30 novembre 2011 al 31 marzo di quest’anno. L’incentivo si basa sul sistema dei Certificati Bianchi (meglio conosciuti come titoli di efficienza energetica), che vengono riconosciuti per un periodo di 10 anni nel caso degli impianti di produzione e 15 anni per le strutture abbinate al teleriscaldamento.
Il valore del certificato si calcola nell’ordine dei 100 euro per ogni “Tep”, che equivale al consumo medio annuale di energia di una famiglia media. Ogni certificato bianco viene poi tramutato in contributo economico a favore dell’azienda che realizza piani con l’obiettivo di una maggiore efficienza energetica.

Per ottenere i contributi bisogna costruire impianti che utilizzano la cogenerazione ad alto rendimento, diffusi soprattutto in settori industriali ad elevato consumo di energia termica e nel settore dei servizi annessi a reti di teleriscaldamento urbano.
“Il nuovo regime di sostegno – assicura il ministero dello sviluppo economico – può assicurare un ulteriore potenziamento di questa tecnologia, conseguendo non solo nuovi obiettivi in termini di risparmio energetico, ma anche significative ricadute positive sui settori industriali che consumano l’energia termica e l’energia elettrica prodotta nel proprio ciclo di lavorazione, abbattendo direttamente il costo dell’energia”.
La misura è cumulabile solo con fondi di garanzia, detassazione e altri contributi in conto capitale. Nel caso di impianti entrati in funzione nei periodi compresi tra il primo aprile 1999 e il 7 marzo 2007 o da quest’ultima data al 31 dicembre 2010 sono stabilite condizioni particolari per l’assegnazione degli incentivi.

Continua su Il Denaro

Vai al sito GSE

Scarica il Decreto di proroga

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS