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Prestazioni energetiche degli edifici. Dall’UNI nuove edizioni delle UNI/TS11300

11Saranno pubblicate a breve le nuove versioni della UNI/TS 11300-1 e UNI/TS 11300-2 in tema di prestazioni energetiche degli edifici, che andranno a sostituire le corrispondenti parti pubblicate nel 2008. Si è infatti conclusa nel settembre scorso la seconda inchiesta pubblica, resasi necessaria a seguito dei numerosi commenti pervenuti durante la prima inchiesta. Tali commenti sono stati esaminati nell’ambito dei gruppi di lavoro competenti e i testi definitivi saranno rilasciati a breve per la pubblicazione finale.
La specifica tecnica UNI/TS 11300 – articolata in quattro diverse parti – è nata con l’obiettivo di fornire una metodologia univoca di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia degli edifici, riassumendo e integrando con i necessari dati nazionali quanto la normativa europea stava predisponendo, tramite il mandato M/343 a supporto dell’implementazione della direttiva 2002/91/CE.
A livello nazionale le UNI/TS 11300, pur con alcune limitazioni, costituiscono il principale riferimento normativo per la determinazione della prestazione energetica degli edifici e sono espressamente richiamate nei provvedimenti regolamentari che disciplinano la materia.
In accordo con la normativa europea, le UNI/TS 11300 prevedono differenti modalità di applicazione, che consentono di valutare sia gli edifici nuovi che quelli esistenti in relazione a condizioni standard convenzionali di riferimento (asset rating) o in condizioni climatiche e d’esercizio specifiche (tailored rating).

mb

Fonte UNI

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Illuminazione nei luoghi di lavoro in esterno. Presto in italiano la UNI EN 12464-2

illumLa norma è già stata recepita e pubblicata come UNI EN 12464-2 ed a breve  si procederà alla sua traduzione nella versione bilingue italiano-inglese.
La norma specifica i requisiti per l’illuminazione dei posti di lavoro in esterno che soddisfano le esigenze di comfort visivo e prestazionali. Per quanto riguarda i criteri di progettazione illuminotecnica, la definizione dell’ambiente luminoso deve soddisfare tre fondamentali esigenze: il comfort visivo, la prestazione visiva e la sicurezza. L’ambiente luminoso è caratterizzato dalla distribuzione delle luminanze, dall’illuminamento, dall’abbagliamento, dalla direzionalità della luce, dalla resa dei colori, dal colore apparente della luce e dallo sfarfallamento.
Ulteriori parametri ergonomici che possono influenzare la prestazione visiva sono: le proprietà intrinseche del compito (dimensione, forma, posizione, colore e proprietà di riflessione di oggetto e sfondo), la capacità oftalmica delle persone (acuità visiva, percezione della profondità e del colore), il miglioramento intenzionale dell’ambiente luminoso progettato.
Una distribuzione equilibrata delle luminanze nel campo percettivo è quindi necessaria per aumentare l’acuità visiva, la sensibilità al contrasto e l’efficienza delle funzioni oculari.
Nella norma il calcolo illuminotecnico è basato principalmente sull’illuminamento. Un buon livello di illuminamento e la sua corretta ripartizione sia sulla zona del compito visivo sia sulla zona circostante garantiscono una buona percezione del compito visivo e la sua esecuzione in modo rapido, sicuro e confortevole.
Nell’illuminazione dei posti di lavoro esterni, oltre all’illuminamento un altro parametro molto importante è l’abbagliamento, valutato attraverso l’indice di abbagliamento che è dato per ogni compito visivo, zona o attività.
La norma tratta poi la salvaguardia dell’ambiente notturno, dove è necessario controllare la luce molesta (nota anche come inquinamento luminoso) e l’attuale tema del risparmio energetico.

mb

Fonte UNI

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Accordo UNI-Consiglio Nazionale degli Ingegneri

logo uniPiù presenza degli ingegneri nella strategia e nell’operatività della normazione
“L’esigenza di una più stretta collaborazione - che portasse anche ad un approccio più semplice ed economico alle norme tecniche - mi era nota e presente da tempo, ma solo ora si sono create le condizioni per una collaborazione importante con l’UNI”. Queste le parole con le quali il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano ha presentato l’accordo che ha portato il CNI all’adesione all’UNI come “Grande Socio” L’accordo siglato dai due presidenti è finalizzato all’accrescimento della cultura normativa degli ingegneri e all’aumento della loro competitività, tramite la partecipazione dei loro rappresentanti agli organi direttivi, ai comitati di indirizzo (costruzioni, sicurezza, PMI), a tutti gli organi tecnici (commissioni, sottocommissioni e gruppi di lavoro) UNI di interesse sia con ruolo attivo sia semplicemente come osservatori, così come un’idonea rappresentanza a livello CEN e ISO.
Per quanto riguarda l’accesso alle norme, sono previste condizioni estremamente agevolate per l’abbonamento alla consultazione della raccolta completa on-line ad uso degli Ordini e una sperimentazione finalizzata alla visualizzazione (senza oneri aggiuntivi) in remoto delle norme direttamente da parte dei singoli ingegneri presso i propri uffici. L’eventuale acquisto - e il download del file - dei singoli documenti avverrà a un prezzo unitario speciale forfetario di 15 euro, indipendentemente dal prezzo di listino.
Formazione che garantisca i crediti necessari all’aggiornamento professionale, servizi di informazione tramite internet e newsletter, seminari, convegni e pubblicazioni congiunte sono gli altri campi di azione previsti dall’accordo.
“Per UNI questo accordo è estremamente significativo: gli ingegneri sono la prima categoria professionale che diventa 'Grande Socio' - afferma il presidente UNI Piero Torretta - Ci aspettiamo di riuscire ad abbattere le barriere alla conoscenza e all’uso delle norme da parte di soggetti che possono diffonderne il valore e l’abitudine all’uso in settori molto ampi, contribuendo così a riqualificare l’immagine e la funzione della norma stessa: da riferimento per dirimere i contenziosi a strumento per anticipare e risolvere i problemi. Inoltre auspichiamo che la competenza custodita dai 106 Ordini provinciali e dagli oltre 240.000 iscritti possa affluire nei processi di normazione contribuendo al continuo miglioramento delle norme stesse”.
L’accordo avrà un effetto diretto anche sulla professione dell’ingegnere, infatti Zambrano afferma che “collaboreremo per mettere a punto degli standard di qualità della professione a supporto del progetto di certificazione volontaria delle competenze”.
Conclude Zambrano: “Un Paese senza professionisti non va avanti ed ognuno deve svolgere il proprio ruolo: la Pubblica Amministrazione faccia le 'grandi scelte' di competenza strettamente legislativa ma lasci definire ai progettisti e alle norme tecniche il cosa/come/quanto”.
Torretta conferma che “la collaborazione tra UNI e CNI ha come grande obiettivo anche la semplificazione del quadro delle regole di tipo tecnico che regolano le attività del Paese e delle modalità secondo le quali vengono messe a punto: l’autoregolamentazione su cui si basa la normazione serve proprio a risolvere problemi non adatti a soluzioni legislative senza incorrere nel rischio della autoreferenzialità”.

Fonte UNI

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Rivelatori di gas: Dall’UNI una nuova norma tecnica

gas detectorLa nuova norma UNI 11522 - Rivelatori di gas combustibili e monossido di carbonio per ambienti domestici e similari - Installazione e manutenzione, messa a punto dagli esperti del Comitato Italiano Gas intende stabilire i criteri per l'installazione e la manutenzione dei rivelatori di gas combustibili e monossido di carbonio aggiungendo così un importante tassello alla già ampia gamma di documenti normativi dedicati al tema della sicurezza domestica.
Non si tratta di dispositivi alternativi alla corretta installazione e al buono stato d'uso degli apparecchi a gas, ma costituiscono una protezione aggiuntiva opzionale.
Questi strumenti devono essere installati nel locali in cui è più probabile la presenza del gas da rivelare, per esempio in cucina (per la presenza di apparecchi di cottura, di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria) o in locali con impianti particolarmente complessi.
Non devono invece essere collocati in prossimità di aperture o condotti di ventilazione o di aerazione, poiché il flusso d'aria presente in queste zone può essere intenso e tale da ridurre localmente la concentrazione del gas. Né devono essere installati sopra o accanto ad apparecchiature a gas, poiché alla loro accensione potrebbero verificarsi fuoriuscite di entità e durata limitate, ma tali da poter generare falsi allarmi.
I rivelatori presi in esame dalla UNI 11522 sono quelli della prima, seconda e terza famiglia, così come classificati in un'altra norma, la UNI EN 437 "Gas di prova. Pressioni di prova. Categorie di apparecchi".
La norma UNI 11522 fornisce nel dettaglio tutte le indicazioni per la corretta installazione di questi dispositivi, che dovrà essere sempre effettuata da personale in possesso dei requisiti previsti dalla legislazione vigente e seguita dalla verifica di funzionalità del rilevatore.

mb

Fonte UNI

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Revisione ISO 9001. Fatto un altro passo avanti

nuova iso 9001Nella prima settimana di marzo si è tenuta a Parigi una attesa riunione del Working Group 24 dell’ISO/TC 176/SC2, impegnato nei lavori di revisione della norma ISO 9001, ormai approdati a una fase cruciale dopo i numerosi commenti al Committee Draft giunti nel novembre scorso da parte di importanti Paesi membri, tra cui – come riferito a suo tempo – l’Italia.
Nella riunione precedente di Oporto – spiega Nicola Gigante, responsabile della delegazione italiana - erano stati discussi numerosi commenti. Nonostante il CD fosse stato approvato, il numero e la natura di questi commenti, a cui l’Italia ha portato un sostanziale contributo, hanno suggerito l'opportunità di elaborare un documento intermedio, prima di passare alla redazione del Draft International Standard. Un documento che tenesse conto delle osservazioni fatte e allargasse in tal modo la base di consenso”.
La settimana di Parigi è dunque servita a discutere degli ulteriori miglioramenti a questo “interim draft”.
Ora il documento è senz’altro più convincente perché dirime numerose questioni che andavano a nostro avviso chiarite”, prosegue Nicola Gigante. “Innanzitutto la nuova norma finalizza più chiaramente l'esame, da parte delle organizzazioni, del contesto economico e sociale in cui operano, alla necessità di soddisfare il cliente. Inoltre affronta con maggiore chiarezza e attenzione la tematica del rischio",  incorporandola in una più ampia e innovativa logica di "approccio mentale": ciò che è stato chiamato ‘risk-based thinking’.
E’ una novità significativa perché con la nuova ISO 9001 “la considerazione del rischio dovrà far parte del processo mentale di coloro che devono assumere una decisione all'interno dell'organizzazione”.
Ovviamente esistono molti altri aspetti di dettaglio, in parte ancora da integrare nel testo in corso di definizione, che mirano a rendere la futura norma sui sistemi di gestione per la qualità complessivamente più comprensibile, meno “burocratica” e di più facile applicazione.
La riunione di Parigi non è riuscita a completare il riesame di tutti i commenti riguardanti tali aspetti”, chiarisce Gigante, “ma l’intenzione è di concludere il lavoro mantenendo le tempistiche fissate. Entro quest’anno si vuole quindi predisporre il final draft da porre in discussione al prossimo plenary meeting che si terrà a Tel Aviv alla fine dell’anno. Nel 2015”, conclude, “dovremmo quindi approdare al documento definitivo.”

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Fonte UNI

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Energy Service Company. Nuova edizione per UNI CEI 11352

ESCOSi è recentemente concluso l'iter di revisione della UNI CEI 11352, destinata a un utilizzo sempre più diffuso grazie anche alle modifiche introdotte nella versione 2014 e al rinnovato quadro legislativo in materia di efficienza energetica che individua, proprio nella norma in oggetto, uno strumento importante per la qualifica dei fornitori di servizi di miglioramento dell'efficienza energetica.

In particolare è utile ricordare il Decreto Legislativo n. 115/08 che, disciplinando l'efficienza degli usi finali dell'energia, all'art. 16 richiedeva, allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di qualità e competenza tecnica per i fornitori di servizi energetici, una apposita norma tecnica UNI CEI sulle ESCO e il Decreto Ministeriale 28/12/13 che, regolando, tra l'altro, il meccanismo dei certificati bianchi, all'art. 7 ha rinnovato l'esigenza, già espressa nel 2008, di qualificare i fornitori di servizi energetici imponendo la certificazione delle ESCO ai fini della partecipazione al meccanismo dei TEE.

La revisione della UNI CEI 11352 "Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCO) - Requisiti generali, liste di controllo per la verifica dei requisiti dell'organizzazione e dei contenuti dell'offerta di servizio", attesa per la primavera del 2014, è una norma rinnovata soprattutto per quanto riguarda l'applicabilità e l'utilizzabilità sia da parte delle ESCO sia da parte di eventuali soggetti terzi, ma di fatto immutata nei requisiti essenziali che sono stati riconfermati.

 

mb

 

Fonte UNI

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Dal CEI due nuove guide.

CEIRecentemente pubblicate dal CEI due nuove Guide Tecniche.
La Guida CEI 306-2 “Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali” fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l'installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. La Guida si rivolge principalmente a progettisti ed installatori, ma vuole essere anche d'ausilio agli utilizzatori finali come supporto per la definizione delle specifiche di impianto. Sostituisce completamente la Guida CEI 306-2:2003-01.
La Guida CEI 64-19 “Guida agli impianti di illuminazione esterna” fornisce utili indicazioni per la realizzazione degli impianti di illuminazione situati all'esterno. Si applica agli impianti di illuminazione di tipo fisso, situati nei parchi, aree sportive, piazze, strade, situati all'aperto o anche all'interno di gallerie stradali e portici. Fornisce elementi per la compilazione della documentazione tecnica relativa a progettazione, messa in esercizio, verifiche e collaudi, adeguamenti e gestione, in modo da assicurare sicurezza e buon funzionamento.
Le nuove pubblicazioni CEI sono disponibili presso tutti i punti vendita CEI.

Fonte CEI

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Secondo Rapporto su Qualità e Certificazione. Realizzato da ACCREDIA insieme con il CENSIS.

accredia logoLa qualità paga e genera crescita. Sono quasi 83.000 le aziende dotate di un sistema di gestione della qualità secondo la Uni En Iso 9001. Aziende che, pur nell'attuale fase di crisi, esprimono livelli di efficienza e capacità competitiva maggiori rispetto alla media nazionale.
È quanto emerge dal 2° Rapporto ACCREDIA-CENSIS sulla qualità "Qualità, Crescita, Innovazione", realizzato nell'ambito delle attività dell'Osservatorio ACCREDIA e presentato il 26 febbraio 2014 nel corso del Convegno "Qualità per competere: strategie per il rilancio del sistema d'impresa".
L'evento è stata un'occasione per riflettere sulla qualità come fattore competitivo e sul ruolo delle certificazioni per le politiche a sostegno del Made in Italy, della ricerca e dell'innovazione. Il Presidente Grazioli insieme al Prof. De Rita, Presidente del CENSIS, si sono confrontati sui temi della crescita e sulle leve per il rilancio del sistema d'impresa in Italia con Giorgio Squinzi, Presidente di CONFINDUSTRIA, Mauro Bussoni, Portavoce di R.E TE. Imprese Italia e Segretario Generale di CONFESERCENTI, Elena Zambon, Presidente di ZAMBON, Vinzia Novara, Amministratore Delegato di FIRRIATO, Domenico Menniti,  Amministratore Delegato di HARMONT & BLAINE, Paolo Verri, Direttore Contenuti Espositivi ed Eventi del Padiglione Italia di EXPO 2015 e Stefano Micelli, Docente di Economia dell'Università CA' FOSCARI.
Il Rapporto è stato elaborato con un duplice obiettivo: definire quanto la qualità si configuri come elemento strategico per la creazione di valore nell'impresa, e cogliere gli elementi di forza e le criticità che attraversano attualmente il settore della certificazione per la qualità.
Il primo capitolo dello studio, in particolare, evidenzia come la qualità possa essere un mezzo per il rilancio della competitività. Lo sguardo si allarga ad una misurazione della qualità in quattro diverse dimensioni del sociale e della struttura economico-produttiva del Paese con appositi indicatori sintetici CENSIS-ACCREDIA: qualità del sistema produttivo, qualità della vita e del contesto socio-economico, qualità dell'ambiente e qualità dei servizi pubblici. Viene proposto, inoltre, un approfondimento sull'efficacia della certificazione Uni En Iso 9001 come strumento di efficientamento dell'impresa attraverso un'analisi comparativa di dati di bilancio di campioni differenti di aziende.
Il secondo capitolo riporta i risultati di una ricerca realizzata presso 100 organismi di certificazione operanti in Italia sotto accreditamento, per indagare gli aspetti salienti riguardanti le dinamiche del mercato, gli elementi di forza e le debolezze della certificazione di sistema di gestione della qualità.
Il terzo capitolo presenta i risultati di due focus group svolti su un panel di organismi di certificazione e di rappresentanti dei consulenti delle imprese, oltre alle principali associazioni di rappresentanza delle imprese, con l'obiettivo di aprire un confronto più intenso tra gli operatori della certificazione per definire un migliore posizionamento dell'UNI EN ISO 9001.

Scarica il Rapporto Accredia/Censis

Fonte ACCREDIA

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Ascensori elettrici e idraulici. Presto aggiornate le norme di riferimento

IMP ASCENSSaranno aggiornate le norme UNI 10411-1:2013 e UNI 10411-2:200.
Allo sudio due progetti U85000511 - "Modifiche ad ascensori elettrici non conformi alla Direttiva 95/16/CE" e U85000512 - "Modifiche ad ascensori idraulici non conformi alla Direttiva 95/16/CE" in tema di modifiche ad ascensori elettrici e idraulici non conformi alla Direttiva 95/16/CE, di competenza della Commissione Impianti di ascensori, montacarichi, scale mobili e apparecchi similari.
I documenti, che specificano i requisiti per la modifica o la sostituzione di parti di ascensori elettrici a frizione e idraulici, in conformità alla legislazione vigente, riguardano le modifiche che più frequentemente sono effettuate sugli ascensori e intendono fornire soluzioni in grado di garantire una sicurezza almeno equivalente a quella dell'ascensore prima della sua modifica.
I due progetti sono stati elaborati per fornire, a chi effettua modifiche a queste tipologie di ascensori, uno strumento per soddisfare quanto richiesto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008 n. 37 in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
Le future norme non trattano le modifiche che comportano una variazione delle misure di protezione contro l'incendio.
Fino a un anno dalla loro data di pubblicazione possono non essere applicate alle modifiche degli ascensori per i quali la conferma d'ordine delle modifiche da parte del proprietario dell'impianto è avvenuta precedentemente alla data di pubblicazione. In tale caso continuano a essere applicabili, solo per le modifiche oggetto dell'ordine, le norme UNI 10411-1 e UNI 10411-2 del 2008.
I due progetti resteranno in inchiesta pubblica finale sino al prossimo 8 maggio. Sino a quella data chiunque fosse interessato può consultare i testi integrali dei progetti e inviare i propri commenti utilizzando l'apposito modulo online.

mb

Fonte UNI

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Progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione. Nuova edizione del manuale CEI

CEIPubblicata la seconda edizione del volume “Progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione” edito dal CEI.
Il volume fa parte della collana editoriale di manuali tecnici a supporto, integrazione e approfondimento dell’interpretazione e applicazione dei documenti normativi (norme, guide tecniche) vigenti nel settore elettrotecnico ed elettronico. Approfondisce, inoltre, le metodologie corrette per la scelta e il dimensionamento delle condutture e delle apparecchiature elettriche, con particolare attenzione ai problemi riguardanti il risparmio energetico e l’ottimizzazione delle risorse.
Ai necessari richiami teorici e normativi si affianca una ricca serie di esempi inerenti le problematiche tecniche procedurali a cui si deve adempiere per progettare correttamente gli impianti e redigere la relativa documentazione. Il volume ha infine un capitolo sulle procedure da seguire per le coperture assicurative in caso di sinistri e contenziosi.
Il manuale, aggiornato alla luce dei più recenti sviluppi normativi e tecnologici, si rivolge in particolare a progettisti e installatori, ma risulta utile anche a docenti, committenti pubblici e privati, aziende del settore elettrico-impiantistico e a quanti si dedicano alla progettazione elettrica.
Il volume sarà promosso in occasione dei Convegni Istituzionali CEI 2014 “Lavori elettrici e impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione” in programmazione su tutto il territorio nel corso dell’anno.
Il volume è disponibile presso tutti i punti vendita CEI.

Fonte CEI

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