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Combustibili solidi secondari (CSS): pubblicato il rapporto tecnico UNI/TR 11581

CSSIl rapporto tecnico nazionale UNI/TR 11581 riguarda le linee guida applicative delle norme UNI EN 15359 e UNI EN 15358: fornisce indicazioni riguardanti l’applicazione della UNI EN 15359 relativa alle procedure e alle modalità di campionamento dei combustibili solidi secondari (CSS) e della UNI EN 15358 riguardante il sistema di gestione per la qualità per la produzione e la commercializzazione dei CSS.
Il CSS è definito come un combustibile solido ottenuto – ovvero lavorato, omogeneizzato e migliorato a una qualità che può essere oggetto di accordi specifici tra produttore e utilizzatore – da rifiuti non pericolosi, preparato per essere avviato a recupero di energia in impianti di incenerimento o co-incenerimento. Nello specifico, i CSS sono quindi prodotti a partire da rifiuti unicamente non pericolosi e non più economicamente riciclabili, e sono ottenuti, per esempio, da rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata e da rifiuti speciali non pericolosi quali: rifiuti da costruzione e demolizioni, da attività manifatturiere e da trattamento di rifiuti.
La norma, di competenza del Comitato Termotecnico Italiano è disponibile sia in formato elettronico sia in formato cartaceo.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Siderurgia. Nuovo dossier dall'UNI

Dossier apr2015Pubblicato, a cura di UNSIDER - ente federato UNI -  un Dossier dedicato alle norme tecniche nel settore della siderurgia.
L'industria siderurgica è una componente strategica fondamentale per lo sviluppo economico dei Paesi industrializzati e di quelli in via di sviluppo. L'acciaio è infatti presente in tutti i settori della vita sociale per la sua eccezionale versatilità nonché per la sua elevata e agevole riciclabilità. Non è pertanto una sorpresa che la normazione tecnica abbia un ruolo di primo piano nella siderurgia. Si trovano norme che si occupano di acciaio per impieghi strutturali, acciaio per cemento armato e cemento armato precompresso, acciai da trattamento termico e inossidabili, acciai per impieghi a pressione, acciai per forgiatura e fonderia, vergella e fili, prodotti piani, tubi di acciaio, tubi di ghisa, prodotti refrattari.
Cuore normativo del settore siderurgico sono una serie di Comitati Tecnici CEN, ECISS e ISO. Il Dossier ne traccia un quadro esaustivo.

Il Consorzio Promos Ricerche, quale punto di riferimento territoriale degli Enti Normatori italiani UNI e CEI, offre, presso i propri uffici, la consultazione gratuita della normativa tecnica dei principali Enti Normatori (UNI, CEI, ISO, IEC, CENELEC, CEN).

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Per gli iscritti all’Albo dei Periti Industriali norme CEI a prezzi agevolati

CEINel quadro della pluriennale collaborazione tra il Comitato Elettrotecnico Italiano e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, è stata recentemente firmata a Milano dal Direttore Generale del CEI Roberto Bacci e dal Presidente del CNPI Giampiero Giovannetti  una convenzione per il servizio di abbonamento alle Norme CEI.
Alla base della convenzione CEI-CNPI vi è la possibilità per gli iscritti all’Ordine professionale di accedere online alla raccolta completa delle Norme e Guide Tecniche CEI ad un prezzo particolarmente vantaggioso.
L’abbonamento in Convenzione CEI-CNPI 2015 ha un prezzo di € 100 + IVA, ha validità di un anno a partire dal giorno della sottoscrizione e può essere sottoscritto da ogni Perito Industriale o Perito Industriale Laureato in regola con l’iscrizione al proprio Collegio, per il proprio utilizzo personale, oppure per conto e nell’interesse dell’impresa di cui è titolare, purché l’impresa sia, al massimo, una micro impresa.
L’accesso è permesso anche alle Norme e Guide Tecniche CEI che vengono abrogate in seguito alla sottoscrizione dell’abbonamento. L’accesso è personale ed è regolato tramite username e password.
L’abbonamento prevede anche la possibilità di una stampa per ogni Norma o Guida Tecnica di interesse. È possibile, inoltre, selezionare parti di pagine delle pubblicazioni, da riportare in altra documentazione, con le limitazioni descritte nella legge sul copyright.

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Pest Management. Nuova norma europea sui servizi di disinfestazione

disinfestazioneAppena pubblicata la nuova norma UNI EN 16636:2015Servizi di gestione e controllo delle infestazioni (pest management) - Requisiti e competenze” che tratta appunto i requisiti dei servizi professionali per la gestione e il controllo dei parassiti. Il documento – che è l’adozione di una norma europea e che sarà presto disponibile in versione bilingue – sarà utilizzato per migliorare la qualità di questi servizi in tutta Europa.
La norma – messa allo studio su proposta italiana – contiene requisiti chiari e una guida per i fornitori su come assicurare che i servizi di disinfestazione da loro offerti siano di alto livello sia dal punto di vista professionale sia qualitativo, in quanto vengono svolti minimizzando i rischi per la salute umana e per l’ambiente e stabilendo un rapporto chiaro con il cliente in merito al contenuto e all'efficacia attesa del servizio.
La presenza di animali infestanti (come topi, insetti o micro-organismi) rappresenta un rischio serio per la salute pubblica in quanto possono agire come veicolo per l’introduzione e la diffusione di malattie e di possibili allergeni nella popolazione umana e animale e un danno materiale per gli alimenti e le cose.
Durante la stesura della norma sono stati presi in considerazione sia gli aspetti ambientali sia quelli relativi alla salute in modo da minimizzare qualsiasi possibile impatto negativo. La norma stabilisce inoltre le competenze richieste per i differenti ruoli (personale amministrativo, addetti alle vendite, responsabili tecnici, ecc.) coinvolti nella fornitura di questi servizi. Non si applica invece al settore della protezione delle colture, alle pulizie e alle disinfestazioni di routine erogate tramite regolari contratti con imprese di pulizia.
La nuova EN 16636 sarà adottata a livello nazionale da 33 paesi europei entro il termine massimo della fine di settembre 2015 (in Italia è già stata adottata dall’UNI). Essa sostituirà le norme sul pest management precedentemente pubblicate a livello nazionale in alcuni paesi (come ad esempio Francia, Germania, Malta e Spagna).
La direttiva europea sui servizi (2006/123/CE) incoraggia lo sviluppo di norme tecniche volontarie a livello europeo per facilitare la compatibilità tra i servizi, assicurare la qualità dell’offerta e delle informazioni che vengono fornite agli utilizzatori. Le norme europee sui servizi contribuiscono inoltre a incrementare il commercio tra i paesi europei migliorando sicurezza e prestazioni e proteggendo i consumatori e l’ambiente.

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Disponibili in italiano le norme della serie UNI EN ISO 4210 sui requisiti di sicurezza delle biciclette

BICILa Commissione Tecnica Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi ha pubblicato in lingua italiana le parti 4, 6, 7, 8 e 9 della norma UNI EN ISO 4210: tutte le parti riguardano i metodi di prova e, nello specifico, la parte 4 riguarda la frenatura, la parte 6 il telaio e la forcella, la parte 7 le ruote e i cerchioni, la parte 8 il pedale e l’unità di sistema e, infine, la parte 9 la sella e il reggisella.
Tutti i metodi di prova delle parti 4, 6, 7, 8 e 9 della norma UNI EN ISO 4210 sono relativi alla norma UNI EN ISO 4210-2 che specifica termini e definizioni relativi a requisiti di sicurezza e prestazione per la progettazione, l’assemblaggio e la prova di biciclette e gruppi componenti. Essa si applica alle biciclette da ragazzo con altezza massima della sella maggiore o uguale a 635 mm e minore di 750 mm, alle biciclette da città e da trekking, alle biciclette da montagna e biciclette da corsa con un’altezza massima della sella maggiore o uguale a 635 mm, includendo le biciclette pieghevoli.
Tutte le parti della serie UNI EN ISO 4210 sono contenute negli abbonamenti all’OT U61, alla SC U6100 e al GL U610012 relativi alla commissione tecnica Impianti ed attrezzi sportivi e ricreativi.

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Accordo CEI-CNI: agevolato l’accesso alle normative tecniche

ceilibroApprofondimento delle conoscenze normative nel settore elettrotecnico e possibilità di aggiornamento costante: la stipula della Convenzione 2015 tra CEI Comitato Elettrotecnico Italiano e CNI Consiglio Nazionale Ingegneri, che fa seguito alla sottoscrizione del protocollo d’Intesa siglato nel gennaio 2014, potrà garantire agli ingegneri italiani una serie di benefici significativi nello svolgimento delle proprie attività nel comparto in questione.

Nel dettaglio, i due soggetti hanno raggiunto un accordo economico, sottoforma di convenzione, grazie al quale gli iscritti agli Ordini avranno l’opportunità di accedere, tramite un apposito abbonamento, alla raccolta completa delle Norme Guide Tecniche CEI a condizioni particolari e più vantaggiose di quelle applicate generalmente.

Il prezzo dell’abbonamento che si basa sul numero degli abbonamenti sottoscritti, spiegano il Direttore Generale del CEI Bacci e il Presidente del CNI Zambrano che hanno firmato la convenzione, è di 45 Euro (più IVA) a fronte di un costo ordinario di 6.050 euro (più IVA), avrà la validità di un anno ed ogni iscritto potrà contare sulla possibilità di richiedere più di un abbonamento, sulla base del numero di attività di cui è titolare o delle eventuali necessità registrate per un singolo esercizio (nel caso di sottoscrizione multipla ciascun abbonamento avrà il prezzo di 45 euro più Iva).

“La presente convenzione tra CEI e Consiglio Nazionale degli Ingegneri – dichiara il Direttore Generale del CEI Bacci – si configura come un’ulteriore importante iniziativa del CEI con l’obiettivo di consentire la massima diffusione delle norme tecniche per i professionisti. La missione del Comitato Elettrotecnico Italiano si concretizza infatti non solo nell’attività normativa in ambito nazionale e internazionale ma, in particolare, nel ruolo sociale di diffusione culturale e di supporto ai professionisti, alle imprese e in generale ai portatori di interesse italiani nello scenario nazionale, regionale europeo e internazionale“.

“La convenzione con CEI sintetizza bene lo spirito di servizio che caratterizza il Consiglio – ha spiegato il Presidente del CNI Zambrano – dopo la stipula dell’accordo con UNI, il CNI dà seguito all’intesa con CEI dello scorso anno favorendo un accesso più efficace all’insieme delle norme dell’ente che consentirà agli iscritti di poter contare su una sorta di “banca dati” di notevole utilità. La normazione tecnica è uno strumento essenziale allo sviluppo delle attività imprenditoriali e la sua conoscenza è decisiva per il miglioramento e la crescita competitiva delle micro, piccole e medie imprese e dei professionisti. L’accordo, che rappresenta l’ennesimo tassello voluto dal Consiglio per favorire lo svolgimento delle attività degli iscritti, qualificando ulteriormente la professionalità degli ingegneri, rappresenta anche uno strumento a garanzia dei cittadini che si rivolgono alla nostra categoria“.

Un’intesa, quella stretta tra CEI e CNI, che aiuterà gli ingegneri ad orientarsi meglio e ad avere un quadro più chiaro sul recepimento di documenti normativi, specie internazionali, che costituiscono uno strumento fondamentale per soddisfare le prescrizioni di natura obbligatoria previste dalla legislazione nazionale ed europea con particolare riferimento al settore elettrotecnico, elettronico e delle telecomunicazioni e ai requisiti di qualità e sicurezza dei relativi materiali, apparecchi, macchine, impianti, processi e loro programmi.

Per la sottoscrizione all’abbonamento annuale alle norme CEI è attivo il link  http://webstore.ceiweb.it/cniregistrazione.aspx

AdA

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Biocombustibili solidi: in italiano la serie della UNI EN ISO 17225

biocomb solidoPubblicate anche in italiano tutte le parti della serie appartenente alla UNI EN ISO 17225, che si occupano di requisiti generali e della definizione delle classi di pellet di legno, delle classi di bricchette di legno, delle classi di cippato di legno, delle classi di legna da ardere, delle classi di pellet non legnoso e, infine, delle classi di bricchette non legnose.
In particolare:

  • La UNI EN ISO 17225-1Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 1: Requisiti generali”, determina le specifiche dei biocombustibili solidi costituiti da materiale naturale e trattato derivante da: a) Silvicoltura e colture arboree; b) Agricoltura e orticoltura; c) Acquicoltura. Il materiale trattato chimicamente non include livelli di composti organici alogenati o metalli pesanti superiori ai valori caratteristici del materiale vergine del paese di origine.
  • La UNI EN ISO 17225-2Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 2: Definizione delle classi di pellet di legno ”. La norma si riferisce solo al pellet di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero. Non è incluso il legno derivante da demolizioni di edifici o di impianti di ingegneria civile, né quello trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
  • La UNI EN ISO 17225-3Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 3: Definizione delle classi di bricchette di legno”.  La norma si riferisce solo alle bricchette di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero non trattato chimicamente. Non è incluso il legno derivante da demolizioni di edifici o di impianti di ingegneria civile, né quello trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
  • La UNI EN ISO 17225-4Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 4: Definizione delle classi di cippato di legno”. La norma si riferisce solo al cippato di legno ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Bosco, piantagione e altro legno vergine; 2) Prodotti e residui dell’industria di lavorazione del legno; 3) Legno da recupero non trattato chimicamente.
  • La UNI EN ISO 17225-5Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 5: Definizione delle classi di legna da ardere”. La norma si riferisce solo alla legna da ardere ottenuta dalle seguenti materie prime: 1) Interi alberi senza le radici; 2) Residui di legno non trattati chimicamente; 3) Tronchi; 4) Residui di potatura (grossi rami, cime, ecc.).
  • La UNI EN ISO 17225-6Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 6: Definizione delle classi di pellet non legnoso”. La norma si riferisce solo al pellet non legnoso ottenuto dalle seguenti materie prime: 1) Biomasse erbacee, quali le piante che possiedono un tronco e che muoiono a fine stagione. Sono incluse granaglie e coltivazioni di semi derivanti dall’industria alimentare e i rispettivi prodotti, come i cereali; 2) Biomassa derivante dalla frutta; 3) Biomassa acquatica; 4) Miscugli e miscele di biomassa, sia intenzionali che non, inclusa quella derivante dalle principali categorie legnose di biocombustibile solido, biomassa erbacea, acquatica e prodotta dalla frutta. Qualora le miscele di biocombustibile solido dovessero contenere materiale trattato chimicamente sarà necessario dichiararlo. Non è incluso il legno trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.
  • La UNI EN ISO 17225-7Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Parte 7: Definizione delle classi di bricchette non legnose”. La norma si riferisce solo alle bricchette non legnose ottenute dalle seguenti materie prime: 1) Biomasse erbacee, quali le piante che possiedono un fusto non legnoso e che muoiono a fine stagione. Sono incluse granaglie e coltivazioni di semi derivanti dall’industria alimentare e i rispettivi prodotti, come i cereali; 2) Biomassa derivante dalla frutta; 3) Biomassa acquatica; 4) Miscugli e miscele di biomassa, sia intenzionali che non, inclusa quella derivante dalle principali categorie legnose di biocombustibile solido, biomassa erbacea, acquatica e prodotta dalla frutta. Qualora le miscele di biocombustibile solido dovessero contenere materiale trattato chimicamente sarà necessario dichiararlo. Non è incluso il legno trattato termicamente mediante il sistema di torrefazione, consistente in un blando pretrattamento della biomassa ad una temperatura compresa tra 200 ºC e 300 ºC.

Le 7 parti della norma sono di competenza della commissione tecnica CTI (Comitato Termotecnico Italiano).

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Chirurgia estetica. Pubblicata la UNI EN 16372 a tutela dei pazienti

esteticaLa chirurgia estetica,  in controtendenza rispetto ad altri settori, non sembra soffrire dell’attuale periodo di crisi economica ma ha visto anzi una crescita costante, soprattutto negli ultimi anni.
L’ampia offerta di interventi a basso costo, proposti anche su Internet, indica che il turismo medico – in particolare quello rivolto alla chirurgia estetica – è diventato una realtà e quindi è avvertita l’esigenza di garantire i pazienti facendo in modo che siano bene informati e che possano fare affidamento su interventi sicuri, sia nel proprio paese che all’estero.
La nuova norma europea UNI EN 16372 stabilisce i requisiti per i servizi chirurgici forniti ai pazienti che desiderano modificare qualche tratto del proprio aspetto fisico e le raccomandazioni per i professionisti della chirurgia estetica. Queste raccomandazioni riguardano vari aspetti come, ad esempio, etica e marketing, informazioni fornite al paziente, competenze dei chirurghi, requisiti per i servizi clinici e controlli post operatori.
La EN 16372 è stata sviluppata dal CEN/TC 403, il Project Committee “Aesthetic surgery and aesthetic non-surgical medical services” costituito nel 2010. Tra gli stakeholder del comitato – oltre a numerosi professionisti – anche i rappresentanti di ANEC, l’associazione europea che rappresenta gli interessi dei consumatori nel processo di normazione tecnica.
Il comitato CEN che ha elaborato la EN 16372 sta attualmente sviluppando un altro nuovo progetto di norma europea (prEN 16844) che stabilisce i requisiti per i servizi di medicina estetica e fornisce raccomandazioni per procedure mediche non chirurgiche per trattamenti clinici, inclusi i principi etici e i principi generali sulla base dei quali tali servizi sono forniti dai professionisti di medicina estetica.

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Consulenza di direzione. Pubblicata la norma UNI 10771.

ConsulenzaIl processo di globalizzazione ha cambiato il sistema mondo e in particolare alcuni tratti culturali e alcune prassi operative nell’economia, nella politica, nella società civile, nelle professioni e più in generale ha mutato le interdipendenze tra il locale e il globale.
In particolare due categorie di base, trasversali, stanno sempre più emergendo e di cui obbligatoriamente si dovrà tenere conto: la responsabilità sociale e la crescita sostenibile.
Il cambiamento culturale, politico ed economico della società richiede una visione sistemica, che si focalizza sulle interdipendenze culturali, economiche, professionali e richiede una visione grandangolare e prospettica, per superare gli specialismi, andare oltre le famiglie di competenze tradizionali, comprendere i diversi attori in campo (stakeholder), sempre più numerosi e competitivi, governando i trade-off in una situazione sempre più critica di scarsità delle risorse.
Alcuni caratteri strutturali della professione sono in continua mutazione: in particolare il cambiamento riguarda la relazione tra i consulenti e i loro clienti. L’aumento di consapevolezza da parte del cliente porta con sé una capacità di selezione all’interno dei servizi di consulenza in base al valore che apportano al business. La consulenza contribuisce così alla catena del valore.
Al riguardo, è stata appena pubblicata la UNI 10771:2015 “Consulenza di direzione (consulenza di management) - Valori, processo e competenze del servizio - Criteri applicativi della UNI EN 16114”, complementare alla UNI EN 16114, della quale condivide i principi ma amplia gli aspetti per una più efficace applicazione da parte dei consulenti e dei potenziali clienti e fornisce una maggiore definizione delle rispettive responsabilità.
La norma si pone l’obiettivo di unificare in un unico corpo le precedenti norme elaborate a livello nazionale: sostituisce la UNI 10771:2003, la UNI 11067:2003 e la UNI 11166:2005. È applicabile a tutte le prestazioni di servizi di consulenza di direzione (consulenza di management), per imprese pubbliche e private, entità governative, organizzazioni non governative e servizi interni di consulenza, indipendentemente da proprietà, struttura, dimensioni o specializzazione.

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Pavimentazioni, disponibili nuove norme UNI

pavimentPubblicate dall’UNI le norme:

  • UNI 11515-1:2015 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 1: Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione”
  • UNI 11515-2:2015 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei posatori”

La UNI 11515-1 fornisce le istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione di rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni; la UNI 11515-2 definisce la figura del posatore di rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni, delineandone i requisiti fondamentali, l’insieme di conoscenze, abilità e competenze che nell’ambito della filiera delle costruzioni possano distinguere e caratterizzare il posatore professionale nei rapporti verso committenti pubblici e privati, imprese, progettisti, prescrittori, ecc.
Le norme, ritirano e sostituiscono la norma UNI 11515:2014.
Le norme UNI 11515-1 e UNI 11515-2, disponibili sia in formato elettronico sia in formato cartaceo, sono di competenza della Commissione tecnica “Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio”.

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