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Transazioni on-line. Nuova edizione per la serie ISO 20022

SERV FINANZL'ISO-International Organization for Standardization ha recentemente pubblicato la nuova versione revisionata della serie ISO 20022:2013 in tema di servizi finanziari, che garantisce il trasferimento sicuro dei dati rendendo più protette le transazioni finanziarie, oggi sempre più numerose e sofisticate.
La serie descrive uno schema per generare e leggere i messaggi che costituiscono la base delle transazioni elettroniche in questo settore.
Di supporto all'industria dei servizi finanziari nello scambio di messaggi, la ISO 20022:2013 "Financial services – Universal financial industry message scheme" fornisce un supporto per una maggiore versatilità nell'invio dei messaggi e una riduzione dei costi.
La norma ISO 20022:2013, elaborata dal comitato tecnico ISO/TC 68 "Financial services", interessa infatti organizzazioni di servizi finanziari, sviluppatori del software, aziende, agenzie governative, autorità legislative, venditori.
L'ISO/TC 68, che si occupa della normazione tecnica in diverse aree riguardanti i servizi finanziari, è seguito in Italia da UNINFO, Ente federato all'UNI, che promuove lo sviluppo della normativa nel settore delle tecniche e tecnologie informatiche e loro applicazioni.
Gli esperti UNINFO possono partecipare direttamente alla proposta e alla definizione di nuove norme e al progresso della normazione nel proprio ambito di lavoro all'interno dell'area di interesse nell'ISO/TC 68.

mb

Fonte UNI

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Differenza tra accreditamento ISO/IEC 17025 e certificazione ISO 9001 per i laboratori di prova e di taratura

ILACILAC - International Laboratory Accreditation Association - ha pubblicato la brochure "Securing testing, measurement or calibration services", un nuovo strumento di informazione sulle attività svolte sotto accreditamento dai laboratori di prova e di taratura.
I laboratori di prova e di taratura accreditati sono in grado di offrire al mercato garanzie sull'affidabilità dei risultati dei servizi di valutazione della conformità forniti - prove, misure e tarature - proprio in virtù dell'accreditamento.
L'accreditamento è un processo tramite il quale un ente di terza parte, indipendente e autorevole stabilisce, ai sensi di norme riconosciute ed applicabili, l'imparzialità e la competenza di un'organizzazione - o di un  singolo professionista -, di eseguire specifici compiti.
Per quanto riguarda l'accreditamento dei servizi dei laboratori, la norma internazionale ISO/IEC 17025 definisce i requisiti che un laboratorio deve soddisfare per dimostrare la competenza tecnica del suo personale e la disponibilità di tutte le risorse tecniche, tali da garantire dati e risultati che siano accurati e affidabili per specifiche prove, misurazioni e tarature.
In questo senso, è fondamentale la distinzione tra la certificazione a fronte della norma ISO 9001 del sistema di gestione per la qualità di un laboratorio - rilasciata da un organismo di certificazione - e l'accreditamento ai sensi della norma ISO/IEC 17025 del laboratorio stesso - rilasciata da un Ente nazionale di accreditamento.

mb

Approfondisci sul sito di ACCREDIA

Fonte ACCREDIA

 

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Norme UNI in Gazzetta Ufficiale. Convenzione UNI - MISE

UNI  G UNei giorni scorsi è stata finalizzata, con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Convenzione 2012 che definisce quali norme UNI verranno integralmente pubblicate sui Supplementi Ordinari della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, per dare il necessario supporto tecnico (requisiti, parametri, prove...) per l'applicazione pratica dei principi generali stabiliti dalle disposizioni di legge.
Data la necessità di diffondere la conoscenza e l'uso di tali norme – e il non sempre facile reperimento dei Supplementi Ordinari della GURI sui quali esse vengono pubblicate – l'UNI ne agevola l'acquisto tagliandone drasticamente il prezzo e riducendolo – di fatto – ad un puro costo di riproduzione e gestione (10,00 euro + IVA 21%) limitatamente alle versioni tradotte in lingua italiana.
Le norme oggetto della Convenzione 2012 rientrano tutte nell'ambito della direttiva Macchine 2006/42/CE.
Tutte le norme UNI di cui sopra pubblicate in GURI – o la cui pubblicazione è comunque già stata concordata con il Ministero – sono quindi da ora disponibili ai nuovi prezzi speciali. Si tratta dei documenti:

  • UNI EN 81-31:2010 "Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione di ascensori - Ascensori per il trasporto di sole merci - Parte 31: Ascensori accessibili alle sole merci"
  • UNI EN 289:2008 "Macchine per materie plastiche e gomma - Presse - Requisiti di sicurezza"
  • UNI EN 14238:2009 "Apparecchi di sollevamento - Dispositivi controllati manualmente per la manipolazione dei carichi".

mb

Fonte UNI

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Professioni non regolamentate. Pubblicate due nuove norme UNI

logo uniNel mese di giugno altre due nuove norme UNI si sono aggiunte al già lungo elenco di quelle sulle attività professionali non regolamentate e precisamente la UNI 11491 sulla figura professionale del naturopata e la UNI 11492 sulla figura professionale dell'osteopata.
Con l'approvazione della legge 4 del 14 gennaio 2013 - "Disposizioni in materia di professioni non organizzate" - l'attività di normazione UNI in questo ambito ha assunto infatti un ruolo ancora più significativo: in particolare l'articolo 6 "Autoregolamentazione volontaria", pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato dell'attività professionale. Principi e criteri generali che la norma tecnica di fatto garantisce.

mb

Fonte UNI

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Disponibile in italiano l'Eurocodice 3 per i ponti d'acciaio

ponti acciaioPubblicata in lingua italiana, la UNI EN 1993-2 "Eurocodice 3 – Progettazione delle strutture di acciaio – Parte 2: Ponti di acciaio",  focalizzato sulla progettazione e costruzione dei ponti di acciaio; la norma dedica particolare attenzione alla lastra ortotropa di impalcato che è l'elemento strutturale caratterizzante della loro carpenteria.
La lastra ortotropa di impalcato è soggetta a fenomeni di fatica, analizzati in dettaglio dal punto di vista costruttivo ed esecutivo, della sollecitazione esterna, dell'analisi strutturale, della resistenza a fatica.
Nel capitolo 3, che riguarda i materiali, attenzione particolare è posta sulla tenacità dell'acciaio impiegato. Il capitolo 5 riguarda l'analisi strutturale: su questo tema la UNI EN 1993-2 dà indicazioni molto più restrittive rispetto a quelle delle Norme Tecniche per le Costruzioni.
Il capitolo 7 riguarda gli stati limite di servizio ed è strettamente focalizzato sui requisiti dei ponti: metodi di calcolo degli spostamenti e deformazioni; limitazioni degli sforzi in servizio; limiti della snellezza delle anime delle travi; rispetto delle sagome; contromonte; requisiti prestazionali specifici per ponti ferroviari, stradali e pedonali; prestazioni sotto vento; accessibilità per manutenzione e sostituzioni; smaltimento acque meteoriche.
Il capitolo 9 e l'annesso C sono dedicati a questo tema, poiché il problema delle lastre ortotrope è oggetto attuale di studi e ricerche teorici e sperimentali.
Il punto di vista delle Norme Tecniche per le Costruzioni è, sull'argomento ponti, diverso da quello degli Eurocodici. Nelle Norme Tecniche per le Costruzioni il capitolo 5 "Ponti" è focalizzato, sia per i ponti stradali sia per i ponti ferroviari, sulle azioni da considerare nel calcolo, mentre non vengono fornite indicazioni specifiche per le varie tipologie costruttive; queste sono invece ben distinte negli Eurocodici (ponti di calcestruzzo armato e  precompresso in UNI EN 1992-2, ponti di acciaio UNI EN 1993-2, ponti composti acciaio-calcestruzzo UNI EN 1994-2, ponti di legno UNI EN 1995-2) mentre le azioni sono discusse nelle varie parti della UNI EN 1991.
La pubblicazione della traduzione in italiano della UNI EN 1993-2 potrà dare un contributo positivo alla realizzazione dei ponti nel nostro paese, in quanto gli enti preposti alla costruzione e alla gestione trovano in questo documento indicazioni utili al miglioramento dei capitolati di costruzione e delle procedure di manutenzione.

mb

Fonte UNI

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Carrelli Industriali. Norma UNI per i requisiti di sicurezza

carrelli indRecentemente pubblicata la norma UNI EN ISO 3691-1 "Carrelli industriali - Requisiti di sicurezza e verifiche - Parte 1: Carrelli industriali motorizzati, esclusi quelli senza conducente, i telescopici e i trasportatori per carichi" rivolta a costruttori, venditori, utilizzatori, verificatori, organismi di controllo dei carrelli industriali motorizzati.
La norma, che sostituisce le precedenti UNI EN 1726-1 e UNI EN 1551, risponde ai requisiti essenziali della direttiva di Nuovo Approccio 2006/42/CE sul macchinario. È una norma di tipo C che, oltre a coprire i requisiti di sicurezza e le verifiche dei carrelli industriali, tratta le funzioni di visibilità, rumore, vibrazioni, requisiti elettrici, compatibilità elettromagnetica, partenza e movimento, frenatura, controllo manuale degli attuatori, sistemi di salita e di inclinazione, posizioni dell'operatore, protezione contro schiacciamento, cesoiamento e intrappolamento, stabilità.
Il valore aggiunto in termini di sicurezza dei carrelli industriali può riassumersi nei seguenti principali requisiti:

  • dispositivi supplementari di sicurezza per freno di stazionamento;
  • dispositivo "uomo presente" anche sui carrelli termici che impedisce la traslazione quando il carrellista abbandona il carrello e relativa estensione al blocco delle funzioni idrauliche del sollevatore e delle attrezzature per i carrelli elettrici e termici;
  • controllo a doppia azione in presenza di attrezzature con possibilità di caduta libera del carico;
  • la misura delle feritoie nella griglia reggi-carico, se presente, non deve superare i 150 mm in una delle due dimensioni;
  • nuove specifiche sulle prestazioni dei dispositivi di trattenimento batterie di trazione per i carrelli elettrici;
  • requisiti supplementari per i freni di stazionamento e di servizio dei carrelli;
  • il sistema di fissaggio delle protezioni fisse – che si prevede possano essere rimosse dall'utilizzatore con rischio di perdita dei fissaggi – deve rimanere sulla protezione o sul carrello;
  • sui carrelli elevatori con operatore a piedi / in piedi ad una estremità, il montante deve essere protetto – per esempio da un riparo trasparente – nel lato di fronte ai comandi operativi;
  • maggiorati i requisiti richiesti dalla ISO 13564-1:2012 Visibilità.

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Nuovo Dossier UNI "Valutazione della Conformità"

copertina giu2013Sul numero di giugno di U&C si parla di valutazione della conformità.
Questa locuzione - in inglese si parla di conformity assessment - cela dietro la sua apparente semplicità uno spettro di attività assai ampio e variegato, che spaziano dall’accreditamento di un laboratorio di prova o taratura alla certificazione di un singolo prodotto/servizio, dall’ispezione di un impianto industriale alla certificazione di un singolo professionista.
La serie di norme EN ISO/IEC 17000, elaborata dal Comitato Tecnico ISO per la valutazione della conformità, meglio noto come ISO/CASCO, è la punta di diamante di un percorso normativo con una storia pluridecennale, affinato attraverso una progressiva validazione sul campo.
Nell’impossibilità di presentare tout-court tutte le sfaccettature della valutazione della conformità, il dossier presenta le ultime novità del processo di consolidamento di tale articolato corpus normativo che, tra l’altro, ha recentemente portato a compimento la storica transizione dalla precedente serie di norme europee EN 45000 alle suddette norme internazionali.

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Rilievo degli incidenti stradali. Pubblicata la norma UNI 11472

rilievi incidentiLo scorso gennaio l’UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione - ha pubblicato la norma UNI 11472 “Rilievo degli incidenti stradali - Modalità di esecuzione”, che si occupa di individuare cosa e come rilevare in un incidente stradale.
L’attività del rilievo costituisce la prima fase per l’analisi e la ricostruzione dell’incidente, finalizzata ad una maggiore comprensione dei fenomeni che stanno alla base del loro verificarsi, per un  miglioramento della sicurezza stradale e, in ambito giudiziario, per fornire un insostituibile elemento di giudizio, da cui spesso dipendono gli esiti dei procedimenti, con conseguenze dirette a livello penale, civile ed economico.
Effettuare una buona ricostruzione dell’incidente implica la necessità di disporre di dati quanto più precisi ed affidabili, ovvero di avere dei rilievi effettuati “a regola d’arte”.
Per svolgere l’attività di rilievo degli incidenti stradali la formazione e l’aggiornamento professionale sono fondamentali. In particolare è importante che gli operatori che effettuano i rilievi abbiano una conoscenza almeno di base dei metodi di analisi e ricostruzione degli incidenti: tale conoscenza, infatti, orienta la rilevazione e consente di porre la giusta attenzione su tutti quei particolari che serviranno per l’analisi dell’incidente e di utilizzare i metodi più opportuni di rilievo al fine di minimizzare l’incertezza dei dati.
La norma UNI 11472 può essere consultata gratuitamente presso il Consorzio Promos Ricerche, Punto UNI di Napoli.

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Nuova edizione del Software CEI per la valutazione del rischio dovuto al fulmine

flash4Flash 4 è uno strumento informatico che aiuta il progettista nella valutazione del rischio dovuto al fulmine e nella scelta delle misure di protezione secondo la serie delle Norme CEI EN 62305-1/4.
La versione aggiornata del Software Flash by CEI permette di:

  • acquisire i dati della struttura per calcolare in modo grafico l’area di raccolta per le fulminazioni dirette e indirette; l’area di raccolta così calcolata può essere visualizzata e stampata;
  • inserire i dati delle linee esterne entranti e degli impianti interni, di energia o di segnale, presenti nella struttura;
  • suddividere la struttura in più zone aventi caratteristiche diverse, in modo da valutare puntualmente il rischio per ciascuna zona;
  • ottenere il risultato della valutazione del rischio, sotto forma di istogrammi e tabelle, per l’intera struttura o per una singola zona; in tal modo l’utente può scegliere facilmente le misure di protezione più idonee da adottare: installazione di LPS, di SPD oppure l’adozione di altre misure di protezione nelle singole zone;
  • memorizzare fino a cinque differenti insiemi di misure di protezione;
  • ottenere al termine del lavoro una relazione tecnica che illustra i risultati della valutazione del rischio e delle scelte effettuate.

Il Software Flash 4 sarà a breve disponibile presso tutti i punti vendita CEI.
Si segnala, inoltre, la possibilità di acquisto in abbinamento del Software Flash 4 + Volume "Serie di Norme CEI EN 62305 per la protezione contro i fulmini" in formato cartaceo.

Per maggiori informazioni:
Consorzio Promos Ricerche
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 081-5801335

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Sicurezza Gas Combustibili. Forum UNI-CIG 2013

forum unicig 2013Il Forum UNI - CIG 2013 (www.forumcig.it) , che si è svolto il 18 e 19 giugno presso il Palazzo delle Stelline a Milano, ha riscosso anche quest’anno un notevole successo sia in termini di partecipazione che d’interesse.
In un momento come quello attuale, in cui tante sicurezze paiono venir meno, lo slogan del Forum - “Ispirare e attuare l’eccellenza! Come integrare innovazione e regolazione a vantaggio di consumatori e imprese!” - poteva apparire perlomeno azzardato. Ma l’attenta partecipazione, attivata anche dalla qualità delle relazioni, dall’efficacia dei relatori e dalla significatività di molte presenze, ha fatto si che lo slogan si traducesse in elementi di concretezza a volte gratificanti.
La Tavola rotonda della sessione d’apertura, introdotta dai Presidenti dell’UNI e del CIG e moderata dal Direttore Generale del CIG, ha riservato diversi momenti di forte interesse ed è stata impreziosita dall’intervento in diretta da Bruxelles dell’onorevole Lara Comi.
Ci sono stati gli interventi dei rappresentanti di Marcogaz ed Entsog, che hanno presentato le attività delle loro organizzazioni, e le relazioni di AEEG e UNI che hanno evidenziato ulteriori aspetti del “fil rouge” che unisce legislazione, regolazione e normazione tecnica.
Si è parlato anche del programma italiano di telemisura e telegestione gas, con l’intenzione di  fare un punto sullo stato dell’arte, sui lavori in corso e sulle prospettive. Dal punto di vista della normazione tecnica in elaborazione sono state accolte con molto favore le dichiarazioni del moderatore e del coordinatore della Task Force “Intercambiabilità” del CIG, che in pratica hanno annunciato l’imminente completamento dei lavori.
La seconda sessione - “Il punto sugli incidenti da gas – Novità legislative e regolatorie – Proposte” - moderata da Direttore Generale del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha aperto i lavori della seconda giornata in cui sono stati presentati in dettaglio i dati salienti sulla statistica incidenti, giunta alla venticinquesima edizione.
L’occasione è stata propizia per annunciare la redazione di un documento tecnico relativo al corretto utilizzo delle bombole di GPL negli autonegozi, che vedrà, come in diverse altre occasioni, CNVVF, CIG e ASSOGASLIQUIDI lavorare fianco a fianco.
A ideale completamento della sessione s’è discusso anche della qualificazione degli operatori del post-contatore.

Continua sul sito UNI

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